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La consistenza del credito di banca per le imprese agricole

Nel documento Rapporto 2017 (.pdf) (pagine 120-124)

6. Il credito e l’impiego dei fattori produttivi

6.1. Il credito di banca per l’impresa agricola

6.1.1. La consistenza del credito di banca per le imprese agricole

Al fine di integrare la disponibilità interna di mezzi finanziari, le imprese agricole dell’Emilia-Romagna si caratterizzano per una consuetudine consoli-data nel tempo al ricorso del supporto finanziario da parte degli Istituti di cre-dito. La loro significativa funzione è verificabile dal valore della consistenza del credito agrario; in particolare, questa raggiunge i 5.498 milioni di euro, a fine settembre 2017.

Alla medesima data, la consistenza del credito totale in Emilia-Romagna raggiunge i 143,7 miliardi di euro; ciò significa che la consistenza del credito agrario della regione ne rappresenta il 3,8%. Il medesimo confronto riferito al-la realtà nazionale evidenzia che, dei 1.760,9 miliardi di euro riferiti alal-la consi-stenza del credito totale italiano, la componente relativa al credito agrario na-zionale, la cui consistenza è di 42.756 milioni di euro, ne costituisce il 2,4%;

ossia 1,4 punti percentuali in meno rispetto alla realtà regionale. Questo sta ad indicare che il credito agrario nella regione ha una forza finanziaria superiore rispetto a quanto è constatabile nella situazione nazionale (tabella 6.1).

Sottolineare che le imprese agricole dell’Emilia-Romagna ritrovino nel credito di banca un’importante fonte di finanziamento per la loro gestione è anche in relazione al fatto che la consistenza del credito agrario, a fine settem-bre 2017, è una componente rilevante all’interno della corrispondente variabile a livello nazionale, alla quale contribuisce per una quota pari al 12,9%. Diver-samente, il credito totale regionale, pur rappresentando una componente im-portante del credito totale nazionale, si ferma all’8,2% di quest’ultimo.

È anche vero che la consistenza del credito agrario regionale medio per et-taro di SAU è pari a 5.154 euro, ossia è di ben 1.836 euro superiore rispetto al corrispondente valore a livello nazionale, che si ferma a 3.318 euro; questo è un ulteriore elemento a riprova che il credito agrario è ben presente nel conte-sto regionale.

Con riferimento al supporto creditizio nelle varie province dell’Emilia-Romagna, emerge nettamente che è la provincia di Ravenna a caratterizzarsi per la consistenza di credito agrario più elevata; essa raggiunge gli 814 milioni di euro. A seguire è la provincia di Forlì, per la quale si rileva una consistenza del credito agrario di 780 milioni di euro; con una consistenza di tale variabile

Tabella 6.1 - Il credito agrario in Emilia-Romagna e nelle sue province, a fine settembre 2017

Bologna Piacenza Parma Reggio E. Modena Ferrara Ravenna Forlì Rimini Emilia R. Italia Consistenza, in milioni di €

Credito totale 36.077 6.969 14.336 20.501 23.330 6.476 13.146 13.114 9.775 143.724 1.760.890

Credito totale in sofferenza 3.855 804 1.552 2.688 3.083 702 1.245 1.723 1.491 17.143 170.239

Credito agrario 711 619 592 551 682 609 814 780 139 5.498 42.756

Credito agrario in sofferenza 43 45 114 13 102 22 44 50 10 443 5.219

Credito agrario/HA SAU (€) 4.096 5.233 4.714 5.395 5.349 3.430 6.970 8.700 3.926 5.154 3.318

Credito agrario soff./HA SAU (€) 245 379 906 122 801 126 377 563 293 415 405

Confronti, in %

Credito totale (Pr./ER.; ER./IT)) 25,1 4,8 10,0 14,3 16,2 4,5 9,1 9,1 6,8 100 8,2

Credito agrario (Pr./ER.; ER./IT) 12,9 11,3 10,8 10,0 12,4 11,1 14,8 14,2 2,5 100 12,9

Credito agrario /credito totale 2,0 8,9 4,1 2,7 2,9 9,4 6,2 5,9 1,4 3,8 2,4

Credito agr. soff. /credito tot. soff. 1,1 5,6 7,3 0,5 3,3 3,2 3,5 2,9 0,7 2,6 3,1

Credito totale soff./credito tot. 10,7 11,5 10,8 13,1 13,2 10,8 9,5 13,1 15,3 11,9 9,7

Credito agrario soff./credito agr. 6,0 7,2 19,2 2,3 15,0 3,7 5,4 6,5 7,5 8,1 12,2

Variazione 2017/16, in %

Credito totale -5,7 -2,8 -3,4 -3,3 -1,9 -3,1 -2,9 -4,5 -4,6 -3,8 -2,3

Credito totale in sofferenza -12,5 -4,1 -6,3 1,8 -2,4 -14,9 0,0 -1,8 -13,7 -6,1 -8,8

Credito agrario -9,7 3,6 -3,1 -9,9 -0,8 5,9 1,0 5,1 -3,4 -1,1 -1,9

dic.2016/sett.2016 -6,2 2,4 0,1 -2,8 -1,5 5,3 -1,4 8,3 -6,7 0,2 -0,3

mar.2017/dic.2016 -0,4 -0,3 -0,4 -2,2 0,3 -1,2 0,6 -0,7 0,5 -0,5 -0,3

giu.2017/mar.2017 -1,3 1,5 -1,6 -3,5 1,3 2,1 1,9 0,1 3,7 0,2 -0,4

sett.2017/giu.2017 -1,9 0,1 -1,1 -1,4 -0,9 -0,4 -0,1 -2,6 -0,9 -1,1 -1,0

Credito agrario in sofferenza -39,6 -0,7 5,5 -37,7 8,4 -11,8 -2,6 -15,7 -27,6 -8,2 -8,9

Tasso di variazione medio annuo 2012-2017, in %

Credito totale -9,5 -2,0 -1,7 -1,8 -1,9 -3,0 -1,5 -2,4 -3,7 -4,3 -1,8

Credito totale in sofferenza 9,8 7,0 13,9 10,9 9,7 -5,4 17,0 14,6 12,3 10,2 8,2

Credito agrario 0,5 1,3 -0,1 -1,6 -0,7 2,7 -0,7 -1,2 -1,9 -0,1 -0,5

Credito agrario in sofferenza -5,9 4,1 11,8 -9,4 15,2 -3,1 24,5 12,1 24,7 7,9 5,8

Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne.

119 I6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI

tutte le altre province, la consistenza di tale variabile si attesta su valori che si avvicinano a 600 milioni di euro. In particolare, il valore più elevato è quello della provincia di Modena, pari a 682 milioni di euro; mentre quello più basso si riferisce alla provincia di Reggio Emilia, che si attesta sui 551 milioni di eu-ro. È solo con riferimento alla provincia di Rimini che la consistenza del credi-to agrario si ferma ad un valore ancor più basso, pari a 139 milioni di euro.

Sulla scorta di questi valori, si può affermare che la consistenza del credito agrario regionale si distribuisce fra le province dell’Emilia-Romagna senza presentare una disomogeneità di forte rilievo. A conferma di ciò, è possibile esprimere il ruolo della consistenza del credito agrario nelle varie province in termini percentuali rispetto alla consistenza del credito agrario regionale; tali percentuali si collocano fra il valore minimo, pari al 10%, per la provincia di Reggio Emilia (escludendo la provincia di Rimini) e il valore più elevato cor-rispondente alla provincia di Ravenna, che raggiunge il 14,8%, seguita a bre-vissima distanza da quella di Forlì, con una percentuale pari a 14,2%.

Una maggiore difformità di situazioni è con riferimento alla consistenza del credito agrario medio per ettaro di SAU. Così, il valore più elevato, pari a 8.700 euro, è riferito alla provincia di Forlì. Con la sola eccezione per la pro-vincia di Ravenna, in cui tale variabile è prossima ai 7 mila euro, in tutte le al-tre province tale consistenza non supera i 5.500 euro. In particolare, i valori più bassi, prossimi ai 4.000 mila euro, sono riferiti alle due province di Bolo-gna e di Rimini.

Se da un lato la distribuzione della consistenza del credito agrario è piutto-sto omogenea fra le diverse province, quella relativa al credito totale si conno-ta per un rilevante grado di concentrazione, che vede nella provincia di Bolo-gna convergere ben il 25,1% di tale credito; considerando anche le altre due province con elevata consistenza di credito totale, Reggio Emilia e Modena, il valore complessivo di tale percentuale sale al 55,6%. Da ciò ne deriva che il ruolo che esercita il credito agrario all’interno del credito totale varia significa-tivamente nelle diverse realtà provinciali, discostandosi dalla media regionale, pari a 3,8%. Così, per le province di Piacenza e Ferrara, quelle con la consi-stenza di credito totale più bassa, la consiconsi-stenza del credito agrario arriva, ri-spettivamente, all’8,9% e al 9,4% di quello totale; in altri termini, è per la pro-vincia di Bologna, in cui si concentra più di in quarto del credito totale, la con-sistenza del credito agrario si ferma al 2% di quella del credito totale.

Con riferimento alla variazione della consistenza del credito agrario regio-nale, nell’arco di tempo che va da fine settembre 2016 a fine settembre 2017, essa scende da 5.560 milioni di euro a 5.498 milioni di euro. Ciò sta ad indica-re una riduzione di modesta entità, pari a 62 milioni di euro che, in termini

6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI

121 riazione è di importo inferiore rispetto a quanto si evidenzia dal confronto fra la consistenza di tale credito a fine settembre 2016 rispetto a quella di fine set-tembre 2015, quando essa fa registrare un calo del -2,4%. In entrambi i casi, tuttavia, non si ripropone un’evoluzione in crescita, così come era accaduto negli anni precedenti. Così, a fine settembre 2015 la consistenza del credito agrario regionale aumenta dell’1,1% rispetto a quella di fine settembre 2014; e tale incremento è in misura identica rispetto a quanto emerge dal confronto fra i valori della consistenza di tale variabile nei 12 mesi precedenti.

Entrando nel dettaglio della variazione di breve periodo delle singole realtà provinciali, si ravvisa un notevole scostamento rispetto alla media regionale.

In effetti, vi sono province in cui la percentuale di riduzione è prossima al -10%, come nel caso delle province di Bologna e di Reggio Emilia; in altre realtà, invece la variazione ha segno positivo e raggiunge o supera il 5%, come per le province di Ferrara e Forlì.

Analogamente, a livello nazionale il cambiamento nella consistenza di bre-ve periodo del credito agrario ripropone un giudizio simile a quello evidenzia-to per la realtà regionale. Così essa, a fine settembre 2017, si riduce di una percentuale del -1,9% rispetto al valore relativo a dodici mesi prima. Anche per questa realtà si riconferma che la riduzione è meno forte rispetto a quella che si rileva dal confronto fra la sua consistenza a fine settembre 2016 rispetto a quello di 12 mesi prima, pari a -2,3%. In maniera simile alla realtà regionale, si conferma anche che non si è ritornati a quella dinamica moderatamente cre-scente che aveva caratterizzato gli anni precedenti. A sua volta, anche la consi-stenza del credito totale regionale si caratterizza, negli ultimi 12 mesi, per una riduzione pari a -3,8%.

Da quanto emerge dall’analisi delle variazioni all’interno dei quattro trime-stri in cui può essere suddiviso il periodo che va da fine settembre 2016 a fine settembre 2017, la contrazione della consistenza del credito agrario è determi-nata soprattutto dal calo che si verifica nel terzo trimestre del 2017, pari a -1,1%. Negli altri tre trimestri, ossia quello di fine anno 2016 e i primi due del 2017, le variazioni sono di modesta entità e di segno alternato, rispettivamente pari a 0,2%, -0,5% e 0,2%. Similmente, per la realtà nazionale si conferma che la riduzione della consistenza del credito agrario è determinata soprattutto dal-la restrizione che si verifica nel terzo trimestre del 2017, pari a -1%.

Volendo esprimere un giudizio sull’evoluzione della consistenza del credi-to agrario dell’Emilia-Romagna nel medio periodo, e mettendo pertancredi-to a con-fronto la consistenza del credito agrario a fine settembre 2017 rispetto a quella riferita a fine settembre 2012, ne consegue che il tasso medio annuo di varia-zione è pari a -0,1%. Ciò interpreta sinteticamente la realtà di un trend evoluti-vo sostanzialmente stabile, pur non mancando alternanza di variazioni annuali

con segno opposto, come appena evidenziato. Il corrispondente tasso di varia-zione per la realtà nazionale è pari a -0,5%. Decisamente più decrescente è il trend evolutivo in tale periodo della consistenza del credito totale regionale;

infatti, il tasso di variazione medio annuo raggiunge il -4,3%. Quanto sin qui analizzato, è comunque a conferma che il sostegno creditizio da parte degli Istituti di credito permane una fonte finanziaria significativa per le imprese agricole della regione.

Nel documento Rapporto 2017 (.pdf) (pagine 120-124)