• Non ci sono risultati.

Dalla Caduta del terzo Reich alla fase costituente

Nel documento Seconde Camere: modelli a confronto (pagine 83-88)

L’esperienza del Nazismo si conclude con la fine della seconda guerra mondiale nel 1945, a seguito della sconfitta e occupazione della Germania, i cui territori vengono sparititi tra le Potenze vincitrici: gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia e l’Unione Sovietica.

I Länder vengono dunque da queste ultime ridisegnati, arbitrariamente e indipendentemente dalle radici storiche e culturali, sulla base delle quattro zone di occupazione.

A parte i territori sotto l’influenza dell’URSS, Baviera, Assia, Brema e Wurttemberg-Baden sono occupate dall’America, Renania del North-Westfalia, Bassa Sassonia, Amburgo e Schleswig- Holstein dalla Gran Bretagna, mentre sotto l’occupazione francese sono Renania-Palatinato, Sudbaden e Wurttembrug-Hohenzollern.

M. Ampola, L. Corchia, Dialogo su Jürgen Habermas: Le trasformazione

175

Le tre potenze occidentali riescono a raggiungere una collaborazione tra di loro e con la Conferenza di Londra del 1948 — dopo che già nel 1947 gli Stati Uniti e la Gran Bretagna avevano unito i loro territori — optano per la creazione di uno stato federale della Germania occidentale.

A tale proposito viene convocata un’assemblea costituente che si occupi della redazione di una Costituzione federale, come in passato, nei territori di loro pertinenza.

Si assiste dunque alla frattura dei Länder dello stato tedesco occidentale rispetto a quelli sotto l’occupazione dell’URSS (Meclemburgo, Brandeburgo, Thuringia e Sassonia), che opta per uno stato centralizzato.

Queste sono le basi storiche che porteranno nel 1949 alla nascita di due Repubbliche tedesche: quella Federale e quella Democratica , quest’ultima sotto il dominio russo . 176 177

Ad ovest, il testo della Legge fondamentale viene redatto da una commissione di esperti e sarà poi sottoposto nel maggio del 1949 alla deliberazione del Parlamentarischer Rat, ovvero un consiglio parlamentare composto da sessantacinque delegati . 178

Il progetto costituzionale prenderà il nome di Legge fondamentale al fine di evidenziare il suo carattere transitorio in

M. Malzahn, Germany 1945-1949: A Sourcebook, London, Routledge, 1991,

176

p. 69.

G.K. Roberts, German Politics today, Manchester, Manchester University

177

Press, 2000, pp. 16 ss.

G. Corni, Storia della Germania: da Bismarck a Merkel, Milano, Il

178

attesa della Costituzione definitiva , che avrebbe dovuto seguire 179

la riunificazione con la Germania dell’est . 180

Al fine di garantire la rappresentanza territoriale all’interno dello stato federale, viene previsto un organo istituzionale, che la commissione di esperti è incerta se costruire sul modello del

Bundesrat, e da lì poi il problema relativo alla parità di funzioni o

meno con il Bundestag, piuttosto che sul Senato elettivo degli Stati Uniti d’America . 181

La discussione è tale che nel progetto costituzionale si prevedono alternativamente entrambe le soluzioni, che condividono alcuni punti: la rappresentanza regionale temperata dell’organo e la mancanza in entrambi i casi di un vincolo di mandato espresso.

Il modello Bundesrat, essendo un’istituzione formata dai delegati degli esecutivi dei Länder, non porrebbe il problema, come accadrebbe invece per il modello senatoriale, delle prerogative parlamentari da riconoscere ai suoi membri.

Il modello statunitense, invece, verrebbe adattato dalla commissione di esperti alle esigenze e alle peculiarità della frammentarietà territoriale tedesca, per questo motivo viene disegnato come un organo composto da membri eletti dai parlamenti dei Länder, sulle orme di quanto già proposto nella

In realtà la Legge fondamentale del 1949 rimarrà in vigore anche dopo la

179

riunificazione ed è tutt’ora vigente.

F. Lanchester, La rappresentanza in campo politico e le sue trasformazioni,

180

Milano, Giuffré, 2006, p. 139

B. Pezzini, Il Bundesrat della Germania Federale: il modello tedesco e la

181

riforma del bicameralismo nello stato a base regionale, Milano, Giuffré, 1990, pp. 19 ss.

Costituzione di Paulskirche del 1849 e nel progetto di Hugo Preuss del 1919.

Tale ultimo modello avrebbe la conseguenza di estendere le garanzie proprie dei membri della prima Camera ai componenti della Camera territoriale, in quanto, anche se di secondo grado, essa sarebbe una Camera elettiva.

Proprio il fatto di prevedere, con il modello senatoriale, elezioni di secondo livello comporterebbe sul piano funzionale delle ripercussioni dirette: il senato non avrebbe le stesse funzioni della Camera bassa, ma sarebbe titolare solo di un potere di veto, superabile dal Bundestag con una maggioranza qualificata.

Come già accennato, il modello Bundesrat, così come previsto dalla commissione di esperti, pone un ulteriore dilemma, relativo alle funzioni da attribuire a questo organo di mediazione tra i governi dei Länder e lo Stato federale.

Il progetto da sottoporre al Parlamentarischer Rat presenta in merito a tale punto due ulteriori alternative, una delle quali prevede un Bundesrat che avrebbe solo il potere di veto, l’altra invece che gli riconoscerebbe le stesse funzioni della Camera elettiva . 182

Questa scelta si ripercuoterebbe direttamente anche sul ruolo giocato dall’istituzione territoriale in ambito di revisioni costituzionali del sistema federale: nel primo caso, tali leggi passerebbero solo con una decisione unanime del Bundesrat, nel secondo caso invece in merito a queste deliberazioni l’organo territoriale acquisterebbe parità funzionale con il Bundestag.

M.F. Feldkamp, Parlamentarische Rat 1948-1949: Die Entstehung des

182

In fase di deliberazione della Legge fondamentale il fulcro della discussione si concentra proprio sul ruolo dell’organo rappresentativo delle istanze territoriali.

I partiti politici giungono a una fase di stallo, non riuscendo ad ottenere una maggioranza schiacciante per l’uno o l’altro modello: il partito socialdemocratico (SPD) appoggia il modello senatoriale, i democratici-cristiani (CDU/CSU) non hanno posizioni definite nei vari Länder, ma finiscono per favorire il modello

Bundesrat così come il partito centrista (Zentrum), il partito

comunista (KDP) spinge per le elezioni dirette e i liberali (FDP/ DVP) vogliono un sistema misto.

Nonostante non vi sia alcun documento o testimonianza a provarlo, sembra che vi sia un accordo tra CSU e SPD, a seguito del quale quest’ultimo fa un passo indietro e decide di sposare il modello Bundesrat . 183

Probabilmente i socialdemocratici ottengono, in cambio della loro svolta di posizione, la promessa della CDU di cedere sul piano delle funzioni.

Ciò lo si deduce dal fatto che il partito democratico-cristiano, nonostante sia il portavoce della parità di funzioni tra i due organi, voterà a favore di un Consiglio federale che non abbia parità di attribuzioni rispetto alla Camera elettiva, sostenendo dunque la proposta di SPD.

B. Pezzini, Il Bundesrat della Germania federale: il modello tedesco e la

183

Nel documento Seconde Camere: modelli a confronto (pagine 83-88)