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tipologia linguistica, generi testuali, modelli culturali della prosa educativa

Responsabile scientifico: Rita Fresu

Gruppo di ricerca: Maurizio Trifone, Gabriella Macciocca, Patrizia Serra,

Giulia Murgia, Antonio Piras, Cristina Cocco, Tonina Paba, Maria Grazia Dongu, Valentina Serra, Susanna Barsotti

Borsisti di ricerca: Paolo Caboni, Barbara Cappai, Ivana Ledda, Andrea Macciò, Federica Marras, Rosamaria Pau

Contrattisti: Salvatore Izza

Il progetto intende mettere a fuoco la tipiz-zazione linguistica, la specificità testuale e i modelli formali e culturali della prosa edu-cativa di area italoromanza a partire dalle manifestazioni tardo-antiche e medievali (laiche e religiose) fino all’età moderna.

La ricerca mira, nello specifico, a defini-re gli aspetti strutturali e concettuali della prosa di testi che assolvono a una funzione pedagogico-didascalica intesa in senso lato, ovvero sia come trasmissione del sapere (si pensi alle scritture didattico-allegoriche e all’enciclopedismo medievale (1-4)) sia come precettistica comportamentale (più o meno esplicita, nei secoli successivi: ad esempio la letteratura di condotta per le donne (5-8)).

Si tratta di un’analisi da condurre su una vasta produzione testuale, manoscritta e a stampa, scarsamente studiata sotto il profi-lo linguistico, e caratterizzata da una gam-ma eterogenea di tipologie testuali, per lo più argomentativo-espositive ma anche let-terarie: dalla trattatistica ascetico-morale e filosofico-scientifica (3, 9), alla manualistica comportamentale (5, 7), all’autobiografia (10), fino ad arrivare a generi creativi più li-beri (ma comunque dotati di una medesima funzione etica), come fiabe, novelle edifican-ti e racconedifican-ti morali, rappresentazioni teatrali (11-14), romanzi di formazione (15, 16).

Diverse indagini preliminari hanno dimostrato l’esistenza di una specificità

formale della trattatistica didascalica me-dievale (17, 9). Il progetto dunque allarga la disamina a campioni di testi tipologi-camente diversificati, collocati in un arco cronologico più esteso e, perseguendo una visuale comparata, relativi ad altri domini areali. Tale ampliamento si rende necessa-rio per enucleare le costanti della prosa con finalità educativa e, di contro, individuare i meccanismi linguistico-retorici e gli schemi concettuali precipui dei molteplici generi entro cui tale produzione si declina, e pro-pri di alcune epoche e/o correnti culturali (ad esempio (18, 14, 19); inoltre (20)).

Il gruppo di ricerca, coordinato da Rita Fresu, è composto da studiosi di differenti settori scientifici disciplinari (Linguistica italiana; Filologia romanza; Letteratura cri-stiana antica; Letteratura latina medievale e umanistica; Letteratura inglese; Letteratura spagnola; Letteratura tedesca; Storia del-la pedagogia), afferenti al Dipartimento di Lettere, Lingue, Beni culturali (già Diparti-mento di Filologia, Letteratura, Linguistica) e al Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia; si avvale inoltre della collabora-zione di giovani studiosi reclutati mediante borse di ricerca e contratti di lavoro auto-nomo. L’eterogeneità del gruppo di ricerca garantisce la trasversalità interdisciplinare imprescindibile per cogliere le fasi evoluti-ve e i tratti distintivi della produzione edu-cativa, e per collocare quest’ultima, con una

Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storico-artistiche

compresa tra la tarda-antichità e la prima età moderna, caratterizzano il processo di legittimazione, trasmissione e riuso del sapere nei testi enciclopedici, e la proposi-zione di percorsi didattico-allegorici me-diante itineraria ad Deum veicolati da testi autobiografici o romans in versi e in prosa.

Un’attenzione particolare viene tributata ai testi di formazione religiosa, che spes-so costituiscono un saldo avamposto per la conoscenza del volgare e nel contempo rappresentano un fondamentale veicolo di diffusione del sapere (17) (21); e, ancora, alla produzione favolistica rivisitata in epo-ca umanistiepo-ca, ed analogamente finalizzata alla trasmissione di schemi concettuali; ai dizionari metodici, intesi come strumenti di educazione linguistica funzionali alla scrit-tura. Una specifica linea di ricerca verterà sulle strategie linguistiche e testuali adot-tate nella pubblicistica educativa destinata alle donne (confezionata per trasmettere precetti comportamentali ma anche model-li model-linguistici (6) (13), con particolare riferi-mento al dominio italoromanzo e all’epoca rinascimentale, cruciale, come noto, per la stabilizzazione della norma linguistica, ma con opportune incursioni nei secoli prece-denti e preliminari sondaggi per i secoli successivi (pure in domini non italiani).

In continuità (anche cronologica) con quanto svolto dal primo gruppo, una se-conda unità di ricerca (costituita da Tonina Paba, Maria Grazia Dongu, Valentina Ser-ra, Susanna Barsotti) si concentra su aspet-adeguata visione d’insieme, nella nostra

storia socioculturale.

Una prima unità di ricerca (composta da Rita Fresu, Maurizio Trifone, Gabriella Macciocca, Patrizia Serra, Giulia Murgia, Antonio Piras, Cristina Cocco), a caratte-re pcaratte-revalentemente filologico-linguistico, è impegnata nell’analisi della produzio-ne tardo antica, medievale, umanistica e rinascimentale e, nello specifico, dei mo-delli formali e delle strategie compositive che, nell’ambito della produzione testuale

Fig. 1. Home page del sito in allestimento relativo al progetto.

Fig. 2. Schermata della funzione ricerca del sito rela-tivo al progetto.

Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storico-artistiche

rio-pedagogica, e ne hanno assecondato la scansione diacronica (13-14 dicembre 2018:

Antichità e Medioevo; 30-31 gennaio 2019:

Età moderna). I principali risultati della ri-cerca sono stati poi presentati in un Conve-gno finale, che si è svolto a Cagliari il 24 e 25 ottobre 2019. I contributi di tutti gli incontri congressuali confluiranno in una pubblica-zione miscellanea.

È inoltre stato allestito un portale dedica-to dal tidedica-tolo ConEduCo - Conoscere, Educare, Conformare. Modelli formali e culturali della produzione educativa e di condotta dall’antichità all’Età moderna (coneduco.unica.it). Il sito si propone come una risorsa liberamente con-sultabile online, che garantisce visibilità e circolazione delle attività e dei risultati rag-giunti dal gruppo di lavoro. Dotato di moda-lità di ricerca trasversali, che ne consentono l’interrogazione per cronologia, tipologia te-stuale, autore, lingua, dominio geografico, e caratterizzato da un continuo aggiornamen-to, la piattaforma ambisce a divenire un fon-damentale strumento di ricerca bibliografica per specialisti o semplici cultori del genere.

L’impatto innovativo del progetto risie-de soprattutto nell’intenzione di colmare una lacuna nelle indagini sulla prosa didat-tico-divulgativa, con particolare riferimen-to alla descrizione delle strategie testuali e linguistiche relative a tali classi di testo, che a tutt’oggi mancano nel panorama degli studi (ma in una visione d’insieme (23)).

Dei documenti più rilevanti, infatti, si esaminano gli aspetti linguistici e stilistici con l’intento di evidenziare il potere mo-dellizzante di tali testi nella loro funzione di vettori linguistici (spesso a beneficio di quelle categorie sociali storicamente esclu-se dai normali processi di acculturazione, come appunto le donne (24) (25), e più in generale di definire quelle invarianti che li rendono efficaci strumenti attraverso cui orientare eticamente i lettori.

L’indagine, inoltre, permette di restitui-re alla comunità scientifica (e mediante la piattaforma web a un pubblico di non spe-cialisti) una vasta pubblicistica sui generis, attraverso la riedizione di testi rari o poco noti e l’edizione di opere inedite.

ti prevalentemente letterari, spaziando in domini europei mediante approfondimen-ti che riguarderanno, nello specifico, mo-menti importanti per la storia linguistica e culturale delle singole aree prese in esame (Spagna, Inghilterra, Germania, oltre all’I-talia), generi testuali particolarmente rap-presentativi (l’(auto)biografia, ad esempio, e il romanzo di formazione); o, ancora, sin-goli autori (italiani e stranieri) e specifiche tematiche che si collocano al punto di incro-cio tra storia della lingua (e della cultura) e storia dell’educazione (come la già ricorda-ta letteratura di condotricorda-ta per le donne, op-pure gli sviluppi tematici di alcuni generi della letteratura per l’infanzia (22)).

Nella prima fase della ricerca è stato orga-nizzato un ciclo di incontri seminariali, con ospiti internazionali, dal titolo Testi, forme, linguaggi della produzione didascalico-pedago-gica, tenutosi a Cagliari, e articolato in due momenti, che hanno riflettuto idealmente la duplice anima disciplinare del progetto, quella filologico-linguistica e quella

lettera-Fig. 3. Locandina degli incontri seminariali tenutisi a Cagliari nel dicembre 2018 e in gennaio 2019.

Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storico-artistiche possono avere una significativa ricaduta applicativa nella pubblicistica di tipo ma-nualistico destinata a un uso didattico uni-versitario e/o divulgativo.

Gli esiti, anche parziali, di alcune attività del progetto (edizioni di testi inediti, riedi-zioni, studi specifici di opere relative a dif-ferenti epoche e domini geografici), infine,

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19. Fresu R. «Che tu gli vuoi bene, tuo marito lo vedrà ne’ tuoi occhi». Appunti linguistici sui galatei per giovani spose di Anna Vertua Gentile (1846-1926). In:

Pierno F, Polimeni G, eds. L’italiano alla prova. Lingua e cultura linguistica dopo l’Unità. Firenze: Franco Cesati Editore, 2016: 117-141.

20. Ricci L. Paraletteratura. Lingua e stile

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21. Zarri G. Libri di spirito. Editoria religio-sa in volgare dei secoli XV-XVII. Torino:

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23. Fresu R. L’infinito pulviscolo. Tipologia della (para)letteratura femminile in

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24. Ascenzi A. Il Plutarco delle donne.

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25. Covato C. Idoli di bontà: il genere come norma nella storia dell’educazione, Mi-lano: Unicopli, 2014.

Rita Fresu (Roma, 1967) è Professore odinario di Linguistica italiana all’Università degli Studi di Cagliari. Ha affrontato in prospettiva variazio-nale diversi aspetti della storia linguistica italia-na dal XIV secolo a oggi. Le sue ricerche sono incentrate sulle scritture non letterarie di varia epoca e tipologia testuale (epistolari, documen-ti burocradocumen-tici, autobiografie, cronache e diari), sui processi di italianizzazione e formazione della lingua d’uso (con riferimento ai domini centro-meridionali), sulle questioni di genere, osservate soprattutto in prospettiva diacronica (con particolare attenzione alla scrittura

femmi-nile e ai percorsi di acculturazione delle donne).

Si è occupata inoltre della lingua di Massimo Bontempelli e delle vicende linguistiche legate alla Grande guerra. È socia di diverse istituzio-ni e Deputata di Storia Patria degli Abruzzi. Per il triennio 2018-2020 è Consigliere nel Direttivo dell’ASLI (Associazione per la Storia della Lin-gua Italiana) e membro della giunta dell’ASLI Scuola. Ha collaborato a numerose opere lessi-cografiche e ha pubblicato diverse monografie ed edizioni critiche corredate da analisi lingui-stiche (curriculum esteso in http://people.uni-ca.it/ritafresu/curriculum/).

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