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IL MERCHANDISING CINEMATOGRAFICO DEGLI ANNI SESSANTA: L'AVVENTO DELLE ACTION FIGURES

3.3. Star Trek ed il merchandising fantascientifico

3.3.1. Star Trek: The Original Series

La serie ideata da Gene Roddenberry, composta da tre stagioni, fu mandata in onda dal 1966 al 1969 e da allora divenne lo show televisivo di fantascienza per eccellenza, riuscendo a creare un forte impatto culturale sia sulla popolazione che sulle istituzioni. Sebbene fosse ambientato nello spazio, Star Trek riuscì ad inserire al fianco degli aspetti prettamente tecnologici, anche temi sociali attuali quali la schiavitù, la discriminazione, la tolleranza tra popoli. Queste erano solo alcune delle tematiche che la serie affrontò nel periodo in cui gli Stati Uniti stavano vivendo due guerre: quella Fredda con l'URSS e quella interna dovuta alle discriminazioni razziali nei confronti della popolazione afroamericana.23 In un'era di paure e tensioni, perciò, Star Trek riuscì a portare nelle case della gente una storia dal messaggio positivo ed educativo, tanto che lo stesso Dr. Martin Luther King. Jr. ammise di esserne un grande fan.24 I problemi sociali e razziali, così come le guerre, non solo quella Fredda ma anche la Guerra del Vietnam, furono i temi toccati dalla serie cui obiettivo finale era quello di creare delle aspettative promettenti per il futuro in un momento storico nel quale prevaleva la paura nei confronti dello scoppio di un terzo conflitto mondiale. Nonostante il successo, nel 1967 alcuni rumors affermarono che la NBC volesse cancellare la serie, facendo esplodere il dissenso tra gli spettatori: il fatto portò alla nascita del cosiddetto

fandom di “Trekkers” o “Trekkies” (“Trecchiani” o “Trecchini” in italiano) che si mobilitò

scrivendo una lettera sottoscritta da più di 100.000 fan per supportare lo show. La NBC non poté fare altro che rispettare la volontà degli spettatori ed annunciare così il ritorno della serie con una nuova stagione.25 Dopo tre stagioni la serie fu cancellata, ma

23 Il messaggio sociale che Roddenberry voleva mandare con la sua serie fu supportato dalla scelta di creare un cast multi-etnico composto da donne ed uomini di razze diverse. Tra la scelta di inserire africani, europei e giapponesi, la produzione decise di dare spazio anche ad un attore russo, in piena Guerra Fredda. SARAH PRUITT, 8 Ways the Original “Star Trek” Made History, in «History in the

Headlines», 8 settembre 2016, http://www.history.com/news/8-ways-the-original-star-trek-made- history (18 febbraio 2017).

24 Star Trek fu infatti il primo show televisivo a mostrare un bacio interrazziale tra il Capitano Kirk ed Uhura (interpretata dall'attrice afroamericana Nichelle Nichols). Ibidem.

la devozione da parte del pubblico, dovuta alla crescita inesorabile della fan base anche durante gli anni Settanta confermò il fatto che Star Trek aveva fatto la storia: paradossalmente, la fine della prima serie fu il punto di partenza per tutti gli show successivi, compresa la serie di film reboot lanciata a partire dal 2009. La ricezione da parte del pubblico fu talmente positiva che permise a Star Trek di diventare un franchise costituito non solo da serie televisive, ma anche da romanzi, fumetti,26 action figures e merchandise di tutti i tipi venduti anche oggi alle fiere e convention dedicate, nonché negli shop online.

Dopo la cancellazione della seria, la Paramount Pictures, che nel frattempo aveva acquisito i diritti, decise di darla in syndacation affinché potesse raggiungere un pubblico più ampio: il risultato fu strabiliante e tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta, Star Trek: The Original Series tornò in auge. Uno degli eventi che passò alla storia fu la prima convention annuale che si tenne dal 21 al 23 gennaio del 1972 allo Statler Hilton Hotel (oggi Hotel Pennsylvania) di New York: secondo i dati riportati, fu un evento senza precedenti che vide la partecipazione di più di 3.500 persone nonché del produttore Gene Roddenberry e di alcuni sceneggiatori. Una delle celebrazioni più partecipate fu sicuramente il gala dove molti dei fan si presentarono vestiti sia come i personaggi dell'equipaggio della U.S.S Enterprise, l'astronave culto, sia come tanti dei villain e forme viventi apparsi negli episodi della serie.27 Il successo e la popolarità della serie erano tali che tra il 1973 ed il 1974 la Paramount decise di lanciare la prima serie animata, Star Trek: The Animated Series, composta da 22 episodi

fermarono alla scrittura della lettera, bensì continuare anche fisicamente con manifestazioni davanti agli studio della NBC a Burbank, California. Ibidem.

26 I primi fumetti di Star Trek cominciarono ad essere pubblicati a partire dal 1967: la Gold Key Comics produsse la prima serie dal 1967 al 1979; dal 1969 al 1973 il magazine inglese TV Century 21 pubblicò una serie di strisce a fumetti; infine la Marvel cominciò a pubblicare fumetti a partire dal 1979 adattando le storie del primo film Star Trek: The Motion Picture. WIKIPEDIA, L'ENCICLOPEDIALIBERA, “Star

Trek (comics)”, https://en.wikipedia.org/wiki/Star_Trek_(comics)#Publishers (18 febbraio 2017). 27 The '72 Star Trek Con, in «The Monster Times», in MY STAR TREK SCRAPBOOK,

http://mystartrekscrapbook.blogspot.it/2010/03/1972-st-convention-report.html (18 febbraio 2017).

e che sarebbe stata trasmessa dalla NBC. 3.3.2. I giocattoli della Mego

Uno dei momenti chiave per il settore del merchandising è da ricondurre al 1974 quando Star Trek incontrò la Mego Corporation, compagnia di giocattoli fondata nel 1954 e chiusa nel 1983, specializzata nella produzione di action figures ispirate ai personaggi più famosi dei film e delle serie televisive. Una volta ottenuta la licenza, la Mego decise di lanciare sul mercato una prima linea di giocattoli interamente dedicata ai personaggi della serie live action, quali il Capitano Kirk, Dr. McCoy (Bones), Mr. Scott

(Scottie) ed un personaggio della razza Klingon: le action figures erano alte 20

centimetri (8-inch), vendute sempre in blister e mai in scatole, ed incluse in un set rarissimo, l'U.S.S Enterprise Gift Set.28 Ed è proprio questo set ad essere considerato oggi non solo come una perla rara per tutti i collezionisti, ma anche una vero e proprio paradosso: l'Enterprise Gift Set è infatti identico ad un qualsiasi Enterprise Playset, fatto che avrebbe potuto portare chiunque ad assemblare un set e farlo passare per un Gift

Set. Tuttavia grazie alle ricerche effettuate dai collezionisti, sappiamo oggi quali sono

realmente gli unici pezzi che servono per creare il set del 1974: una scatola in ottime condizioni dell'Enterprise Playset, cinque action figures standard vendute sui sacchettini di plastica con i corpi del Tipo 129 ed infine la scatola del Gift Set (pezzo più difficile da trovare).30

28 THE MEGO MUSEUM, Star Trek Gallery, http://www.megomuseum.com/startrek/ (18 febbraio 2017).

29 I corpi del Tipo 1 erano quelli della prima serie di cinque action figures uscita nel 1974: successivamente le figures vennero create con i corpi del Tipo 2. Ibidem.

30 Una delle ulteriori caratteristiche che differenziano il Gift Set da tutti gli altri è il nome dell'action figures del capo ingegnere, cui scrittura corretta è “Scotty”: infatti, solo su questa edizione del set il nome compare scritto nel modo giusto. THE MEGO MUSEUM, Enterprise Action Gift Set,

Dato l'enorme successo derivante dalla prima serie, l'anno successivo la Mego decise di rilasciare anche altri quattro personaggi che vennero riuniti sotto il nome di “Aliens”: Neptunian,31 Keeper,32 Gorn33 e Cheron.34 Nonostante le buone intenzioni, con la serie Aliens la Mego creò dei personaggi solamente ispirati e non tratti dagli episodi: questo fu dovuto al fatto che la compagnia e la stessa Paramount fecero da apripista nel settore della produzione di giocattoli in licenza ed essendo perciò pionieri, non poterono ispirarsi alle altre compagnie per quanto riguardasse gli standard da seguire.

31 Il personaggio, sebbene ricreato in modo dettagliato, aveva una grande falla: Neptunian, infatti, non apparì mai nella serie di Star Trek. THE MEGO MUSEUM, Neptunian,

http://www.megomuseum.com/startrek/neptunian.html (18 febbraio 2017).

32 Keeper era un personaggio ibrido proveniente dalla fusione di due altri alieni della serie: data la mancanza di accessori, questa action figures è una delle più facile da trovare complete ed intatte. THE

MEGO MUSEUM, Keeper, http://www.megomuseum.com/startrek/keeper.html (18 febbraio 2017).

33 Gorn era un alieno dalle sembianze rettiliane e la sua action figure vinse il premio come Most

Embarassing Attempt di tutta la serie: il personaggio, infatti, compariva nella serie ma la sua

riproduzione non fu fedele nei dettagli. La somiglianza con il personaggio Klingon rende l'action figure da una parte semplice da trovare, ma dall'altra ricca di variazioni come la sua somigliante. THE

MEGO MUSEUM, Gorn, http://www.megomuseum.com/startrek/gorn.html (18 febbraio 2017).

34 Il personaggio di Cheron, metà nero e metà bianco, è l'action figure della serie Aliens meglio riuscita, tanto da essere considerata una Gold Standard. THE MEGO MUSEUM, Cheron,

http://www.megomuseum.com/startrek/cheron.html (18 febbraio 2017).

Illustrazione 3.4. Mego Corporation, U.S.S. Enterprise

Le action figures della serie vennero prodotte con i corpi di Tipo 2 e questo creò non pochi problemi ai collezionisti, dovuti al fatto che i vari corpi, essendo di creature non umane, risultavano essere di strani colori, di taglie abnormi o aventi delle caratteristiche uniche create a posta.35 Nonostante l'aspetto particolare dei personaggi, tuttavia la serie vendette abbastanza da convincere la Mego a produrre un'altra serie di action figures, la terza tratta da Star Trek: The Original Series: per la seconda volta, optarono per personaggi Aliens quali Romulan,36 Talosian,37 Andorian e Mugato.38 Secondo i collezionisti, queste sono alcune delle figures più rare di Star Trek in quanto leggenda vuole che un incendio all'impianto della Mego ne bruciò gran parte dello stock. Lanciata sul mercato nel 1976, la collezione fu l'ultima della serie di 8-inch, ossia di 20 centimetri.

Oltre alle action figures, la Mego Corporation decise di concentrarsi anche sull'universo di Star Trek e dar vita così ad ambientazioni e navicelle spaziali. Non tenendo troppo conto dell'accuratezza dei prodotti,39 nel 1975 la Mego lanciò l'Enterprise Playset che divenne in breve tempo il prodotto di punta della compagnia: componenti quali le maniglie, che permettevano un'esperienza di gioco in qualunque luogo, il Display ed il Transporter,40 ed in generale il prezzo favorevole, fecero del set il

35 THE MEGO MUSEUM, Star Trek Gallery, http://www.megomuseum.com/startrek/ (18 febbraio 2017).

36 Secondo i collezionisti, questa figure ispirata al Comandante Romulan non solo è la migliore in termini di accuratezza, ma anche la più rara. THE MEGO MUSEUM, Romulan,

http://www.megomuseum.com/startrek/romulan.html (18 febbraio 2017).

37 Il vero della figure è Talos ma risulta non corretto in quanto era il pianeta a chiamarsi Talos IV, mentre i suoi abitanti Talosiani. Come la precedente, anche questa risulta molto rara. THE MEGO MUSEUM,

Talos, http://www.megomuseum.com/startrek/talos.html (18 febbraio 2017).

38 Mugato era una bestia indigena proveniente dal Pianeta Neural, selvaggia e carnivora e chiaramente ispirata ai personaggi de Il Pianeta delle Scimmie (per il quale la Mego aveva prodotto del merchandising). THE MEGO MUSEUM, Mugato,

http://www.megomuseum.com/startrek/mugato.html (18 febbraio 2017).

39 Creare ambientazioni perfette per action figure di 20 cm infatti, avrebbe richiesto una tecnologia troppo avanzata per il tempo. La Mego, perciò, decise di puntare sul valore del gioco e sui colori accattivanti. THE MEGO MUSEUM, Star Trek Gallery, http://www.megomuseum.com/startrek/ (18

febbraio 2017).

40 Uno dei più gradi contributi che la Mego diede all'industria del giocattolo fu il teletrasporto creato con un particolare meccanismo caratterizzato da flash colorati. THE MEGO MUSEUM, Enterprise Playset,

giocattolo che ogni bambino avrebbe voluto ricevere (e probabilmente ricevette) negli anni Settanta.41 Per accompagnare il playset, e perciò creare un'esperienza di gioco più completa, la Mego lanciò anche il Mission to Gamma VI Playset, giocattolo interamente ispirato all'episodio “The Apple” e costituito da un montagna raffigurante un altare, idolo incassato nella montagna ed altre quattro action figures di alieni.42,43 L'ultimo accessorio per la serie di action figures da 8-inch fu il Telescreen Console, unico giocattolo della collezione a richiedere batterie per il funzionamento. Simile come design ad un computer, il Telescreen era caratterizzato da un display davanti al quale era presente la sedia del capitano: questo costituì uno dei giocattoli più all'avanguardia del tempo, precedendo quelli che dagli anni '90 sarebbero stati chiamati video games.44,45

41 Esemplari usati del Playset del 1975 sono oggi venduti su Ebay.com a prezzi che oscillano tra i $300,00 ed i $600,00. http://www.Ebay.com/itm/1975-MEGO-STAR-TREK-VINTAGE-USS-Enterprise- Bridge-Action-Playset-With-6-Figures-/252179702580? hash=item3ab714e334:g:Fi0AAOSw7FRWUJZT; http://www.Ebay.com/itm/Vintage-1975-MEGO-STAR-TREK-USS-Enterprise-ACTION-PLAYSET-IN-BOX- MEGA-CLEAN-/172352523162?hash=item282102cb9a:g:GSAAAOSwzaJX5dgC (18 febbraio 2017).

42 THE MEGO MUSEUM, Mission to Gamma VI Playset,

http://www.megomuseum.com/startrek/missiongammaVI.html (18 febbraio 2017). 43 Il Playset è oggi venduto usato su Ebay.com al prezzo di 495,00$.

http://www.Ebay.com/itm/MEGO-1976-Star-Trek-MISSION-TO-GAMMA-VI-Play-set-/172380502775? hash=item2822adbaf7:g:ksYAAOSwZ1BXcoey (18 febbraio 2017).

44 http://www.megomuseum.com/startrek/telescreen.html (18 febbraio 2017).

45 Il Telescreen Console è oggi venduto su Ebay.com all'asta oppure al prezzo di 499,00$.

http://www.Ebay.com/itm/Vintage-Star-Trek-Mego-Telescreen-Console-Incredibly-RARE-Works- Box-/222311224432?hash=item33c2c81470:g:2FEAAOSwXeJYJPoJ (18 febbraio 2017).