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11.1 «FARE FIGLI»

11.2. IL PROCESSO INTERIORE DELLA GENITORIALITà

Antonio Imbasciati, Loredana Cena

Una Psicologia Clinica Perinatale deve pertanto occuparsi non sol- tanto del bambino ma anche della perinatalità psichica nella ma- dre, delle problematiche connesse e sottese alle vicissitudini del progetto gestazionale e genitoriale della donna e della coppia (Im- basciati, Dabrassi, Cena 2007). Il periodo della vita della donna e della coppia indicato come perinatalità fisiologica (gravidanza, par- to, puerperio) è caratterizzato da una sottostante processualità psi- chica che si struttura progressivamente nella mente di ogni mem- bro della coppia durante il periodo della gestazione, ma anche già da prima, a partire dalla progettualità generativa che aveva motiva- to consapevolmente o inconsapevolmente il desiderio di un figlio, e implicitamente l’accoppiamento.

La perinatalità psichica della donna è un periodo in cui avviene la rielaborazione delle problematiche relative alla propria identità e si delinea come un ritorno alla genesi del proprio sviluppo mentale, con le vicissitudini e i conflitti che ne avevano accompagnato l’iter evolutivo. In particolare nella donna si intensifica la capacità di en- trare in contatto col proprio mondo interiore e i propri vissuti re- lativi al passato attraverso quella che la Bydlowski (1997) definisce come un’esperienza di trasparenza psichica. Il progetto di filiazio- ne della coppia è caratterizzato dal riattivarsi psichico di rappre- sentazioni consce e ancor più inconsce dell’essere genitore, con

una identificazione alla genitorialità dei propri genitori e un riatti- varsi affettivo ed emotivo (positivo come all’opposto negativo) nei loro confronti, oltre che con una identificazione al figlio desiderato e/o generato, e al riemergere di rappresentazioni relative a se stes- si come bambini.

I processi psichici sottesi alla filiazione sono costituiti dai vissu- ti intrapsichici dei futuri genitori ma sono anche collegati al conte- sto sociale e culturale. La perinatalità psichica viene a collocarsi in una prospettiva che implica aspetti intrapsichici, interpersonali, re- lazionali e transgenerazionali. Essa fa parte di quel complesso qua- dro denominato transizione alla genitorialità. I recenti mutamenti sociali e culturali hanno consentito la diffusione di nuove strutture familiari e modalità diversificate di assunzione del ruolo genitoria- le, attraverso sempre più articolati percorsi della filiazione (procre- azione medicalmente assistita, lavoro della madre e accudimento da parte di altri, prematurità ecc.), cosicché gli aspetti connessi alla perinatalità psichica hanno assunto una processualità sempre più complessa.

I vari percorsi della filiazione sono costituiti dalla riedizione e dal trasferimento dei contenuti e dalle modalità di funzionamento psi- chico che si demandano e si riattivano per via transgeneraziona- le (Zurlo 2009): ciò che ogni membro della coppia genitoriale ha ricevuto dai propri genitori verrà in qualche modo ritrasmesso ai propri figli, con tutto il lavoro emotivo che tale processo psichico comporta nel passaggio da una generazione a un’altra. Attraverso i legami della filiazione vengono trasmessi aspetti culturali condivi- si dal gruppo di appartenenza, su cui si strutturano i processi indi- viduali di identità: in ogni cultura è rilevabile un codice corporeo implicito con cui vengono regolate le modalità di accudimento dei figli, di regolazione emotiva, di comunicazione (Zurlo 2009): que- ste dimensioni implicite comuni e condivise regolano ciò che viene trasferito mediante i legami della filiazione e costituiscono una base comune condivisa dal proprio gruppo sociale da cui prendono ori- gine i processi di individuazione e di costruzione delle identità indi- viduali. A partire dalla famiglia come primo nucleo sociale, la cultu- ra è tramandata nell’ambito delle relazioni primarie, delle interazioni con la madre e i genitori, in primis, ma anche attraverso le molte- plici altre interazioni caratteristiche di uno specifico ambito socio- culturale. Le funzioni psichiche individuali sono pertanto influenza- te dalle dimensioni implicite comuni e condivise dal proprio gruppo sociale. Si prospetta un circuito in cui le modalità culturali, caratte-

rizzate da regole, valori, riti, norme, credenze influenzano l’indivi- dualità che, a sua volta, li rielabora e li rappresenta attraverso i pro- pri vissuti personali (Zurlo 2009). I vissuti personali a loro volta nel collettivo concorrono a una lenta evoluzione delle norme culturali.

In questo molteplice e poliedrico tramandarsi di fattori che strutturano la psiche, il percorso che porta al progetto genera- tivo e al processo di filiazione può essere molto diverso da indi- viduo a individuo: tale peculiarità individuale, in quanto relativa a una struttura emotiva inconscia, ha un «potere» psicosomatico su come si svolgerà il concepimento, la gravidanza, il parto e da qui lo sviluppo non solo psichico ma anche somatico del bambino. Di qui tutta la psicosomatica ostetrico-ginecologica, con la con- nessa psicosomatica neonatale. In altri termini l’intreccio dei fatto- ri intrapsichici personali e transgenerazionali, modulato dalle circo- stanze interpersonali e sociali del momento, può condizionare un concepimento-gestazione-parto-puerperio-allattamento ottima- li, piuttosto che costellati di complicazioni. La genesi psicosoma- tica di tali «patologie» è di solito accompagnata dal concorrere di eventi esogeni (malattie di origine esogena, traumi, espressioni ge- niche), anche se proprio nella psicosomatica perinatale i fattori psi- chici appaiono più evidentemente prevalenti che in altre aree psi- cosomatiche.

Può infine accadere che un evento esogeno, come sopra, non semplicemente concorra, ma sia semplicemente e unicamen- te sopravveniente: in questo caso il circuito patogeno è dalla cau- sa esterna allo psichico, anziché viceversa, cioè somatopsichico, anziché psicosomatico. Ovvero la struttura psichica della donna ne risente, più o meno gravemente a seconda delle capacità della struttura stessa di tamponare i fattori traumatici, ma comunque da tali ripercussioni sulla madre (sui genitori) procedono in senso in- verso condizionamenti verso il figlio, sia nella modulazione psico- somatica corporea della donna – concepimento-gestazione-par- to-allattamento – sia nelle modalità di accudimento e quindi sulla formanda struttura neuromentale del bimbo.

Visualizziamo questo complesso intreccio con lo schema qui di seguito riprodotto:

Fig. 9. Condizionamenti della struttura genitoriale.

Nei processi psichici interiori lungo il percorso della genitorialità si realizza l’intreccio di fattori intrapsi- chici, interpersonali, socioculturali e fisici esterni, che modulano la transgenerazionalità: nello schema, dai nonni ai nipoti e oltre. I vari fattori si condizionano l’un con l’altro, come indicato dal senso delle frecce, in misura maggiore o minore a seconda dello spessore del loro tratto. Vediamo in alto come si viene a costruirsi la struttura della coppia generativa (padre e madre) per i fattori transgenerazionali dei nonni: questi a loro volta furono modulati da un intreccio a monte, non disegnato in figura, uguale a quello che a valle, scendendo nella figura, modula la struttura della coppia. Qui infatti vediamo schema- tizzato come il percorso interiore della loro struttura genitoriale venga condizionato (parte destra della figura) da fattori socioculturali e da fattori esterni sopravvenienti, nonché dagli eventi reali attuali del concepimento, gestazione, nascita, accudimento (freccia curva a ritroso a sinistra) che illustrano come il percorso genitoriale sia a sua volta modulato dalla realtà che accade quando la coppia concepisce. Il tutto condiziona, come schematizzato in basso, la struttura neuro mentale del bimbo che nasce, il quale, adulto e con tale struttura da tutti gli eventi della sua vita trasformato, opererà a sua volta come un trasmettitore transgenerazionale.

[Grafica a cura di Imbasciati, Cena]

Attraverso il complesso circuito di fattori psichici, relazionali ed esogeni si pos- sono produrre patologie del concepimento, della gestazione, del parto, del puer- perio, dell’allattamento e dipoi dell’accudimento, e dell’intero percorso di filiazio-

ne. Queste possono essere più o meno generate dall’uno piuttosto che dall’altro di detti fattori, e/o dal loro concorrere intrecciati: quando sopravvengono, a loro volta condizionano e trasformano i fattori psichici relazionali della coppia genitoriale. Qui di seguito ne descriveremo un esempio paradigmatico.

11.3. DIFFICOLTà E OSTACOLI