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Le iniziative per la formazione e la diffusione della cultura della legalità

Nel documento Reelazi ione e ann nual le 20 017 (pagine 48-51)

La rete dei rapporti dell’Autorità

2.4 Le iniziative per la formazione e la diffusione della cultura della legalità

Nel 2017 l’Autorità ha ulteriormente accresciuto la collaborazione con il mondo accademico, siglando nuovi 12 accordi con altrettanti Atenei finalizzati ad incrementare la diffusione della “cultura della legalità”. Detti accordi sono tutti volti a promuovere iniziative di studio e di formazione per rafforzare e sostenere la cultura della legalità e dell’etica nell’azione pubblica, attraverso la realizzazione di iniziative formative, la promozione di incontri, seminari, studi e

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progetti di ricerca, che possano contribuire anche alla diffusione di buone pratiche aventi come obiettivo il miglioramento dell’azione pubblica e alla sensibilizzazione dei dipendenti della PA. Si segnalano, in particolare, i protocolli d’intesa siglati con l’Università di Palermo (16 febbraio 2017); con la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa (15 marzo 2017), nel quale si prevede anche la realizzazione di un’attività di monitoraggio e valutazione qualitativa dei Codici di comportamento adottati nelle Istituzioni pubbliche; con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli (10 aprile 2017), per l’attivazione di un corso di perfezionamento in strumenti e metodi per la prevenzione e il contrasto della corruzione; con l’Università Politecnica delle Marche (10 maggio 2017); con l’Università Luiss Guido Carli di Roma (5 luglio 2017), per l’attivazione di un master di II° livello in Politiche di contrasto della corruzione e della criminalità organizzata; con l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna (2 agosto 2017); con l’Università Ca’ Foscari di Venezia (3 agosto 2017); con l’Università di Milano (8 settembre 2017), nell’ambito del quale si è recentemente attivato il corso di perfezionamento in materia di anticorruzione e prevenzione dell’illegalità nella pubblica amministrazione e nell’impresa; con la Scuola Normale Superiore di Pisa (13 ottobre 2017); con l’Università di Catania 28 novembre 2017); con l’Università di Roma Tor Vergata-Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa Mario Lucertini (13 dicembre 2017), per collaborare ad un corso dal taglio molto specifico sulla revisione del modello di gestione del ciclo passivo attraverso l’applicazione delle tecniche di process analysis & improvement; con l’Università del Salento (22 febbraio 2018).

Sono stati altresì rinnovati per l’anno accademico attualmente in corso gli impegni con le Università con le quali, già in precedenza, erano stati congiuntamente e con successo organizzati master di II° livello/Corsi di perfezionamento post universitari: si tratta, in particolare, del master in Anticorruzione dell’Università di Roma Tor Vergata-Dipartimento di Economia e Finanza; del Corso di perfezionamento in Anticorruzione (Copat) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; del master in Strategie per l’efficienza, l’integrità e l’innovazione nei contratti pubblici dell’Università di Torino-Dipartimento di Management.

E’ stato, infine, siglato un ulteriore accordo con l’Università Cattolica di Milano e con il suo centro di ricerca Transcrime - attuativo del protocollo già siglato con la stessa Università nel 2016 - avente ad oggetto per la realizzazione e lo sviluppo di modelli di valutazione del rischio corruzione nei pubblici appalti, all’interno del progetto di ricerca europeo “DIGIWHIST” finalizzato alla raccolta, sistematizzazione e analisi dei dati sugli appalti pubblici e all’elaborazione e sviluppo di modelli di valutazione del rischio corruzione negli appalti a livello delle imprese vincitrici; in forza di tale accordo l’Autorità ha fornito accesso ai dati relativi a tutti gli appalti

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pubblici sopra la soglia dei 40.000 euro per il periodo 2008-2017 e tali dati sono attualmente in fase di elaborazione da parte dell’Università.

Quanto agli accordi con associazioni della società civile, è stato sottoscritto il 25 gennaio 2017 un accordo di collaborazione con Transparency International Italia (TI-It), oltre a quello di carattere generale già siglato nel 2016, finalizzato a gestire le segnalazioni di illeciti pervenute al team di “Allerta Anticorruzione” di TI-It da parte di segnalanti, non anonimi, che comunichino illeciti nella pubblica amministrazione, nonché il supporto prestato da TI-It al segnalante nel caso in cui decidesse di inviare la segnalazione all’ANAC. E’ stato poi siglato in data 21 febbraio 2018 un accordo con la Fondazione Openpolis e l’Associazione Action Aid Italia Onlus, finalizzato a collaborare nel monitoraggio dell’allocazione delle risorse finanziarie del settore dell’accoglienza dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Italia, al fine di studiare il fenomeno attraverso l’analisi dei dati dei contratti pubblici e osservarne le evoluzioni nel tempo e le eventuali distorsioni. Oggetto generale dell’accordo, in particolare, è la condivisione e l’analisi dei dati sui contratti pubblici relativi all’accoglienza di migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Italia.

Di recente approvazione da parte del Consiglio dell’Autorità, agli inizi dell’anno in corso, sono infine gli accordi con l’Associazione Cittadinanza Attiva, finalizzato a collaborare su iniziative volte a favorire la diffusione della cultura della legalità, dell’etica pubblica e della trasparenza, anche mediante l’organizzazione di campagne informative, conferenze, dibattiti pubblici e di attività che promuovano il coinvolgimento e l’attivazione diretta dei cittadini, e con l’Associazione Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà - impegnata a promuovere il principio di sussidiarietà di cui all’art. 118, ultimo comma, della Costituzione, favorendo anche pratiche di amministrazione condivisa in cui i cittadini e le amministrazioni pubbliche collaborano nella cura, nel riuso e nella rigenerazione dei beni comuni, ivi compresi i beni confiscati alle mafie, per la promozione e la diffusione del corretto utilizzo degli strumenti che la normativa e le istituzioni mettono a disposizione in tema di prevenzione dei fenomeni corruttivi e di promozione della trasparenza.

Per concludere con le iniziative legate alla diffusione della cultura della legalità non possono non annoverarsi gli sviluppi della Carta d’intenti siglata nel febbraio del 2015 con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica (MIUR), la DNA e l’ANM, attualmente in fase di rinnovo e di cui si è già diffusamente parlato nella Relazione al Parlamento degli scorsi anni, la quale nel 2017 ha visto lo svolgimento del primo concorso nazionale rivolto a tutti gli istituti secondari di secondo grado, dal titolo “Whistleblower: un esempio di cittadinanza attiva e

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Il concorso ha inteso promuovere tra le giovani generazioni, utilizzando un linguaggio semplice, l’approfondimento dei temi della legalità, della corresponsabilità e della figura del whistleblower; oggetto del concorso è stato, infatti, individuare un termine che traduca nella lingua italiana, in maniera esaustiva e originale, il termine “whistleblower”, chiamando gli studenti a produrre un elaborato (testuale, fotografico, multimediale) che ne comunichi il senso ed il significato. La premiazione è avvenuta presso il Liceo statale Pilo Albertelli di Roma in data 7 novembre 2017 e il concorso è stato nuovamente bandito per l’a.s. 2017/2018.

Passando alla formazione interna del personale ANAC, nel 2017 è proseguito l’impegno dell’Autorità nel garantire al proprio personale una formazione sempre più specialistica nelle materie dell’anticorruzione e della trasparenza, dopo i corsi di carattere generale organizzati nel 2016. Infine, sempre nel 2017 sono stati svolti due importanti corsi sull’attività ispettiva e sul codice di comportamento e il procedimento disciplinare, in collaborazione con la SNA.

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