• Non ci sono risultati.

Modifica dell’elemento discriminante tra aziende virtuose e non

PROPOSTE DI REVISIONE DELL’OSCILLAZIONE DEL PREMIO PER ANDAMENTO INFORTUNISTICO

3. Agire sul valore che discrimina tra “virtuosi” e “non virtuosi”

6.3. Modifica dell’elemento discriminante tra aziende virtuose e non

Per mantenere la regola dell’oscillazione così come è attualmente, e quindi simmetrica, è possibile applicarla in modo che la massa retributiva che beneficia di riduzioni di premio sia la stessa di quella che sopporta aumenti di premio.

Ciò è banalmente possibile confrontando il TSA di una ditta non più con il tasso di tariffa medio della ditta, bensì con la mediana della distribuzione dei TSA, cioè con un valore che, per l’asimmetria della distribuzione dei TSA, è più basso del tasso di tariffa e garantisce la bipartizione perfetta della massa salariale delle aziende virtuose e non.

Un modo assolutamente identico di ottenere la stessa bipartizione del collettivo è quel-lo, non di confrontare il TSA con un valore più basso del tasso di tariffa, bensì quello di confrontare un valore più alto del TSA con il tasso di tariffa. In altre parole caricando opportunamente il TSA di una quantità pari alla differenza tra il tasso di tariffa e la mediana diminuiamo la platea dei virtuosi di quel tanto che basta ad ottenere la biparti-zione della massa retributiva che ha diminuzioni di premio e quella che ha invece aumenti di premio.

Dal punto di vista grafico questo modo alternativo di procedere non fa che traslare a destra la distribuzione dei TSA di una quantità tale da far coincidere la media dei TSA della vec-chia distribuzione (in altre parole il tasso di tariffa rispetto a cui si fa l’oscillazione) con la mediana della nuova distribuzione.

Le oscillazioni basate sulla proposta di modifica appena presentata sono state al solito calcolate puntualmente PAT per PAT e i i risultati riepilogati sono forniti nelle tabelle seguenti

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E METODOLOGICA AL SERVIZIO DEL MONDO DEL LAVORO

Grafico 12 - Effetto del caricamento sul TSA

50%

Tabella 20 - Oscillazione 2009 rispetto alla mediana - Settore Industria

Tabella 21 - Oscillazione 2009 rispetto alla mediana - Settore Artigianato

Tabella 22 - Oscillazione 2009 rispetto alla mediana - Settore Altre Attività

Tabella 23 - Oscillazione 2009 rispetto alla mediana - Settore Terziario

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E METODOLOGICA AL SERVIZIO DEL MONDO DEL LAVORO

180

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 378.782 73,6% 54.667 47,9% 57 40,9%

in aumento 135.737 26,4% 59.536 52,1% 82 59,1%

514.519 114.230 139

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 346.591 58,4% 8.525 47,8% 4 35,0%

in aumento 246.389 41,6% 9.315 52,2% 7 65,0%

592.980 17.839 10

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 64.363 83,0% 28.829 49,2% 23 43,5%

in aumento 13.189 17,0% 29.712 50,8% 30 56,5%

77.552 58.540 53

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 945.903 69,2% 41.899 49,0% 11 29,6%

in aumento 421.719 30,8% 43.595 51,0% 26 70,4%

1.367.622 85.494 36

Tabella 24 - Oscillazione 2009 rispetto alla mediana - Totale

Osserviamo, innanzitutto, che la bipartizione perfetta tra le masse retributive che ottengono riduzioni e quelle che subiscono maggiorazioni non risulta esserci. Il motivo di ciò è da ricercarsi semplicemente in quelle PAT (e relative masse salariali) che non oscillano a causa di un TSA pari esattamente alla mediana e che, invece, sono state conteggiate (insie-me alla relativa massa retributiva) tra le aziende in au(insie-mento del premio.

Il risultato più importante è però quello che riguarda la massa premi oscillata che non si ripar-tisce equamente tra riduzioni ed aggravi per il fatto che il meccanismo che utilizza la mediana garantisce si (per costruzione) l’equiripartizione della massa salariale tra i due gruppi dei vir-tuosi e non virvir-tuosi ma nulla può in merito alla forma della distribuzione dei TSA che rimane asimmetrica anche rispetto alla mediana e che per tale motivo continua a produrre il noto disallineamento tra extragettito (145 ml di euro) e perdita di gettito (94 ml di euro).

Il saldo contabile complessivo, tuttavia, è un attivo di 50 ml di euro a fronte di una massa premi oscillata di 239 ml di euro.

7. CONCLUSIONI

Le proposte presentate in questo lavoro sono tutte accomunate da un unico principio, ossia quello di limitare lo squilibrio contabile annualmente generato dall’attuale meccanismo di oscillazione per andamento infortunistico senza, tuttavia, stravolgerne il contenuto.

Dalle elaborazioni effettuate emerge che la soluzione migliore risulta essere quella che agi-sce direttamente sulla regola di oscillazione. Una piccola modifica al testo delle MAT garantisce enormi vantaggi a beneficio sia dell’Istituto, che verrebbe ad applicare un mec-canismo mutualistico a costo quasi nullo e a basso impatto computazionale con l’obiettivo di innescare un processo virtuoso a livello di costo infortunistico generale e sia per le azien-de assicurate che possono, così, usufruire di un tasso di premio non più artificiosamente gonfiato bensì legato in maniera migliore alla loro sinistralità.

Ciò non toglie che meccanismi più complessi e rivoluzionari possono essere pensati e pro-posti al fine di personalizzare il premio di tariffa mantenendo nel contempo gli equilibri sta-tistici, attuariali e finanziari.

RIASSUNTO

Il meccanismo con cui l’Inail premia le aziende virtuose dal punto di vista infortunistico e penalizza, invece, quelle ad alta frequenza di sinistri prevede che sconti ed aggravi di

pre-L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E METODOLOGICA AL SERVIZIO DEL MONDO DEL LAVORO

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 1.735.639 68,0% 133.919 48,5% 94 39,5%

in aumento 817.034 32,0% 142.185 51,5% 145 60,5%

2.552.673 276.103 239

mio siano, in valore assoluto, gli stessi per due ditte che si posizionano rispetto alla media in maniera equidistante.

La piena solidarietà tra virtuosi e non verrebbe garantita soltanto qualora le masse premi sottoposte a sconti e ad aggravi fossero le medesime. Nella realtà così non è in quanto la generale asimmetria della distribuzione dei tassi specifici aziendali (TSA) fa sì che la platea di chi gode di sconti sia sempre molto più ampia di quella che sopporta, invece, penalità sul premio.

Per riportare una situazione di equilibrio contabile sono percorribili più strade: trovare il modo di operare su una distribuzione simmetrica dei TSA; modificare la regola di oscilla-zione penalizzando i non virtuosi più di quanto si premino i virtuosi; cambiare il riferimen-to attraverso cui individuare i “buoni e i “cattivi”.

Nel presente lavoro vengono esposti i risultati che derivano dall’applicazione puntuale delle tre diverse metodologie proposte.

BIBLIOGRAFIA

M. Badaloni: Appunti delle lezioni di inferenza statistica, Centro Stampa Ateneo, Casa Editrice Università La Sapienza, Roma, 2004

INAIL: L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professio-nali, 1993.

INAIL: Tariffe dei premi con repertori analitici, 2001.

L. SOLIANI: Statistica applicata alla ricerca e alle professioni scientifiche, http://www.dispensestatistica.com, 2007.

A. Tassone: Gli effetti dell’asimmetria della distribuzione dei tassi specifici aziendali sull’oscillazione per andamento infortunistico, Rivista degli Infortuni e delle Malattie Professionali, fascicolo 2/2008

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E METODOLOGICA AL SERVIZIO DEL MONDO DEL LAVORO

182

INDAGINE SULL’EFFICACIA DELL’APPLICAZIONE DELLE

MISURE DI PREVENZIONE IN AZIENDA