Bosforo, disturbò la manovra e, compiendo atto di ostilità, navigò verso gli Stretti. La flotta imperiale rispose.
“ Il Governo ottomano però di fronte a tale deplorevole avve nimento, fece al Governo russo la proposta di iniziare una inchiesta per accertare le cause dell’incidente, per poter così conservare la neutralità; ma il Governo russo, senza dare risposta alla domanda, richiamò il suo ambasciatore e aprì le ostilità, dando ordine alle sue forze armate di varcare in parecchi punti la frontiera di Erzerum.
“ N el frattempo i Governi inglese e francese richiamavano i propri ambasciatori e iniziavano effettivamente le ostilità, facendo bombardare dalla flotta anglo-francese i forti allo sbocco dei Dar danelli e da un incrociatore inglese il porto di Akaba. Avendo poscia tali Potenze dichiarato di trovarsi in stato di guerra col Governo ottomano, il Governo ottomano ordinò, fidando nell’appog gio dell’Altissimo, la dichiarazione di guerra contro i suddetti Stati
L’ iradè è firmato dal Sultano e controfirmato da tu tti i Ministri.
LA TURCHIA E IL SUO ESERCITO.
13 novembre. x)
L a T u rch ia è dunque e n tra ta nella g u erra delle n a zioni europee, a fianco della G erm ania e dell’Austria. Con la sua p o situ ra geografica, la sua p reparazione m i litare e le sue forze di te rra e di m are, dovrebbe avere poca efficacia nella grande lotta. Geograficamente, è lon ta n a da qualunque im p o rtan te teatro d ’operazioni; la sua preparazione, tenuto conto dell’indole orientale e del po chissim o tem po avuto dopo l’ultim a g u erra contro la B ulgaria, non può essere che sca rsa; e le sue forze jdi te r r a e di m are, num erose certam ente, non debbono an c o ra essere bene unite e fuse insieme. A ncora oggi, la] T u rch ia deve possedere m olti soldati, m a non un esercito.
Ma il Sultano è anche capo di tu tti i credenti m u sulm ani, ed u n a sua p a ro la h a valore di legge p er pii- lioni di uom ini all’in fu o ri deUTm'pero. Ciò che oggi può n o n d are grandi preoccupazioni, sotto l’aspetto militare* può d arle dom ani gravissim e, quando il sentim ento religioso-politico abbia infiam m ato le m enti e i cuori dei popoli che vivono fra il Mar Nero, il M editerraneo, il
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M ar Rosso e l’Oceano Indiano. Ci sono delle m alattie, {li p e r sè stesse poco pericolose, come l’influenza, che, se altre ne provocano, diventano im m ediatam ente p erico losissime. U na ribellione che divam passe nell’A rabia, n ell’Egitto e sulle coste del M editerraneo, isolando l’In dia, sarebbe gravissim a p e r le due grandi Potenze colo niali, F ran c ia ed In g h ilterra.
È quindi necessario considerare quali sono i mezzi di cui la T u rch ia dispone p e r la guerra, e quali sono i d i segni che fin o ra p a re voglia attu a re: perchè, se gli av venim enti si com plicheranno, possiam o distinguere q u an ta p a rte abbiano negli effetti le cause m ilitari, e q u an ta le politico-religiose.
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Il serbatoio delle forze tu rch e è l ’Asia Minore. Le tru p pe, reclutate in gran d issim a p a rte in questa grande re gione, vengono inviate, già dal tem po di pace, o sul te r rito rio europeo o alle fro n tiere ru ssa e p e rsian a o verso l’Arabia. È necessario tenerle nei luoghi dove possono es sere eventualm ente im piegate (specialm ente p e r quanto rig u a rd a l’im piego in E u ro p a), perchè m ancano i mezzi di rap id o tra sp o rto d a un punto all’altro dell’im pero.
T utto il territo rio dell’im pero è stato rip a rtito in q u at tro grandi circoscrizioni od ordu, il capo delle quali eser cita d irettam en te il com ando delle forze attive, che sono n ella circoscrizione. Il n u m ero di queste forze attive non si può stab ilire esattam ente, perchè la rifo rm a ultim a, secon do la quale dovevano essere costituite, risale al 1910-1911, e fu in te rro tta d alla g u e rra balcanica. Ma am m ettendo che la volontà di E n v er bey e l’attività della m issione tedesca del generale Lim an yon Sanders, succeduta a quella del von d er Goltz, siano riuscite a trio n fare di m olti degli ostacoli frap p o sti all’attuazione del disegno, la T u rch ia deve avere o ra q u attro eserciti.
Il p rim o esercito, in T racia, costituito di tru p p e tolte dal te rrito rio europeo e da p a rte di quello dell’Asia Mi nore, conta q u attro corpi d ’esercito attivi di dodici di-
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visioni (poiché la form azione del corpo d ’esercito tu r co è di tre divisioni), e nove divisioni di m ilizia m obile: in tutto circa 250 000 uom ini. È il meglio form ato ed equipaggiato dei q u attro e possiede u n ’adeguata p ro p o r zione di cav alleria e d ’artiglieria, che però nella g u erra balcanica si è d im o strata in ferio re a quella degli alleati. Questo esercito n on può essere distolto dall’E uropa.
Il secondo esercito , nell’ A natolia e nella S iria , ha, stando ai calcoli dei com petenti, approssim ativam ente q u attro divisioni attive e q uattordici divisioni d i m ili zia m obile, con scarsa proporzione di artiglieria e di cavalleria. C irca 200 000 uom ini lo com pongono ; m a di questi, la m età certam ente deve rim an ere nell’Asia Mi nore, a difesa di Sm irne e delle coste dell’Egeo. R estano quindi circa 100 000 uom ini p er u n ’azione contro l’Egitto, di cui p arlerem o . Questo esercito è certam ente assai peg gio equipaggiato di quello di T racia: in T urchia, di m ano in m ano che le tru p p e si allontanano dalla capitale, sono sem pre più dim enticate dai capi.
Il terzo esercito è nell’Armenia. È abbastanza ben co stituito e p ress’a poco proporzionato nella ripartizione delle v arie arm i ; com posto di tre corpi d ’esercito attivi e di otto divisioni di m ilizia m obile, cioè di diciassette divi sioni, con forse q u attro divisioni di cavalleria curda. In tutto, può giungere a circa 200 000 uom ini : e sono quelli che hanno già com inciato le operazioni contro la Russia.
Finalm ente il q u arto esercito, stanziato in M esopota mia, p are com posto di due corpi d ’esercito attivi e di quattro divisioni di m ilizia mobile, cioè di dieci divi sioni, e conterebbe circa 120 000 uomini.
R iassum endo, l’esercito turco, dissem inato su una va stissim a estensione di territo rio , separato più che riunito da quell’Asia M inore che lo fornisce quasi p er intero ed è la regione m eno p resid iata dell’im pero, senza mezzi di raccolta, con obiettivi lontani uno dall’ altro, com battente in paesi e clim i affatto diversi, consterebbe com plessivam ente di tre n tu n divisioni di tru p p e attive e di tren tacin q u e di m ilizia mobile, e di circa 800 000 com battenti. L ’artig lieria (38 reggim enti da cam pagna e 13
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d a fortezza) sarebbe di no n grande v alo re e sufficiente sol tanto nell’esercito d ’E u ro p a ; la c a v a lle ria (38 reggim enti) sufficiente soltanto n e ll’A rm enia. T utte queste cifre però debbono essere considerate come assai incerte e, quasi si curam ente, su p erio ri alle vere. Il difetto p rin cip ale della costituzione di queste tru p p e è che esse no n form ano un solo esercito: sono qu attro eserciti, ognuno dei quali agi sce di p e r sè, con scopi p ro p ri, con forze differenti, con mezzi affatto diversi. L a loro forza no n si addiziona: re sta come è, divisa. F o rse soltanto l’esercito della Me so p o tam ia può essere im piegato a raffo rzare quello del- l’A rm en ia; gli a ltri no n possono ricevere che larg h is
sim e direttive dal Com ando suprem o.
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Gli elem enti che com pongono questi eserciti sono di differente valore m orale.
Il soldato tu rco è senza dubbio eccellente. H a un co rag gio che confina col fanatism o, ed u n a pazienza che ra g giunge la rin u n z ia com pleta. Si sono visti a iCostantinopoli, p rim a della g u e rra balcanica, in teri battaglioni giungenti d all’Asia M inore attendere p e r un giorno e mezzo l’arrivo di un tren o che li p o rtasse verso la T rac ia o la 'Macedonia, alla rep ressio n e di quelli che allo ra erano i m oti in s u rre zionali m acedoni. D u ran te questo tem po, l’intendenza m i litare non provvedeva quasi n u lla p e r il vitto di questa gente, ed essa viveva accovacciata, senza ribellarsi, in im a tragica im m obilità. L a popolazione tu rc a povera, la più caritatevole e b u o n a popolazione che ci sia, veniva a p o rta r a quei m iserabili pane, jugurt e un p o ’ di pesce fritto. Q uando erano accatastati sul treno, non u n a voce si levava p e r lagnarsi. N ella g u erra bulgara, le sofferenze del soldato turco furono in en arrab ili. A q u aran tacin q u e chilom etri d alla capitale l’esercito rim ase senza pane, di fro n te al nem ico. I più fo rtu n ati vissero di m anciate di grano crudo. E le m alattie infierivano, e il colera, spe cialm ente, sem inava strage fra quegli infelici, già ro vinati dagli stenti e da m alattie costituzionali ereditarie.
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E ppure, tolto il panico e la fuga di Kir-Kilisse, dovuti ad un a so rp re sa n o ttu rn a, i soldati tu rch i si batterono sem p re coraggiosam ente. L ’intelligenza tu rc a non è adatta al- l’incivilim ento, la sua azione inaridisce ciò che tocca ; m a il soldato tu rc o èi buono. È soldato da’ attacco e da d i fesa (più d a difesa però che d a attacco), da m onte e d a p ia n u ra , d a paesi caldi e freddi. Certo, non è più del tu tto quello di c in q u a n ta n n i fa, col quale non sarebbe stato possibile lo sbandam ento di Kir-Kilisse. Ma parecchie cause h an n o contribuito a questo lieve peggioram ento: fra le altre, la continua dim inuzione della popolazione tu rca, p e r causa della quale si sono dovuti chiam are alle arm i c ristia n i ed israeliti, con grande scapito della sal dezza m o rale dell’esercito ; e la possibilità di riscattarsi dal servizio m ilitare m ediante danaro.
I com an d an ti giovani hanno valore intellettuale e fi sico: E n v er bey, il p rim o di essi, è stato nostro n e m ico in L ib ia , dove fu giustam ente apprezzato come ottim o organizzatore e buon condottiero. Come tutti i giovani, anche i capi tu rc h i osano molto : e questo è il difetto loro principale, che può p o rta re in sè le cause di u n a ro v in a finale. Avere osato contro tutti e tutto h a rid ato A drianopoli alla T urchia. Ma non bisogna esa gerare. L ’audacia nei giovani riesce quando u n a grande idea la suscita e la sorregge; quando tu tta la nazione è piena di questa idea ed è p ro n ta a dare il sangue p er so sten erla; quando gli avversari sono già infrolliti, e non attendono che u n a scossa p er cadere, come fru tti fra dici. Così riu sciro n o H oche e N apoleone, e così, p er mezzo loro, riuscì la nazione francese, dopo la rivoluzione. Noi non possiam o o ra d ire con certezza se l’entusiasm o di E n v er bey e dei suoi seguaci p e r la g u erra sia diviso d a tu tti i m usulm ani, nel qual caso l’azione dell’esercito d i venterebbe, come dicem m o in principio di questo scritto, sicuram ente grave. Certo però possiam o dire, che le n a zioni d ’E u ro p a m inacciate d alla T urchia, direttam ente o in d irettam en te, sono in grado di provvedere ai loro inte ressi, p e r oggi e p er l’avvenire : e che perciò l’esercito turco tro v erà alm eno avversari risoluti come lui.
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L ’azione m ilitare tu rc a si svolge in due te atri d ’ope razione assai lo n tan i fra loro, e, si può dire, secondari. P e r il m om ento essa no n riu s c irà a fa r sp o stare alla R ussia n essu n a tru p p a d alla P o lo n ia e dalla Galizia, nè aH’In g h ilterra nessun contingente europeo della F ran cia. L ’In g h ilte rra m an d erà invece nuove tru p p e indiane in Egitto o ne ritire rà qualcu n a d alla F ra n c ia : e questo sa rà l’unico risu ltato im m ediato, che si rifle tte rà sulla lotta europea. Diverse sareb b ero state le conseguenze di u n ’a zione tu rc a saliente d alla penisola balcanica verso la Ga lizia e la B ucovina: m a lo sbocco p e r te r r a sul fianco dell'esercito ru sso è im possibile, e, p e r m are, la T u rch ia è ben lo n tan a d all’avere quella p ad ro n a n za delle acque che le p erm etta di sb arca re un grosso corpo di spedi zione sulle coste avversarie. I tu rc h i non hanno m ai pensato a provvedere, a tem po o p p o rtu n o , ai mezzi logi stici di u n a spedizione m a rittim a: e questi n o n si im provvisano.
R estano dunque da esam inare le operazioni in trap re se contro i ru ssi n ella T ran scau casia e contro gli inglesi in Egitto.
Le prim e sono affidate a quei 200 000 uom ini che ab biam o detto costituire l’esercito di A rm enia, rin fo rzati, nel caso più favorevole, dai 100 000 della M esopotam ia : 300 000 uom ini in tutto. C ontro essi stanno alm eno i tre c o rp i d ’esercito che la R ussia h a nel Caucaso, ra d d o p p iati dalle form azioni di seconda linea, il che d à un totale oscillante fra 240 000 e 270 000 u o m in i; m a altre tru p p e, di terza linea o di altri co rp i d ’esercito pos sono in breve tem po acco rrere o sono già accorse in aiuto delle prim e. L a su p erio rità n u m erica è quinldi già oggi, forse, d alla p a rte ru s sa : ed in d u b b iam en te è dalla p a rte ru ssa la su p erio rità dell’organizzazione. In u n a re gione vastissim a, come è quella dell’ A rm enia e della T ranscaucasia, difficilissima, soggetta a gran d i sbalzi di
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tem p eratu ra, senza strade ferrate, con poche strade o r din arie, la p re p a raz io n e h a grande valore. La T u rch ia non può neanche v a n ta re tale p ad ro n an za del M ar N ero da p o ter s p e ra re n ella possibilità di rifo rn ire p er m are il suo esercito, poiché la flotta ru ssa non è stata affatto b attu ta: m a anche se l’avesse, quella p ad ro n an za non potrebbe p ro d u rre che scarsi risu ltati, perchè dalle coste ai luoghi dove si com batte corrono centinaia di chilom etri. E non si deve d im en ticare che l’odio degli arm en i pei tu rc h i è inestinguibile.
Ma quan d o anche i tu rc h i ottenessero buoni successi co n tro i russi, a che cosa v arreb b ero ? Giunti, p er ipotesi im possibile, contro l’im m ane m uraglia del Caucaso, i p ri m i d o v reb b ero p u re ferm arsi: e l’azione di riflesso delle o p erazio n i arm en e su lla g u erra europea sarebbe nulla. L a R ussia si riserverebbe d i rivolgersi contro i tu rch i vin cito ri quando avesse finita la lotta fcontro la G erm a n ia e l’A ustria.
È più im p o rtan te, anche p erche si svolge sulle rive del M editerraneo e presso luoghi che di riguardano di rettam ente, co n sid erare quale può essere l’azione dell’e sercito ottom ano (probabilm ente i 100 000 uom ini circa che rim angono logicam ente disponibili d e ll’esercito del- l’A natolia e della Siria) 'contro gli inglesi dell’Egitto. An che questa azione, sem pre co n sid erata sotto l’aspetto pu ram en te m ilitare, ci sem bra destinata a no n avere un g ran d e risultato. L a stra d a principale che l’esercito turco deve p e rco rrere, e sta in fatti percorrendo, p er giungere d a lla S iria in Egitto, è quella della costa, fino alla peni so la del Sinai: lunghissim a strad a, che si svolge lungo il m a re p e r giornate e giornate di m arcia. Ora, l’In g h ilterra è in d u b b iam en te p a d ro n a del M editerraneo : e può, quan do voglia, m in acciarla ed in te rro m p erla in un punto qua lunque.
D opo E1 Ariseli le tru p p e turche debbono attrav ersare il deserto : e il passaggio di questo, p e r u n ’accolta di
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gente ab b astan za num erosa, richiede mezzi e previdenze logistiche che, confessiam o, sarem m o alquanto stupiti d i vedere riu n ite dai turchi. F inalm ente, le tru p p e giunge ra n n o al canale di Suez. Ora, il canale di Suez no n è certo un ostacolo in so rm o n tab ile: m a h a p u re qualche valore. Lungo 164 chilom etri da m are a m are, h a dai 60 ai 100 m etri di larghezza fra le rive, ed u n a p ro fo n d ità che in alcuni luoghi è di m e tri 8,50, m a n o n m a i m inore d i '8* I due antichi laghi, il Tim sali o lago dei coccodrilli, e i laghi Amari, che hanno ricevuto dal M ar Rosso u n a m assa liquida v alu tata a più di due m ilia rd i di m etri cubi, si sono m u tati in m a ri interni. In p arecch i tra tti delle sponde, e assai lunghi, le d u n e Si alzano p e r quindici m etri. N avi d a g u e rra inglesi an co rate alle estrem ità del canale, e soldati inglesi o indiarti trin c e ra ti sulla riv a oc cidentale possono co n tra sta re p e r m olto tem po il passag gio del canale. L ’artig lieria d i m arin a, specialm ente, può re n d e re in fid a e p erico lo sa ogni via,' d i com unicazione tu rca, e costituire u n a m inaccia p eren n e p e r l’esercito che si fosse avanzato n e ll’Egitto.
Certo, em issari o piccoli re p a rti tu rc h i possono riu scire a su p erare di so rp re sa l’ostacolo e ad e n tra re in Egitto : e allora, se c’è l’aiuto della popolazione m usulm ana, le tru p p e del Califfo han n o certam ente facilitato il com pito. Ma se questo caso no n si avvera, dobbiam o assistere p robabilm ente a lunghi com battim enti sulle rive del ca nale di Suez, dove gli inglesi co m b atteran n o con fo rtu n a appoggiati alle città ed alle navi, e i tu rc h i saran n o invece lo n tan i d alla loro base d ’operazione.
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Le conseguenze m ilitari d eterm in ate d all’azione tu rc a n ella g u erra eu ro p ea n o n hanno dunque im p o rtan za g ra n dissim a. Ma n o n sono neanche «molto ru m o re p e r n ulla». L ’osservatore m ilitare deve te n er conto no n soltanto di ciò che (è, p u ra m e n te e h el (momento in cui viene osservato, avvenim ento m ilita re ; m a anche di quell’avvenim ento a p -