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Evoluzione delle superfici e delle produzioni di cereali in Molise

Nel documento L'agricoltura del Molise : rapporto 2013 (pagine 130-134)

L a struttura deL settore

Grafico 6.4 Evoluzione delle superfici e delle produzioni di cereali in Molise

- 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Superfici (Ha) Produzioni (T) Valore (000 €)

Fonte: elaborazione INEA su dati ISTAT

Venendo agli aspetti congiunturali, nel 2012, se in Italia l’andamento delle superfici coltivate a cereali è stato negativo (-5,3%) così come nel Mezzogiorno (-1,5%) rispetto al 2011, in Molise si assiste ad una crescita pur se lieve, della superficie complessiva coltivata a cereali e pari a +1,4% (Tab. 6.3).

Tabella 6.3 - Superfici investite nelle principali coltivazioni a cereali in Molise, Italia e Mez- zogiorno. Anni 2011-2012. Valori in ettari

Molise Mezzogiorno Italia

2012 2012/2011Var. % 2012 2012/2011Var. % 2012 2012/2011Var. %

Frumento tenero 4.100 133,0 72.147 17,2 593.411 11,2 Frumento duro 61.500 21,1 871.581 -0,7 1.257.575 4,9 orzo 1.300 -85,1 112.150 -12,4 246.336 -8,9 avena 1.100 -84,2 96.909 -8,7 119.885 -5,0 Mais 3.050 70,9 36.392 8,8 976.558 -1,8 Sorgo 250 -11,7 1.969 -9,5 37.099 -12,4 altri cereali 50 -28,6 8.147 49,2 22.019 1,8 Cereali totali 71.350 1,4 1.201.247 -1,5 3.257.881 -5,3

Fonte: Elaborazione INEA su dati Agri ISTAT

Questo risultato cela situazioni molto differenziate a livello di singolo cereale e per territorio. In particolare, il 2012 mostra una ripresa generale delle superfici investite, dopo l’andamento complessivamente negativo dell’annata precedente, causato anche dall’e- manazione del d.m. 2440 del 24 febbraio 201033 che ha introdotto modifiche alla misura

dell’articolo 68 del regolamento (CE) 73/2009 relativo all’avvicendamento delle colture con l’esclusione del mais. Analizzando infatti, le singole colture cerealicole, la coltivazione del frumento duro, a cui nel 2012 è stata destinata una superficie di circa 61.500 ettari, pari a circa il 39% della SAU stimata regionale, evidenzia una crescita di superficie di oltre 20 punti percentuali, mentre in Italia, la superficie destinata alla coltivazione del frumento duro stimata di circa 1,2 milioni di ettari, segna una crescita più contenuta e di circa il 5%; al contrario nel Mezzogiorno, la superficie dedicata a tale coltura si è ridotta dell’1% circa.

Per le altre colture cerealicole molisane, nel 2012, sono state destinate superfici in termini assoluti del tutto ridotte, ma in crescita rispetto al 2011. In particolare, la super- ficie investita a frumento tenero, pur occupando poco più di 4 mila ettari, mostra una crescita del 133%, molto più marcata rispetto all’Italia (+11,2%) e al Mezzogiorno (+17,2%); anche la superficie coltivata a mais nell’annata agraria 2012 è cresciuta rispetto al 2011 del 71% circa ed in misura maggiore rispetto al Mezzogiorno (+8,8%) ed opposta rispetto all’Italia (-1,8). Molto probabilmente ciò è imputabile alla crisi del comparto bieticolo in Molise, che ha disincentivato gli agricoltori ad investire nella barbabietola destinando le superfici a colture già ampiamente diffuse in regione, quali frumento duro, tenero e mais.

In linea con quanto avvenuto nel resto del paese, in Molise i cereali minori mostrano una riduzione delle superfici seminate, in particolare l’avena, l’orzo e altri cereali rispetti- vamente pari a -8,7%, -12,4%, -28,9%; si tratta di colture principalmente impiegate nell’ali- mentazione degli animali e pertanto il loro andamento risulta strettamente connesso alla crisi del settore zootecnico già evidenziata in altre parti di questo lavoro.

Per avere un quadro completo della situazione congiunturale e delle caratteristiche peculiari dell’agricoltura regionale è utile esaminare i dati riguardanti le quantità della produzione raccolta in complesso e per i singoli comparti (Tab. 6.4).

33 Il decreto, prevedendo il cambiamento del ciclo dell’avvicendamento da triennale a biennale, introdotto con la finalità di interrompere la monosuccessione di cereali a favore delle colture miglioratrici, ha di fatto modificato le condizioni di accesso al pagamento supplementare, inducendo gli agricoltori a modificare il proprio piano coltu- rale per mantenere il diritto a tale pagamento.

Tabella 6.4 - Produzione raccolta per le principali coltivazioni a cereali in Molise, Italia e Mezzogiorno. Anni 2011-2012. Valori in quintali

Molise

Molise Mezzogiorno Italia

2012 2012/2011Var. % 2012 2012/2011Var. % 2012 2012/2011Var. %

Frumento tenero 42.000 -24,0 2.354.061 12,0 34.990.639 23,0 Frumento duro 1.722.000 11,9 25.332.610 3,3 41.605.953 9,6 orzo 36.400 -85,4 3.140.826 -5,7 9.395.103 -1,2 avena 28.600 -83,8 2.273.547 -3,7 2.928.910 -1,4 Mais 106.750 95,9 2.252.928 -0,3 78.886.677 -19,1 Sorgo 7.500 99,9 75.348 -4,0 1.578.076 -47,4 altri cereali 1.500 -22,6 215.778 43,3 688.214 -9,7 Cereali totali 1.944.750 -6,5 35.705.595 1,6 170.234.728 -13,1 Fonte: Elaborazione INEA su dati Agri ISTAT

Nel 2012, il mais è stata l’unico, tra i cereali più importanti a livello regionale, a presentare un aumento considerevole della produzione raccolta; infatti, si assiste ad una crescita quasi doppia dei quantitativi di mais prodotto rispetto al 2011 e il valore si attesta intorno ad un volume di 107 mila quintali, con una resa per ettaro che è cresciuta in ter- mini assoluti di circa 5 quintali nell’ultimo anno raggiungendo così un valore di 35 quintali ad ettaro di superficie (Tab.6.5).

In ambito nazionale, invece, nell’annata precedente il 2012, il valore della produzio- ne di mais registrato era di circa 98 milioni di quintali e nell’ultimo anno ha subito una perdita di circa 19 milioni di quintali segnando quindi, una variazione del -19%. Anche la resa per ettaro è scesa, nel giro di due anni sono andati persi circa 17 milioni di quintali di mais ed il volume registrato è stato di circa 81 milioni di quintali. Nel Mezzogiorno si è assistito ad una perdita di produzione totale di mais molto meno significativa rispetto a quanto rilevato in Italia ed il volume prodotto stimato nell’ultimo anno è sui 2,3 milioni di quintali e la resa per ettaro è scesa di circa 5 milioni di quintali raggiungendo quota 63 milioni di quintali.

Per quanto riguarda la produzione di frumento duro a livello regionale si rileva un in- cremento dell’11,9% della produzione, riportata in tabella 6.3, più elevato rispetto a quanto registrato in Italia (+9,6%) e nel Mezzogiorno (+3,3%). Per quanto riguarda le rese, l’incre- mento della superficie regionale utilizzata per tale coltura ha inciso negativamente sulla resa per ettaro che è scesa, passando da 30 quintali del 2011 a 28 quintali nel 2012 con una variazione del -7,6%. Sia in l’Italia sia nel Mezzogiorno invece le rese sono aumentate durante il biennio in maniera costante segnando una variazione positiva del 4% circa nel Mezzogiorno e del 4,5% in Italia.

A differenza di quanto avvenuto nel resto del paese, in Molise il frumento tenero, pur avendo registrato un incremento notevole della superficie investita (+133%), fa registrare una contrazione della produzione raccolta del -24% e con un crollo delle rese del -67,4%. Le cause sono certamente da ricercare anche nell’andamento climatico che ha caratterizzato il 2012 ed ha determinato condizioni di sofferenza per diverse colture in campo anche se in misura diversa nelle regioni. A queste ragioni, va aggiunto l’impulso derivante dalle soste- nute quotazioni del frumento tenero che ha stimolato la messa a coltivazione di superfici più marginali e meno produttive, con il conseguente abbassamento dei quantitativi unitari raccolti.

Tabella 6.5 - Rese delle principali coltivazioni a cereali in Molise, Italia e Mezzogiorno. Anni 2011-2012. Valori in quintali per ettaro

Molise

Molise Mezzogiorno Italia

2012 2012/2011Var. % 2012 2012/2011Var. % 2012 2012/2011Var. %

Frumento tenero 10,2 -67,4 32,6 -4,4 59,0 10,6 Frumento duro 28,0 -7,6 29,1 3,9 33,1 4,5 orzo 28,0 -2,4 28,0 7,7 38,1 8,4 avena 26,0 2,6 23,5 5,6 24,4 3,8 Mais 35,0 14,6 61,9 -8,4 80,8 -17,6 Sorgo 30,0 126,3 38,3 6,1 42,5 -39,9 altri cereali 30,0 8,4 26,5 -3,9 31,3 -11,3 Cereali totali 27,3 -7,8 29,7 3,2 52,3 -8,3

Fonte: Elaborazione INEA su dati Agri ISTAT

Dall’analisi delle singole colture cerealicole emerge che il mais rappresenta l’unico cereale a registrare un’elevata crescita sia in termini di superficie coltivata che di produzio- ne. Tale incremento è certamente da associare alla potenzialità produttiva della coltura e all’elevato valore nutritivo del foraggio, due elementi che si traducono in rilevanti vantaggi economici sia per la riduzione del costo unitario dell’energia, sia per l’incremento delle produzioni zootecniche per unità di superficie. Inoltre, è ormai chiaro che nella scelta degli indirizzi agricoli, ed in seguito alle nuove norme comunitarie, il mais, in particolare per le zone irrigue e zootecniche, rappresenti una coltura di riferimento più che mai strategica, sicuramente in grado di garantire un valido sostegno alla continuità dei redditi agricoli. Esso mostra così una elevata competitività rispetto agli altri cereali foraggeri e gode di buone prospettive per usi industriali, trovando ulteriore sviluppo nei progetti di “chimica verde” come risorsa energetica rinnovabile.

Tabella 6.6 - Valore della produzione dei cereali a prezzi di base

2010 2011 2012 Composizione % 2012/2011Var.%

totale cereali Molise 42.563 70.801 68.096 100,0 -3,8 Frumento tenero 580 1.415 1.061 1,6 -25,0 Frumento duro 30.546 53.300 58.364 85,7 9,5 orzo 3.478 5.203 742 1,1 -85,7 Mais 498 1.264 2.427 3,6 92,0 totale cereali Mezzogiorno 540.051 809.794 805.015 -0,6 totale cereali italia 3.843.569 5.373.546 4.945.483 -8,0

Fonte: Elaborazione INEA su dati ISTAT

Sul fronte della valenza economica, con un valore della produzione a prezzi cor- renti pari a 68 milioni di euro, la cerealicoltura molisana contribuisce solo per l’1,4% alla produzione nazionale dei cereali, ma riveste un ruolo rilevante nell’economia regionale rappresentando il 15% del valore della produzione agricola regionale (Tab. 6.6). Analizzan- do i dati a prezzi correnti, si evidenzia come il valore della produzione dei cereali mostra segnali di grande ripresa, passando dai 42 milioni di euro del 2010 a 68 milioni del 2012 con un incremento del 60% circa. Nel 2012, rispetto al 2011, si assiste ad una lieve flessione

del -3,8% ma in misura inferiore rispetto a quanto registrato in Italia dove il valore della produzione dei cereali è diminuito di 8 punti percentuali, direttamente riconducibile alla flessione delle quantità prodotte.

A livello regionale, il maggiore contributo al valore della produzione dei cereali è dato dal frumento duro che rappresenta nel 2012 l’86% circa del totale del valore dei cereali. Riguardo alle variazioni rispetto all’anno precedente, il frumento duro presenta un’evolu- zione positiva, del 9,5%, mentre le altre colture cerealicole mostrano andamenti diversi, in particolare sia l’orzo che il frumento tenero, così come nel 2011, hanno infatti continuato a decrescere (rispettivamente -85,6% e -25%), il mais invece consolida i livelli produttivi già avviati nel 2011, raggiungendo nel 2012 incrementi del 92%.

6.2 Gli altri seminativi

Il 6° censimento generale dell’agricoltura rileva in Molise oltre 19.000 aziende agri- cole coinvolte nella produzione di seminativi (73% del totale) su una superficie agricola di circa 143.000 ettari, comprensivi dei cereali già esaminati nel paragrafo precedente. Nel dettaglio, gli ultimi dieci anni hanno visto una diminuzione del numero delle aziende, che ha accomunato tutte le coltivazioni di seminativi ed è avvenuta con una parallela redi- stribuzione delle superfici tra le diverse tipologie colturali. Tale processo di riconversione colturale, come evidenziato di seguito, si è orientato verso un modello di agricoltura meno intensivo: nello stesso periodo considerato, infatti, gli utilizzi classificati come terreni a riposo hanno interessato un numero sempre crescente di superfici e di aziende agricole.

Dall’analisi dei principali gruppi di seminativi, i cereali, come già illustrato prece- dentemente, dominano nel contesto regionale con oltre 78.000 ettari, pari al 54,8% della superficie investita a seminativi. La restante quota (45,2%) è occupata da altre coltivazioni che si estendono su una superficie di circa 64.600 ettari (Graff. 6.5 e 6.6).

Nel documento L'agricoltura del Molise : rapporto 2013 (pagine 130-134)