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118. Soggetto dell'imposta. — All'imposta generale sul-l'industria — dice il § 1° — è soggetto ognuno il quale esercita un'industria o una professione a scopo di lucro.

(1) Op. cit., pag. 383.

(2) Per questo studio, oltre del testo della legge, ci gioviamo principalmente della bella monografia del dott. Reisch pubblicata nella Zeitschrift fUr Volk-Wirtschaft, ecc. del 1897, dell'articolo del prof. Gross sulla Riforma delle imp. in Austria, pubblicato nel-YOesterr. Staais, W. B. di Mischler e Ulrich, e del già citato studio

Vengono però esentate le imprese obbligate alla pubbli-cazione del bilancio per le quali entra in vigore un'imposta speciale, che sarà esposta in seguito.

119. Esenzioni. — Sono poi esentate quelle occupazioni che vengono esercitate in rapporto di servizio verso sa-lario o stipendio (impiegati), non che gli esercizi dell'agri-coltura, della selvidell'agri-coltura, della caccia, della pesca e delle industrie agricole secondarie. Oltre a ciò la legge contempla ancora una filza di esenzioni in causa della piccolezza del reddito imponibile (come, ad es., le persone che esercitano un'industria senza operai ausiliarii, oppure con uno solo § 5). Con il che non solo si evitano molte durezze, ma anche molte dolorose ed inutili esecuzioni per debito d'imposta.

Il campo cosi circoscritto di contribuenti deve soppor-tare il contingente d'imposta.

Di grande importanza è l'ordinamento giuridico dell'esen-zione dell'industria a domicilio (Haus-industrie). È notevole che la legge non abbia dato alcuna definizione del concetto d'industria a domicilio, ma abbia solo dichiarato che (§ 3, 5)> gl'industriali a domicilio i quali allestiscono o perfezionano prodotti industriali esclusivamente per commissione o per conto di imprenditori, personalmente o con la cooperazione di persone di famiglia, ma senza operai ausiliarii estranei, devono godere l'esenzione dell'imposta.

Da ciò il regolamento ha dedotto, secondo la ratio legis che non devono essere esenti tutti i lavoratori a domi-cilio, ma solo quelli di essi che per mancanza quasi com-pleta di proprio capitale d'esercizio, sono in effetti i meno capaci di prestazione. Inoltre il ministro delle finanze è autorizzato ad accordare l'esenzione dell'imposta ad eser-cizi di pubblica utilità, i quali non diano nessuno o solo un trascurabile provento.

120. Sistema di riscossione. — Omettendo altre disposi-zioni di minore importanza, si deve invece rilevare che il sistema di riscossione fu completamente mutato, sostituendo alla precedente tariffa, il sistema del contingente e dei Consorzi d'imposta (Steuer Gemeinschaften) secondo

l'è-sempio già dato dalla Prussia per la Gewerbe Steuer del 1891.

Il contingente totale dell'imposta fu fissato per il 1898 (anno dell'entrata in vigore della nuova imposta), in una somma eguale al prodotto della precedente Erwerbe Steuer (17.732.000 fi.). Una somma eguale doveva venire versata anche per il successivo anno 1899. In seguito la somma principale dell'imposta deve aumentare del 2, 4 °/0 del suo precedente ammontare.

121. Ripartizione del contingente principale. — Ma come viene ordinata la ripartizione dei contingenti di ogni con-sorzio d'imposta?

Per il primo periodo di assettamento si parte per ogni consorzio d'imposta, da quella somma che gli appartenenti al medesimo dovevano pagare negli ultimi anni per

l'im-posta sull'industria e sul reddito, dopo che da questa somma siano state fatte alcune importanti, ma complicate esen-zioni, secondo lo spirito della nuova legge. E per provve-dere ai mutamenti dei contingenti d'imposta, così a un dipresso fissati, viene nominata una Commissione del

con-tingente composta del ministro delle finanze (presidente),

e di altri 26 membri per metà nominati dal ministro stesso e per l'altra metà dalle Commissioni provinciali per

l'im-posta sulle industrie.

Tutti i contribuenti vengono divisi in 4 classi. Alla prima appartengono quei contribuenti che hanno da pagare 1000 fi. ed oltre, alla seconda quelli tra 1000 e 150, alla terza quelli tra 150 e 30, alla quarta quelli che devono pagare meno di 30 fl.

I contribuenti delle due prime classi, domiciliati nel ter-ritorio della stessa Camera di commercio e d'industria, e quelli delle altre due classi domiciliati nello stesso di-stretto politico (le città e le località industriali con più di 200.000 ab. formano un distretto politico), costituiscono un consorzio d'imposta {Steuer-Gesellschaft). Ora, dice l'ar-ticolo 16, per ogni consorzio d'imposta viene formata una commissione per l'imposta sull'industria

delle finanze, e gli altri membri per metà dal ministro stesso e per metà dai contribuenti. Essendo stabilita in an-tecedenza la somma da pagarsi dal consorzio, i funzionari governativi non hanno l'obbligo di difendere gli interessi del fìsco, ma solo quelli della giustizia.

I contribuenti che appartengono alla prima e alla se-conda classe, esercitano direttamente questo loro diritto elettorale. I contribuenti delle altre classi, nelle città e nelle località industriali, le quali formano un distretto di riscossione indipendente, esercitano egualmente in modo immediato il loro diritto elettorale.

Negli altri casi gli elettori votano con il sistema del-l'elezione a due gradi (durch Wahlmànner).

L'ufficio di questa commissione consiste nell'assegnare ad ogni contribuente la quota che egli deve pagare della somma dovuta da ogni consorzio d'imposta (art. 31). A tale scopo la commissione deve attribuire ad ogni contribuente quello tra i saggi d'imposta contenuto nella tabella, che riportiamo qui subito, il quale corrisponda più esattamente alla capacità produttiva media della sua industria o pro-fessione, in rapporto alla capacità produttiva media delle industrie e professioni degli altri membri del consorzio (§ 32).

122. Saggio dell'imposta. — La tassazione comincia con 1,50 fl., aumenta per gradini di 50 kr. sino a 3 fl., di 1 fl. sino a 6 fl. di 2 fl. sino a 12 fl., e poi prende l'andamento se-guente : 15

fl.

50

fl.

160

fl.

580 fl. 18 > 55 » 180 » 660 » 21 » 60 » 220 » 740 » 24 » 70 > 260 » 820 > 28 » 80 » 300 > 900 » 32 » 90 » 340 » 1000 » 36 > 100 » 400 » 1100 » 40 > 120 » 460 » 1200 » 45 » 140 » 520 » 1300 » 7 — TivARom.

I saggi d'imposta ulteriori aumentano ognuno di 200 fl. Si noti infine che l'imposta grava, come fu detto, sulla media capacità di prodotto e quindi non tien conto dei capitali nassivi incorporati nell'impresa, cioè dei debiti, e delle condizioni personali dell'imprenditore.

Per chiarire vieppiù il modo con cui procede la ripar-tizione di questa imposta, ci sia permesso portare un esempio. Si supponga che il consorzio d'imposta debba pagare un contingente d'imposta /, che la media capacità di prodotto del contribuente A, sia c, che la media capa-cità di prodotto di tutti gli altri contribuenti sia C, allora l'imposta x che deve esser pagata dal contribuente A, sarà data da questa semplice proporzione:

x : I = c : C ossia x = I c

C

Per quanto si riferisce alla proporzione dell'imposta di fronte al valore del prodotto, secondo le dimostrazioni fatte dal Governo, si può ritenere c h e l e imprese private siano aggravate in media del 3 ' / , % , del quale 3 '/, venne as-sicurata pel futuro un'ulteriore riduzione del 2 2 , 5 % , ossia le imprese private saranno in futuro gravate in media solo del 2,71 °/0.

123. Procedura dei ricorsi. — Poche parole intorno alla procedura d'appello, in considerazione della sua importanza pratica nella riscossione delle imposte.

Contro le decisioni della Commissione per l'imposta

sul-l'industria, si può ricorrere dapprima ad una Commissione provinciale per l'imposta sull'industria, alla quale viene

attribuito dal § 19 della Legge il compito di decidere dei ricorsi contro la fissazione del saggio d'imposta, nonché dei ricorsi sollevati contro la concessione o il rifiuto di esenzioni dall'imposta.

Le ordinanze per la composizione di queste Commissioni provinciali, stabiliscono per ognuna di esse il numero com-plessivo dei membri, i quali vengono nominati in parte dal Ministro delle finanze, in parte dai Consigli provinciali, ed in parte finalmente dalle Camere di commercio. Il presi-dente è nominato dal Ministro delle finanze.

In seconda istanza si può ricorrere alla Direzione pro-vinciale delle finanze (Finanz.-Landes-Behòrde), ed in terza alla Corte amministrativa centrale

(Verwaltungs-gerichts-hof).

IV.

Imposta sull'industria per le imposte obbligate