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INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

LA NUOVA BANCA DATI: UNO STRUMENTO INNOVATIVO PER LA CONOSCENZA DEL FENOMENO INFORTUNISTICO

ADELINA BRUSCO

4. INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

È sicuramente la parte della Banca Dati più corposa. E’ dedicata al fenomeno infortunistico e tecnopatico nella globalità.

A differenza dell’attuale Banca Dati Statistica che separa gli eventi denunciati dagli inden-nizzati, quella in costruzione, invece, effettua un primo livello di differenziazione distin-guendo gli infortuni dalle malattie professionali e poi i casi denunciati dai definiti.

I casi denunciati a loro volta sono distinti tra complessivi e mortali (questa sezione non è presente per le malattie professionali). Successivamente, viene data l’evidenza per il com-plesso degli eventi e poi per le 4 gestioni separatamente: Industria e Servizi, Agricoltura, Conto Stato (sia Dipendenti che Studenti di scuole pubbliche), Casalinghe (nel caso delle

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Casalinghe Industria e Servizi

Atipici Per tipo lavoratore

Agricoltura

Tutti i settori tariffari

Industria

Artigianato Addetti Anno

Assicurati

Quadro generale

LAVORATORI

Terziario

Tutti

Autonomi

Dipendenti

Altre attività

malattie professionali mancano, perché tutelate solo per il caso di infortunio, e sono sosti-tuite dai Medici Radiologi).

I casi definiti, sia degli infortuni che delle malattie professionali, presentano sempre un qua-dro di sintesi generale in cui è possibile avere l’indicazione degli indennizzi nel complesso, ma anche dei regolari senza indennizzo, dei casi ancora aperti perché in corso di definizio-ne, delle franchigie e dei casi respinti dall’Istituto. I quadri generali vengono sempre pre-sentati rispetto alle principali dimensioni di analisi (settoriale, territoriale e temporale). Nel caso delle malattie professionali sono fornite anche le distribuzioni per tipo di malattia (codici A ed M).

Viene poi presentata in modo approfondito la parte degli infortuni indennizzati distinti per tipo di conseguenza con il dettaglio per le menomazioni permanenti dei casi indenniz-zati in regime di danno biologico e di quelli indennizindenniz-zati in rendita. Accanto al tipo di conseguenza in molte tavole è indicata la durata media dell’infortunio e l’indennizzo medio di un caso.

Il livello di analisi del sottoramo relativo alle definizioni è maggiore rispetto a quanto è con-sultabile oggi dall’utente che accede al portale, ma anche da chi in futuro analizzerà la sezio-ne dedicata alle denunce, questo perché solo quando è completato l’iter amministrativo e sanitario che porta alla definizione del caso è possibile disporre di tutte le informazioni.

In sintesi le principali novità presenti nell’area sono rappresentate dai tipi di analisi che, in aggiunta a quelle temporali, dimensionali, settoriali e territoriali, descrivono le caratteristi-che dell’infortunato (paese di nascita, età, tipo di lavoratore se dipendente o autonomo e nel caso dell’Industria e Servizi degli atipici e degli apprendisti); le caratteristiche dell’infortu-nio (ora solare e ordinale, giorno e mese di accadimento dell’evento, natura e sede della lesione); la gravità delle lesioni permanenti (ossia le classi di grado di infortunio viste rispetto al tipo di lavoratore, alla dimensione aziendale nel caso dell’Industria e Servizi, all’anno); le modalità di accadimento (le otto variabili ESAW combinate con le principali variabili di sviluppo); le matrici che relazionano a coppia le variabili ESAW o le variabili temporali (ora, giorno…).

Chiaramente tutte queste tavole prevedono una serie di filtri rappresentati dalle “combo-box” che consentono una scelta simultanea per es. del sesso, della tipologia di infortunio se itinere o in occasione di lavoro, del tipo di infortunato se straniero o meno, ecc.

A corredo nel sottoramo degli infortuni indennizzati dell’Industria e Servizi sono proposti, oltre che i valori assoluti, anche le frequenze infortunistiche annue calcolate per conseguen-za e per le note variabili di sviluppo (settoriali, territoriali, temporali e dimensionali). Si tratta di indici di incidenza infortunistica ottenuti rapportando gli infortuni indennizzati distinti per conseguenza agli esposti al rischio espressi in termini di addetti anno. Questi indici si differenziano da quelli presentati nell’area Rischio per la diversa metodologia di calcolo oltre che per l’arco temporale preso in esame (un anno anziché il triennio), e sono utili per avere un’idea dell’evoluzione del fenomeno infortunistico nel tempo, sempre rispetto ad una serie di variabili di dimensione.

Per le malattie professionali la navigazione è molto simile come impostazione a quella degli infortuni con alcune differenze dovute intanto ai soggetti tutelati che non sono sempre gli stessi e alle differenze stesse tra infortunio e malattia.

In questo caso sono fornite statistiche, sia rispetto alla malattia o sostanza che la causa, che al codice sanitario, quest’ultima indicazione, per esempio, manca nelle statistiche presenti nell’attuale Banca Dati. Va segnalato che con l’introduzione delle nuove tabelle delle malattie professionali si prevede un adeguamento della sezione che tenga conto anche dei nuovi elenchi.

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In analogia con le altre aree tematiche è riportata la struttura di navigazione fino al livello precedente la visualizzazione delle tabelle.

TAV. 4 - ARCHITETTURA INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

5. RENDITE

Completamente nuova per la banca dati on–line è la parte riferita alle rendite che fornisce l’evidenza sia delle dirette che di quelle a superstiti che l’Istituto corrisponde ai propri infortunati e tecnopatici.

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Tutte le gestioni Tutti i settori tariffari

Industria e Servizi Industria

Tutte le gestioni Tutti i settori tariffari

Industria e Servizi Industria

Sono presentate sia le rendite in vigore che quelle costituite nell’anno per le gestioni Industria e Servizi, Agricoltura, Conto Stato, Medici Radiologi e Casalinghe.

Una breve descrizione delle informazioni statistiche presenti nell’area.

Per ogni gestione è possibile disporre di analisi rispetto alle principali variabili di dimensione, innanzi tutto settoriali (gestione, settore tariffario, codice di tariffa INAIL) e territoriali. A queste se ne aggiungono altre rispetto alle caratteristiche delle rendite quali: la classe di età, la classe di grado, il paese di nascita, il tipo di rendita se infortunio, malattia, silicosi e asbestosi.

Per alcune variabili, come per esempio età e grado, si considerano come informazioni quel-le attuali per quel-le rendite in vigore, quelquel-le iniziali per quel-le rendite costituite.

Nel caso delle malattie professionali è indicato anche il tipo di malattia.

Per le rendite in vigore dirette e a superstiti è riportato oltre che il tipo anche l’importo medio annuo della rendita.

Nel caso delle rendite indirette sono date informazioni sul tipo di superstite (vedovi, orfani, collaterali…).

Per la gestione Agricoltura viene indicato anche il tipo di lavoratore (mezzadro, coltivatore diretto, abituale…).

In generale il livello di dettaglio di quest’area è meno spinto rispetto a quello degli infortuni e malattie professionali di cui è un derivato logico, ed è differenziato a seconda della gestione e del tipo di incrocio delle variabili prese in esame.

TAV. 5 - ARCHITETTURA RENDITE

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Tutte le gestioni

6. RISCHIO

Un’analisi statistica corretta del fenomeno degli infortuni non può fermarsi al solo esame dei valori assoluti, si rischierebbe di dare un quadro non completo e talvolta distorto. Non si può prescindere, infatti, dal rapportare i numeri assoluti degli infortuni sul lavoro ai soggetti che sono effettivamente esposti al rischio. Solo in questo modo si possono effettuare con-fronti corretti tenendo conto delle strutture economiche e occupazionali nei vari territori e nei vari settori presi in esame.

L’area Rischio risponde a questa esigenza proponendo degli indicatori ottenuti rapportando gli infortuni indennizzati (o le giornate perse a seguito dell’infortunio) agli addetti anno relativi ad un triennio e determinati mediante un rigoroso calcolo attuariale.

Rispetto all’attuale Banca Dati Statistica l’obiettivo è fornire indicazioni non solo per la gestione Industria e Servizi, ma anche per l’Agricoltura.

Per quest’ultima gestione si sta lavorando alla costruzione di indicatori di rischio che però richiedono la conoscenza precisa del denominatore del quale l’Istituto al momento non dispone (a tal proposito si vedano le osservazioni per la gestione Agricoltura fatte nel para-grafo delle Aziende).

Per l’Industria e Servizi sono forniti due tipi di indicatori: gli indici di frequenza e i rapporti di gravità e i numeri indici e le graduatorie da essi ricavabili.

La metodologia di calcolo rispetto agli indici presenti attualmente in Banca Dati non varia, di nuovo vi è l’introduzione di strumenti che aiutano a capire ed utilizzare meglio gli indici:

cartine e mappe di rischio.

Si ricorda che l’indice di frequenza indica quanti sono gli infortuni indennizzati ogni 1.000 addetti anno, viene effettuato un calcolo attuariale che tiene conto anche dei casi avvenuti e non ancora definiti mediante l’aggiunta di una riserva sinistri.

Il rapporto di gravità indica le giornate di lavoro perso da ogni addetto che lavora in un determinato settore di attività. Entrambi gli indici sono calcolati per conseguenza.

Analogamente alle altre aree sono presenti, sia tavole di sintesi per tipo di conseguenza, combinate con le ormai note variabili di sviluppo, sia tavole dettagliate per singola conse-guenza distinte al solito per settore (di attività economica, tariffario o di tariffa INAIL), ter-ritorio (fino alla provincia) e dimensione aziendale (coerente con le altre aree tematiche).

Dagli indici di frequenza e gravità sono ricavati i numeri indici e le graduatorie analoga-mente a quanto presente nell’attuale Banca Dati.

In aggiunta in quest’area, le cartine, che graficamente, danno un’immediata indicazione, attraverso le differenti colorazioni, del rischio per settori tariffari, settori di attività econo-mica, codici di tariffa e dimensione aziendale, nonché conseguenze.

Altra novità è costituita dalle mappe di rischio che, attraverso punti segnati sull’asse carte-siano e riferiti alla combinazione indici di frequenza e di gravità, consentono di individuare e confrontare il rischio per settori di attività, gruppi di tariffa INAIL e territorio. Mediante le mappe si possono analizzare contemporaneamente due variabili, per esempio vedere un gruppo di tariffa INAIL rispetto alle regioni, in questo caso in corrispondenza dell’interse-zione degli assi è collocata la combinadell’interse-zione riferita all’Italia, mentre nei vari quadranti si collocano le coppie di indici delle regioni; chiaramente le regioni più a rischio sono quelle posizionate nel primo quadrante.

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TAV. 6 - ARCHITETTURA RISCHIO

La descrizione delle varie aree tematiche fino a qui proposta mira a fare comprendere innanzi tutto il tentativo di articolare una nuova Banca Dati Statistica cercando di conciliare più esigenze: l’esaustività, la chiarezza della navigazione e della strutturazione delle varie sezioni, l’utilità per gli esperti addetti ai lavori, ma anche per chi vi accede saltuariamente.

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Tavole di sintesi

Tutti i settori tariffari

Tavole di sintesi

Tutti i settori tariffari Tavole di sintesi

Tutti i settori tariffari

Agricoltura

Territoriali

Tavole di sintesi

Tutti i settori tariffari

CARTINE GRAVITA'

N° indici di frequenza

N° indici di gravità FREQUENZA

MAPPE DI RISCHIO RISCHIO

Indici di frequenza

Indici di gravità

Settoriali Industria e

Servizi

Numeri indici

Numeri indici

Le serie storiche quinquennali e gli sviluppi presentati consentono una visione completa del fenomeno infortunistico e tecnopatico sotto diversi profili ed un utile strumento per un’anali-si che non tralasci i principali indicatori del mondo del lavoro e dei rischi ad esso connesun’anali-si.

Fino ad oggi l’aggiornamento della base dati è stato semestrale per le statistiche degli infor-tuni e delle malattie professionali, annuale per aziende, addetti e rischio. In questo momen-to si sta valutando se effettuare un unico aggiornamenmomen-to annuale al fine di presentare solo dati definitivi, da diffondere contestualmente alla pubblicazione del Rapporto Annuale e dei Rapporti Regionali dell’Istituto.

RIASSUNTO

L’INAIL dispone di un patrimonio informativo molto ricco e dettagliato per via delle infor-mazioni che acquisisce nell’esercizio dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Tale mole di dati riguarda sia l’universo dei soggetti per i quali vige l’obbligo all’assicurazione (aziende e lavoratori assicurati), sia l’universo di coloro che denunciano un infortunio o una malattia professionale.

Una tutela completa del lavoratore (dalla prevenzione, alla cura, alle prestazioni economi-che, fino alla riabilitazione ed al reinserimento sociale e lavorativo) non può prescindere da una conoscenza corretta, completa ed articolata delle statistiche relative ai danni da lavoro.

Per soddisfare al meglio questa esigenza e per tener conto dei cambiamenti normativi e sociali avvenuti nel corso degli ultimi anni, sono stati completamente rinnovati, sia sotto il profilo tecnologico che dal punto di vista dei contenuti, la struttura e i criteri di navigazione della Banca Dati che rappresenta il principale strumento di diffusione delle statistiche da parte dell’Istituto.

Nel lavoro sono descritti l’architettura delle diverse aree tematiche rispetto alle quali si sviluppa; le innovazioni introdotte, sia in termini di contenuti che di fruibilità da parte degli utenti utilizzatori; i livelli di dettaglio fino ai quali si spinge la presentazione dei reports statistici.

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C.S.A. - Sessione Attuariale Assicurativa

TECNICHE E STRUMENTI INNOVATIVI PER LA