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IL RUOLO DEI LETS NELLA COSTRUZIONE DI UNA ECONOMIA COOPERATIVA E SOLIDALE

6.2 Come funzionano i LETS.

I LETS sono organizzati in maniera abbastanza semplice. Vi è un gruppo di persone, di solito i fondatori, ma è possibile anche che queste siano determinate tramite elezione, che si occupa dell’amministrazione del LETS. L’amministrazione consiste in una serie di compiti funzionali al corretto funzionamento del LETS. Il primo di questi compiti è la predisposizione di una directory nella quale siano indicate tutte le tipologie di beni e servizi offerti dai rispettivi membri. Attraverso il libero accesso alla directory, ciascun membro può contattare direttamente il membro che offre quel particolare bene o servizio da lui richiesto e mettersi d’accordo sul prezzo della prestazione. Quando la prestazione è eseguita, colui che se ne è avvantaggiato “paga” colui che l’ha prestata non in moneta convenzionale, ma attraverso la moneta locale, di solito attraverso lo stacco di un cheque.

Traccia del cheque staccato viene consegnata agli amministratori i quali, e qui sta l’altro importante compito dell’amministrazione, ne conservano traccia su un registro che, di solito, è sotto forma di supporto informatico. Ciascun membro ha un proprio “bilancio”, con tanto di colonna dei debiti e dei crediti. Quando un membro riceve una prestazione, viene movimentata la colonna dei debiti; quando, invece, esegue la prestazione viene movimentata la colonna dei crediti per un importo corrispondente al prezzo della transazione.

L’aspetto caratteristico dei LETS è che i debiti che ciascun membro contrae non sono debiti verso la persona dalla quale hanno ricevuto la prestazione, ma debiti nei confronti dell’intera collettività dei membri. In sostanza ciascun membro, nel momento in cui riceve una prestazione, è come se si impegnasse in futuro a prestare una prestazione di pari ammontare non nei confronti della persona con la quale è entrata in contatto, ma nei confronti della comunità, o meglio di qualunque membro della comunità richieda quel particolare bene o servizio.

Allo stesso modo, il membro che è in credito, non lo è nei confronti di quella particolare persona beneficiaria della sua prestazione, ma avanza questo diritto nei confronti della collettività dei membri. Questo meccanismo è ciò che differenzia i LETS dal semplice baratto e che permette una maggiore facilità di incontro tra domanda e offerta.

Un’altra peculiarità dei LETS è che ciascun membro, per poter cominciare ad operare, non ha bisogno di aver accumulato la moneta necessaria per operare la transazione. All’inizio tutti i bilanci di tutti i membri sono azzerati e ciascun membro può cominciare a richiedere beni o servizi semplicemente addebitando il proprio bilancio. Anzi, il meccanismo del debito è proprio ciò che permette al LETS di cominciare a funzionare ed è anche ciò che lo contraddistingue dal meccanismo proprio dell’economia capitalistica, in cui per poter operare economicamente è necessario avere a disposizione il denaro necessario o, comunque, prenderlo a prestito pagando per la sua disponibilità un tasso di interesse.

Una questione importante riguarda il valore da dare alla moneta interna del LETS. Questo è anche un aspetto che, come già ricordato sopra, differenzia il modello originario di LETS (LETSystem) dagli altri tipi di LETS (LETS schemes). Lang (1994: 14-16) elenca cinque modalità attraverso cui questo valore può essere

determinato: la scelta più semplice è quella di legare il valore della moneta locale a quello della moneta nazionale. Questa scelta, ricorda Lang, presenta il vantaggio di permettere che le transazioni possano avvenire in maniera mista con monete locali e nazionali, facilitando, quindi, un eventuale coinvolgimento delle imprese locali. Lo svantaggio, invece, consiste nell’assorbire i mali che solitamente affliggono le monete ufficiali, primo fra tutti l’inflazione.

Un altro modo di determinare il valore della moneta locale è quello di ancorarlo all’unità di tempo. In questo modo, una unità di moneta locale sarà uguale ad un’ora di tempo. Il vantaggio consiste in una maggiore equità, in quanto tutti i tipi di lavoro vengono valutati allo stesso modo. Lo svantaggio, invece, è costituito dal fatto che non si tiene conto delle differenze di abilità e competenze necessarie per ciascun tipo di lavoro ed in questo modo si corre il rischio di causare una fuga, o un non avvicinamento, dei lavoratori più qualificati.

Una terza possibilità è quella di determinare approssimativamente il valore della moneta locale al momento del lancio del LETS, stabilendo, ad esempio, che un’ora di tempo equivale a 5 unità di moneta locale, e poi lasciare alla libera iniziativa dei singoli membri la possibilità di far fluttuare il valore della moneta intorno a questa cifra, a seconda della natura della prestazione effettuata o a semplicemente a seconda delle preferenze dei singoli membri. Il vantaggio è quello di portare i membri completamente fuori dalla logica convenzionale del denaro e di indurli ad assegnare autonomamente il valore alle cose. Lo svantaggio è, ancora una volta, relativo alla difficoltà di coinvolgimento delle imprese locali, a causa della difficoltà di effettuare una proporzione tra valori scambiati in moneta locale e valori scambiati in moneta ufficiale.

La quarta possibilità è quella introdotta dal LETS di Malvern e consiste nel determinare, al momento del lancio del sistema, un valore minimo per la moneta locale. I membri saranno poi liberi di praticare, di comune accordo, prezzi superiori a seconda della tipologia di prestazioni offerte. La particolarità di questo sistema consiste nel fatto che il tasso orario minimo viene stabilito in maniera tale che sia superiore a quello vigente nell’economia formale per una prestazione dello stesso genere. Il rischio connesso con questa forma di determinazione del valore della moneta è il possibile innesco di una spirale inflazionistica.

L’ultima possibilità è probabilmente la più radicale ed è stata applicata informalmente da un gruppo di membri del LETS di Manchester, uno dei più grandi del Regno Unito. Essa consiste nell’equiparare una unità di moneta locale, un Bobbin nel caso di Manchester, ad un lavoro, indipendentemente dalla sua natura o dal numero di ore che esso richiede per essere svolto. E’ chiaro che una simile proposta è praticabile solo se l’obiettivo primario del gruppo è quello di promuovere il senso di comunità nell’aiutarsi reciprocamente, ponendo in secondo piano o ignorando del tutto le considerazioni di tipo economico.

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