IO agosto.
L a fro n tiera tr a R ussia, G erm ania e A ustria corre p e r circa 900 chilom etri dalle foci del N iem en sul Bal tico alla città di N ovoselitza sul P ru th , dove cominciai la R om ania: m a n o n è rettilinea. Con la Polonia, la R ussia si incunea violentem ente fra le due nazioni av v ersarie: le quali, a loro volta, stringono con le braccia
2 2 Concetto determinante Cassetto difensivo
potenti della P ru ssia orientale e della Galizia la m inac ciosa regione polacca. Poiché nessun ostacolo del terren o è così serio da arre stare , in caso di g u erra, un nem ico prem unito, questa configurazione della fro n tie ra p o rta a gravi conseguenze. Se la R ussia h a u na ra p id ità di m o bilitazione su p erio re a quella degli avversami, le sue tr u p pe riu n ite nel saliente polacco e lanciate in avanti sono subito nel cuore del paese nem ico. Se la G erm ania e l’A ustria sono invece in grado di p re p a ra re con m aggiore velocità i mezzi offensivi, gli eserciti tedesco ed austriaco, m inacciando alle spalle la Polonia, im pediscono q u alu n que concentram ento di forze in essa, ed obbligano la m obilitazione ru ssa a com piersi m olto più ad est. Siccome la P o lo n ia è p ro fo n d a circa 300 chilom etri, ognuno cap i sce che cosa significhi ra d u n a re tru p p e al lim ite occiden tale di essa, piuttosto che a quello orientale.
L a Russia, convinta di non po ter co p rire tutto il saliente con le sue tru p p e , h a abb an d o n ato il paese ad occidente della Vistola, ed h a organizzato la sua difesa s o p ra e ad oriente di questo fiume. Il m aestoso corso d ’acqua, la cui larghezza v a ria d a 800 a 1200 m etri, e la cui p ro fo n d ità è sem pre su p erio re a m etri 1,80, form a così il fosso del triangolo difensivo polacco, alla cui base stanno i cam pi trin c e ra ti di Novo-Georgievsk e di Ivangorod (V istola), ed al vertice il cam po di Erest- Litow ski (Rug). L a distanza fra le due p rim e fortezze è di circa 130 IcMLometri ; la p ro fo n d ità del triangolo di 180. Costituisce esso u n a v e ra regione fortificata, a t to rn o a cui stanno vasti 'acquitrini, fium i paludosi e boschi.
U no degli ostacoli n a tu ra li più poderosi che si cono scano dell’E u ro p a, sostiene q u e st’o p era avanzata della di fesa russa. D ietro la P o lo n ia si estende u n ’im m ensa re gione lunga ciprea 400 chilom etri, che si chiam a il Poliessie. È fo rm ata dal vastissim o te rrito rio com preso nel triangolo B rest-Litow ski, Bobruisc, Kiew, tutto sta gni e foreste, con pochissim e strade a fondo natu rale, con u n a sola linea fe rro v iaria che la p e rc o rre da n o rd a sud, e poveram ente popolato : il fium e P rip e t vi dilaga
delle frontiere tedesco-austro-russa 2 3
con le sue acque pigre e con quelle dei suoi affluenti, su un a estensione doppia di quella della valle del Po. È inutile fortificare questa im m ensa palude: essa si difende
da se, d ’estate coi m iasm i, d ’inverno coi ghiacci.
Il Poliessie in tran sitab ile divide il territo rio russo die tro alla Polonia in due gran d i scacchieri : uno a nord, (in corrisp o n d en za della P ru ssia orientale, ed uno a sud, in co rrispondenza della Galizia.
P e r lo scacchiere n o rd passano le strade che dalla P ru ssia conducono p iù d irettam en te a P ietrogrado o a Mosca, e m inacciano più validam ente il fianco e il tergo del triangolo polacco. N essun ostacolo naturale, nem m eno qui, s b a r ra le strad e d ’invasione, all’infuori dei fiumi. Sul N iem en, largo 400 m etri, la R ussia h a quindi fatto sorgere i cam pi trin ce ra ti di Kowno e di Grodno, e le due teste di ponte di Olita e di Mereazi. Nello spa zio intercedente fra queste difese e la regione Novo Georgievsk, Ivangorod, Brest-Litow ski, vigilano, tr a le p a ludi del B obr e del N arew , la piazzaforte di Ossoviec je cinque teste di ponte occasionali (Lomza, Ostrolenka, Ro- zan, Pulhesk e Zegrze).
P e r lo scacchiere sud passano le strade che condu cono a Kiew, cen tro di u n a fertilissim a regione, e p o rta della R ussia m eridionale. Le due fortezze di Luzk e di Rowno in tercettan o la linea di m a rc ia principale d a Leo- poli a K iew ; p iù a sud, le a ltre due fortezze di Kome- niccz e di Cliotin, di m in o r valore, le sostengono. Kiew, m unita di u n a c in tu ra di fo rti m oderni, rap p resen ta, più indietro, l’u ltim a difesa della R ussia m eridionale.
Nel vastissim o te rrito rio di fro n tiera le fortificazioni che abbiam o ric o rd a te sono quasi sperdute, assai lontane u n a dall’altra. L ’appoggio che si prestano vicendevolm ente non lè m olto valido. Costituiscono piuttosto i punti p rin cipali della difesa, che un assetto difensivo vero e p ro p rio : la vera, sicu ra salvaguardia della fro n tiera ru ssa è la te rra stessa, piana, sconfinata, m alsana, difficilmente percorribile.
2 4 Concetto determinante l ’assetto difensivo
*
/ L a G erm ania h a seguito l’esem pio della Russia, e sulla p ia tta fro n tie ra o rien tale h a costruito an ch ’essa poche fortezze. Fidando di attaccare assai più rap id am en te l’av versario di quanto questi no n possa, h a riposto la difesa del te rrito rio prin cip alm en te n ell’azione delle tru p p e m o bili. La g u erra, secondo i calcoli d ella G erm ania, deve accadere nel te rrito rio russo, n o n in quello tedesco. Mol tissim e linee ferro v iarie (tra im p o rtan ti e m eno im p o r tan ti) fanno quindi capo, d a tutte le regioni dell’im pero, alla te rra ru ssa : e, giunte lì, finiscono. L a R ussia n o n ha potuto an co ra, o non h a giudicato conveniente, p ro lu n gare quelle vie di sicu ra invasione sul p ro p rio suolo. N ella P ru ssia orientale dove il te rre n o ro tto a laghi e a g ran d i boschi si difende d a sè, ed è un im paccio all’avanzata, nem ica m en tre può divenire un aiuto alla ritira ta p ro p ria, le linee ferro v iarie tedesche sono più rade. Ma la grande rete delle ferrovie è il fondam ento della azione g erm a nica contro la Russia.
Due sole linee di fortezze, invece, ap p ro fittan d o del corso in ferio re dei v arii fium i, sorgono a g u aren tire l’in tegrità ed il possesso della P ru ssia orientale, e a m in ac ciare il fianco destro del nem ico che, riuscito eventual m ente a raccogliersi in Polonia, voglia p u n ta re celere- m ente su Berlino. Stanno in p rim a linea Danzica, G rau- denz e T h o rn sulla Vistola, Posen sulla W arth a e B resla- via suH’Oder, benché le opere di questa città, erette negli ultim i tem pi, siano di c ara tte re occasionale. Sorgono in seconda linea K u strin e Glogau, sull’Oder.
Scarse sono anche le fortificazioni dell’A u stria n ella Galizia. P iuttosto che co stru ire opere ossidionali, l’Au stria h a addensato n ella zona di confine m olte tru p p e, con le quali può celerem ente p o rta re l’offesa in te rri torio avversario. N ella Galizia occidentale stanno, a g ran de distanza fra loro, la d o p p ia testa di po n te di Jaroslaw , il cam po trin ce ra to di Przem ysl sul San e il cam po trin -
delle frontiere tedesco-austro-russa 25
cerato di Cracovia sulla V istola; in quella orientale, il cam po trin cerato di Leopoli e tre teste di ponte sul D niester. E no n altro.
*
L ’assetto difensivo russo-tedesco-austriaco no n rivela subito, a un prim o esame, un carattere ben definito. Si capisce certam ente che questo assetto non è chiaro, p re ciso, organico. Siam o lontani daH’ordinam ento pieno di vita, saldissim o, proseguito instancabilm ente p e r anni e anni, che abbiam o esam inato nella fro n tiera franco-tede sca, e che si potreb b e risco n trare n ella fro n tiera italo- austriaca. S em b ra che le fortezze del teatro d ’operazioni o rien tale siano sorte perchè non si poteva fare a m eno: m a quasi a m alincuore, m entre le m enti dirigenti erano d istra tte d a a ltre preoccupazioni. Se si rip e n sa al fatto, e se ne ricercan o le ragioni, si viene a poco a poco a sco p rire l’origine dell’ap p aren te trascuratezza. E d a quelle rag io n i si possono d ed u rre le spiegazioni di certi atteg giam enti fin o ra osservati nella lotta che va lentam ente im pegnandosi fra R ussia A ustria e G erm ania, e previ sioni, p e r quanto assai caute e generali, di altri atteg giam enti che quasi sicuram ente vedrem o.
Certo, h a avuto grandissim a efficacia sull’organam ento difensivo della fro n tie ra la considerazione che è im pos sibile voler chiudere con fortezze tu tta q u eirim m en sa estensione di terren o . Ma, subito dopo, deve essere e n tra ta in cam po u n ’a ltra considerazione, altrettan to grave. Da p a rte tedesca ed au striaq a i capi dell’esercito si devono essere preoccupati p rim a di tutto dei confini occidentali: e q u esti debbono essere sem brati tali da richiedere le p rim e in tiere cure. In essi sono stati chiusi ogni valle ed (Ogni colle, e sono state costruite d appertutto strade. Poiché ad occidente dovevano avvenire i p rim i e più im p o rta n ti scontri, là era necessario conoscere il paese passo p e r passo e v alu tarn e e aum entarne gli ostacoli. N on potendo fare, p e r m an can za di danaro, uno sforzo di-
2 6 Concetto determinante Cassetto difensivo
fensivo contro tu tti e due gli avversarli, bisognava p re m u n irsi contro quello che si poteva p rim a e più decisam ente m uovere, la F ran cia. C ontro la F ran c ia e ra necessario avere fortezze e so ld ati; a g u ard are la R ussia bastavano soldati. L a F ra n c ia che sognava da q u a r a n ta n n i la r i vincita, sarebbe stata certam ente p re p a ra ta in m odo d a p o te r e n tra re in cam po subito: il colosso m oscovita è in vece an co ra tro p p o lento a m uovere: e quando si è m os so è tro p p o diffìcile d a n u trire e d a rifo rn ire. H a fo rza di difesa: m a non h a grande forza di penetrazione. Avere co n tro esso m olte fortezze e poche tru p p e che, appog giate a quelle;, stiano ad atten d ere gli eventi, significa soltanto perm etterg li di p re p a ra rsi con tran q u illità. Me glio assai tenere poche città fortificate e tru p p e risolute, rap id e e ben addestrate, che subito m inaccino il confine e d istu rb in o la lunga e faticosa m obilitazione.
D a p a rte loro i russi, p e r d iv erse ragioni, si c u ra vano m ediocrem ente dell’assetto difensivo della loro fro n tiera. D a cen tin aia d ’anni è nella m ente e nel cuore d ’ogni russo, che il presidio della p a tria sta, piuttosto che nelle fortezze e nei cannoni, nello spazio e nel tem po, due te rrib ili generali, che si possono bene aggiungere al terzo, invocato così angosciosam ente dallo Z ar Nicolò nella cam p agna di Crim ea, «il generale gennaio». La R ussia è così m o struosam ente grande, che l’invasione dei te r r i to ri p e r p a rte del nem ico costituisce p e r essa non u n a sconfitta, m a l’origine della vittoria. I suoi cen tri di vita sono tan to lontani d alla fro n tiera, la sua vita stessa è così speciale, così diffusa d ap p ertu tto , che, come un im m enso m ollusco, n on si sa bene dove co lp irla p e r fe rir la a m orte. Vengano dun q u e avanti i nem ici, e sa ra n n o bene accolti: in quanto alla p ro p ria avanzata, la questione dovrà essere assai p onderata, ed eseguita con m o lta prudenza.
R icordiam o questi concetti, p er l’esam e che farem o in seguito dei disegni di g u erra delle tre nazioni, sia conside
ra te soltanto in lotta fra loro, sia considerate come p a rti della più grande lo tta che, oram ai, con la partecipazione d ella F ra n c ia e deH’In g h ilterra, coinvolge quasi tu tta l’Eu-
delle frontiere tedesco-austro-russa 27
ropa. L ’ordinam ento della fro n tiera è certam ente uno dei segni del modo di concepire l’azione di g u erra di u n eser cito. E allora vedrem o come all’indecisione, alla m anche volezza, alla d u b b ia linea, direm o, deU’assctto difensivo del teatro orien tale delle operazioni, co rrisp o n d a l’indeci sione, la no n p erfe tta p reparazione, il dubbio, alm eno fino ad oggi, degli eserciti. Che cosa vogliono essi? P er ora, chi doveva avanzare, l’esercito austriaco e il tedesco, avan za poco ; e chi doveva ra d u n a rsi lontano, l’esercito russo, indietreggia ancora più. P a re che questi com battenti sap piano di dover u n giorno dire, essi fra tutti, l’ultim a p a ro la e com piere l’atto decisivo: m a prevedano che questo giorno d ebba essere doloroso e lontano, e lo scio glimento del d ra m m a debba essere terribile.
Capitolo Y .
(Basilea, 7 agosto, ore 12.35.) Si conferma ufficialmente da Berna
che un corpo d’esercito austriaco — il 14.°, di stanza a Innsbruck — marcia verso l ’Alsazia. Questo piano dell’Austria era conosciuto nei circoli diplomatici di Berna.
Si sa anche che la Germania conta di ottenere un successo deci sivo in Francia nello spazio di due mesi, e di lanciare in seguito le sue forze contro la Russia.
Gli scrittori militari.... prevedevano che soltanto per il 28 agosto, ventinovesimo o trentesimo giorno di mobilitazione, sarebbero stati pronti dodici corpi d’esercito e ventiquattro divisioni di cavalleria russa.... e che soltanto allora l ’enorme pressione dell’esercito russo si sarebbe fatta sentire sulla Germania e sull’Austria.
(Rizzila, La situazione, nel Corriere della Sera.)