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COMPLIANCE BY AUTOMATION - L’AUTOMAZIONE AGEVOLA LA RIORGANIZZAZIONE

CRISTINA PIACENTINI *

6. PROPOSTE APPLICATIVE IN INAIL

Nel caso in cui l’INAIL decida di affrontare questa nuova tecnologia non in modo speri-mentale/prototipale come esperienza isolata, bensì in modo consistente e sostenuto, si pro-pongono ora alcune ipotesi di applicazione reali che ad una prima analisi appaiono contene-re elementi validi per l’applicazione pratica ad argomenti di intecontene-resse attuale.

6.1 Proposta per la riorganizzazione dei processi

L’INAL ha in fase di attuazione un nuovo modello organizzativo che comporta anche la revisione di flussi operativi; in particolare sono interessati ad accentramento i processi stru-mentali relativi all’approvvigionamento beni e servizi, alla gestione dei beni mobili ed immobili e alla gestione del personale. Si creano così centri di eccellenza con elevata pro-fessionalità, con la conseguente riduzione del personale dedicato alle attività di supporto e contestuale riqualificazione dello stesso.

Per quanto riguarda, in particolare, l’accentramento dei processi di acquisto di beni e servizi presso la Direzione Generale è stato avviato un processo di innovazione gestionale del patrimonio per incrementarne la qualità e la redditività tramite la creazione della “Unità Centrale Acquisti”.

Tale intervento di riorganizzazione comporta ridisegno degli uffici, nuovi processi interni, ridefinizione di responsabilità, nuove competenze del personale. La riqualificazione del personale e le nuove regole interne da rispettare comportano tempi di adeguamento del per-sonale stesso che potrebbe essere opportuno comprimere.

In tal caso le funzionalità della tecnologia BRMS/BPMS possono permettere di raggiungere obiettivi di realizzazione di automatismi di supporto alle persone e ai processi, di sostegno ai processi esecutivi e ai processi decisionali, di riduzione dei tempi di avvio a regime della riorganizzazione, ovvero di facilitazione del cammino verso la compliance.

6.2 Proposta per la Prevenzione

In ottemperanza al nuovo Testo Unico per la Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro (81/2008) è in fase di realizzazione il registro infortuni per la comunicazione telematica degli infortuni con durata al di sotto della soglia di indennizzabilità. In tal modo a breve saranno resi disponibili a INAIL i dati sugli infortuni in formato elaborabile e in tempo

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quasi reale, con una numerosità presumibilmente raddoppiata rispetto agli attuali dati sui soli infortuni indennizzabili.

L’adozione di tecnologia CEP per l’elaborazione di eventi complessi consente di innescare un processo finalizzato ad individuare situazioni di rischio potenziale. Questa, grazie alla sua peculiarità di funzionamento event-driven, permette di realizzare un sistema di estrapo-lazione della conoscenza dagli eventi in tempo reale.

Gli esperti e studiosi in materia infortunistica quali i professionisti della Consulenza Statistico Attuariale e della Consulenza Tecnica per i Rischi Professionali, individuate le regole di correlazione ed analisi cui sottoporre i dati infortunistici, potranno collaborare per la loro immissione nel sistema CEP. Questi collegherebbe il flusso di dati costituenti la base del registro infortuni ai dati di rischio specifico delle denuncie delle aziende, e attive-rebbe l’esecuzione delle regole immesse consentendo l’individuazione di situazioni di rischio emergente. La massa di dati in regolare afflusso, sottoposta a costante monitoraggio proattivo, produrrebbe avvisi automatici di evidenza di rischio emergente e metterebbe in grado gli organi preposti di innescare interventi di prevenzione attiva e specifica tarata sugli eventi stessi. In particolare gli infortuni di durata inferiore ai 3 giorni diventerebbero poten-zialmente dei segnali, pur se deboli, di situazioni critiche in azienda quali l’obsolescenza di macchinari, l’abbassamento del livello di attenzione del personale, l’inadeguatezza delle procedure di lavoro.

6.3 Proposta per il CRM di Linea Amica

Il Customer Relationship Management è una realtà che sta imponendosi come una necessità per favorire la soddisfazione del cliente e intercettare in modo più o meno diretto i suoi desiderata al fine di migliorare i servizi. Fra gli strumenti a disposizione per una gestione efficace della relazione con il cliente, la tecnologia CEP per l’elaborazione di flussi di even-ti complessi mette in grado i sistemi informaeven-tivi di reagire in modo automaeven-tico agli eveneven-ti, e di fornire informazioni dedotte sulla base di regole complesse.

Sta emergendo la sua utilità a completamento degli strumenti di CRM per trattare la massa di dati di contatti con l’utenza, soprattutto per i CRM particolarmente estesi quali quello di

“LINEA AMICA” costituito da un network di oltre 300 strutture di contatto pubbliche che sviluppano oltre 200.000 contatti giornalieri.

6.4 Proposta per un motore di compliance della P.A. in condivisione

Con riguardo alla compliance di una amministrazione pubblica, si distinguono un insieme di regole specifiche dell’amministrazione, che rispecchiano necessità e obblighi interni o che sono legate al business istituzionale, e l’insieme delle regole derivanti dalla legislazione gene-rale e sovrapponibile agli altri analoghi insiemi di altre amministrazioni, regole quali la nor-mativa sugli appalti pubblici, il Testo Unico sulla privacy, la sicurezza ICT, la governance.

Nel caso in cui la tecnologia dei motori di regole fosse adottata per la compliance dalle amministrazioni pubbliche, le modifiche legislative comporterebbero distinti ma analoghi interventi di adeguamento per tutti i singoli insiemi di regole comuni. Sarebbe allora una evoluzione naturale la ripartizione delle regole fra un motore di regole interne e proprieta-rie, e il motore di regole comuni in condivisione con altre amministrazioni.

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Tale motore di “Corporate compliance” è realizzabile grazie alla cooperazione applicativa del SPC, e il suo mantenimento curato, da apposito organismo pubblico, comporterebbe vari vantaggi: risparmi nella manutenzione evolutiva, tempi immediati di recepimento delle modifiche legislative nelle regole del motore comune, garanzia di corretta ed uniforme interpretazione della legge.

Nella ipotesi che prospettiamo, la responsabilità del motore di “Corporate compliance” è una prerogativa esterna alla singola amministrazione ed il motore costituisce un servizio condiviso della PA, gestito in stretta sinergia con gli organi legislativi e normativi.

7. CONCLUSIONI

La tecnologia si evolve secondo ritmi e velocità diverse in modo rispondente al settore e recentemente in alcuni campi, soprattutto quello dei dispositivi hardware, sono avvenuti dei progressi che hanno avuto una visibilità ed un impatto dirompenti. Sussiste altresì un tipo di evoluzione tecnologica che, pur essendo meno spettacolare, risulta costante e con lievi pro-gressi, ma la cui entità complessiva si rivela, a distanza di tempo, determinante. Essa si basa prevalentemente su approcci metodologici e concetti nuovi che aprono prospettive interes-santi. In questo senso riteniamo che occorra ragionare sulle tecnologie si qui analizzate e iniziarne l’adozione. In tale direzione sono indirizzati i percorsi proposti, dal più concreto al più astratto. Li ricordiamo:

1) Introdurre l’uso dei motori a regole per sostegno interno ad una nuova organizzazione 2) Sfruttare la ricchezza di dati del registro infortuni con un CEP per interventi di

preven-zione rapidi e mirati

3) Sostenere il CRM con un CEP per il trattamento complesso di masse di dati derivanti dagli eventi di contatto con gli utenti

4) Creare un motore di regole condiviso in cooperazione applicativa per realizzare una Corporate Compliance della PA.

RIASSUNTO

Le organizzazioni responsabili di servizi informatici pubblici devono garantire la Compliance, ovvero la conformità normativa, per i processi con cui sono realizzati i servizi operativi. In particolare il Codice dell’Amministrazione Digitale stabilisce precise respon-sabilizzazioni sia per ottenere il raggiungimento di obiettivi prefissati che per suscitare un atteggiamento propositivo nei onfronti del cittadino.

Come realizzare la compliance, ovvero il rispetto e la applicazione reale delle regole?

I nuovi paradigmi implementati dalla tecnologia basata sulle regole possono aiutare nella prevenzione del fattore di rischio costituito dai frequenti aggiornamenti, da diverse interpre-tazioni delle norme di riferimento e dall’impatto che una organizzazione applicativa non rispondente ai requisiti di riconoscimento delle responsabilità imposto dal CAD comporta nel caso di inadempienze.

È auspicabile la istituzione di una Funzione di Compliance ICT a garanzia della corretta e completa traduzione all’interno dell’organizzazione delle norme ad essa applicabili e della messa in atto dei presidi necessari a prevenire la non conformità. Un tale approccio

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nale alle regole permette di superare l’obiettivo di realizzazione di controlli di compliance su prodotti, servizi e procedure o verifiche di conformità (modalità ex-post), e di mettere a sistema la conformità normativa in modalità proattiva in tutte le sue accezioni.

L’evoluzione della tecnologia rappresenta una opportunità di intervento grazie ai sistemi di Business Process Management (BPM), in particolare grazie alle componenti di Business Rules Management System (BRMS) e ai sistemi per l’elaborazione di eventi complessi (CEP). Con il disaccoppiamento delle regole dai loro differenti usi incorporati nelle logiche applicative, si ottiene la creazione di un ‘motore delle regole’ che, sostenuto da specifica metodologia, permette di rappresentare le norme e le procedure di una organizzazione in forma dichiarativa indipendente dal loro utilizzo.

Sono proposti dei percorsi di adozione in INAIL della nuova tecnologia:

• motore a regole per creare un supporto automatico di sostegno interno ad una nuova organizzazione

• analisi complessa di eventi con un CEP per creare opportunità di prevenzione rapida e mirata grazie al flusso di dati del registro infortuni collegati ai dati di rischio aziendale

• funzioni di completamento al CRM con un CEP per il trattamento complesso di masse di dati derivanti dagli eventi di contatto con gli utenti

• motore di regole per la Corporate Compliance della PA realizzato in cooperazione applicativa.

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