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Le modalità di accesso ai fondi europei

I. 2 2 Le fonti di finanziamento europee

II.4 La progettazione europea

II.4.1 Le modalità di accesso ai fondi europei

La partecipazione a un bando europeo presuppone lo sviluppo di un’idea progettuale rispondente ai criteri definiti nel bando stesso e che si articoli sulla base di una corretta metodologia di progettazione, con strumenti e concetti semplici ma di particolare utilità, sia ai fini della maturazione e attuazione dell’idea che a supporto di chi valuta e finanzia il progetto, identificata nel sopratrattato Project Management. Normalmente tutti i soggetti giuridici possono beneficiare dei progetti europei, anche se i requisiti specifici a tal fine richiesti sono di volta in volta indicati nel bando. Più frequentemente tali proposte vengono presentate da imprese, Università, centri di ricerca, enti pubblici e privati, normalmente costituendo raggruppamenti (consorzi o partenariati), provenienti anche da diversi Stati membri dell’UE che esprimono diverse istanze del territorio o settore di riferimento e sono complementari in termini di capacità e competenze tecniche.

L’iter da seguire per ottenere un’agevolazione comincia con la pubblicazione dell’atto che formalizza il programma comunitario, previa decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Quest’ultima contiene informazioni in merito alla durata del programma, il budget, le disponibilità finanziarie e gli obiettivi.

La principale modalità di attuazione dei programmi UE è, come già visto, l’invito a presentare proposte (call for proposal) che contiene anche informazioni amministrative e finanziarie sul progetto da sovvenzionare, il bilancio disponibile, la durata, i criteri circa l’ammissibilità, oltre ai termini entro cui presentare la domanda; oppure mediante la pubblicazione di un bando specifico.

Questo documento viene solitamente accompagnato dalla «Guida del proponente, con l’indicazione dei criteri di valutazione delle proposte progettuali, le categorie di spese ammissibili, le modalità di pagamento e la natura del contratto»57. Altri documenti di supporto sono: la direttiva che fissa gli obiettivi nazionali degli Stati Membri relativi al settore di intervento, i Programmi di lavoro, i Libri Verdi (ovvero documenti di riflessione prodotti dalla Commissione Europea per raccogliere elementi che consentano di iniziare la fase di preparazione delle proposte legislative), i Libri Bianchi (documenti cioè di indirizzo generale prodotti dalla Commissione per preannunciare un Programma

57 Così Bonifazi A., Giannetti A., Finanziare l’impresa con i fondi europei: strumenti e opportunità

64 d’azione o proposte legislative imminenti) e i Piani d’Azione. L’informazione sui singoli bandi viene diffusa da tutti i centri di informazione finanziati dall’UE nei singoli Stati Membri, a cui spesso seguono giornate informative organizzate dalla Commissione Europea o dai punti di contatto nazionali dei singoli Programmi; anche il portale dell’UE fornisce informazioni sulle opportunità finanziarie disponibili, suddivise per settore58.

A prescindere dalle differenze interne, dovute alla particolare tipologia di programma, il bando contiene sempre: «informazioni sull’Amministrazione Aggiudicatrice, sull’oggetto del progetto e sull’importo di riferimento, informazioni di carattere giuridico, economico e finanziario oltreché tecnico (cauzioni e garanzie richieste, modalità di pagamento, requisiti di capacità economica e finanziaria, requisiti di capacità tecnica), criteri di aggiudicazione, tempistiche e scadenze»59.

I bandi possono costituire, nella maggior parte dei casi, occasione di ispirazione per nuove idee, al contrario di altri, in cui è già presente una predefinita idea progettuale, la quale può avere origine da un bisogno specifico delle imprese, della società o delle istituzioni, dalla volontà di realizzare una propria idea imprenditoriale o infine per intensificare gli scambi con altri soggetti, ampliando così l’utilizzo di informazioni ed esperienze.

E’ pertanto necessario, nel caso di preesistenza di un’idea di progetto, controllare in quale programma europeo la stessa possa rientrare, attraverso un esame approfondito dei documenti pubblicati, adeguandola al medesimo. Un primo discrimine per la scelta del Programma pluriennale di riferimento è la territorialità60 dell’idea progettuale, ovvero se quest’ultima trova realizzazione a livello europeo o anzi in termini locali, influenzando in tal modo anche la scelta dei partner di progetto; è importante inoltre ribadire a tal proposito come, mentre i programmi di cooperazione territoriale e i bandi finanziati dai fondi strutturali si applicano a un definito territorio, i programmi comunitari a gestione diretta sono maggiormente focalizzati su una specifica tematica. Una volta trovato il programma adatto all’idea progettuale, è necessario monitorare la pubblicazione dei bandi per il medesimo, analizzare la documentazione necessaria per

58 Europe Direct (Europe Direct, (Rete dei centri informativi promossi dalla Direzione Generale Comunicazione della Commissione europea)- Formez, Come presentare una proposta di progetto nell’ambito dei finanziamenti diretti dell’UE, periodo di programmazione 2014-2020.

59 Cfr. Bartolomei G., Marcozzi A., I fondi europei 2014-2020: guida operativa per conoscere ed

utilizzare i fondi europei, EPC Editore, Roma, 2015.

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preparare il progetto e verificare la sussistenza dei requisiti richiesti e dei criteri di ammissibilità61.

Per procedere alla redazione di un progetto europeo è necessario dotarsi dei seguenti documenti62:

1. programma pluriennale; 2. bando di gara;

3. le linee guida e/o programma di lavoro annuale;

4. il formulario (form), ovvero il documento nel quale occorre fornire precise informazioni sul progetto per il quale si richiede il contributo. Generalmente ogni bando propone un proprio formulario associato, che normalmente si compone di:

 titolo del progetto;  durata del progetto;  sintesi del progetto;

 descrizione del contesto e dello stato dell’arte, identificando le problematiche;  obiettivi generali e specifici;

 attività previste (macro-azioni e sotto-azioni);

 diagramma di Gantt (o cronoprogramma) per tracciare le tempistiche e l’avanzamento di un progetto, ivi ripreso successivamente;

 metodologia d’intervento;

 aspetti innovativi, così introdotti;

 valore aggiunto del progetto a livello europeo;  rischi e difficoltà;

 sostenibilità.

5. altri documenti eventualmente richiesti.

La maggior parte dei progetti richiede la costituzione di un partenariato, composto, soprattutto nell’ambito di progetti rientranti nei programmi “a gestione diretta”, da istituzioni provenienti da almeno due o più Stati membri, prediligendo quelli ampi e ben distribuiti geograficamente, dal quale i singoli partecipanti possono trarre indirettamente vantaggi individuali e allo stesso tempo contribuire in maniera significativa al raggiungimento dell’obiettivo di interesse generale europeo. La ricerca del partner può

61 Guida all’Europrogettazione, www.guidaeuroprogettazione.eu.

62 Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica – Formez, Project cycle

66 avvenire sulla base di partenariati costituiti nell’ambito di progetti già finanziati in precedenza, oppure essere creata ex novo. Poiché la ricerca dei partner, soprattutto transnazionali, può risultare complessa e lunga temporalmente, «è importante tenerne conto preventivamente, per evitare di compromettere l’approvazione del progetto e, dunque, la sua riuscita»63. Esistono inoltre delle banche dati per la ricerca di partner, disponibili sui siti web della Commissione Europea. La costruzione del partenariato richiede una precisa definizione di ruoli e responsabilità ed inoltre, costituendo un importante criterio di valutazione delle proposte progettuali, un’attenta stima delle competenze, capacità finanziarie ed esperienze degli stessi soggetti. Il partenariato nasce per opera del coordinatore (capofila o project leader) che è anche il proponente/responsabile di progetto al quale gli altri partner rispondono, rivestendo il ruolo di facilitatore, facendo da tramite tra i partner e preparando il, già citato, formulario, rappresentando inoltre l’organismo responsabile, dal punto di vista finanziario e legale, dell’attuazione del progetto. Quest’ultimo mantiene, durante le fasi di gestione del progetto, la supervisione sul progresso delle varie attività svolte da tutti i partner.

Al fine di garantire il mantenimento di un buon livello di comunicazione e relazione con tutti i partner, è buona norma, pur non essendo obbligatorio, stabilire, da parte del coordinatore, un partnership agreement, ovvero un accordo che regola i rapporti tra i partner, definendo le regole base per il funzionamento della partnership, oltre a chiarire la responsabilità individuale di ciascuno.

Il Progetto così formulato, va inviato via posta e sempre più spesso con procedura online entro e non oltre la data indicata sul bando, completo in tutte le sue parti. In particolar modo le richieste di finanziamento, nell’ambito dei programmi a gestione diretta, vengono inoltrate direttamente alla Commissione europea o alle Agenzie esecutive con sede a Bruxelles, o in altri Paesi; oppure, nell’ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei, tramite le autorità nazionali, regionali o locali di gestione dei Programmi Operativi64.

Alla candidatura, segue la fase di istruttoria e la valutazione da parte dell’Ente gestore (in merito alla sussistenza di tutti i documenti necessari oltre all’eleggibilità di tutti i partner candidati, alla valutazione qualitativa di questi ultimi e della proposta

63 Così Piccola guida a cura della delegazione dell’Unione Europea, Strumenti di finanziamento europei

per lo sviluppo di imprese e territori, hanno contribuito:Ameli M., Favalli V., Sassi S., Settembre 2016.

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presentata), con successiva pubblicazione della graduatoria di ammissione. L’esito positivo della suddetta fase viene formalizzato mediante la firma del contratto di finanziamento con il quale, dietro pagamento del contributo, normalmente in forma rateale, si può procedere all’avvio del progetto. L’iter si conclude con la rendicontazione finale e il monitoraggio dei risultati ottenuti. Le fasi appena introdotte costituiscono oggetto di dettagliata analisi nel successivo paragrafo.