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4. La Scuola di Chigago e la ricerca di William Thomas sugli emigrati a New York

4.2 Il gruppo degli emigrati meridional

Al fine di mostrare comunanze e differenze, non solo tra il gruppo italiano, ma anche tra gli altri gruppi di immigrati e la società americana, Thomas adopera diverse tecniche proprie della ricerca sociologica e antropologica. Analizza lettere scritte dagli immigrati e altri documenti che riguardano sia le attività delle organizzazioni degli immigrati sorte in America, sia i valori e gli atteggiamenti, ovvero i patrimoni culturali, propri di ogni gruppo. Complessivamente, si analizzano 5.000 documenti riguardanti il gruppo degli ebrei e circa 15.000 documenti prodotti dagli altri gruppi. In particolare, si esaminano le comunità degli italiani, dei cinesi, dei giapponesi, dei polacchi, degli ebrei, dei boemi, dei messicani e degli scandinavi in quanto maggiormente presenti e verso cui il pregiudizio è più forte. Tuttavia, Thomas afferma che la “nuova immigrazione” è composta soprattutto dagli italiani, dagli ebrei e dai polacchi.

Le comunità e le associazioni annoverate e analizzate da Thomas sono le istituzioni di primo soccorso, che supportano gli immigrati nelle questioni pratiche e nel reperire informazioni varie sugli istituti 253 Ibidem cit p 196.

bancari, sul sistema sanitario, sulle compagnie di navigazione, sul patronato, sulle agenzie di collocamento e immobiliari etc…. Per comunità si intende il gruppo che gli immigrati tende a ricreare in America. Si analizza per ciascun gruppo il tipo di comunità ricreata in America.

I messicani sono il gruppo meno organizzato; i cinesi sono «gente democratica e di campagna»; i giapponesi sono il gruppo con il più elevato livello di efficienza burocratica, a tal punto che l’Associazione nata in America svolge le funzioni di un dipartimento del governo giapponese; gli ebrei sono quelli che si stabilizzano di più rispetto agli altri gruppi immigrati; il gruppo dei polacchi è fortemente incentrato sulla vita religiosa, il cui centro è la parrocchia; i boemi manifestano tendenze democratiche, sono quelli più istruiti e quelli più specializzati nel lavoro.

Tra le comunità analizzate da Thomas, quella degli italiani è la più forte, in quanto ricrea la stessa configurazione dei villaggi d’origine e manifesta, più delle altre comunità immigrate, il desiderio di vivere separatamente. Gli italiani sono, quindi, il gruppo meno assimilabile, avente caratteristiche marcate e riconoscibili. Anche tra le diverse associazioni (per esempio, l’Alleanza nazionale polacca, l’Associazione giapponese d’America etc...) quelle italiane hanno un carattere identitario e nazionalistico più accentuato come, i Figli d’Italia, considerata la più potente tra le organizzazioni immigrate costituite negli Stati Uniti. Il gruppo degli italiani e' il gruppo che comporta più disagi dal punto di vista dell'emarginazione, quindi, dell'inserimento nella vita sociale e culturale americana. Il maggior numero di italiani presenti a New York è concentrato nella parte bassa della città, denominata Little Italy, composta da gruppi di italiani provenienti da diverse Regioni e città Italiane quali, Napoli, Calabria, Basilicata, Abruzzi e Puglia, Sicilia, in particolare Palermo, Sciacca, Agrigento e Messina. Questi gruppi si differenziano a seconda della loro provenienza e tendono ad aggregarsi con i loro compaesani, riproducendo gli ambienti tipici del loro paese di origine.

Tuttavia, nella ricerca si prende in esame, come caso di studio emblematico, la colonia di immigrati provenienti da un piccolo paese siciliano, Cinisi, composta da circa 200 persone, stabilitesi, per la maggior parte, ad Est della 69esima strada, nel quartiere di Little Italy e, in numero minore, anche a Brooklyn, Harlem e in Bleecker Street.

Si analizzano i tratti tipici di questo gruppo, quindi, del patrimonio culturale meridionale. E’ ovvio che la sua analisi non può dar conto di tutti gli aspetti particolari di tale patrimonio e della sua varietà, ad ogni modo, si propone di offrire un’immagine paradigmatica della sua realtà. Attraverso questa documentazione, è possibile, dunque, delineare il ritratto tipico del primo emigrato meridionale come una figura emblematica che assume e riassume le potenzialità, i limiti e le diverse peculiarità del

patrimonio culturale descritto. Tale ritratto un emigrato sui generis, portato alla conservazione delle proprie origini, che si muove con esitazione in uno spazio sociale sconosciuto e ostile, come quello dell'America agli inizi del 1900.

Gli atteggiamenti e i valori che caratterizzano il patrimonio meridionale sono molteplici e si manifestano secondo aspetti e modalità differenti.

A tale proposito, una delle caratteristiche principali è costituita dalla tradizione, considerata da Thomas nei termini di una forza sociale che garantisce l’unione e la sopravvivenza di questa comunità. Agli inizi del processo migratorio, la nuova vita è vissuta sotto il segno, quasi ossessivo, della tradizione, praticabile solo tra individui che appartengono allo stesso gruppo.

La tradizione è importante non solo perché rappresenta la forza primaria del patrimonio culturale meridionale, ma anche perché regola il canone di comportamento desiderato, la cui impostazione prevede una spiccata propensione al rispetto delle cerimonie, dei rituali, delle pratiche religiose e delle consuetudini socialmente stabilite. In questo senso, il patrimonio meridionale è caratterizzato da un controllo sociale esercitato dagli stessi membri, al fine di assicurare la riproduzione dei valori e dei codici comportamentali tradizionali.

L'osservanza di tali codici e valori è fondamentale sia per la conservazione della tradizione sia per l'accettazione dell'individuo come parte del gruppo: se il soggetto tenta di allontanarsi dai modelli comportamentali previsti è emarginato dal resto del gruppo, diventando immediatamente oggetto di critiche e pregiudizi.

Pertanto, un altro tratto tipico del patrimonio culturale meridionale risiede nel valore della collettività: se avviene un cambiamento non è mai individuale ma comune e pervade tutto il gruppo che progredisce solo in maniera collettiva.

Secondo Thomas, in contesti diversi da quelli abituali, dove le modalità di socializzazione sono differenti, l'importanza assegnata al gruppo può produrre a una sorta di immobilismo sociale. I membri di questo gruppo, osserva Thomas, difficilmente sperano che gli altri membri apportino cambiamenti alle loro condizioni di vita, non augurano a nessuno di migliorare ma neppure di regredire.

A conferma di ciò, si fornisce l'esempio del cambiamento nel modo di vestire delle donne. Se una donna modifica il suo abbigliamento, per esempio, portando un cappello sulla sua stessa, i membri del gruppo diranno: “Guarda a quella villana! Nel Vecchio Continente portava cesti di pomodori sulla sua testa, adesso porta un capello. Guarda a sua figlia. In Cinisi era una contadina, lavorava nella campagna

e aveva la schiena bruciata, ora osa portare un parasole”.255

E' criticato sia il vestire poveramente sia il vestire in maniera sportiva e diversa da quella abituale. La paura di essere criticati dagli altri del gruppo ostacola il cambiamento e per evitare di essere guardati con sospetto dai loro stessi compaesani le persone riproducono il modello di vita precedente.

In particolare, la forte influenza sociale è generata, secondo Thomas, dalla paura di essere “sparlati”, quindi, i membri del gruppo sono costretti a conformarsi alle norme sociali per non essere ostracizzati. Un altro importante aspetto, che si profila parallelamente alla fase di aggiustamento, è la trasformazione inevitabile della sua cultura di origine in quanto messa a contatto con le altre culture. Tale trasformazione nasce da un’esigenza civilizzatrice che è messa in atto attraverso una rigenerazione degli usi e costumi della vita rurale, caratterizzante la maggior parte dei paesi meridionali. In altri termini, il contadino meridionale una volta giunto a New York, sebbene riproduca gli stessi atteggiamenti e valori del paese di origine, tuttavia, non può non essere attratto dalla vita scintillante della città di New York, che propone il sogno di una vita urbana, libera dai condizionamenti del piccolo paese di origine e all'insegna della modernità, del progresso e della democrazia.

L'analisi di Thomas mette in luce una manifestazione del patrimonio culturale diversa rispetto a quella originaria e, per certi aspetti, rivoluzionaria, dovuta al nuovo modo di vivere le relazioni sociali e, alla distinzione, fino allora sconosciuta, tra spazio urbano e spazio rurale. In questo senso, si rivela un conflitto tra i due modi di vivere che spesso porta l'immigrato a rifiutare il modello assimilazionista. Un altro aspetto rilevante consiste nella partecipazione alla vita politica americana che appare molto inconsistente, caratterizzato da un senso di indifferenza generale e da un marcato assenteismo: non esistono partiti e non vi è interesse nella cittadinanza e nelle questioni sociali. Al contrario, il gruppo mostra maggiore interesse per le vicende politiche che accadono nel paese di origine, discutendo spesso dei vari partiti locali, come quello degli artigiani, dei gentiluomini, dei cacciatori etc...

Un altro aspetto caratterizzante è lo scarso interesse verso la cultura e, in particolare, la lettura. Non esistono librerie e i giornali italiani hanno una distribuzione limitata. Nella colonia, il pettegolezzo sembra essere il canale privilegiato di scambio delle informazioni. In particolare, una donna, denominata il “Giornale di Sicilia”, sparge le notizie riguardanti sia il paese di origine sia la comunità emigrata. Le notizie riguardano soprattutto le persone che trasgrediscono dalle norme sociali, come i matrimoni tra persone italiane ma provenienti da due paesi diversi, per esempio, se una donna di Cinisi sposa un uomo non di Cinisi, il marito è considerato uno “straniero”, quindi, il matrimonio è visto 255 Ibidem, cit. p. 225.

come un atto straordinario, socialmente imputabile.

Un'altra modalità importante, attraverso la quale si manifesta il patrimonio culturale meridionale, è lo svago. Si tratta di forme di intrattenimento fine a stesso non legate ad alcun vincolo se non quello dell’amore per il teatro popolare, la musica, il ballo e la conversazione. Sebbene non esistano gruppi folcloristici, tuttavia, le persone amano ascoltare le marce e, in particolare, le opere di Giuseppe Verdi suonate durante i concerti bandistici.

Nelle attività commerciali, invece, il patrimonio culturale di origine risente dell'influenza della Mafia, un aspetto fortemente negativo sia per l'immagine sociale del gruppo che è associato alle organizzazioni malavitose, sia per l'avanzamento socioeconomico della comunità, in quanto impedisce la fioritura di un mercato italo-americano prospero, dinamico e competitivo.

A tale proposito, si analizzano le dinamiche sottese ai processi commerciali e mercantili all'interno della comunità meridionale. Queste sono limitate alla vendita di alcuni prodotti alimentari fatti arrivare dal paese di origine tramite lettere che si inviano alla famiglia in Sicilia, richiedendo loro la spedizione di limoni, fichi, vino, olio e noci. Questi prodotti, una volta giunti a New York, sono venduti tramite il ”porta a porta”. Avviene, così, che, andando a trovare le famiglie, mentre si discorre del più e del meno, si informa che sono arrivati dei prodotti dal paese. In questo modo, il venditore comincia poco a poco il suo business che, gradualmente, si allarga, permettendo l'apertura di un'attività commerciale. Ma con l'apertura del negozio inizia anche la paura di cadere nella rete della Mafia, quindi, nell'estorsione di denaro da parte delle organizzazioni malavitose. Per evitare l'estorsione, il proprietario deve fingere che gli affari non procedono bene, lamentandosi continuamente della sua misera condizione.

Per quanto riguarda i valori principali che caratterizzano il gruppo quello della famiglia assurge allo

status di elemento centrale, assegnando meno importanza ad altri valori, quale quello dell'educazione

dei figli, che assume scarsa rilevanza nell'universo socioculturale di questa comunità. All'educazione si preferisce un lavoro sicuro che garantisca il reddito necessario al sostentamento del gruppo familiare. Le persone anziane sono quasi tutte analfabete e accettano la loro condizione naturalmente perché, come riferisce Thomas, sostengono che in Italia erano tutti contadini e la loro testa era troppo spessa per apprendere a leggere e scrivere.

Tra i più giovani c'è qualcuno che ha studiato fino alla quarta elementare, ma, la maggior parte ha prestato il servizio militare oppure ha imparato un mestiere come il muratore, l'idraulico e il carpentiere. Tuttavia, quelli che hanno appreso un mestiere in Italia non possono esercitarlo nel nuovo

paese a causa dei metodi e delle procedure diverse, pertanto, sono stati costretti a trovare un nuovo lavoro. Alcuni di loro trovano collocazione nel mercato della frutta e della verdura, specializzandosi nella vendita dei prodotti americani. La maggior parte, invece, è assorbita nel settore edile e nella costruzione delle ferrovie con l’incarico di operai.

Oltre a questi lavori, la comunità di Cinisi e, in generale, dell'Italia meridionale, è composta anche da lavoratori specializzati in altri mestieri tipici italiani, come quello del fabbro, del sarto, del calzolaio e del barbiere.

Il patrimonio culturale meridionale, secondo Thomas, è caratterizzato da due sentimenti principali, che ne orientano l'atteggiamento: l'orgoglio e il rispetto nutriti da un desiderio, quasi ossessivo, di far “bella figura”, ossia di comportarsi secondi i codici socialmente stabiliti e desiderati, evitando di compiere trasgressioni e azioni straordinarie.

L'orgoglio e il rispetto sono generati dal valore della famiglia, intensa non in senso nucleare, genitori e figli, ma patriarcale, quindi, formata da nonni, zii, cugini, amici, acquisiti tramite legami ritualistici, come il comparaggio, oppure i matrimoni, formando dei vari e propri clan. Tra i membri della famiglia prevale la solidarietà e l'altruismo, invece, l'affermazione individuale è scoraggiata in quanto considerata deleteria per il benessere del gruppo.

Il rispetto di un uomo è dato dal numero dei figli e anche la donna sembra accettare come un privilegio il fatto di diventare mamma in giovane età. Un rispetto speciale, poi, è attribuito alle persone anziane considerate i detentori della tradizione, mentre i bambini sono oggetto di adorazione.

Il patrimonio culturale meridionale analizzato da Thomas rappresenta, nella società statunitense oggetto di pregiudizio, dando avvio ad un processo di discriminazione razziale molto forte, che investe gli aspetti più profondi legati ai processi di inclusione/esclusione.