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Simmetrizzazione della distribuzione dei TSA

PROPOSTE DI REVISIONE DELL’OSCILLAZIONE DEL PREMIO PER ANDAMENTO INFORTUNISTICO

3. Agire sul valore che discrimina tra “virtuosi” e “non virtuosi”

6.1. Simmetrizzazione della distribuzione dei TSA

Per poter correggere l’asimmetria della distribuzione dei TSA è necessario innanzitutto porsi delle domande.

Perché sono così tante le ditte, all’interno di una certa voce, che hanno in un certo triennio pochi infortuni o comunque un piccolo costo infortunistico? E perché ci sono alcune ditte che si scostano molto, in aumento, dal TSA medio della voce di appartenenza? In altre paro-le, perché la distribuzione dei TSA è asimmetrica?

C’è da dire che il TSA di una certa ditta è molto influenzato dai sinistri gravi (rendite dirette e a superstiti) che, fortunatamente, sono anche i meno probabili. Ciò significa che il numero di anni necessario perché si verifichi un sinistro, ad esempio, mortale è molto più alto per le piccole aziende rispetto a quelle di grosse dimensioni.

Ne segue, allora, che la prima parte della distribuzione dei TSA, quella, cioè, relativa a TSA vicini allo zero, è popolata soprattutto dalle piccole aziende.

D’altra parte è anche vero che, con una ragionevole certezza, la coda della distribuzione, quella relativa alle aziende con valori del TSA molto alti, è popolata quasi esclusivamente dalle piccole ditte che hanno sperimentato nel triennio uno o più infortuni gravi ma che, a causa della loro dimensione, non sono in grado di ammortizzare i relativi oneri su una massa retributiva sufficientemente elevata.

Eliminare le oscillazioni per le piccole aziende ha pertanto il duplice effetto di spostare a destra la gobba della distribuzione e di eliminarne la coda: in altre parole la distribuzione dei TSA delle sole grosse aziende dovrebbe essere più simmetrica di quella complessiva.

È ovvio che lo spartiacque tra buoni e cattivi dovrà essere, in questo caso, la media dei TSA della distribuzione delle sole ditte di grandi dimensioni.

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E METODOLOGICA AL SERVIZIO DEL MONDO DEL LAVORO

Nel grafico che segue è rappresentato l’effetto di un’oscillazione prevista solo per le grosse aziende.

Escludendo dall’oscillazione 2009 tutte le aziende con un numero di addetti nel triennio inferiore a 200 il risultato è stato, come previsto, una riduzione dell’asimmetria della distri-buzione dei TSA per ciascun settore, cosa che è possibile apprezzare dai grafici seguenti.

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Grafico 4 - Effetto sulla distribuzione dei TSA dell’esclusione delle piccole aziende dall’oscillazione di premio.

Grafico 5 - Effetto sulla distribuzione dei TSA dell’esclusione delle piccole aziende dall’oscillazione:

Settore Industria.

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Grafico 6 - Effetto sulla distribuzione dei TSA dell’esclusione delle piccole aziende dall’oscillazione:

Settore Artigianato.

Grafico 7 - Effetto sulla distribuzione dei TSA dell’esclusione delle piccole aziende dall’oscillazione:

Settore Altre Attività.

Il calcolo degli indici di asimmetria ha permesso di quantificare un effetto altrimenti visibi-le solo graficamente. Nella seguente tabella sono riportati i coefficienti di asimmetria di Fisher elaborati per ciascun settore tariffario sia nel caso di totale inclusione delle PAT che di esclusione delle piccole (meno di 200 addetti nel triennio).

Tabella 7 - Indici di asimmetria a seguito dell’esclusione delle piccole aziende dall’oscilla-zione di premio

A livello di saldo tra extragettito da aggravi e perdita di gettito a seguito degli sconti, osser-viamo che la sua drastica diminuzione è essenzialmente legata al fatto che l’esclusione delle piccole imprese dal meccanismo di oscillazione riduce enormemente il numero di aziende che ne accedono. In particolare ciò avviene per il settore artigianato, comunemente caratte-rizzato da dimensioni aziendali molto contenute.

Nonostante la forte diminuzione degli indici di asimmetria, notiamo che le forme distributi-ve, seppur in maniera ridotta, rimangono ancora fortemente asimmetriche

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Grafico 8 - Effetto sulla distribuzione dei TSA dell’esclusione delle piccole aziende dall’oscillazione:

Settore Terziario.

Indice di Asimmetria

Settore Tutte le PAT Solo grandi PAT

Industria 19.065,8 8,8

Artigianato 5.328,4 -1,2

Altre Attività 50.007,3 11,9

Terziario 21.344,9 5,9

Nelle tabelle riepilogative seguenti riportiamo gli esiti relativi a questo tentativo di simme-trizzazione delle distribuzioni dei TSA. Va ricordato che l’oscillazione non può che essere fatta rispetto alla media dei TSA delle nuove distribuzioni piuttosto che ai TT.

Tabella 8 - Oscillazione 2009 (rispetto ai TSA medi) per le sole grosse aziende - Settore Industria

Tabella 9 - Oscillazione 2009 (rispetto ai TSA medi) per le sole grosse aziende - Settore Artigianato

Tabella 10 - Oscillazione 2009 (rispetto ai TSA medi) per le sole grosse aziende - Settore Altre Attività

Tabella 11 - Oscillazione 2009 (rispetto ai TSA medi) per le sole grosse aziende - Settore Terziario

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Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 8.495 73,4% 39.791 69,6% 104 68,9%

in aumento 3.084 26,6% 17.402 30,4% 47 31,1%

11.579 57.193 151

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 3 27,3% 5 5,1% 0 78,4%

in aumento 8 72,7% 99 94,9% 0 21,6%

11 104 0

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 2.979 73,3% 32.528 66,3% 47 64,0%

in aumento 1.084 26,7% 16.522 33,7% 27 36,0%

4.063 49.051 74

Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 3.923 73,7% 15.818 68,3% 27 67,3%

in aumento 1.401 26,3% 7.340 31,7% 13 32,7%

5.324 23.158 40

Tabella 12 - Oscillazione 2009 (rispetto ai TSA medi) per le sole grosse aziende - Totale

Degli oltre 2,5 milioni di aziende solo poco meno di 21 mila rientrano tra quelle con più di 200 addetti per triennio. Più interessante è invece il modo con cui si ripartiscono le imprese virtuose e quelle non virtuose, certamente più vicino alla situazione ideale di bipartizione dei due gruppi.

Il saldo per settore è riepilogato nella tabella che segue:

Tabella 13 - Oscillazione 2009 - Risultato contabile nell’ipotesi di oscillazione per le sole grandi imprese

Per capire meglio l’efficacia di questa operazione di limitazione dell’oscillazione per le sole grandi aziende, occorre fare un confronto con i risultati dell’oscillazione complessiva fatta però rispetto ai TSA medi cosicché il parallelo sia metodologicamente congruo.

Nel grafico seguente viene visualizzata la diminuzione della percentuale della massa premi scontata sul complesso della massa premi oscillata a seguito dell’ipotesi di oscillazione limitata.

Osserviamo che, sebbene per ciascun settore di attività si registra un tenue avvicinamento alla bipartizione della massa premi oscillata complessiva tra riduzioni e aggravi, l’obiettivo ottimale è ancora lontano dall’essere raggiunto.

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Aziende Masse Retributive (milioni di euro)

Masse Premi Oscillate (milioni di euro) in riduzione 15.400 73,4% 88.143 68,1% 178 67,3%

in aumento 5.577 26,6% 41.363 31,9% 86 32,7%

20.977 129.506 264

Settore Saldo (milioni di euro)

Industria -57 Artigianato -0

Altre Attività -21

Terziario -14 Totale -92

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