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I. 2 2 Le fonti di finanziamento europee

III.2. Il finanziamento europeo a valere sul Progetto Bio2Energy

III.3.5 Il finanziamento

Come già chiarito nel secondo paragrafo del presente lavoro, la selezione da parte della Regione Toscana, delle domande di aiuto formulate dalle Associazioni Temporanee di Scopo, al fine di usufruire del finanziamento europeo nell’ambito del Bando FAR FAS 2014, comporta una prima fase di istruttoria di ammissibilità per valutare l’eventuale presenza di cause di inammissibilità della domanda, prima trattate. Nel caso in cui tale fase abbia dato esito positivo, viene dato avvio alla valutazione dei progetti, da parte di una Commissione Tecnica di Valutazione (CTV), attribuendogli un punteggio che terrà conto dei contenuti tecnico-scientifici delle proposte progettuali, oltre alla corrispondenza esistente tra il progetto e le finalità e gli obiettivi esposti nel bando di riferimento.

In primis il punteggio è assegnato in base a specifici criteri di valutazione75, precedentemente citati e di seguito riportati e applicati al progetto Bio2Energy:

A) grado di innovazione del progetto, in termini di innovazione di prodotto, di processo e di procedure, standard/protocolli. Al progetto Bio2Energy è stato attribuito in tale ambito un punteggio pari a 18, sui 20 massimi attribuibili. Tale

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148 elevato punteggio è giustificato dall’intento del progetto in esame di attivare un percorso di ricerca, finalizzato allo sviluppo di processi di trattamento innovativi della FORSU e dei fanghi, superando il trattamento anaerobico convenzionale, grazie inoltre al pieno coinvolgimento del partner Cavalzani Inox, il quale supporta la realizzazione di un prototipo altamente innovativo;

B) affidabilità dei soggetti proponenti, in termini di esperienze precedentemente acquisite nella conduzione di progetti analoghi, di qualificazione tecnico- scientifica, al fine di valutare cioè l’adeguatezza e la complementarietà delle competenze coinvolte e infine per quanto attiene il collegamento con reti di ricerca e sviluppo sperimentale nazionali e internazionali. In Bio2Energy collaborano partner che, come si è descritto dettagliatamente nel paragrafo III.3.2, appartengono a realtà tra loro diverse seppur complementari, garantendo così valore aggiunto al progetto, mediante una forte sinergia tra la ricerca scientifica, l’imprenditoria e il settore relativo alla gestione dei servizi ambientali. Più specificatamente, grazie alla sua operatività nella raccolta differenziata e di gestione della linea fanghi, Sea Risorse, in Bio2Energy, rappresenta il portatore di interesse maggiore all’interno del team, mettendo inoltre a disposizione degli altri partner la propria esperienza nella gestione della linea fanghi, oltre all’impiantistica su cui condurre l’attività di ricerca. Di particolare rilievo risulta inoltre l’esperienza dalla stessa impresa maturata nella conduzione di progetti di ricerca industriale, presso l’impianto di Viareggio, nei primi anni duemila, finalizzati allo studio del sistema di pretrattamento della FORSU in ingresso. La seconda grande impresa coinvolta nel progetto, Publiambiente è responsabile, come si è detto, delle attività previste nell’obiettivo operativo tre, relativo alla caratterizzazione e studio dei fertilizzanti rinnovabili, vantando infatti in tale ambito un’esperienza notevole nella valorizzazione dei flussi derivanti dalla raccolta differenziata, usufruendo inoltre delle competenze acquisite in merito al riciclo e recupero dei materiali. Cavalzani Inox mette a disposizione dei partner di progetto l’esperienza decennale maturata in progetti di ricerca e sviluppo, attivamente predisposti, soprattutto nel settore delle energie rinnovabili. Anche il Dipartimento di Ingegneria Industriale di Firenze così come il PIN S.C.A.R.L, Polo Università Città di Prato, hanno una rilevante esperienza nella conduzione di progetti di ricerca nazionali e internazionali sopratutto, per quanto riguarda la prima, nel

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settore della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani e speciali. L’ultimo Organismo di Ricerca, ovvero il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Area di Firenze, in particolare l’Istituto di Chimica dei Composti Organomettalici (ICCOM), utilizza, a supporto degli altri partner di progetto, la familiarità acquisita, nelle attività di ricerca industriale, nei progetti a cui ha preso parte, tra i quali quelli cofinanziati dalla Regione Toscana. In sede di valutazione, anche al sopraesposto criterio, i soggetti valutatori hanno attribuito un punteggio elevato pari a 18, sempre sui 20 massimi ottenibili;

C) replicabilità dei risultati: a conclusione del progetto è infatti necessario individuare gli elementi che rendano replicabile l’esperienza così condotta, al fine di realizzarne il trasferimento in ulteriori e diversi ambiti economici, mediante i processi di qualificazione professionale e di disseminazione delle competenze, oltreché dei risultati e, infine attraverso la diffusione di modelli organizzativi, procedure, standard e protocolli. Dei 10 punti al massimo acquisibili, il progetto Bio2Energy ne ha ottenuti 8, grazie all’intento di portare le risultanze dello studio condotto agli enti di programmazione regionali e redigere così linee guida per promuoverne l’impiego da parte di aziende che operano nella gestione integrata dei rifiuti urbani, di impianti di depurazione delle acque reflue e da parte dei produttori di fertilizzanti, ma anche in realtà diverse da quelle appena descritte. L’implementazione del progetto favorirà inoltre la disseminazione delle competenze, creando così opportunità di formazione professionale su processi e tecnologie, riferite agli specifici settori di appartenenza di ciascun partner;

D) validità tecnica, validità economica, rilevanza e credibilità del progetto.

La Regione Toscana assegna un punteggio massimo pari a 40 ai progetti che descrivono la loro validità tecnica, in termini cioè di innovatività degli aspetti tecnici e scientifici, sulla base di opportuni parametri internazionali. Per quanto concerne specificatamente il progetto in questione, la fattibilità tecnica è rafforzata dalla sua applicazione graduale, partendo dalla scala di laboratorio, fino all’applicazione preindustriale. La validità economica viene invece rilevata valutando la coerenza nel progetto tra i costi e i risultati attesi, dunque la sua sostenibilità, in Bio2Energy rilevante, garantita inoltre dall’utilizzo di infrastrutture già esistenti e tramite l’ottimizzazione dei trasporti, ma anche in termini ambientali, mediante la produzione di bioidrogeno e biometano.

150 La rilevanza infine attiene all’importanza che il progetto di ricerca assume nell’ambito delle strategie ambientali e di sostenibilità della Regione. A tal proposito è opportuno ricordare, come si è detto nelle pagine precedenti, che Bio2Energy è considerato pienamente in linea con gli indirizzi ambientali e di sostenibilità dettati dalla Regione Toscana in materia di gestione dei rifiuti; tali peculiarità hanno permesso di attribuire al Progetto ben 37 punti.

E) attitudine del progetto a creare validi rapporti di rete.

I soggetti valutatori, nell’ambito del Bando FAR FAS 2014 hanno assegnato a Bio2Energy 4 punti sui 10 ottenibili con riferimento all’ultimo criterio volto a valutare se si tratta di progetti collegati a distretti produttivi, tecnologici, identificati dalla Regione e reti di servizi regionali, oltre a qualificarsi per la multidisciplinarità. Più specificatamente il progetto ivi studiato, come si è avuto modo di comprendere fin’ora, prevede la collaborazione di diversi organismi di ricerca oltreché di piccole e grandi imprese, in attività di ricerca di base, sviluppo sperimentale e industriale; la soluzione proposta ha dunque un rilevante carattere multidisciplinare, in quanto coinvolge i diversi settori industriali, oltre a favorire lo sviluppo dei processi innovativi così studiati, in ambiti diversi. Il punteggio di valutazione così emerso per il progetto oggetto di analisi è pari a 89, a cui sono stati aggiunti 6 punti di premialità che hanno garantito un punteggio complessivo di 95. Come si è chiarito nel secondo paragrafo del presente capitolo, il punteggio di premialità viene assegnato ai progetti che hanno ottenuto il punteggio minimo previsto per criteri soprariportati, ovvero almeno 60 punti. I tre aspetti che, qualora sussistano, favoriscono l’acquisizione di tale ulteriore punteggio ai progetti presentati sono:

- la promozione e qualificazione dell’occupazione in termini di nuovi addetti alla Ricerca & Sviluppo, valutando l’incidenza dei costi per nuovi addetti alla R&S, a tempo determinato, assunti dunque specificatamente per il progetto, sul totale dei costi totali ammissibili, da cui risultano esclusi gli assegni di ricerca e i contratti di apprendistato. Con il Progetto Bio2Energy sono stati assunti, come si è detto, due nuovi addetti, sulla base di un contratto a tempo determinato in Sea Risorse Spa, per un costo complessivo è pari a euro 163296. Sono riferiti invece agli altri partner i costi del personale appositamente assunto, sulla base di contratti di progetto, per un’entità pari a 228.250 euro, per un totale spese nuove assunzioni di euro 391.546. L’incidenza di tali costi, su quelli totali di progetto,

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è pari al 12,56%, garantendo all’ATS in oggetto 4 punti di premialità sui 12 al massimo attribuibili. Il mancato sostenimento dei suddetti costi, accertato a seguito di appositi controlli svolti da ARTEA, determina la revoca parziale del contributo a fondo perduto, in una misura proporzionale all’effettivo sostenimento delle spese dichiarate. La medesima conseguenza si ha qualora non venga mantenuta l’ “occupazione aggiuntiva” nei cinque mesi successivi alla rendicontazione del progetto, anche attraverso un contratto a tempo indeterminato, o mediante la sostituzione delle medesime con altre unità di personale, pena revoca parziale del contributo erogato;

- la capacità di favorire le pari opportunità di genere e non discriminazione, la quale garantisce l’attribuzione di un punteggio pari a 2 alle ATS in cui almeno un’impresa abbia realizzato nell’ultimo biennio un progetto di “azioni positive per la promozione delle stesse pari opportunità e non discriminazione”76

, previa compilazione dell’apposita sezione della scheda tecnica di progetto, oltre alla presentazione dell’autocertificazione;

- il contributo offerto alla riduzione delle pressioni e degli effetti sull’ambiente e sul territorio, riconosciuto a quelle imprese del partenariato che adottano sistemi di gestione ambientale o sistemi di gestione ambientale di prodotto o che risultano in possesso di certificazioni ambientali rientranti nelle seguenti: ISO 14001, EMAS, Ecolabel, dichiarazione ambientale di prodotto (EPD- Environmental Product Declaration), ottenuti prima della domanda di aiuto. Poiché nell’ATS così appositamente costituita la premialità riguarda una sola impresa, ovvero Publiambiente Spa, la quale adopera un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001:2004, i punti assegnati corrispondono soltanto a 2, sui 6 ammissibili.

Nel complesso i punti di “premialità” attribuiti così al Progetto Bio2Energy sono 6 che sommati ai preesistenti 95 punti, garantiscono un punteggio totale pari a 9577, classificandola quinta su 66 progetti, sulla linea di azione B e altri 22 sulla linea di azione A che hanno superato la valutazione lo scorso luglio con il decreto n. 3506 del 28 Luglio 2015.

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Art. 42, 45, D.L. 11 Aprile 2006 n.198, “Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna, a norma dell’articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246”.

77 Allegato D al decreto n. 6649 del 10 Dicembre 2015 - Esiti valutazione Bando FAR FAS 2014,

aggiornamento graduatoria dei progetti ammissibili ed ammissibili con riserva a finanziamento – Linea B.

152 Nell’ambito del Bando FAR FAS 2014 l’approvazione dell’elenco dei progetti ammessi e ammessi con riserva a finanziamento che, come si è premesso nei paragrafi precedenti, deve avvenire entro 120 giorni dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande, è stata prodotta mediante il decreto n. 6649 del 10 Dicembre 2015. Le cause di un’eventuale non ammissione al finanziamento sono da imputare prevalentemente al mancato raggiungimento del punteggio minimo richiesto o, per una rendicontazione non perfettamente rispondente alle linee guida emanate.

Come si è chiarito nel secondo paragrafo del seguente capitolo, gli aiuti previsti dal bando FAR FAS 2014 sono concessi sia nella forma dell’aiuto rimborsabile, emesso dal MIUR, sia come contributo a fondo perduto, erogato da ARTEA. Con specifico riferimento a Bio2Energy le modalità e le entità di finanziamento erogato ai partner sono riportate nella tabella III.3.18:

Tabella III.12: Il finanziamento a valere sul progetto Bio2Energy

PARTNER FONDO PERDUTO CREDITO

AGEVOLATO

FAR FAS

Sea Risorse S.P.A. 516.714,90 0,00 746.356,89 Cavalzani Inox S.R.L. 177.169,06 0,00 102.880,54 UNIFI – Dipartimento di

Ingegneria Industriale

0,00 340.199,01 0,00

CNR – ICCOM 0,00 95.824,43 0,00

PIN SOC. CONS. ARL. 0,00 306.618,31 0,00

Publiambiente S.P.A. 75.398,85 0,00 0,00

Totale 1.511.924,56 849.237,43

TOTALE

FINANZIAMENTO 2.361.161,99

Fonte: Allegato B al DD 5056 del 6/11/2014, “Progetti ammessi e ammessi con riserva a finanziamento”, BANDO FAR FAS 2014 – Linea B.

La concessione delle agevolazioni è avvenuta a seguito della stipula di una Convenzione per la realizzazione del progetto di ricerca e l’erogazione del finanziamento a fondo perduto tra la Regione Toscana e Sea Risorse Spa, in qualità di

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soggetto Capofila. Su istanza di quest’ultima, l’ATS, a seguito della firma della Convenzione, ha fatto richiesta per l’ottenimento facoltativo dell’anticipo del 40% del contributo non rimborsabile, ottenendo così 751.728,89 euro (ovvero il 49,72% di 1.511.924,56), di cui in un’entità pari a 206.685,96 euro, specificatamente erogati a Sea Risorse Spa, in una prima tranche entro il mese di Novembre, al fine di supportare l’avvio dei lavori. Tale contributo europeo è meglio qualificabile come “contributo in conto capitale”, essendo «finalizzato all’incremento dei mezzi patrimoniali dell’impresa, senza necessariamente essere correlati all’obbligo di effettuazione di specifici investimenti, ovvero alla copertura delle perdite d’esercizio»78

, differenziandosi così dai “contributi in conto esercizio”.

Quest’ultimo, a fronte delle modifiche normative introdotte nell’anno 2016, è stato contabilizzato nel valore della produzione, sotto la voce A5) “altri ricavi e proventi”, creando a tal fine un’ apposita sottovoce, denominata “contributi dalla Regione”, così da realizzare la separazione rispetto agli altri ricavi e proventi d’azienda. Al fine di individuare con esattezza l’esercizio di competenza l’art.109 del TIUR dichiara che qualora il contributo venga erogato da un ente pubblico, come nel caso in oggetto, rileva il momento in cui il beneficiario viene a conoscenza del decreto di liquidazione del contributo stesso.

Come si evince dalla tabella soprariportata hanno fatto richiesta del finanziamento a credito agevolato, nella forma dell’aiuto rimborsabile, due partner dell’ATS, ovvero l’ente capofila Sea Risorsa nella misura di 746.356,89 euro a 120 mesi e Cavalzani Inox SRL, mediante un finanziamento di euro 102.880,54 euro, a 120 mesi. L’azienda capofila non ne ha tuttavia al momento usufruito, essendo la pratica in fase procedurale, per ritardi da imputare a modifiche intervenute recentemente nella struttura organizzativa di alcuni partner dell’ATS che hanno richiesto l’inoltro di ulteriori documenti e informazioni alla Regione Toscana.

La stipula della Convenzione apposita per l’erogazione, il rimborso e la gestione del finanziamento a credito agevolato, tra Sea Risorse, la Regione Toscana e il MIUR è avvenuta infatti soltanto alla fine del mese di Maggio 2017, nonostante contrattualmente decorra dalla data di avvio del progetto. Quest’ultima riporta inoltre il piano di rientro al cui rispetto è tenuto l’ente beneficiario.

154 L’azienda capofila potrà usufruirne nella misura massima del 40% del contributo ammissibile di progetto, avendo presentato domanda di anticipo (facoltativa), previa inoltro di idonee garanzie fideiussorie, contenente l’impegno della banca/società garante al rimborso nel caso di escussione del soggetto gestore. L’erogazione è inoltre subordinata a controlli e ispezioni svolti da ARTEA e Sviluppo Toscana, al fine inoltre di valutare il mantenimento, da parte del beneficiario, dei requisiti per l’accesso al finanziamento, specificati nel bando, oltre alle verifiche sull’andamento di altri eventuali finanziamenti e/o garanzie a valere sui fondi regionali gestiti dal soggetto gestore.

Sulla base dell’entità di finanziamento così ricevuta si valuta il cofinanziamento che ciascun partner intende impegnare nell’attività di ricerca, riportati nella sezione “entrate” del budget di progetto.

Figura III.5: sezione entrate budget di progetto

Fonte: Zia F., Europrogettazione:una guida pratica, F. Zia, 2016.

Come si denota dalla figura III.5, il cofinanziamento può essere di due differenti tipologie:

 in cash, laddove l’ente si impegna a destinare al progetto un contributo in denaro, “prelevandolo dal suo bilancio”79

;

 in kind, qualora al contrario, il partner intenda contribuire attraverso “la messa a disposizione di beni e servizi per un equivalente valore in denaro”80

, per esempio tramite l’impiego di risorse umane e/o attrezzature appartenenti all’azienda, per le finalità di progetto.

79 Cfr. Giusepponi K., Gestione e controllo delle amministrazioni pubbliche. Strumenti operative e

percorsi d’innovazione, Giuffrè Editore, 2009.

80

Ibidem.

ENTRATE FONDI PROPRI; FONDI DI TERZI; ENTRATE PREVISTE; CONTRIBUTO UE CONTRIBUTO IN KIND: apporti in natura, terreni, attività volontarie, materie prime ecc.

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A quest’ultima categoria appartiene, oltre alle risorse umane, agli strumenti e alle attrezzature impiegati nell’ attività operativa di ciascun partner, dagli stessi messi a disposizione per la realizzazione del progetto Bio2Energy e indicate nella scheda tecnica di progetto, il depuratore della linea fanghi gestito, come si è precedentemente detto, da Sea Risorse Spa, presso cui si realizzano gli studi e le analisi oggetto di progettazione.

Ciascun bando definisce la quota minima di cofinanziamento sul budget totale in termini percentuali, sulla base della quale viene definita la partecipazione economica del partenariato, ripartita di comune accordo sui diversi enti, in maniera proporzionale al budget a ciascuno di essi assegnato. Normalmente il soggetto capofila sostiene una percentuale di cofinanziamento superiore, essendo di norma ad esso attribuito la maggior parte dei costi delle attività previste; viene comunque ad essere verificata la capacità in bilancio di ciascun partner di sostenere quell’entità devoluta al cofinanzamento.

Poiché come si è precedentemente espresso il costo sostenuto ai fini della realizzazione del progetto è di euro 3.012.863,80 euro la differenza da sostenere, in termini monetari, non essendo l’intero investimento coperto da finanziamento pubblico, è pari a euro 651.701,81. Con specifico riferimento a Sea Risorse, si rileva il necessario sostenimento di euro 229.641,99 non coperti dal finanziamento a fondo perduto o da credito agevolato.