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I CONSUMI DI ACQUA

Nel documento Focus su AcQuE E AmbIEntE uRbAno (pagine 110-114)

CONSUMI IDRICI NEI SERVIZI TURISTICI CERTIFICATI CON IL MARCHIO ECOLABEL DELL’UNIONE EUROPEA

SEZIONE 2 IL CICLO DELL’ACQUA

4. I CONSUMI DI ACQUA

Considerando nel dettaglio gli utilizzi della risorsa idrica per uso civile, il volume pro capite giorna-liero di acqua erogata misura la fruizione di acqua potabile da parte della collettività.

L’analisi dei volumi di acqua erogata pro capite riferisce che nel 2008 ogni abitante ha avuto a disposizione 253 litri al giorno di acqua ad uso potabile.

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Non si segnalano evidenti variazioni nel consumo di acqua potabile nel decennio 1999-2008. Emergono, invece, interessanti differenze a livello territoriale. L’area del Nord si caratterizza per i consumi maggiori, pari nel 2008 a circa 274 litri per abitante al giorno, con un lieve decremento nel decennio in esame. L’indicatore ha un trend leggermente in rialzo nel Centro e nel Mezzo-giorno, quest’ultimo rappresenta l’area con i consumi più bassi, pari a circa 211 litri giornalieri per abitante.

Per concludere, il confronto internazionale mostra come in Italia, benché i valori dell’indicatore sul consumo di acqua potabile procapite siano in linea con quelli europei, si registrano prelievi notevolmente superiori alla media europea, sia in termini pro capite che assoluti. Questi dati evidenziano una situazione di rilevante dispersione d’acqua ad uso potabile che necessiterebbe di idonei interventi (Figure 4 e 5).

Figura 4 – Prelievi e consumi di acqua potabile per abitante in alcuni Paesi europei (litri per abitante al giorno)

Fonte: Eurostat, Water statistics on national level

Figura 5 – Volume pro capite giornaliero di acqua erogata, in alcuni Paesi europei - Anni 1996-2008 (litri per abitante al giorno)

Fonte: Eurostat, Water statistics on national level 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450

Germania Italia Paesi Bassi Regno Unito Spagna

Prelievi Consumi 0 50 100 150 200 250 300 350 400 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Nel 2008 sono stati fatturati complessivamente 5,3 miliardi di metri cubi di acqua per uso potabile. L’82,1% di tale volume è derivato da utenze civili, il 16,5% da utenze industriali e la rimanente quota da utenze agricole o zootecniche.

Dall’analisi regionale emergono apprezzabili differenze territoriali nella composizione delle utenze: nelle regioni del Nord la componente civile, infatti, si riduce sensibilmente attestandosi al 73% della fatturazione totale; la componente industriale, di contro, aumenta e raggiunge il 24% nelle regioni del Nord-Est, con punta del 31% nella provincia autonoma di Trento. Situazione opposta nell’Italia insulare, che è contraddistinta da una bassissima fatturazione ad utenze industriali e agricole e dove la componente civile rappresenta il 93% del totale fatturato, con punte del 95% in Sicilia.

A fronte di un valore nazionale di 199,7 litri per abitante al giorno, la fatturazione dell’acqua po-tabile per usi civili (domestici e non domestici) si presenta molto eterogenea sul territorio italiano. Con 225,9 litri giornalieri per abitante il Centro è la ripartizione con la più alta fatturazione di acqua potabile pro-capite, circa 26 litri in più rispetto al dato nazionale. L’Italia Centrale presenta, al suo interno, una forte variabilità. Il Lazio, con i suoi 288,6 litri per abitante al giorno si attesta come la regione con la massima fatturazione pro capite; di contro, l’Umbria (147,67 litri per abitante al giorno) raggiunge il minimo regionale.

Ai residenti dell’Italia del Nord-Est viene fatturato il minor volume pro capite giornaliero di acqua (174,1); il minimo dell’indicatore viene raggiunto in Emilia Romagna (161,9).

L’area del Meridione presenta valori inferiori alla media nazionale, fatturando per uso civile 175,35 litri per abitante al giorno, pari oltre 24 litri in meno rispetto al valore nazionale, e ma-nifesta una piuttosto evidente variabilità ben rappresentata dal forte differenziale tra la Calabria (219,55) da un lato e la Puglia e Basilicata (149,05) dall’altro (Fig. 6).

Figura 6 – L’acqua fatturata nelle regioni italiane - Anno 2008 (volumi in migliaia di metri cubi e percentuali)

Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile

Dall’analisi fin qui esposta si evince che l’analisi del volume pro capite di acqua fatturata per uten-ze civili consente di individuare interessanti aspetti nella distribuzione del consumo dell’acqua ad uso potabile, che appare, sul territorio, inevitabilmente molto disarticolata. Spiegare queste diffe-renze non è sicuramente semplice, ma sicuramente bisogna tener conto, oltre che delle differen-ti caratterisdifferen-tiche nelle realtà socioeconomiche in esame, anche dei diversi modi di contabilizzare il volume (presenza di contatori, fatturazione a fasce, con minimo garantito, tariffazione a forfait, tariffazione convenzionata, assenza di fatturazione). Va inoltre precisato che l’indicatore è stato calcolato prendendo a riferimento la popolazione residente; ciò implica che non si tiene conto, nel

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calcolo, della popolazione presente che, soprattutto nelle aree a maggiore vocazione attrattiva (per motivi di studio, lavoro, turismo), in determinati periodi dell’anno può variare molto rispetto alla popolazione residente, generando, quindi, valori pro capite dell’indicatore mediamente più alti di quanto effettivamente esperito dalla popolazione locale. Di contro, l’indicatore può presentare valori bassi nelle zone in cui la gran parte della popolazione sceglie di risiedere, ma dalle quali si allontana quotidianamente, o per periodi più o meno lunghi, per motivi di studio o lavoro. Da non sottovalutare, inoltre, l’effettuazione di furti e prelievi abusivi dalla rete che, in alcune zone del territorio nazionale, incide sensibilmente sui livelli di fatturazione. Il valore pro capite dell’acqua fatturata per uso civile dipende anche dalla dotazione infrastrutturale presente nel comune. Valori bassi dell’indicatore possono originarsi, inoltre, in quei territori in cui sono presenti forme auto-nome ed individuali di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua potabile.

BIBLIOGRAFIA

Istat, 2009. Censimento delle risorse idriche ad uso civile – Anno 2008. Statistiche in breve, Roma.

Istat, 2011. Giornata mondiale dell’acqua. Le statistiche dell’Istat. Statistiche Focus, Roma. Istat, 2012. Giornata mondiale dell’acqua. Le statistiche dell’Istat. Statistiche Focus, Roma. Istat, 2012. Rapporto annuale 2012. La situazione del Paese. Roma.

SICUREZZA IDRICA NEL CONTESTO DEI

Nel documento Focus su AcQuE E AmbIEntE uRbAno (pagine 110-114)

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