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I Servizi Sociali del Municipio

2. Front-office di II Livello per:

- l‟approfondimento della richiesta dovrà svolgersi in uno spazio dedicato al singolo cittadino, sempre all‟interno del servizio, ma successivo alle attività di prima informazione. Esso dovrà essere realizzato attraverso colloqui professionali con un segretariato sociale, che consentano una valutazione delle domande sociali, l‟avvio dell‟istruttoria amministrativa, dove occorra, e l‟invio al Servizio Sociale Municipale professionale per una presa in carico».334

3. “Servizio Agenda”, per far sì che i cittadini possano organizzare dei colloqui presso il

servizio sociale professionale del referente municipio per una successiva presa in carico.

4. “Back office, in cui si svolgono tutte le attività parallele alle azioni del front office (I e II

Livello):

333 ROMA CAPITALE, Avviso Pubblico, Realizzazione del Servizio di Segretariato Sociale del Municipio

VII, Roma 2015, p.2.

334

ROMA CAPITALE, Avviso Pubblico, Realizzazione del Servizio di Segretariato Sociale del Municipio VII, Roma 2015, p.2.

- Pubblicizzazione del servizio, diffusione delle informazioni relative alle attività; - Rilevazione dei dati relativi al territorio attraverso indagini sui vari temi legati ai

bisogni dei cittadini;

- Elaborazione e aggiornamento dati per l‟inserimento nella Banca Dati e dell‟Agenda informatizzata delle risorse;

- Rilevazione e raccolta dei flussi di attività e dei bisogni; - Osservatorioprivilegiato della fragilità e del disagio sociale;

- Raccordo e scambio con il Servizio Sociale professionale delle risorse e dei dati raccolti dal Segretariato;

- Monitoraggio sistematico dei dati sui servizi integrati;

- Verifica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni effettuate per promuovere riflessioni e azioni di welfare locale;

- Mantenimento e potenziamento delle forme di partenariato con realtà associative del territorio per la gestione delle attività condivise.335

Gli strumenti operativi informatizzati insostituibili per l‟operatività del Segretariato Sociale sono: la Banca Dati degli utenti, l‟Agenda Informatizzata delle risorse socio-sanitarie territoriali e cittadine e il Servizio Agenda per gli appuntamenti del cittadino con il Servizio Sociale professionale.

Gli interventi sono attivati previo colloquio con un assistente sociale e previa stesura di un progetto individuale e sia la loro concretizzazione sia il loro tempo di erogazione sono subordinati all‟effettiva disponibilità di risorse economiche proprio al momento della stesura del progetto.

Il Piano d‟Intervento Individuale può prevedere pacchetti di servizi costituiti da diverse tipologie di interventi: individuali, di gruppo, familiari, flessibili, di assistenza indiretta, di assistenza mista.

Riguardo alle figure professionali, la riferita struttura organizzativa è composta da 4 Assistenti Sociali, 4 Operatori di accoglienza e 1 informatico.

Il Segretariato Sociale, appunto, si avvale di diverse norme tanto in ambito nazionale (la Legge-quadro 328/200, come già sottolineato) quanto locale (delibere regionali e comunali) nella progettazione ed erogazione degli interventi.

Riguardo alla procedura di lavoro con la popolazione è importante sentire le testimonianze dei professionisti. Avvalendosi, dunque, dell‟intervista collettiva rivolta ai

professionisti336 delle due sedi del riferito servizio, al Segretariato Sociale possono rivolgersi tutti coloro che ne hanno bisogno.

È un ufficio prevalentemente di accoglienza, quindi si accolgono i cittadini che si presentano, indipendentemente anche dalla loro […] residenza, domiciliarità. Quindi vengono accolti, ascoltati e informati rispetto a una serie di questioni che pongono solitamente quando vengono qui. Vengono informati e poi, in base alla richiesta […], al tipo di consulenza che deve essere fatta, vengono inviati ai servizi, che noi chiamiamo servizi di secondo livello, quindi vengono inviati al servizio sociale professionale o al servizio del territorio, del distretto, dell‟ASL. Oppure, se ad esempio non hanno la residenza, come a volte capita nel nostro territorio, vengono inviati al Segretariato Sociale del proprio Municipio, perché l‟intervento dei Servizi Sociali dipende […] da dove ogni cittadino ha la residenza.AS2

In linea generale riguardo al Segretariato Sociale, oltre ad accogliere tutti cittadini, ciò che lo rende, secondo le parole del AS 3, «un servizio che non discrimina, nel senso che accoglie, anche stranieri senza permesso di soggiorno, […] è un servizio che non discrimina, né per sesso, né per religione, carte, burocrazia, permesso di soggiorno», in cui «l‟accolto e l‟accoglienza non vengono mai negati a nessuno». Cerca anche di informare e inviare agli altri servizi a seconda del tipo di consulenza, oppure al Segretariato Sociale del municipio di residenza del cittadino.

Dalla Carta di qualità dei servizi (2013) si può osservare che l‟elenco degli interventi offerti dai Servizi Sociali del Municipio VII è costituito da:

336 Al fine di rendere i racconti dell‟intervista collettiva rivolta ai professionisti del Segretariato Sociale del Municipio VII più comprensibili e rispettosi delle regole di privacy, ogni professionista è stato indicato con AS 1, AS 2, AS 3, AS 4.

Tabella 6 - Interventi offerti dai Servizi Sociali del Municipio VII. Anno 2013

Interventi a favore degli anziani Assistenza domiciliare

Case di riposo Centri anziani

Centri diurni anziani fragili

Interventi a favore di persone affette da Alzheimer e demenze assimilate Dimissioni protette

Residenze Sanitarie Assistite (RSA). Compartecipazione alla spesa della retta di ricovero Soggiorni anziani e altre attività ricreative

Sostegno economico

Rilascio Tessere COTRAL a tariffa ridotta Inserimento mense e dormitori

Iscrizione alla posizione anagrafica dei senza fissa dimora (“Via Modesta Valenti”) Interventi a favore dell’età evolutiva Affidamento familiare

Adozione

Interventi a favore delle persone disabili Assistenza domiciliare

Contrassegno invalidi

Posto auto personalizzato

Centri diurni per disabili

Compartecipazione alla spesa per attività riabilitative Sostegno economico

Rilascio Tessere COTRAL a tariffa ridotta

Interventi a favore di nuclei familiari e adulti Sostegno economico

Rilascio Tessere COTRAL a tariffa ridotta

Inserimento mense e dormitori

Iscrizione alla posizione anagrafica dei senza fissa dimora (“Via Modesta Valenti”) Fonte: Elaborazione propria.

Da questo elenco si può notare quanto gli interventi dei Servizi Sociali si siano concentrati in differenti categorie di utenti (anziani, minorenni, persone disabili, nuclei familiari e adulti), su cui sono state avviate azioni per rispondere a bisogni specifici di ciascuno delle categorie, come ad esempio case di riposo per agli anziani e centri diurni per le persone disabili.

Oltre a questa caratteristica, è stato possibile rilevare quanto l‟intervento di “sostegno economico” sia un elemento costante in ogni categoria.

Comunque gli interventi dei servizi sociali avviati dal Segretariato Sociale sono rivolti ai cittadini appartenenti soprattutto alle «fasce di popolazione più fragili».337 Tra quelli più vulnerabili si segnala il:

Quadro generale degli interventi del Segretariato Sociale del Municipio VII mirati al contrasto alla povertà

Tabella 7 – Interventi per il contrasto alla povertà del Segretariato Sociale del Municipio VII.

Sostegno Economico per il superamento dell’emergenza abitativa

Descrizione: È un intervento di tipo economico transitorio (durata massima quattro anni) utile al

superamento dell'emergenza abitativa. Il contributo economico ha durata annuale e può essere rinnovato fino ad un massimo di 4 anni. L‟importo erogato può giungere fino al 90% del canone d‟affitto e comunque non può mai essere superiore a € 516,00 mensili.

Destinatari del servizio: Nuclei familiari o persone singole che versano in gravi e accertate

condizioni socio-economiche a causa di eventi di forte disagio (sfratti, sgomberi disposti dalla Forza Pubblica, eventi catastrofici e calamitosi, certificazione della Asl di ambiente malsano o inagibile), che risiedono stabilmente nel territorio del Municipio, cittadini italiani o stranieri in regola con i documenti prescritti dalla normativa vigente.338

Inserimento mense e dormitori

Descrizione: È un servizio diretto al rilascio di una autorizzazione alla consumazione del pasto

(pranzo/cena), e/o al pernottamento presso le mense sociali e/o i centri di accoglienza convenzionati con Roma Capitale.

Destinatari del servizio: Cittadini senza fissa dimora e/o persone svantaggiate con rilevanti

problemi di emarginazione sociale e relazionale.339

Iscrizione alla posizione anagrafica dei senza fissa dimora (“Via Modesta Valenti”) Descrizione: È un servizio effettuato in tutti i Municipi che permette l‟iscrizione a Via Modesta

Valenti: un indirizzo anagrafico convenzionale, ossia non reale. Questa posizione anagrafica consente il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, tra i quali il diritto di voto, la possibilità di ottenere i documenti di identità e le relative certificazioni anagrafiche, l‟accesso a contributi, prestazioni e servizi. L‟attivazione dell‟iscrizione anagrafica presuppone da parte del richiedente l‟accettazione di alcune norme di comportamento, tra cui il mantenimento di contatti periodici con il Servizio Sociale che ha disposto l‟iscrizione. Il mancato contatto con il Servizio Sociale può determinare la cancellazione dalle liste anagrafiche.

Destinatari del servizio: Persone senza fissa dimora presenti stabilmente sul territorio e prive di

domicilio.340

Fonte: Elaborazione proprie.

337

ROMA CAPITALE, Avviso Pubblico, Realizzazione del Servizio di Segretariato Sociale del Municipio VII, Roma 2015, p.1.

338 ROMA CAPITALE, Municipio Roma VII, Servizi Sociali, Carta della qualità dei servizi, Roma 2013, p.48.

339

Ivi, p.49. 340 Ivi, p.50

Nel quadro normativo del Comune di Roma ci sono due delibere mirate al sostegno economico:

 La Delibera n.154/1997 - “Interventi di sostegno al Nucleo Familiare e alla singola persona: Progetto in Intervento Globale”. L‟idea di “progetto globale” si avvale di interventi programmati di natura sociale ed economica che potrebbero portare alla rimozione delle cause del disagio familiare o personale. Possono comportare borse di studio e corsi di formazione professionale, tirocini-lavoro, borse-lavoro, sostegni al reperimento, ecc. La delibera prevede anche interventi economici per la non istituzionalizzazione dei minori, a favore di persone che hanno commesso reati contro la collettività.

 La Delibera n.163/1998 - Regolamento per il sostegno economico per il superamento dell‟emergenza abitativa.

Entrambi i richiedenti hanno il proprio accesso condizionato alla verifica dei mezzi, valutati nei termini dell‟ISEE.

Inoltre, i professionisti hanno spiegato l‟uso di altri parametri sociali e sanitari, oltre al reddito mensile, per la valutazione delle situazioni di vulnerabilità, ad esempio:

Patologie, invalidità, […], incidenti sul lavoro, cioè tutta una serie di documenti che il cittadino può presentare anche per avvalorare il suo stato di bisogno e salute, oltre all‟aspetto sociale [..]: la perdita di lavoro, la cassa integrazione, la ricerca di lavoro, lo sfratto, l‟impossibilità di pagare il mutuo, la presenza di minori, oppure la presenza di disoccupati maggiorenni. È diventato un problema anche quello, avere figli maggiorenni, che hanno finito gli studi, ci sono anche laureati in molti casi; però ci si rende conto, come genitori, di essere ancora un supporto economico, che poi diventa alla fine una spesa, […]. Quelli sono i parametri. […] In Italia come si fa a dire che una persona è povera? Sono questi parametri che vanno messi insieme […]. Questo è l‟elemento proprio fondamentale! Cioè non si è poveri se si ha un solo problema, bisogna considerare sempre la situazione nella sua complessità.AS2

Tutti questi sono parametri fissi della valutazione del Servizio Sociale, di un assistente sociale che deve mettere insieme e fare un quadro della situazione; un assistente sociale, mai come adesso, deve fare quest‟opera proprio di costruzione delle basi per avere una visione chiara della situazione, più chiara possibile. Quindi, i parametri sono vari e vanno messi insieme, perché è quello che poi crea disagio, povertà e fragilità sociale. Non è solo la povertà, non è soltanto una questione economica; la fragilità sociale può essere anche un‟altra cosa: mancano le risorse; anche se abbastanza autosufficiente, un anziano che vive da solo, anche se non ha litigato con i figli, magari ha vicini di casa che non guarda nemmeno; anche così si è fragili. Questo in linea generale. AS2

E‟ come il concetto di salute. Va di pari passo con il benessere. Non è solo l‟assenza di malattia! AS3.

Malgrado le norme legislative si avvalgano di parametri eminentemente economici per valutare le situazioni di povertà, come osservato nel capitolo III con l‟analisi dei rapporti ufficiali riguardo a questo bisogno e come riferito dagli assistenti sociali, vanno evidenziati l‟utilizzo di altri parametri e l‟esistenza di un approccio multidimensionale e consustanziale.

Se si considera solo il sostegno economico mirato al “nucleo familiare”, si vedrà, piuttosto che una misura strategica di contrasto alla povertà, un intervento occasionale, di contenimento, avviato dal Comune in un momento storico diverso, prima della crisi, in cui non c‟era la forte incidenza della povertà ormai vissuta dalla popolazione.

Dall‟immersione nel quotidiano del Segretariato Sociale, tramite l‟indagine tra i suoi professionisti, si è osservato che ci sono anche altre azioni avviate persino nella Regione Lazio.

Così, i professionisti hanno segnalato progetti nell‟ambito del reinserimento lavorativo, come ad esempio le borse-lavoro. Tra le esperienze menzionate dai professionisti dei Segretariati Sociali intervistati citiamo:

Da noi, per esempio, nell‟ex X Municipio, per parecchi anni, ma anche attualmente, viene creato un progetto legato alla re-inclusione sociale e lavorativa; progetti di attività socialmente utili su persone socialmente fragili, che accompagniamo in un percorso di inserimento in organismi, aziende cooperative per una esperienza, per lo svolgimento di una attività lavorativa, per un potenziamento delle capacità individuali. Viene fatto un bilancio di competenza. Vi è stato anche un progetto nell‟ambito della Legge 328 sull‟orientamento e la re- inclusione sociale proprio riguardante lo svolgimento di attività lavorative, offrendo sostegno e poi possibilità affinchè l‟individuo sviluppi le sue capacità personali per poi intraprendere un percorso autonomo. AS 1.

Le borse-lavoro, di cui parlava AS 1, sicuramente rientrano tra le azioni di contrasto alla povertà, che il Servizio Sociale utilizza per contrastare, per implementare e potenziare l‟inclusione sociale.”AS 2.

Inoltre, anche in occasione dell‟intervista, i professionisti hanno fatto riferimento a due Delibere della Giunta Regionale (DGR) n.199 e n.511 entrambe del 2013, indirizzate alla regolamentazione dei tirocini di orientamento e formazione o di inserimento o reinserimento, destinati ai:

- soggetti con disabilità non inseriti nelle convenzioni del collocamento mirato ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68 e s.m.i.;

- soggetti inseriti nei programmi di assistenza ai sensi dell‟art. 13 legge 11 agosto 2003 a favore delle vittime di tratta;

- soggetti inseriti nei programmi di assistenza e integrazione sociale ai sensi dell‟art. 18 decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 a favore di vittime di violenza e di grave sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali;

- soggetti titolari di permesso di soggiorni rilasciato per motivi umanitari di cui all‟articolo 5, co.6, decreto legislativo n. 286/1998;

- richiedenti protezione internazionale e i titolari di status di rifugiato e di protezione sussidiaria di cui all‟art. 2, lett. e) e g), decreto legislativo 28 gennaio, n.25;

- richiedenti asilo come definiti dal decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 2004, n.303.341

Un altro dato emerso nell‟intervista è il profilo generale, specificamente quello della formazione tecnica ed etica dei professionisti, purché tutti assistenti sociali. Tale professione, secondo l‟Art. 2 del proprio Codice Deontologico (2009):

è al servizio delle persone, delle famiglie, dei gruppi, delle comunità e delle diverse aggregazioni sociali per contribuire al loro sviluppo. Ne valorizza l‟autonomia, la soggettività, la capacità di assunzione di responsabilità, li sostiene nell‟uso delle risorse proprie e della società nel prevenire ed affrontare situazioni di bisogno o di disagio e promuovere ogni iniziativa atta a ridurre i rischi di emarginazione.

I professionisti hanno ritenuto che, al di là del compimento delle procedure istituzionali, hanno anche dei principi e motivazioni proprie, in accordo al lavoro svolto:

Noi, insomma, ci crediamo: empowerment ed esigibilità dei diritti. […]Noi crediamo anche nell‟importanza di informazioni che possono essere uno strumento per esigere un diritto. Mi viene in mente che negli anni scorsi il fatto che la patente fosse un documento di riconoscimento valido non era scontato per tutti gli uffici. […]È una piccola cosa…un documento, però diciamo il processo che abbiamo in testa è quello di fornire informazioni che le persone possano utilizzare.

Nonostante si abbia la consapevolezza del limitato ambito d‟interventi, gli assistenti sociali intervistati hanno voluto evidenziare il principio di essere «al servizio delle persone», nel senso di lavorare con gli utenti e far sì che essi trovino i mezzi per raggiungere la propria autonomia.

Tuttavia, molte sono le sfide e le difficoltà da affrontare nella realizzazione del servizio e degli interventi. Le dichiarazioni dei professionisti evidenziano che la

principale sfida riguarda le risorse economiche per fare in modo che gli interventi siano veramente concretizzati:

Le difficoltà riguardano in parte le risorse economiche. AS 3 Questo è un po‟ in generale. AS 2

È vero che tu puoi fare l‟accoglienza e l‟accolto. Già il livello relazionale è molto importante. Però, poi le persone hanno pure necessità di azioni concrete e al momento ci sono un po‟ di difficoltà nel mettere in campo queste azioni concrete. AS 3

Se nella sfera dei Servizi Sociali per i cittadini i professionisti sono importanti, gli interventi si avvalgono di risorse personali e tecniche, senza le quali gli interventi rischiano di non realizzarsi come azioni concrete.

Un altro punto trattato nell‟intervista riguarda i principali bisogni dei cittadini che si rivolgono al Segretariato Sociale. I professionisti hanno in proposito dichiarato la presenza non di un solo bisogno, perché le persone dichiarano di averne tanti; tali bisogni individuali sono anche collegati ai problemi generali, nazionali:

Sicuramente ci sono dati che si accumulano e in qualche modo sono legati al momento di difficoltà più generale che in una regione o paese. Nel macro diciamo che poi le problematicità raramente arrivano pulite come richieste, abbiamo una funzione anche di decodifica della domanda.

Secondo le domande […] i problemi sono correlati e naturalmente non c‟è quasi mai un solo problema, un solo aspetto. Generalmente i problemi dipendono dal lavoro, dalla casa... AS 4

Così, il lavoro e la casa sorgono come i bisogni che più spingono le persone a rivolgersi ai Servizi Sociali; a questi si sommano anche quelli correlati alle fasce d‟età, come quello delle persone in età produttiva che hanno perso il lavoro e non sono pensionabili, gli anziani che spesso si trovano soli o le persone che, pur lavorando, non riescono a pagare l‟affitto:

Un anziano sempre più anziano, spesso è sempre più solo con domande anche fisiche[…], ma la solitudine non è solo generata dal fatto che sia anziano; magari perché la rete familiare è assente, ci sono conflitti all‟interno della rete, o anche un reddito basso come diceva AS2, […], un problema relazionale. Non è soltanto l‟anziano solo, ma perché l‟anziano è solo? Per tutta una serie di modifiche.AS3.

Comunque è stato segnalato dai professionisti come i problemi economici, manifesti ad esempio nel basso reddito, possono generare e influenzare direttamente gli altri aspetti, tra cui i rapporti affettivi e familiari:

Un lavoro che non permette di pagare l‟affitto, non permette di pagare un aiuto a tua madre anziana, ecc…e genera anche conflitto all‟interno della stessa famiglia. Perché quando c‟è una sofferenza economica all‟interno del nucleo familiare, questo mette a rischio la relazione personale, il conflitto inter familiare; e scaturisce un disagio, un forte disagio. AS3

La società si sta molto impoverendo sotto vari punti di vista insomma, anche a livello di solidarietà. AS4

Il quadro segnalato dai professionisti si presenta come una realtà dove la crisi vissuta dalle famiglie italiane si manifesta più incisivamente nell‟aumento del tasso di disoccupazione, come una situazione di “conflitto”, “sofferenza” e “impoverimento”, utilizzando le loro stesse parole.

Ma si può anche notare che in questo quadro sembra che non ci sia la figura dello Stato, le famiglie vivono le loro sofferenze, si impoveriscono sole, senza che i loro disagi siano sanati dall‟entità pubblica.

Riguardo al profilo di povertà di genere, differentemente da quello osservato nel profilo degli utenti della S.O.S, al Segretariato Sociale si rivolgono soprattutto le donne.

Si noti che in occasione della realizzazione della domanda durante l‟intervista collettiva tutti quanti i professionisti hanno subito risposto: le donne.

Sono più le donne, possiamo dire con certezza, è un dato che negli anni è rimasto assolutamente invariato, sono sempre le donne AS1.

Sempre le donne, un piccolo aumento degli uomini si è avuto proprio con il problema della disoccupazione, forse […],però in genere è la donna che si prende cura delle problematiche della famiglia. L‟uomo ha meno coraggio, la donna affronta il mondo e cerca di risolvere il problema, va avanti e cerca di risolvere il problema(ride) AS 3

Inoltre, dai racconti menzionati si potrebbe anche ipotizzare che, se per gli uomini la povertà è stata vissuta in maniera più intensa dopo gli anni della crisi. All‟interno del “nucleo familiare” le donne sono coloro che, nonostante abbiano un lavoro remunerato,