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THE WALT DISNEY COMPANY

2.2. Walt Disney: tra sogno, realtà e merchandising

2.2.5. Disney Consumer Products

Con il nuovo Millennio si aprì per la Disney una stagione di importanti accordi commerciali che avrebbero portato la compagnia ad essere uno dei marchi più commercializzati e conosciuti nel mondo del merchandising. Gli anni Duemila si aprirono perciò con un netto rialzo nei profitti dovuti soprattutto all'entrate derivanti dalle reti televisive ABC ed ESPN, dal settore Parks and Resorts e dalla divisione degli Studios. Nel gennaio del 2000 Robert A. Iger divenne il nuovo Presidente della The Walt Disney Company e nel 2005 successe ad Eisner come CEO: durante la sua presidenza la

36 La partnership tra le due multinazionali venne sottoscritta il primo gennaio 1997 per una cifra di 1 miliardo di dollari. STUART ELLIOTT, The media business: advertising; Disney and McDonald's as Double

Feature, in «The New York Times», 24 maggio 1996,

http://www.nytimes.com/1996/05/24/business/the-media-business-advertising-disney-and- mcdonald-s-as-double-feature.html?_r=0 (18 febbraio 2017).

Disney acquisì la Pixar Animation Studios (2006), la Marvel Entertainment (2009) e la Lucasfilm (2012). A tutt'oggi Bob Iger conserva il suo ruolo all'interno della compagnia. Nel 2000 la Disney rilasciò sul mercato nuovi film di animazione, come il cartone Pixar, Monster & Co., ed anche un live action di grande successo: il colossal Pearl

Harbor. In più, nel settore cinematografico decise di promuovere il lancio in DVD dei

classici Disney: nel 2001 il DVD di Biancaneve e i sette nani vendette più di un milione di pezzi al suo primo giorno di uscita sul mercato.37 Al fianco dell'apertura di nuovi parchi tematici nei primi anni del secolo, il Disney's California Adventure, il Tokyo DisneySea e l'Hong Kong Disneyland, la compagnia nel 2001 si apprestò a festeggiare il 100° anniversario della nascita di Walt Disney: le celebrazioni per “100 Years of Magic” furono ospitate nei Disney-MGM Studios in Florida.

Per quanto riguarda il settore licensing, nei primi anni del nuovo Millennio la Disney Consumer Products instaurò diversi accordi commerciali con le multinazionali dei più svariati settori. Nel 2000 siglò un accordo pluriennale la Hasbro per la produzione di prodotti derivanti dai film e dalle serie televisive nonché da una serie di iniziative che si sarebbero tenute all'interno dei parchi. Nel febbraio del 2001 la Disney e la The Coca-Cola Company annunciarono il lancio di una serie di bibite brandizzate (succhi di frutta ed acqua) che sarebbero state distribuite dalla divisione Minute Maid Company; a giugno la compagnia e la The Gillette Company, annunciarono un accordo esclusivo per la creazione di prodotti per l'igiene dentale a tema Disney, destinati ai bambini e commercializzati sotto i marchi Gillette's Oral-B e Braun Oral-B.

Nel 2001 il gruppo asiatico OLC (Oriental Land Company) acquistò The Disney Store Japan per 51 milioni di dollari,38 mentre nello stesso anno la Disney acquisì la Baby Einstein Company, società specializzata in articoli da gioco per bambini. Fu proprio per il franchise Disney Toys che la DCP chiuse un importante accordo pluriennale nel 2001. Si trattava di una collaborazione con le tre più importanti

37 D23.COM, Disney history, https://d23.com/disney-history/ (18 febbraio 2017).

compagnie di giocattoli: la Mattel avrebbe creato dei giocattoli basandosi sui personaggi classici dei libri, la Hasbro si sarebbe occupata dei giocattoli per i nuovi film in produzioni, quali Monsters & Co., e la Tomy avrebbe rifornito i mercati del Sud-Est Asiatico e del Giappone.39

L'anno successivo la Disney si accordò con la Kellogg's40 per il lancio di tre nuove tipologie di cereali: i Mickey's Magix, i Buzz Blasts e gli Hunny Bs, che costituirono il lancio sul mercato più ingente dal 1979.41 Sempre nel 2002 la Jakks Pacific rilasciò una serie di giocattoli per bambini chiamati Disney Jr. Sports, basati sul personaggio di Pippo. Ad aprile la Disney ed il The Carrefour Group annunciarono una collaborazione per il lancio di una gamma di prodotti brandizzati per bambini che sarebbero stati rivenduti negli store Carrefour di più di 30 paesi. Parallelamente ai prodotti per i più piccoli, la Disney si lanciò poi sul settore dell'elettronica, collaborando con la Motorola per la produzione di radio e telefoni cordless a tema. Nell'agosto del 2002 la Limited Too, rivenditore specializzato in abbigliamento per le adolescenti, decise di collaborare con la DCP e con Disney Channel per lanciare una linea per il ritorno a scuola ispirata al personaggio della serie televisiva Lizzie McGuire.42 Alla fine dell'anno, la Disney

Consumer Products diventò la più grande compagnia di licenze al mondo secondo il

magazine Li©ense!.43

Nel 2003 uscirono contemporaneamente Pirati dei Caribi – La Maledizione della

prima luna ed Alla ricerca di Nemo, che portarono la Disney a diventare la prima

39 Grazie alla partnership con le “big three”, la Disney si aggiudicò fondamentalmente grossa parte del mercato mondiale di giocattoli per bambini facendo della Disney Toys la quinta compagnia di giocattoli più grande al mondo. La Hasbro, in più, divenne anche sponsor ufficiale per il settore giochi e giocattoli all'interno dei parchi e dei resort Disney. Investor Relations Presents Fact Book 2001 p. 29. 40 Già nel settembre del 2001 la DCP e la Kellogg's avevano annunciato un accordo pluriennale per la produzione di cereali brandizzati. Non a caso la compagnia di cereali era lo sponsor ufficiali per le colazioni al Walt Disney World, a Disneyland Resort e a Disney Resort Paris. Investor Relations

Presents Fact Book 2001 p. 28

41 The Walt Disney Company Fact Book 2002 p. 65.

42 Il nuovo rapporto commerciale tra le due compagnie segnò non solo la prima linea di abbigliamento in licenza per la Limited Too, ma costituì anche la prima gamma originale di Disney Channel venduta direttamente al dettaglio. The Walt Disney Company Fact Book 2003 p. 59

azienda cinematografica a raggiungere e sorpassare i 3 miliardi di dollari al box office mondiale.44 Per la promozione del pesciolino Nemo, la Disney prese nuovamente accordi per il merchandising con la Jakks Pacific che, oltre alla distribuzione negli Stati Uniti dei giocattoli di Nemo, creò anche una gamma dedicata al franchise Principesse

Disney (per lo più ispirata al film La Sirenetta). A maggio la Disney decise di associarsi

alla Memcorp Inc., azienda specializzata nella produzione di apparecchi elettronici Memorex, per la creazione di sei nuovi prodotti brandizzati, tra i quali televisori, lettori DVD, radio, stereo CD e CD player, che sarebbero stati commercializzati sotto il nome di

Disney Electronics. Sempre nel maggio del 2003, la DCP e la Well's Dairy annunciarono

il lancio di nuove varietà di gelato e yogurt a tema Disney. A settembre la DCP avviò una collaborazione a lunga durata con il gruppo Imagination Confections LLC45 per la produzione di caramelle a tema Disney, nonché del futuro lancio del Disney Classic

Karaoke Microphone, ispirato a Topolino, e del Princess Karaoke Microphone. Il 2003

segnò anche un ulteriore traguardo per la Disney: la divisione Disney Publishing Worldwide divenne infatti il più grande editore di libri e magazine per bambini al mondo.46

Nel 2004 la Disney Consumer Products venne divisa in ulteriori settori: Toys, Softlines e Hardlines, alle quali poi negli anni ne sarebbe seguiti degli ulteriori mirati allo sviluppo di nuove attività. Nello stesso anno la Disney acquistò dalla The Jim Henson Company, I Muppets, accordo al quale sarebbe seguita la creazione della Muppets Holding Company; qualche mese più tardi lanciò la gamma di giocattoli dedicata a bambini ed adolescenti, Disney Cuties.

44 Con l'uscita dei due film, infatti, la Disney raggiunse più di 300 milioni di dollari al box office. FUNDING

UNIVERSE, Company Profiles, “The Walt Disney Company History”,

http://www.fundinguniverse.com/company-histories/the-walt-disney-company-history/ (18 febbraio 2017).

45 Fanno parte del gruppo le compagnie American Licorice Company, Ferrara Pan Candy Company, New

England Confectionery Company (Necco), R. M. Palmer Company e Sprangler Candy Company. The Walt Disney Company Fact Book 2003, p. 62.

46 La divisione DPW pubblicava i propri prodotti in 74 paesi traducendoli in più di 55 lingue. Grazie ai libri ed ai magazine, la DPW raggiunse una media di più di 100 milioni di lettori al mese. Ivi, p. 64