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DELINEAZIONE DI LOTTA NEL TEA­ TRO ORIENTALE DELLE OPERAZIONI.

29 agosto.

L a situazione che si disegna im provvisam ente, secondo gli ultim i telegram m i ufficiali e dei corrispondenti, nel teatro o rien tale della g u erra europea è talm ente grave, da fa r p a ssa re in seconda linea, p e r un m om ento, ra v ­ v icinarsi della soluzione della grande battaglia dal Bel­ gio ai Vosgi.

Q uesta battaglia, in fatti, ha certo u na grande im p o r­ tan za p e r gli effetti che p ro d u rrà direttam ente sull’eser­ cito tedesco e su quello franco-inglese. Ma questi effetti d ovranno p er necessità m utare im m ediatam ente di valore, ap p en a saranno messi in relazione con quelli degli av­ venim enti austro-tedesco-rnssi.

O ra questi avvenim enti che, fino ad oggi, non si erano disegnati m ai nettam ente, pigliano ad un tratto precisa figura. P e r le notizie fornite dagli ultim i com unicati uffi­ ciali ed ufficiosi, i com battim enti accaduti nei giorni pas­ sati qua e là alla fro n tiera, si vengono m anifestando co­ me segni di u n ’azione unica, sviluppata su u n a linea (in­ te rro tta. è vero) di circa 1000 chilom etri, e com piuta d a ogni p a rte d a più di un m ilione di soldati. Si animano, così finalm ente i due eserciti che fin o ra eran p arsi sem­ plici nom i, il russo e l’austriaco.

Possediam o pochi elem enti p er po ter dare un giudizio sicuro sulle vicende del teatro orientale della g u erra eu­ ropea. àia anche se giungessim o alla verità con u na sola conclusione, fra tu tte quelle che trarrem o , avrem m o ot­ tenuto un buon risultato. Poiché gli avvenim enti orientali costituiscono, p e r forzfa di cose, la p ietra di paragone p er la valutazione degli avvenim enti occidentali.

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* R iassum iam o la situazione.

Allo scoppiare della g u erra, la P olonia ru ssa viene sgom brata dai soldati russi. Questi si ritira n o nella R us­ sia, dietro le im m ense paludi del Poliessie, e lì iniziano la m obilitazione. A ttorno alla P olonia rim angono i corpi d’esercito tedeschi della G erm ania orientale (tre o q u at­ tro o cinque) e i corpi d ’esercito austriaci della Galizia e dei paesi vicini, che vengono nei p rim i giorni tra s p o r­ tati in Galizia (q u attro o cinque o sei).

Passano dai quindici ai diciotto giorni, in cui non si sa più n u lla di quanto facciano i ru ssi: si dice soltanto che continuino alacrem ente la m obilitazione. P are che i corpi d ’esercito tedeschi non aum entino : aum entano in ­ vece quelli austriaci. In quale m isu ra? N on si sa ancora, n ep p u re oggi. Si capisce soltanto che la m aggior p arte dell’esercito austriaco si sta raccogliendo verso est, p e r­ chè i due alleati si sono diviso il lavoro. 1 tedeschi con qualche rin fo rzo austriaco stanno contro i franco-inglesi ; gli austriaci con i rin fo rzi tedeschi della P ru ssia o rie n ­ tale stanno contro i russi.

La p rim a avanzata avviene da p a rte delle truppe au­ stro-tedesche, m a no n si riesce a com prendere bene con quale disegno di operazioni. I tedeschi sconfinano a sud e ad est della P ru ssia orientale, gli austriaci a n o rd della Galizia. P a re sia u n ’avanzata di piccole avanguardie, a poca distanza dal confine. Almeno, questo è quanto si dice ufficialmente. In realtà, invece, a poco a poco (da p a rte dei tedeschi o degli austriaci?) viene occupato tu t­ to il paese ad ovest della linea Leczika, Lodz, Petrokof, Konskie, Radom , O patow : cioè circa m età del territo rio che si stende dal confine russo alla Vistola. I ru ssi non si p reoccupano di ciò.

Il 17 di agosto, però, essi m uovono al prim o attacco, e lo rivolgono a nord, cioè contro i tedeschi della P ru s­ sia orientale. La battaglia che ne segue, detta di Gum-

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binnen, d u ra cinque giorni, ed è com battuta fra tru p p e russe di forze im precisate e, pare, due corpi d ’esercito tedeschi, quello di Kònigsberg e quello di 'Allenstein : finisce con l'occupazione della città di In sterb u rg a nord, e coll' in filtram en to della sinistra ru ssa a Soldau e Jo h an n isb u rg . Il che significa che i russi hanno sover­

chiato i tedeschi alle ali, e li ricacciano verso il Baltico. Non si può però dub itare che Fazione nella P ru ssia orientale n o n sia secondaria. N essun obiettivo im p o rtan ­ te, nè di tru p p e nè territo riale, si presen ta d a quel lato ai ru ssi: evidentem ente l’attacco russo h a p er iscopo di allargare lo spazio p e r il grosso del proprio esercito, di im pegnare il grosso tedesco, di a ttira re l’attenzione e le rim an e n ti forze tedesche lontano dalla Polonia e dalla stra d a di Berlino.

Sem bra quindi n a tu ra le prevedere che l’esercito ru s­ so, protetto sulla d e stra dalle tru p p e vincitrici a Gum- binnen, voglia p re n d e re la via della Polonia tra Ivan- gorod e Varsavia, e, m arcian d o sem pre in posizione cen­ trale fra i due eserciti alleati, dirigersi nettam ente sulla capitale germ anica p er colpire nel punto vitale la nem ica più temibile.

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Invece niente di tutto questo p are sia avvenuto. P are che gli avvenim enti rivelino sotto ben altro aspetto il disegno di g u e rra russo.

Dal 23 al 25 agosto, a K rasnik, si accende una viva battaglia fra circa qu attro corpi d ’esercito russi e truppe austriache di forza im p recisata: in questa battaglia i ru s­ si vengono sconfitti. La cosa è sintom atica nel senso che svela u na riunione di forze russe abbastanza rile­ vanti anche nel sud del teatro d ’operazioni, contro gli austriaci. Ma non si possono tra rr e dal fatto grandi con­ clusioni, perchè tre o q u attro corpi d esercito non co­ stituiscono tale forza da poter far su p p o rre intenzioni di vaste operazioni.

Ma oggi un com unicato russo ufficiale dice che, nella Prussia orientale, i tedeschi si ritiran o precipitosam ente

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su Ivònigsberg e su R astenburg. F in qui, niente di n u o ­ vo. C ontinua l’avanzata russa, che cerca di in sin u arsi p er Soldau nella linea tedesca, e dividerla in due p arti. Ma in Polonia, cioè al centro del teatro d ’operazioni, «Lodz, Petrokof, Konskie, R adom e O patow sono sem pre occupate dal nemico, giacché p e r il m om ento non vi è n essu n a tru p p a ru ssa che m arci contro di esse». O ra in questa notizia ci sono due cose d a osservare. P rim a di tutto, che deH’occupazione di quelle città non si sapeva nulla. In secondo luogo, che n essu n a tru p p a ru ssa m arcia contro di esse. Ma non sono p ro p rio sulla lin ea più di­ re tta d alla P o lo n ia a B erlino?

Telegram m i di inviati speciali al cam po au striaco , aggiungono altre notizie del tutto im previste, ed egual­ m ente im p o rtan ti. Da due giorni, cioè dal 26 agosto, u na vastissim a battaglia si sta com battendo fra au striaci e russi, su u n a fro n te di circa 370 chilom etri, d a R uw a- R uska a Zotkiew a Zloczow a T arn o p o l in Galizia. La battaglia di K rasnik è stata, pare, un episodio p relim i­ n are di questa d ’oggi: l’attacco, cioè, degli au striaci al­ l’ala d estra ru ssa staccata e sola, p e r a rre sta rn e l'av a n ­ zata, e p e r in tro m ettersi fra la V istola e l’esercito russo. L a battaglia attualm ente sarebbe im pegnata tr a gran d i forze: d a p a rte au striaca sem b ra stia com battendo la g ran ­ dissim a p a rte dell’esercito. E, se le info rm azio n i dei co r­ risp o n d en ti sono conferm ate, lo sforzo esercitato dagli austriaci sull’ala d e stra ru ssa, a Ruw a-Ruska, p a re stia producendo buoni risu ltati, e quell’ ala com inci a r i ­ piegare.

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O ra qualche conclusione si può tr a r r e da tutte que­ ste notizie.

L a m ossa ru ssa contro la P ru ssia orientale conserva sem pre il carattere e il valore di m ossa im pegnativa. Con essa i ru ssi tengono a b ada le forze tedesche, e proteggono la Polonia e le tru p p e che in essa m uo­ vono da attacchi p rovenienti dal nord. Q uanti corpi d ’e­ sercito sono im piegati a questo scopo? Chi sa? Certo, più di quelli avversari.

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La m ossa ru ssa a sud, direttam ente contro l’esercito austriaco, costituisce un «fatto nuovo». Dunque, u n a gran p arte dell'esercito russo, invece di volgere verso l'obiet­ tivo te rrito ria le B e rlin o , è an d ata alla ricerca dell’o­ biettivo p rin cip ale mobile, l’esercito austriaco. Diciam o che è a n d ata alla ricerca, perchè la battaglia avviene in Galizia, cioè in territo rio austriaco. E diciam o u n a gran parte dell’esercito russo, perchè, se la battaglia è im pe­ gnata d a due giorni (tre con oggi) e non accenna m e­ nom am ente ad u n a decisione; se ad essa prende p arte

tutto l’ esercito austriaco destinato contro i russi, vuol dire che deve essere com battuta, anche d a p arte russa, da forze ingenti. Q uante? Noi sappiam o che Tesereito austriaco conta sedici corpi d ’arm ata, e di questi al­ cuni debbono necessariam ente essere sugli altri teatri di operazione. È tem erità asserire che, con tu tta la buona volontà, gli au striaci non possano avere in Galizia più di 10 o 12 corpi d ’esercito, facendo un calcolo larghissim o? C ontro questi 10 o 12 corpi d ’esercito, i russi avranno al­ m eno ugual num ero di forze: assai probabilm ente, forze maggiori.

Il lettore non p re n d a le pochissim e cifre che diamo se no n come largam ente approssim ative. Le esponiam o soltanto p e r giungere a questa conclusione: che la R us­ sia fronteggia i tedeschi a n o rd e gli austriaci a sud, dopo averli cercati spontaneam ente: e, ciò non ostante, non può aver im piegato fin o ra che p arte del suo esercito. Dei tre n ta co rp i d ’esercito che essa può m ettere in cam ­ po contro gli austro-tedeschi non può finora averne im ­ pegnati più di u n a ventina, a fare conti generosi. Questi venti corpi sono i prim i com pletati, quelli p ro n ti dopo circa tre n ta giorni di m obilitazione tra occulta e palese. Ed hanno servito a fare indietreggiare i due eserciti al­ leati, attaccandoli separatam ente.

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F ra le due frazioni russe operanti a n o rd e a sud, p ro ­ tette dal triangolo fortificato Brest-Litowsky, Ivangorodc

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Novo Georgiewsk, rim an e così un largo tra tto di te rrito rio , che o ra è sgom bro. Di fro n te a questo c’è tutto il paese a ovest della linea rico rd ata, che d a Lodz va ad Opatow, il quale è an co ra in m ano al nem ico. Come si può spie­ gare questo spazio vuoto? N on costituisce esso u n a de­ bolezza p e r l’esercito ru sso ? N on sono tro p p o lo n tan e le due frazioni fra loro?

Alla R ussia rim angono an co ra alm eno dieci corpi d ’e­ sercito, con i quali può in terv en ire nella lotta. P o treb ­ bero essere quelli che, fra qualche giorno o qualche set­ tim an a fossero in grajdo di avanzare p e r la via della P o lo n ia verso Berlino, se la battaglia della Galizia sa­ rà fo rtu n a ta ; o di an d are a sostegno delle tru p p e del sud, se queste dovessero ritira rsi. P e r o ra la strad a del­ l’occidente è a p erta dalle forze che si sono avute p e r prim e sotto m ano. La R ussia h a dovuto fa r la sua m obili­ tazione in due tem p i: le tru p p e p ro n te nel prim o tem po sono state quelle di cui abbiam o visto già le gesta a Gum- binnen, e di cui aspettiam o le gesta in Galizia. Esse h a n ­ no spazzato il cam m ino : se le cose an d ran n o bene, sa­ ran n o occupate aU’inseguim ento degli avversari.

Ma dietro loro, p e r collegarle, p er appoggiarle in caso di bisogno, p e r m an o v rare direttam ente, p e r dare insom ­ nia un colpo di m azza sul te rrito rio nem ico, dopo aver dato il colpo di m azza all’esercito, può essere che ven­ gano im piegati i corpi m obilitati in un secondo tem po. O ra essi si stanno forse rad u n an d o an cora dietro il b a ­ stione delle fortezze polacche, m entre p a rte della P o lo n ia è occupata dal nem ico : scenderanno in cam po a p p e n a p o tran n o , e intanto i ru ssi non avranno perd u to tem po ad aspettarli.

Sia o non sia questo il disegno di g u e rra russo, dai com unicati d ’oggi risultano, ad ogni m odo, u n ’un ità e u n a grandiosità di concezione e di indirizzo, che p rim a non si erano bene afferrate. Se la b attag lia in Gafizia è conferm ata in tu tta la sua vastità, n on la cederà certar m ente p er gli effetti a quella del Belgio e della Lorena.

Capitolo X I I .

(Parigi, 30 agosto, ore 1.35.) Un comunicato del Ministero

della Guerra in data di ieri sera, ore 23, dice:

In Lorena l’avanzata delle forze francesi si è accentuata. Siamo padroni della linea di montagna. La nostra ala destra avanza.

Non vi è nulla da segnalare sulla fronte della Mosa.

Una violenta azione si è svolta ieri nella regione Launois- Signy-Novion-Porcien senza risultato decisivo. L’attacco verrà ri­ preso domani.

Sull’ala sinistra una vera battaglia è stata impegnata da quattro corpi d’esercito francesi. La destra di tali corpi, prendendo l’offen­ siva, respinse su Guise un attacco condotto dal decimo corpo te­ desco e dalla Guardia, che subirono considerevoli perdite. L’ala si­ nistra dei corpi francesi invece fu meno fortunata. Le forze tede­ sche progrediscono nella direzione di La Fère. (Stefani.) (Parigi, 30 agosto, ore 20.30.) L’ansia della giornata non è

stata dissipata da alcun fatto nuovo. Si sapeva soltanto che la bat­ taglia continuava. Le speranze erano tenute vive dalla considera­ zione che il combattimento odierno non sarebbe stato decisivo, e che l ’esercito tedesco che avanza su La Fère e su Laon, potesse essere tagliato in due dall’esercito francese.

Si sperava molto anche dalla configurazione geografica della regione che circonda i campi trincerati di La Fère e di Laon; si confidava che essi avrebbero potuto ritardare i tedeschi e dar tempo ai francesi di arrestare la fiumana che scendeva aggirando l’ala sinistra. L’unico comunicato della giornata è quello diramato alle 23. Riguardo alle operazioni dalla parte della Somme, esso dice:

“ Alla nostra sinistra i progressi dell’ala destra tedesca che avanza ci obbligano a cedere terreno. La situazione nell’ insieme è immutata „.

(Parigi, 30 agosto, ore 24.) A ll’ultima ora si annunzia che i

tedeschi sono giunti a Compiègne, nella valle dell’Oise a 80 chilo­ metri da Parigi.