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sintesi, caratterizzazione e interazioni specifiche tra superfici solide e biomacromolecole

Responsabile scientifico: Maura Monduzzi

Gruppo di ricerca: Carla Cannas, Carlo Maria Carbonaro, Mariano Casu, Maria Francesca Casula, Matteo Ceccarelli, Anna Musinu, Marco Piludu, Andrea Porcheddu, Pier Carlo Ricci, Antonella Rossi, Andrea Salis

Introduzione risultati complessivi

Questo progetto mirava a sfruttare le strategie nanotecnologiche bottom-up ba-sate sulla conoscenza fondamentale delle scienze chimiche, fisiche e colloidale per produrre piattaforme altamente versatili basate su materiali ibridi con attività fun-zionale specifica in applicazioni biomedi-che, ambientali e catalitiche. Utilizzando varie tipologie di sintesi, funzionalizza-zione e caratterizzafunzionalizza-zione sono state ot-tenute diverse tipologie di materiali fun-zionali. In particolare sono state studiate matrici solide basate su nanoparticelle di silici mesoporose ordinate (MSNP), nano-particelle di ossidi di metalli magnetici (MNP). Biomateriali naturali, come poli-saccaridi, proteine, inclusi alcuni enzimi, gruppi funzionali sintetici come ammino-acidi e peptidi, ottenuti mediante sinte-si innovativa, sono stati utilizzati per la funzionalizzazione delle particelle. Sono stati effettuati diversi studi di caratteriz-zazione chimico-fisica, sia sugli agenti funzionalizzanti sia sulle matrici solide (prima e dopo le varie fasi di funzionaliz-zazione) mediante NMR, BET, TGA, XRD, SAXRD, TEM, HR-TEM, SEM, XPS, FT-IR, spettroscopie Raman e Mössbauer, Lumi-nescenza risolta nel tempo, DLS e misure del potenziale Zeta. Inoltre è stato esami-nato l’effetto di elettroliti e fluidi corporei simulati per i materiali funzionali

carat-terizzati da interfasi polari o cariche per studiare la stabilità e le interazioni indot-te da modifiche della carica superficiale e corrosione.

Sono state condotte indagini accurate a livello molecolare, basate su NMR, poten-ziale Zeta e modellazione computaziona-le su sistemi contenenti enzimi, proteine e peptidi di nuova sintesi, allo scopo di evidenziare il ruolo cruciale di queste bio-molecole nei processi di riconoscimento molecolare sia in applicazioni biocataliti-che biocataliti-che biomedibiocataliti-che.

Materiali funzionalizzati per

applicazioni biomediche ed ambientali Sono stati effettuati diversi studi uti-lizzando nanoparticelle funzionalizza-te a base di silice mesoporosa ordinata (MSNP) funzionalizzate per diversi tipi di applicazione, in particolare nel settore biomedico ed in quello ambientale, e Ze-oliti imidazolizzate per applicazioni am-bientali.

L’applicazione biomedica delle na-noparticelle è prevalentemente associa-ta alle loro proprietà superficiali ed alla stabilità e interazioni nei mezzi biologi-ci. La funzionalizzazione delle superfici svolge un ruolo chiave nel determinare la biodegradazione, citotossicità e biodi-stribuzione attraverso interazioni speci-fiche mediate da biomacromolecole. Un

Scienze chimiche Materiali per applicazioni specialistiche (magnetismo e ottica)

Sono stati preparati altri materiali funzio-nali basati su nanoparticelle magnetiche, oppure contenenti sonde di fluorescenza o molecole sensibili alla luce. Le funzio-nalizzazioni sono servite per sviluppare nuovi dispositivi per applicazioni magne-tiche, (9-12) fotoniche come laser, LED o strumenti di bio-imaging (13, 14, 15).

Sintesi speciali a basso impatto ambientale

Nell’ambito della preparazione di mate-riali funzionali e agenti funzionalizzanti sono state ottimizzate tecnologie di sin-tesi a basso impatto ambientale, ovvero mediante processi ecosostenibili come sintesi solvotermiche, e processi mecca-no-chimici (16-21).

Caratterizzazione interazioni di superficie

Allo scopo di valutare le prestazioni di vari tipi di materiali sono state investiga-te le proprietà di superficie e le ininvestiga-terazio- interazio-ni con vari di tipi di fluidi come acqua e liquidi ionici mediante XPS (22, 23, 24). È stato effettuato anche uno studio ambien-tale sulla natura chimica delle PM2.5 (25).

Dinamica molecolare per sistemi di interesse biomedico

Sono stati condotti alcuni studi computa-zionali allo scopo di ottenere informazioni utili alla progettazione di nuove molecole ad attività antimicrobica ed antitumorale (26, 27, 28).

Studi su formulazioni funzionali per applicazioni biomediche e ambientali Altri studi particolari hanno riguardato gli effetti iono-specifici su molecole di in-teresse biologico, (29) la caratterizzazione di formulazioni funzionali per il drug de-livery a base di ciclodestrine e lipidi (30, 31, 32), ed una particolare formulazione per il restauro (33).

tipico esempio è dato da diverse proteine che portano alla formazione di nanoparti-celle rivestite da una corona proteica. Le MSNP possono essere usate come vettori per il rilascio prolungato di farmaci. Tali MSNP sono state quindi utilizzate per studiare l’interazione con BSA e per evi-denziare il ruolo dei diversi biopolimeri.

La BSA coniugata con particelle d’oro è stata utilizzata per evidenziare l’adsorbi-mento della proteina alla superficie delle MSNP mediante microscopia elettronica a trasmissione (TEM). La Figura 1 illustra schematicamente l’utilizzo delle MSNP, ed anche due immagini di microsopia di fluorescenza ed elettronica che visualiz-zano i saggi di biocompatibilità ed inter-nalizzazione in linee cellulari (1, 2, 3).

Le applicazioni ambientali hanno ri-guardato la preparazione di uno strumen-to diagnostico per metalli pesanti, e la preparazione di biocatalizzatori. In parti-colare le MSNP sono state usate per pre-parare elettrodi di carbonio vetrosi modi-ficati rivestiti con il polimero a scambio ionico Nafion per il rilevamento elettro-chimico di Cd (II). (4) Altre MSNP sono state drogate con nanoparticelle ultrapic-cole (2 nm) per l’adsorbimento di H2S. (5-6) I biocatalizzatori sono stati preparati incapsulando enzimi su framework costi-tuiti da zeoliti funzionalizzate con imida-zolo (7, 8).

Fig. 1. Rappresentazioni schematiche di MSNP e im-magini di microscopia di fluorescenza ed elettronica (elaborazioni originali di Marco Piludu).

Scienze chimiche

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Maura Monduzzi (Imola, 1950), dal 2001 è Pro-fessore ordinario di Chimica Fisica, Dipartimen-to di Scienze Chimiche e Geologiche, Università degli Studi di Cagliari e dal 2008 è Direttore del Centro Nanobiotecnologie Sardegna (CNBS).

Pubblicazioni e parametri bibliometrici: è au-tore o co-auau-tore di circa 150 pubblicazioni con peer-review (Scopus 139), 11 capitoli di libri. Sco-pus: H-Index 36, citazioni > 4000. Google Scholar:

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Premi: 2011 Medaglia d’Oro della Fondazione Ferroni assegnata dalla Divisione di Chimica Fisica della SCI per il contributo di studi sulla Chimica Fisica dei Sistemi di interesse biologico.

Principali expertise: Scienze Colloidali; Sistemi a base di tensioattivi; Materiali funzionali a base di silice mesoporosa: Funzionalizzazioni con biopolimeri e proteine, Effetti iono specifici; Ma-teriali funzionali a base di lipidi: Diagrammi di Fase, nanostrutture supramolecolari in cristalli liquidi, microemulsioni, emulsioni, sistemi ve-scicolari e gels. Nanosistemi per la veicolazio-ne di principi attivi in applicazioni alimentari, farmaceutiche e cosmetiche. Tecniche NMR di rilassamento e Self-diffusion. Tecniche elettro-chimiche per lo studio di interfasi cariche, tec-niche di Scattering e Microscopia per varie ca-ratterizzazioni.

Complessi di metalli non nobili quali catalizzatori

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