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Algoritmo MPR

3.8.5 L’ottimizzazione delle scorte

3.8.5.2 La cross Analysis o matrice ABC

L‟analisi ABC è una tecnica che si basa sul criterio di Pareto, detto anche Legge 80/20, secondo cui la maggior parte degli effetti dipende da un numero limitato di cause (approssimando, risulta che l‟80% degli effetti dipende dal 20% delle cause). Tale analisi permette di classificare i prodotti in

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diverse categorie, che dipendono dal parametro (o dai parametri) che vengono utilizzati per la classificazione.

Ad esempio, qualora il parametro (o indice) utilizzato sia unico, in particolare il fatturato realizzato in un dato periodo di tempo dalla vendita dei prodotti presenti nell‟area di stoccaggio di un centro di distribuzione, allora l‟analisi porta a definire tre classi di elementi di importanza decrescente, denominate classe A, classe B e classe C, nel seguente modo.

1. si elencano gli n articoli in ordine decrescente del valore del fatturato nel periodo di tempo prescelto (ad esempio, un anno);

2. si calcola il valore del fatturato complessivo;

3. si determina il rapporto fra il valore del fatturato di ogni articolo e quello complessivo; 4. si calcolano le somme cumulate dei valori di cui al punto 3);

5. si confrontano i valori di cui al punto 4) con i prefissati limiti delle classi A, B e C (ad esempio, l‟80% del fatturato con il 20% della quantità a scorta per la classe A, il 15% del fatturato con un quantitativo a scorta del 25% per la classe B, il restante 5% di fatturato con un quantitativo del 55% di scorta per la classe C);

6. si calcola la percentuale che ogni articolo rappresenta rispetto al totale delle voci e quindi la loro somma cumulata.

7. si confrontano i dati così calcolati e si verifica quali e quanti articoli rientrano in ciascuna classe (A, B e C).

Il concetto è esprimibile con il seguente grafico:

Figura 3.54 Esempio di analisi ABC in relazione al fatturato

Altri parametri che possono essere utilizzati per condurre un‟analisi ABC, oltre al fatturato, possono essere il valore delle scorte, gli spazi, i volumi, i clienti, i carichi di lavoro, ecc. L‟analisi ABC condotta in base all‟indice di rotazione degli articoli presenti nel centro di distribuzione è estremamente utile per definire le zone di allocazione dei prodotti all‟interno dell‟area di stoccaggio. L‟obiettivo in questo caso è la riduzione dei tempi necessari per svolgere tutte le operazioni di prelievo della merce a magazzino.

A

B

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L‟analisi ABC in base al fatturato è utile ai fini della politica di gestione delle scorte. I prodotti in classe A richiedono livelli di scorta adeguata, in modo da evitare rischi di fuori scorta, rischi particolarmente gravi essendo gli articoli in classe A a garantire la maggiore quota di fatturato aziendale.

La classe B denota una minore criticità, vista la minore influenza sul fatturato dell‟impresa. La classe C, invece, è un settore a bassa criticità che ha impatto ridotto sul fatturato aziendale e ad essa può essere dedicata minore attenzione in fase operativa.

Tuttavia, ai fini di una più efficace scelta delle politiche di gestione delle scorte, è opportuno condurre l‟analisi ABC contemporaneamente su due indici: oltre al fatturato, è conveniente utilizzare anche il valore delle scorte (ottenuto tipicamente valorizzando la scorta media di ogni articolo presente in magazzino nel periodo di tempo al costo di acquisto).

Tutti i prodotti vengono attribuiti ad una classe di valore del fatturato e ad una classe di valore della scorta. Si formano quindi 9 sottoclassi di prodotti per le quali è possibile fare specifiche considerazioni gestionali, considerando non solo il valore prodotto per l‟azienda da ciascun classe (e quindi da ciascun articolo di quella classe), ma anche il relativo costo.

Figura 3.55 Classificazione ABC in base a fatturato-valore della scorta

Dall‟analisi combinata tra il valore delle scorte e il fatturato si ottengono, come si nota in Figura 3.55, nove aree, che derivano dalle classificazioni ABC in base al fatturato e al valore della scorta. Ogni articolo si trova in una delle 9 situazioni proposte. Sulla diagonale (caselle 1, 5 e 9) la situazione è assolutamente congrua. Le scorte sono adeguate al fatturato del prodotto. Tuttavia la casella 1 (fatturato A – scorte A) è considerata zona a cui dedicare particolare attenzione in quanto si potrebbero presentare due situazioni estreme:

- eventuali fuori scorta produrrebbero drastici cali di fatturato;

- al tempo stesso è l‟area in cui si può maggiormente intervenire per ridurre le scorte. La casella 9 (fatturato C – scorte C), invece, si trova nella situazione diametralmente opposta. È un‟area di disattenzione nella quale si trovano articoli che molto probabilmente sono fuori mercato o anche in stock out (ma il cui valore è talmente ridotto da essere trascurabile).

Le caselle 3 e 7 sono, al contrario, zone molto critiche. In 3 (fatturato C – scorte A) l‟elevato livello di scorte non è giustificato dal fatturato e, pertanto, si procede allo smaltimento delle scorte

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(bloccandone l‟approvvigionamento o realizzando vendite promozionali). La 7 (fatturato A – scorte C) presenta una situazione apparentemente ideale. A un basso livello di scorte corrisponde un elevato fatturato. È bene prestare attenzione a tale situazione perché potrebbe nascondere insidie, come elevati rischi di stock out. In caso di improvvisa richiesta di tale articolo, l‟Azienda rischia di non essere in grado di soddisfare tale richiesta con conseguente erosione di un‟alta quota di fatturato. Le caselle 2, 4, 6 e 8 delineano minori criticità, anche se la soluzione migliore è riportare i valori ad un‟adeguata congruenza tra le varie categorie, agendo sul fatturato o sulle scorte, a seconda dei casi. La matrice ABC incrociata Fatturato-Scorte è una soluzione interessante e utile per realizzare anche un semplice studio di vita del prodotto. Ad esempio, un prodotto che viene a trovarsi nella casella 9 (fatturato C – scorte C) è molto probabilmente un prodotto alla fine della sua vita e l‟Azienda può prendere in considerazione l‟opportunità di eliminarlo dalla gamma dei disponibili.

Al fine di evidenziare eventuali situazioni anomale può essere utile confrontare graficamente l‟indice di rotazione con la curva ABC relativa alle rimanenze. Le curve dovrebbero avere andamento opposto. Per gli articoli di classe A, dato il peso elevato sul valore di magazzino, la voce di costo più significativa è senz‟altro il costo di mantenimento a scorta. Cercare di incrementare l‟indice di rotazione significa cercare di mantenere bassa la giacenza. Naturalmente questo significa aumentare la frequenza dei rifornimenti, ma i costi associati sono di importanza secondaria per questa classe. Per gli articoli di classe C la situazione è opposta: dato l‟impatto esiguo sul magazzino, è preferibile ridurre l‟indice di rotazione, quindi incrementare le giacenze i cui costi risultano inferiori a quelli di riordino. Eventuali anomalie indicano situazioni da valutare singolarmente.

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