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Le evacuazioni del quartiere Ovest

4.   La gestione dell’acqua negli insediamenti minori: l’esempio di Bliesbruck

4.7.   Sistema di evacuazione delle acque

4.7.2.   Le evacuazioni del quartiere Ovest

Il canale Cn57091-64 (=CN46)519 fa parte delle modificazioni effettuate durante la terza fase dell'ala nord delle terme. Questa struttura di forma irregolare (lunghezza 8,70 m; larghezza 0,60 m), costituisce probabilmente l'evacuazione delle acque provenienti dal portico. Il canale è riempito essenzialmente di ciottoli e frammenti di tegole. La sua costruzione si data alla fine del II sec. d.C., mentre la data del suo abbandono resta indeterminata.

Anche l’edificio nord è interessato da alcune evacuazioni. Il canale di drenaggio Cn57091-65 (=CN53)520, durante la fase 3 dell'edificio nord, taglia muro MR18 del locale 17. Questo canale, lungo 11 m e largo una decina di centimetri, è limitato sui due lati da un filare di blocchi allineati non legati con malta e presenta una copertura in grandi lastre calcaree.

Una canalizzazione Cn57091-67 (=CN91)521 si trova sullo stesso allineamento di Cn57091-65 (lunghezza: 10 m; larghezza: 0,60 m). Nessun passaggio è stato però rinvenuto all'interno del muro MR10.

Queste canalizzazioni, databili alla fine del II sec. d.C., dovevano far parte delle trasformazioni della terza fase delle terme. Queste strutture vengono abbandonate, insieme all’edificio nord, verso la fine del III sec. d.C. la loro funzione poteva essere quella di evacuazione, ma non sappiamo con esattezza a quali strutture fosse legata.

02 (=CN72) 522 parallelo al muro stesso (lunghezza: 4 m; larghezza: 0,50 m). Anche se l’organizzazione di questo settore non è del tutto chiara, si tratta probabilmente di un apprestamento volto ad evacuare l’acqua del camminamento che poteva provenire dalla copertura dell’edificio stesso. Questa struttura resta in uso fino al II sec. d.C., quando nuove aggiunte e risistemazioni modificano nuovamente l’assetto della parcella.

Sempre nella parcella 1 è visibile un’ulteriore canalizzazione Cn57091-04 (=CN36) 523. Questo canale, lungo circa 1 m e largo 0,35 m, doveva indirizzare le acque di scolo verso l’ambitus situato tra il muro MR37 e la parete della costruzione vicina MR34, situata a nord-ovest.

Questo apprestamento è riconducibile all’ultima fase del quartiere Ovest, ed è in funzione dagli inizi del III sec. d.C. fino al 260 d.C. circa.

Nella parcella 3 (Fig. 53), a 10,80 m della parete MR1 è attestata la presenza di un canale Cn57091-06 (=CN58) 524 parallelo alla facciata dell’edificio. Si tratta di un piccolo fossato (lunghezza: 4,50 m; larghezza: 0,50 m; profondità: 0,25 m), con pareti verticali e fondo piatto, sul cui fondo si trova uno strato di sabbia fortemente ossidata, ad indicare la circolazione dell'acqua. Questo canale, che doveva fungere da evacuazione, viene costruito tra la metà e la fine del I sec. d.C., per poi essere interrato al momento dell’ingrandimento del portico, a partire dal II sec. d.C.

In seguito l’abitazione della parcella 3 viene equipaggiata con un'altra canalizzazione, che questa volta attraversa l’abitazione stessa (Fig. 54). Un canale di drenaggio Cn57091-07 (=CN42)525 attraversa infatti il portico e i locali 8 e 9. Questo, largo 0,10 m è bordato da pietre e provvisto di una copertura in lastre calcaree (larghezza media 0,40 m). Il canale attraversa i muri MR5 e passa sotto la parte in muratura del muro MR4 nel punto di passaggio tra i locali 8 e 9. Questo è stato osservato su 1,20 m di lunghezza, ma il punto di origine e l'arrivo non sono noti. Quello che è certo è che si tratta di un apprestamento concepito in un momento precedente o contemporaneo alla costruzione dell’ambiente che si affaccia sulla strada, che doveva forse servire ad evacuare l’acqua di scarico utilizzata per delle attività artigianali in

522 Petit 2003, p. 12.

523 Petit 2003, p. 16.

524 Petit 2003, p. 23.

525 Petit 2003, p. 26.

direzione del collettore principale. Questa struttura è stata datata in fase di scavo all’ultimo periodo di sviluppo del quartiere, nel corso del III sec. d.C., forse in occasione di lavori che hanno interessato anche la facciata dell’abitazione. Possiamo supporre che questa attraversasse il portico per dirigersi verso un’evacuazione che doveva trovarsi oltre la galleria ma che non è stata identificata in fase di scavo, probabilmente in connessione con quello rinvenuto davanti alla parcella 4.

Quest’ultima a sua volta presenta due diverse canalizzazioni di evacuazione del portico, appartenenti a due fasi differenti (Fig. 55). Un primo canale Cn57091-09 (=CN50)526 costeggia il lato est dello spazio davanti al portico. Questo è composto da lastre di calcare disposte sul fondo (lunghezza tra 0,25 e 0,60 m) e da pareti in muratura con paramento interno regolare. Il canale, datato alla seconda fase del quartiere (metà del II sec. d.C.), si prolunga poi davanti alla costruzione vicina (Cn57091-12). Nel corso della fase 3 (III sec. d. C.), questo è abbandonato e obliterato dalla struttura della galleria.

Lungo il limite del portico davanti all'abitazione, viene allora costruito il canale Cn57091-10 (=CN49) 527. La struttura, mal conservata, era formata da un doppio filare di pietre disposte lungo le pareti, ad una distanza di 0,15 m. Osservata su 8,50 m di lunghezza, questa canalizzazione doveva servire a raccogliere l’acqua proveniente dal tetto della galleria e fa parte dell’ultima fase di sistemazione del quartiere (inizi III sec.-260 d.C.).

Davanti alla parcella 5, è stato possibile individuare la sequenza delle trasformazioni delle canalizzazioni che dovevano raccogliere l’acqua del portico, costeggiando a loro volta la strada. Verso la seconda metà del I sec. d.C., viene scavata una fossa di sezione rettangolare a fondo piatto Cn57091-11 (=CN57)528 (Fig. 56).

Alcune tracce sul fondo e sulle pareti indicano che doveva essere rivestita in legno.

Questa struttura è sostituita poi verso la metà del II sec. d.C. con l'ingrandimento del portico.

526 Petit 2003, p. 30.

527 Petit 2003, p. 35.

528 Petit 2003, p. 39.

In questa seconda fase (Fig. 57) è costruito il canale Cn57091-12 (=CN81)529, che costituisce il prolungamento di Cn57091-09, situato davanti all'abitazione vicina.

Attestato su 5 m lunghezza, questo era bordato sul lato ovest, verso il portico, da una sistemazione stradale EM98. Come il precedente, anche questa struttura è databile alla seconda fase del quartiere (metà II sec.- inizi III sec. d.C.).

Durante la terza fase (fine II sec.-260 d.C.) la struttura Cn57091-12 è poi riempita e sostituita da Cn57091-13 (=CN89)530. Questo canale, largo 0,15 m, è formato da due filari di pietre calcaree (lunghe tra 0,20 e 0,35 m), e costeggia la soglia PR88.

Questa ulteriore trasformazione interviene dunque nel momento in cui il portico viene trasformato in galleria, costringendo i costruttori a spostare più ad est la canalizzazione precedente, che viene invece soppressa e ricoperta dalle strutture della galleria stessa.

Le successive strutture di evacuazione ben individuabili si trovano poi nella parcella 10 (Fig. 60). Qui durante la fase 3 (III sec. - 260 d.C.) un canale Cn57091-15 (=CN13)531 costeggia la strada e la facciata dei locali. Questo è però conservato solo sul lato sud, su 6 m di lunghezza: composto da due muri in pietre calcaree, largo 0,25 m, il fondo è invece costituito da un letto di argilla e ciottoli. Questa struttura si interrompe davanti a muro MR14, in corrispondenza dell'ambitus che separa l'abitazione dalla parcella vicina. Si nota un'interruzione e un difetto di allineamento con il canale davanti all'edificio vicino, segno che queste due strutture non fanno parte di un atto costruttivo unico ma sono il risultato di interventi diversi.

Delle parcelle 11 e 12, per la seconda fase di occupazione del quartiere (seconda metà II sec. –III sec. d.C.), sono note solo alcune strutture situate nello spazio retrostante gli edifici (Fig. 61). La prima di queste è il canale Cn57091-16 (=CN5)532 che parte dall'estremità di uno degli edifici seguendo un orientamento sud-est/nord-ovest. Questo canale di drenaggio, lungo 7,50 m e largo 0,30 m, presenta una struttura a V ed è costruito interamente in frammenti di tegulae e di una copertura in lastre di terracotta.

529 Petit 2003, p. 42.

530 Petit 2003, p. 47.

531 Petit 2003, p. 81.

532 Petit 2003, p. 91.

Un altro canale di drenaggio Cn57091-17 (=CN3)533 a fondo perduto è stato individuato su una lunghezza di 2,50 m. Questo è formato da due pareti in pietre disposte a secco delimitanti un canale largo 0,45 m e la sua copertura in lastre calcaree è ancora visibile nell'estremità nord. La profondità aumenta progressivamente in direzione sud fino a raggiungere 0,70 m, là dove gli scarichi si perdevano nella sabbia.

In entrambi i casi si tratta di piccoli apprestamenti atti a drenare l’acqua che doveva accumularsi in alcuni punti del cortile, evacuandola sul retro della parcella.

La parcella 11 subisce poi alcune trasformazioni durante la terza fase (inizi III-260 d.C.) (Fig. 62). Sulla facciata dell’edificio si trova il canale Cn57091-18 (=CN26)534, avanzato di circa 2 m rispetto al portico. Questa struttura prolunga all'incirca quella della parcella vicina. Le pareti sono formate da muri di pietre calcaree piatte disposte a secco, delimitanti un canale di drenaggio largo 0,35 m e profondo 0,30 m. Il fondo è formato, nella parte nord, su 2/3 della sua lunghezza, da lastre calcaree disposte su un suolo argilloso, mentre a sud questo è costituito di frammenti di tegulae.

Questa struttura, individuata su 11 m di lunghezza, doveva costituire il canale di evacuazione che separa il portico dalla strada. La sua posizione, distante 2 m dai pilastri del portico, lascia pensare che quest’ultimo fosse provvisto di una copertura che si prolungava oltre il limite dei pilastri stessi, forse per restare allineato alla galleria delle parcelle precedenti, determinando un avanzamento dello spazio porticato verso la strada.

Un altro segmento di evacuazione si trova poi davanti alla parcella 12 (Fig. 63).

Un canale Cn57091-19 (=CN16)535 viene costruito a 2 m di distanza dai pilastri del portico: si suppone dunque che anche in questo caso la copertura doveva sporgere di almeno 2 m verso la strada. Questo canale, mal conservato, è ricoperto nella sua parte sud da lastre calcaree su 2 m di lunghezza. A nord, in seguito ad un segmento mediano mal conservato, le pareti sono formate da blocchi calcarei disposti di taglio o su uno o due corsi di pietre. La struttura è larga 0,30-0,40 m e profonda 0,30-0,40 m, e presenta un fondo in argilla. Il canale è presente su tutta la lunghezza dell'edificio, ma sembra interrompersi in corrispondenza di ciascun ambitus: non abbiamo infatti dei dati precisi

533 Petit 2003, p. 91.

534 Petit 2003, p. 94.

535 Petit 2003, p. 95.

riguardo la sua organizzazione in corrispondenza delle due estremità. Il canale davanti alla parcella 13 non lo prolunga ma tra i due esiste uno scarto di 0,40 m. Questa canalizzazione è datata, come la precedente tra gli inizi del III sec. e il 260 d.C.

Sempre nella parcella 12 un altro segmento di evacuazione Cn57091-20 (=CN14)536 viene costruito sul retro dell’edificio. Si tratta di una piccola struttura in muratura, situata nell’angolo sud-ovest dell’edificio, larga 0,40 m e costituita da pietre calcaree. La sua copertura è poi realizzata in lastre calcaree di dimensioni regolari (larghezza 0,60 m). Questa piccola canalizzazione di drenaggio doveva forse evacuare l’acqua di una grondaia in corrispondenza del muro MR6, come le precedenti strutture individuate durante la seconda fase di vita delle parcelle.

Per le parcelle 13 e 14 è stato individuato un canale Cn57091-91 (=CN10)537 (Fig. 64). Questa piccola evacuazione, larga circa 0,20 m, si trova in corrispondenza del portico a sud e doveva servire ad evacuare le acque piovane. La canalizzazione non è menzionata nel rapporto di scavo ma è presente su una delle piante, e sembra essere associata alla seconda fase, più esattamente dagli inizi alla fine del II sec. d.C.

Davanti alla parcella 13 (Fig. 65) viene poi costruito un canale di evacuazione Cn57091-22 (=CN43)538, a 2,50 m di distanza dai pilastri del portico dell'abitazione, come nel caso delle parcelle 11 e 12. Questo canale non è perfettamente allineato con quelli che bordano le costruzioni vicine e sembra interrompersi e modificarsi alle estremità, nel prolungamento della linea degli ambitus. Il fondo è costituito da lastre calcaree (larghezza: 0,25-0,30 m), mentre le pareti sono costituite anch'esse in pietre calcaree, rinvenute su una breve distanza a nord.

Sul retro della parcella viene costruito il canale di drenaggio Cn57091-21 (=CN35)539. Questo è formato da pareti in pietre e presenta una copertura in lastre calcaree disposte in maniera accurata: si tratta di un piccolo sistema di drenaggio che convoglia l’acqua nel pozzetto di raccolta Str57091-102 (=PT37)540. Il canale viene poi danneggiato dalla costruzione del muro MR44, ma continua a funzionare anche in seguito.

536 Petit 2003, p. 95.

537 Petit 2003, annexe 51.

538 Petit 2003, p. 98.

539 Petit 2003, p. 97.

540 Petit 2003, p. 97.

Entrambe le strutture della parcella 13 vengono costruite durante il III sec., per poi essere abbandonate nel 260 d.C.

Davanti alla parcella 14 (Fig. 66), infine, il canale Cn57091-23 (=CN35)541 corre a 1,75 m dal limite portico. Questo è costituito da due segmenti. Nel lato sud il canale è largo 0,25 m, profondo 1,10 m, le pareti sono formate da pietre calcaree disposte di taglio o di piatto, mentre il fondo è rivestito da un letto di argilla e ghiaia. Nel lato nord la tecnica di costruzione è più accurata: le pareti del canale, largo 0,30-0,40 m e profondo 0,25 m, sono delimitate da grossi blocchi calcarei (certi raggiungono 1,50 m di lunghezza e 1 m di larghezza), mentre la copertura è composta da lastre di calcare di cui alcune sono sfondate e ancora in posto. Il fondo presenta una pendenza generale nord-sud. Anche questa struttura è da collocare nella terza fase di occupazione del quartiere (III sec. -260 d.C.), e come le precedenti presenta una distanza di quasi 2 m dai pilastri di sostegno del portico, segno che questo doveva, anche in questo caso, prolungarsi verso la strada.