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Essendo questo studio il prodotto di una ricerca di dottorato, frutto dell‟interscambio intellettuale e culturale tra l‟Università degli Studi Roma Tre (Roma/Italia) e l'Universidade Federal de Pernambuco (UFPE - Recife/Brasile), esso è rivolto al confronto tra due sistemi sociali evidentemente dissimili fra loro, nello specifico tra due paesi: Brasile e Italia. I due punti focali di questa indagine sono, dunque, la città di Fortaleza, capoluogo dello Stato Ceará (Brasile) e la città di Roma, capitale d‟Italia, situata nella regione Lazio.

La scelta dei luoghi che ha reso possibile l‟indagine si è fondata da una parte sulla conoscenza del territorio, nel caso della città di Fortaleza, dall‟altra sul locus del Dottorato di Ricerca, appunto la città di Roma.

Si tenga poi conto del criterio di rilevanza del fenomeno studiato, e cioè, come in queste due città la manifestazione della povertà e anche delle sue forme di contrasto siano in rilievo. Infatti, tra le città metropolitane brasiliane, Fortaleza è la terza con il peggior Indice di Sviluppo Umano per Comune.228

A Roma, comune italiano più popoloso, si osserva una realtà plurale, ossia, le manifestazioni di povertà sono molto variegate. Oltre alle note ripercussioni della crisi, la capitale italiana è anche intesa come un centro di forte attrazione per gli immigrati, tanto

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PNUD, IPEA e Fundação João Pinheiro, Atlas do Desenvolvimento Humano nas Regiões Metropolitanas Brasileiras, Brasília 2014 (traduzione propria).

delle altre regioni nazionali quanto di quelli stranieri. Concentra anche popolosi raggrupamenti e centri etnici Rom e Sinti.

La durata del presente studio è stata di tre anni, dei quali il primo è servito a reperire documenti, materiale informativo di carattere teorico, principalmente per quanto riguarda la realtà italiana; tale materiale è stato utilizzato come panorama di riferimento per l‟individualizzazione dell‟oggetto di studio e ha reso poi possibile la ricerca empirica negli anni successivi.

In occasione del periodo iniziale di raccolta dei documenti sul welfare italiano e sul Sistema Cittadino di Interventi e Servizi Sociali, si è constatato quanto tra le diverse aree individuate, a proposito dei bisogni da soddisfare, sia presente quella di “contrasto alla povertà”. Notevole, se si considera che le esperienze odierne delle politiche sociali in Brasile si sono concentrate principalmente in tale ambito.

In seguito è stata fatta una raccolta di documenti statistici nei due paesi, nell‟intento di comprendere come il fenomeno della povertà sia misurato e caratterizzato. Tramite questa prima fase di approfondimento, sia in Brasile sia in Italia, sono state osservate alcune analogie, ad esempio le disuguaglianze regionali e la diversa maniera in cui la povertà colpisce gli individui, essendo più forte in determinati gruppi piuttosto che in altri; si pensi alle donne, soprattutto se straniere, le persone che si dichiarano di colore nero, ecc.

Da questo passo iniziale ci si è poi mossi verso la seconda fase: l‟individuazione dell‟obiettivo principale della ricerca e delle voci su cui svolgere l‟indagine. Il fenomeno in questione riguarda, quindi, le forme di contrasto alla povertà femminile nelle sue diverse forme d‟azione, sia da parte dello Stato (cioè i servizi, gli interventi e i programmi specifici per le donne in tale situazione), sia da parte delle associazioni e organizzazioni di quelle donne che nella propria realtà e per far fronte ai loro bisogni sono riuscite a individuare e concretizzare diverse strategie.

Con quest‟analisi, dunque, si vorrebbero avere due punti di vista di una stessa unità, in cui l‟osservazione del fenomeno sia rivolta a “ciò che appare”, ossia alle azioni dello Stato, e a “ciò che manca”, cioè, alle risposte delle donne di fronte alla gamma di bisogni umani e alle possibili fragilità dello Stato.

L‟oggetto centrale del suddetto studio è quindi lo “sguardo delle donne” sul mondo e su tali politiche e interventi, insieme al loro modo di agire su di essi. Si considerano le donne come individui che agiscono sul mondo, piuttosto che come “utenti” di politiche e interventi sociali.

E come afferma Sartre:

il pensiero è pensiero en situation; l‟engagement, l‟impegno verso il mondo, è la conseguenza inevitabile e logica di questo esserci. Se l‟essere umano è ricerca di sé, ricerca della propria libertà, essa non sarà mai il prodotto di una riflessione individuale ed isolata, sarà sempre ricerca nel mondo, tra la gente, nelle strade delle città. I limiti di realizzazione dei miei piani, la possibilità di portare a termine i miei progetti non dipende solo da me, dipende dagli altri e dalle condizioni strutturali con le quali avrò a che fare. Se le condizioni favoriranno la mia libertà, avrò più possibilità di essere me stesso, avrò più margine per realizzare i miei progetti. Per questo impegnarsi nel mondo è spesso il miglior modo di trovare sé.229

Così, le domande centrali di questo studio sono:

 Di fronte alle situazioni di disagio, quali sono le risposte delle donne per far fronte al loro bisogno? Come le donne valutano gli interventi erogati dallo Stato?

Tra gli altri obiettivi si aggiungono:

 L‟identificazione sia delle manifestazioni di povertà, che delle soglie sulle quali erogare gli interventi, associazionistici e statali;

 L‟analisi degli attuali servizi, interventi e programmi di contrasto alla povertà femminile, erogati dai Comuni di Fortaleza (Brasile) e di Roma (Italia).

E come precedentemente segnalato, piuttosto che in maniera arbitraria, la scelta dei soggetti della ricerca (le donne) si è basata sul manifestarsi del fenomeno, ossia, sui dati raccolti tanto nei due paesi quanto a livello mondiale; è stato, infatti, osservato come tale gruppo specifico sia considerato vulnerabile alle situazioni di disuguaglianze e povertà.

Si deve considerare anche l‟importante protagonismo politico delle donne sia nella partecipazione negli spazi politici, ad esempio nella Commission on the Status of

Women (CSW), sia nella creazione di istituzioni non governative e movimenti autonomi

per appagare i loro bisogni. Entrambi i fattori sono stati rilevanti per la scelta dell‟elemento “associazione delle donne” e “povertà femminile”.

Il criterio di scelta del periodo analizzato (negli ultimi dieci anni) si è basato sul “manifestarsi del fenomeno” nelle due realtà, cioè da quando sono state avviate nuove forme di contrasto alla povertà da parte dello Stato.

Nello specifico, nei paesi dell‟America Latina, sono state erogate nuove forme di trasferimento diretto di reddito alle famiglie e agli individui ritenuti veramente poveri. In Brasile, ad esempio, si fa riferimento al Programa Bolsa Família (PBF) e alla Politica

Nacional de Assistência Social (PNAS/2004), entrambi creati nel 2004; tali iniziative,

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C. TOGNONATO, Sartre e la sociologia: osservare, percepire, immaginare, in Nestore Pirillo (a cura

associate a una politica economica stabile, hanno contribuito in gran misura alla riduzione degli indicatori di povertà nel paese.

In Europa, il 2010 è stato segnalato come l‟anno per la lotta alla Povertà e all‟esclusione sociale.

Inoltre, a livello mondiale, per quanto riguarda specificamente le forme di contrasto alla povertà si segnalano gli Otto Obiettivi del Millennio (UNDP) che avevano scadenza nel 2015 e avvio dell‟Agenda Post-2015.

Comunque, il secondo anno è stato dedicato alla parte empirica della ricerca in Brasile (Fortaleza) e all‟inizio di quella in Italia (Roma); il terzo e ultimo anno è stato finalizzato a portare a termine la ricerca a Roma, all‟analisi dei dati e alla stesura finale della tesi.

Nell‟ambito della ricerca sul campo nei Comuni di Fortaleza e di Roma si è fatto uso principalmente delle interviste e della raccolta di documenti; in quello delle associazioni delle donne, considerando i loro ridotti documenti ufficiali e che le loro attività si concretizzavano soprattutto nella loro auto-organizzazione, si è aggiunta la tecnica dell‟ “osservazione partecipante”. Il principale strumento ausiliare nella raccolta dei dati e degli appunti sulla realtà osservata è stato quello del Diario di bordo, come già spiegato.