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Il nuovo ordinamento statutario dell’UUOO di Frontone

3. Il monastero della Santa Croce di Fonte Avellana

3.8 Le proprietà collettive e l’Università Agraria degli Uomini Originari d

3.8.5 Il nuovo ordinamento statutario dell’UUOO di Frontone

Alla luce del percorso storico che dell’UUOO di Frontone, risulta importante fornire anche la testimonianza di come tale Ente sia stato capace di rinnovarsi negli anni e di mantenere per secoli un presidio non solo gestionale ma anche culturale ed economico. A tale scopo si riporta un approfondimento sul recente adeguamento statuario che la stessa Università Agraria ha promosso proprio con la volontà ad adeguarsi e rinnovarsi nel tempo.

Il susseguirsi nei secoli di atti pubblici e di vicende giuridiche testimoniano la forza di appartenenza delle popolazioni locali al proprio territorio, evidenziando quanto la gestione sostenibile del bene pubblico sia una conseguenza di un sentimento di rispetto e condivisione della vita di un territorio inteso come sistema in cui ambiente e forme antropizzate convivono. Convivenza che grazie all’Autonomia Statutaria, la legittimità del possesso, l’autogestione e la solidarietà montanara, la ricchezza storica, culturale, umana, patrimoniale e amministrativa ha rafforzato un legame ben oltre gli aspetti giuridici e amministrativi.

Il fondamentale ruolo assunto dall’Università quale interprete delle esigenze e delle aspettative dei propri utenti in una visione organica e sussidiaria alle necessità di tutto il territorio delle comunità locali di riferimento, testimonia il vero concetto di gestione sostenibile delle comunità di montagna. Con la consapevolezza del dovere di tutelare e conservare i territori di appartenenza per trasmetterli, migliorati e valorizzati per le esigenze e necessità delle “future generazioni” anche sul piano organizzativo, amministrativo e gestionale, l’Università degli Uomini Originari ha rappresentato la coerente interpretazione delle leggi che la Pubblica Amministrazione ha promosso e divulgato.

Alla luce dell’evoluzione dell’ordinamento della Pubblica Amministrazione e delle leggi di riferimento non solo riguardo ai diritti dei cittadini, ma anche per quelle riferite al governo dei vari territori forestali, l’Università degli Uomini Originari di Frontone, con la collaborazione di Federforeste – Federazione Italiana delle Comunità Forestali - e della locale Fondazione Medit Silva (Centro Studi Appennino per la Foresta dell’Area Mediterranea del Comune di Frontone), della quale l’Università è socia promotore e costitutore, nel 2007 ha avviato lo studio per l’adeguamento e l’ammodernamento dello Statuto Regolamento.

Dopo ricerche e studi dei precedenti documenti regolamentari che hanno condotto l’Università per tanti secoli, con il supporto di esperti anche locali, di docenti universitari e professionisti della materia e del diritto, è stata positivamente considerata la stesura di uno Statuto, che interpretasse le ragioni, la storia e la cultura degli Antichi Originari, ma che fosse altrettanto in sintonia e coerenza con la moderna legislazione dello Stato Italiano, con le sue articolazioni a livello regionale, provinciale e comunale e nello stesso tempo fosse partecipe della Unione Europea ed aperto alla globalità del pianeta.

È stato predisposto quindi un nuovo Statuto-Regolamento che ripercorre idealmente la storia, la cultura e la vita vissuta degli Antichi Originari, che recepisce le indicazioni elementari di democrazia e di buon governo della cosa comune, che fa propri i fondamentali principi dell’Università sulla solidarietà,

sussidiarietà, tutela e conservazione del bene patrimoniale. Uno Statuto però che conserva anche, nella necessaria modernità, atti fondamentali assunti dalle precedenti amministrazioni e tutt’ora validi per la loro sapienza e lungimiranza. Uno Statuto che, anche nell’Università degli Uomini Originari di Frontone, sancisce la parità di diritti tra uomo e donna e loro discendenti, senza discriminazione alcuna, ha a cuore le future generaazioni e conferma il sistema della democrazia rappresentativa della base associativa.

Lo Statuto rappresenta un vero e proprio strumento operativo per la gestione dell’Ente in cui sono previste tutte le indicazioni necessarie a svolgere le varie attività economiche, precisandone limiti e applicazioni. Lo Statuto regola inoltre i rapporti tra gli utenti, tra l’amministrazione e il personale dipendente, gli imprenditori e infine con la manodopera esterna.

Il Consorzio, presente nel Comune di Frontone sotto la denominazione di “Università degli Uomini Originari di Frontone”, è stato costituito per gli effetti della Legge 4 agosto 1894 n. 397 in Ente Morale. Fanno parte della Comunanza Agraria tutte le famiglie del Comune di Frontone (frazioni: Ponte, Foce, Colombara, Cadeguido, Frontone e S.Savino).

Fino al 1980 era possibile divenire utenti corrispondendo un diritto fisso pari a lire 6.000 sino al 1953 e successivamente aumentato a lire 50.000. Requisito indispensabile per ottenere l’ammissione alla lista degli utenti era quello di avere la residenza e dimora stabile nel Comune di Frontone da almeno tre anni. Con delibera consigliare n. 7 del 18.1.1980 non è stata più concessa la possibilità a nuove famiglie di entrare a far parte della Comunanza, previo pagamento di una quota.

Attualmente fanno parte dell’UUOO di Frontone le famiglie che risiedono e dimorano stabilmente nel Comune di Frontone, regolarmente registrate presso l’Ufficio Anagrafe del Comune stesso, che vivono nel territorio comunale e che vantano una linea diretta di parentela, di cui agli Articoli 74-75 del Codice Civile, con gli Antichi Originari già residenti e dimoranti nel territorio del Comune medesimo e già iscritti precedentemente all’anno 1947 negli elenchi degli “Utenti” della Università UUOO di Frontone. Ogni famiglia è rappresentata da un solo componente, maggiorenne e sono considerati rappresentanti della famiglia:

a)

uno dei coniugi, di cui all’Art. 143 del Codice Civile, purché titolare del diritto;

b)

i vedovi con prole e senza prole, ancorché conviventi, ma titolari del diritto;

c)

il primogenito, di ambo i sessi, maggiorenne, orfano di entrambi i genitori, di cui uno titolare del diritto;

d)

il maggiorenne, di ambo i sessi, con stato di famiglia e residenza autonoma, purché figlio di un titolare del diritto;

e)

il tutore per i minorenni privi di genitori, già titolari del diritto, sottoposti alla sua tutela giuridica e per il tempo previsto dalla tutela stessa. Per tradizione antica e immodificabile la rappresentanza familiare è codificata dalla assoluta presenza di un focolare autonomo effettivo e certificato. Con l’adeguamento statutario del 2007 Il diritto di appartenenza è

riservato a tutti i discendenti dagli “Antichi Originari” già iscritti e/o presenti in tali elenchi, senza distinzione di sesso, che possono dimostrare la discendenza diretta sia per “linea maschile” sia per “linea femminile”, differenza del precedente regolamento che prevedeva che una donna, figlia di un utente, che avesse sposato un non utente avrebbe perso il diritto di utenza.

L’UUOO di Frontone si è dotata di una “Matrice Storica degli Antichi Originari”, costituita da un’Anagrafe nominativa ed identificativa, puntuale e precisa in tutti i dettagli, degli Utenti iscritti ed aventi titolo di appartenenza e rappresentanza, comunque registrati, anche in anni precedenti e sino all’anno 1946. I Diritti di Appartenenza, di uso e godimento, per tutti gli “Utenti”, sono inalienabili, né di essi è dato disporre sia per atto tra vivi, che per atto di ultime volontà. Tali diritti non rappresentano altresì nessun titolo per rivendicare quote di utile gestionale o di parte dei beni collettivi che sono e restano di esclusiva titolarità dell’Università di Frontone.

Gli appezzamenti di terreno di proprietà dell’Ente vengono suddivisi in base alla natura delle superfici, la posizione e la destinazione: bosco, ceduo, prato, seminativo, roccioso, fabbricati ecc. Nonostante che i diritti di uso civico non siano alienabili, nell’art. 7 sono elencate tutte le proprietà acquistate e vendute dalla Comunanza. L’uso e il godimento dei beni posseduti dall’Università è riservato agli Utenti, che lo esercitano in maniera naturale e materiale e con la corresponsione di una indennità, per quelli eccedenti i diritti essenziali, nella entità fissata dal Consiglio di Amministrazione.

A tutti gli utenti è comunque garantito e assicurato il diritto di:

 legnatico da ardere ed altre utilizzazioni;

 pascolo;

 raccolta dei prodotti minori del bosco e del sottobosco;

 assegnazione di Ranco-Cesa;

 altre risorse disponibili. Sono organi elettivi dell’UUOO:

 il Consiglio di amministrazione;

 la rappresentanza o l’ufficio di Presidenza;

 il Presidente;

 il Collegio Sindacale o il Revisore Contabile;

 il Collegio dei Probiviri.

Attualmente l’UUOO di Frontone è retta da un Consiglio d’Amministrazione composto da undici membri eletti fra gli utenti maggiorenni e registrati nell’Anagrafe nominativa degli utenti di cui ai precedenti articoli, dura in carica quattro anni, e viene completamente rinnovato alla fine del mandato. Tale Consiglio nomina ed elegge a maggioranza assoluta dei voti la Rappresentanza o Ufficio di Presidenza, la quale si compone del Presidente e due componenti effettivi. Esiste incompatibilità tra la carica di Consigliere e quella di Sindaco, Consigliere e Segretario del Comune di Frontone. Sono di pertinenza dell’Assemblea:

 l’elezione del Consiglio di amministrazione;

 l’approvazione dello Statuto-Regolamento, modifiche o integrazioni;

 la ratifica del Bilancio di previsione predisposto dal Consiglio e l’approvazione del Bilancio consuntivo di esercizio, con il relativo Stato Patrimoniale e Conto profitti e perdite;

 la nomina dell’organo di arbitrato per contenzioso con e fra utenti;

 la nomina degli incaricati al controllo e vigilanza contabile;

 la nomina del Collegio dei Probiviri;

 la determinazione degli importi delle indennità e dei rimborsi;

 l’istituzione dei corrispettivi relativi al diritto di partecipazione (art. 3);

 l’approvazione o ratifica di regolamenti proposti dal Consiglio di amministrazione.

Il territorio dell’UUOO è rimasto pressoché invariato negli anni, esso ricopre attualmente una superficie di 2.118 ettari suddivisa in diverse colture. Da un controllo dei dati forniti nell’ambito dell’ultimo Censimento ISTAT 2011 i dati delle superfici appartenenti all’UUOO di Frontone sono i seguenti:

Superfici UUOO Frontone Cagli Cantiano

Pascoli 892,28 770,63 82,65 38,99

Boschi a fustaia 46,82 46,81

Boschi a ceduo 781,62 659,83 116,18 5,61

Altre sup. boscata 6,99 6,99

sub totale 1727,71 1484,26 198,83 44,6

Sup. agraria non

utilizzata 390,73 390,73 0,65 0

Fabbricati 0 0 0 0

sub totale 390,73 390,73 0,65 0

totale generale 2118,44 1874,99 199,48 44,6

Attualmente nell’ambito delle superfici territoriali la vegetazione arborea è in progressivo aumento, tale situazione è dovuta a diversi motivi: ai molteplici rimboschimenti effettuati negli anni immediatamente prima e dopo l’ultima guerra mondiale, al ridotto utilizzo di legna da ardere da parte dei condomini e alla diminuzione degli animali da portare al pascolo vicino ai centri abitati. Per tali ragioni la ricrescita del bosco è stata favorita e incrementata nelle zone in cui prima esistevano altre colture.

Tutt’oggi vi sono boschi di un notevole interesse paesaggistico e tale patrimonio naturale è stato conservato anche durante la seconda guerra mondiale, infatti nonostante lo Stato Italiano avesse un gran bisogno di legna da lavoro la mancanza di strade di accesso ai boschi non ha permesso il taglio

perché antieconomico. Nel dopoguerra a seguito della realizzazione delle strade e la diversa mentalità delle persone che gestiscono la montagna associate alle mutate condizioni economiche hanno favorito la conservazione dei boschi. I boschi più belli e più vecchi sono quelli di Bosco Rotondo e del Cacciaro che conserva dei faggi di notevole dimensioni e molto vecchi.

Negli ultimi cinquanta anni l’avviamento all’alto fusto ha contribuito al miglioramento di alcune zone che si trovano nella parte sinistra del fosso del Mandrale e nella vallata del fosso del Caprile. I boschi che con il lavoro di selezione sono stati avviati all’alto fusto sono quelli della Muccichiosa di Travarco Ferleta e di Novello Bocca della Valle. Questi boschi stanno diventando delle zone molto belle con faggi alti dieci quindici metri e con una circonferenza di alcuni alberi superiori al metro e mezzo.

Attualmente la salvaguardia dei boschi, non appena sono stati tagliati, si effettua mediante un recinto di filo spinato per evitare che gli animali al pascolo possano mangiare la cacciata e favorendo in questo modo la ricrescita del bosco. Quando la tagliata ha raggiunto un’altezza di tre metri circa, gli animali non possono più danneggiarlo anzi, ne favoriscono la crescita in altezza ripulendo il tronco dalla cacciata fresca.