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laviolenza controdielfatralporranoglianimiafatti ellre-mi. Tolomeo Lucchefeall’

Anno

1281.cene porge*11

a

efempio nell’illelfonoftroPopoloLucchefe, chenon potè elferraffrenatoinaltro limilecafocontro Pefcia.

Nemmeno

diGregorio IX.puòdubitarli folfeun Pon-teficefornitodibuoneintenzioni,Tanto,edegno degnif-fimodicommendazione,di cuilifache ben fervito, e

non

malcircondatofucapaciflìmodibuoniflìmecofe.

Ma

il P.

GravefonnellaStoria EcclefiafticaEdizionedi

Roma

del 1719.

Tomo

V.pag. 84.ciporgeonderaccoglierechenet 1227.quandofuelettoPapa dovetteelferepiùche ottuage-nario. Scrive, 0 biitGregorius IX. proptcerirenaritcs,

Anno

1241. cheèciò che avevagiànarratoanco Matteo. Paris.

E

che doveffeelfereditantaetà,fideduce ancoradal nfa-perfichenell’Anno1195.,già eraAbate delMonaftero diMonte-Subagio,fenzachecfflliquellofolfel’Anno

pri-mo

della fuaAbbazia,o chefolfealloramoltogiovine \a].

puòrecarmaraviglialadiluielezioneinPapainuna etàsigrande.Dell’immediatofuoSuccelfore CelellinoIV.

filegge che temporeluxpromo’ioniseratanùqqus

^

infir-. mofus(b).S.AntoninoArcivefcovodiFirenzeIcriifeche erafenex

&

infìrmus,eurialtroScrittoreIoha detto ve-terana!.PoièdunqueancheGregorio IX.elferealfuntoal pontificatoinetàdecrepita.

E

in taleetàcomefigurarcelo inbuonoflatodadifenderfidalleforprefedeinemici della Repubblica,ede’

meno

rettiMinillriTuoi,deiqualiMatteo*

Paris feguitato daaltriJafciòfcrittoche erano macchiati di venalitàerapacità?Rifpetto a quei tempigliftoriografi -ealtriScrittoricidannoceni racconti,chelefonoveri , nonpolfonomaiattribuirli allabontàefaggezzadi Grego-rioIX. noningannato.

Iohooffervato quello4thèfeilbuonPontefice infìfte-vaprelfoiLucchefiperchèdefillelfero dall’ infettarei Gar-fagnini,idiluiMiniftri11,ivano dietro ainfellarecon in-giurie e violenzenelloro propriofoggiornoiSignoridel Caftellodi Miranda,echefe GregorioIX.pretefedai

Vedanfi gli Anp.aliCiftercienfideiPP. Mittarellie CofladoniTom.VI.p.2^7.

'b)NellaVita di«donelTom. III. P.II. RiI. S.

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Dissertazione.

pi Xucchefiche compenfalfero leingiurie, rifarcideroidanni, epacifero quattromilamarchediargento,cioèpiùdi20.

mila odierni zecchini-, vierafralorochimaneggiava che queidifgraziatiSignorivendederoallaS.Sede quel Caftel-10conefpreflarinunzia diedere competifa'tiquantoalle in-giurieeviolenzericevute, e dicelferonelloStrumentodi vendita,-ohe èdel 1254.=3 Item quitlamus,xemittimus

&

patlumfacimus de non perendo vobisDominojllatrino-recipien -tinomine

Romane

Ecclefixomneminjuriam,omnemque violen-ti

am

infuriarumnobisillatamindiiìoCaflrorei occajtone di-lli Cajbri(a),

A me

pareche fe aveano dirittodielfer ccmpenfatidelledetteingiurie e violenze, dunquefurono ingiuriatieviolentaticontro giuftizia,ecosiiotemoaliai che daMiniftrififfattipervoglia egloria,predoun Pon-teficevecchiflìmo

,diaver procuratoalla S-Sedeun cofpi-cuoacquifto temporale,potelfeedereordita o follecitata unaviolenzaanco controinoftri.

Se ora1Mibiftridella SedeÀpoftolica fono ìnteger-rimieinappuntabili,nonfenepuòdedurre fianoflatita-' 11inogni tempo.

Anco

ne’tempi piùantichi i

Romani

Ponteficihanno dovutopenfareariparareleloroviolenze eufurpazioni,eforfèanche aqualche cafo limilea quel-lo dellaGarfagnana.IlPontefice S.Gregorio

Magno

do-vettefcrivereaPietro fuoSuddiacono:Perveniradmeab Antoninitemporibusnunc ufaueinhocdecenniomultosa Ro-manaEcclefia(cioèHaidileiMiniftri)quafdamvidencias pertuliff'e,itautpubliceconqueranturfinesfuosviilenter in-vafos,mancipioabjlrafìa, res eri

am

mobilesmanu,non Sudi-cioaliquo ablatas.In quibusvoloutexperientiatua vehemen-terinvigila utquidquid perhocdecennìum inventrit violen-teraVatumvtlJubnomine Ecclefixinjufltdetineri,hocei ctifuseffecognoverit,prxfentis prxcepti meiauSiorìtaterejìi -tuat

(bj.-ScenHendopoia’tempi piùballi,epofteriorieziandio alSecoloXIII., mi vengonoallamente ifatti ftrepitofif-fimifra Gregorio XI. elaRepubblica Fiorentina negli

An-(«)L’ Iflrumento,o Cartai ftampatanelTom.I. Antiqui-taf.Italie.&c.allacol.69o.

(b)TuttalaLètterafileggenelTom.II.dei Mifcella-neidel Baluzioediz. diLucca,

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Anni efegg.,echeS.AntoninoArcivefcovòdiPìj

reme

nondubitòpuntofparlaredc’Miniftridella S.Sedè diquei giorni fcrivendo:dominatuttorumfuperbuteratj necEccleft*tantum Urbes,verumedamlibertiCivitaietfibì fubdtre cupiebtnt,e foggiunscndo,optimi rottone probarì poffet,tulpatnomnemin ptjjimostiltut Minijlrosefferefin-'

dtndam[a], <

Or

cheioconlamenteridondanteditutte fìrtatte ri-membrarne, nonabbiafapuroaccomodarmiacredere cie-camente,che nel fattodellaGarfagnanai foliLucchefi averteròiltorto, eGregorioIX»percolpa de’ <uoi Mini-Ariede’nemicidellaRepubblicanon porerteeffcrincorfc»

inunvero sbaglio,fperononvi faràchi vòglia farmene*

una nprenfìone.

Mi

fono tenuto fofpefò; epetò niuno potrà rinfacciarmimifialafciatoftrafcinaredall’amore del-laPatria.Intalertatodifofpenfìone,mi fono predato a unadiligenterevifionediCaufa,e martìmea eliminare feveramentefurtirtache laS.Sede averte unbuondiritto rullaGarfagnana,come hannoopinatoefcrittoMonfìgno-*

reGarampi,eilcelebreAbateGaetano Cenninell’Opera DominationisPontifii'u Sic.rifondendoloambeduenel tito-lodiereditàdellagranConcerta Matilda, e sforzandoli dimortrareche quella Provinciafuunbene propriodi

Ma^

tilda»Quindiiononho rotta, nèholafciata lamia indif-ferenza,efofpenfìone,fenonallorché fonogiuntoa ve-derchiaro cheleloroprovenonconcludono puntochela Garfagnanafìafiataun dominiopropriodiMatildaj ea vederaltresìcheda niun luogo apparifce cofa chene arti-euridiundiritto dellaSede ApofiolicafuquellaProvincia,

ma

che anziiltempoe gli effettimontaronoche Gregorio IX.J’avevapretefaatorto, echenon mancanobuoni mo-tivi ondefondatamente credere cheilbuonPontefice do-vetteefferingannato dainemici dellaRepubblica, e dai me-norettiMinirtrifuoi.

«..

*

Solamente dopolachiaracognizionedituttociò,

mi

fono determinatoartendpre laprefente Difiertazione, ps-rendomichemifarebberiufeiroriparareallafopradderra ma-lacomparfa deinortri. Imperocchéfevengoa capodifar manifefto chelecofe (lavanoedannonell*anzidetto

modo;

. già

« *

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Hiftor.Tir.XXlI.Cap.I.§»la

DISSERTAZIONE.

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