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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA FINANZA CLIMATICA

1.2 L’azione climatica

1.2.1.6 Gli Insediamenti umani e le aree urbane

L’urbanizzazione è un trend globale che sta trasformando gli insediamenti umani, le società e l’uso di energia. Nel 2011, più del 52% della popolazione mondiale viveva nelle aree urbane, mentre nel 2050, questa percentuale è stimata aumentare fino al 64-69%. Le aree urbane utilizzano il 67-76% circa dell’energia globale, contano per il 71-76% delle emissioni energetiche di CO2 globali e causano il 44% delle emissioni dirette mondiali.72

Le maggiori opportunità, ma anche minacce, per la riduzione di future emissioni urbane di gas serra arrivano dai paesi in via di sviluppo che hanno aree in rapida urbanizzazione, dove le capacità finanziarie, governative, tecniche e istituzionali sono limitate.

Migliaia di città hanno intrapreso piani per l’azione climatica, spesso riguardanti: la domanda di energia, i trasporti e le emissioni di inquinanti, la gestione dei rifiuti e della terra, l’educazione climatica, l’illuminazione pubblica, etc. L’implementazione di attività di mitigazione garantirebbe maggiori risparmi pubblici, aria meno inquinata e aumento della produttività in queste aree. Conseguentemente, si registrerebbero miglioramenti anche nella salute umana.

The City of Los Angeles Streetlight Program

Los Angeles è la città degli Stati Uniti con il più alto numero di lampioni LED: sono circa 180.000 i LED che, con la loro luce bianca, illuminano le strade, sostituendo le lampade tradizionali. Nel prossimo futuro altri 40.000 lampioni circa verranno sostituiti.

Questo progetto di sostituzione e istallazione è stato finanziato dalla Bank of

America con $105.5 milioni che la città metropolitana deve restituire in dieci anni.

In realtà, per la città di Los Angeles il prestito sarà facilmente saldabile: l’efficienza della tecnologia a LED consente infatti di risparmiare circa $10 milioni all’anno di elettricità (i costi energetici sono ridotti del 63%), più tra i $2 e i $3 milioni di evitati interventi manutentivi.73 Per quanto riguarda le emissioni, il progetto consente di ridurre le emissioni della metropoli di 47.000 tonnellate all’anno.

72IPCC (2014d)

73 Bank of America (2017), Smart city technology: Los Angeled LED street lights, 10 novembre 2017, link: https://about.bankofamerica.com/en-us/partnering-locally/los-angeles-

Oltre ai benefici economici e climatici, le luci chiare della tecnologia LED illuminano di più le strade e il senso di pubblica sicurezza è cresciuto in tutta la città, nonché i crimini si sono ridotti del 10,5%.74

A livello generale, le policy di mitigazione possono ridurre il valore dei combustibili fossili e i guadagni per i loro esportatori. Oppure, tasse sul carbonio e permessi all’inquinamento possono disincentivare il loro utilizzo, riducendone la domanda. Però, policy localizzate e non generalizzate possono generare incentivi per le attività ad alte emissioni a migrare in aree senza tali restrizioni. Inoltre, approcci di tipo sistematico e intersettoriale sarebbero più efficaci, anche da un punto di vista di costi, dello sforzo di ridurre le emissioni attraverso policy specificatamente settoriali, perché potrebbero far leva su interdipendenze e sinergie tra settori.75

1.3 L’adattamento

L’adattamento consiste “nell’anticipare gli effetti avversi del cambiamento climatico e nell’intraprendere azioni appropriate per prevenire o minimizzare i danni che essi possono causare e nel cogliere le opportunità e i vantaggi che ne possono nascere”.76 L’art. 7 dell’Accordo di Parigi marca l’importanza dell’”aumentare la capacità di

adattamento, rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità al cambiamento climatico, con lo scopo di contribuire allo sviluppo sostenibile e assicurare un’adeguata risposta al cambiamento climatico”. L’adattamento può dunque contribuire al benessere delle

popolazioni, alla sicurezza degli asset e alla preservazione degli ecosistemi per le generazioni a venire.

La riduzione della vulnerabilità e l’aumento della resilienza si definisce “capacità adattiva”, importante specialmente nei territori maggiormente colpiti o a serio rischio a causa degli impatti metereologici e idrologici del cambiamento climatico.77 Questi

74 Ebrahimian E., The City of Los Angeles LED Streetlight Program, Office of Energy Efficiency and Renewable Energy, link: https://www.energy.gov/eere/ssl/text-alternative-version-city-los-angeles-led- streetlight-program

75IPCC (2014d) 76

European Commission, Adaptation to climate change, link: https://ec.europa.eu/clima/policies/adaptation_en

77

territori si trovano soprattutto nei Paesi in via di sviluppo che hanno minor capacità, soprattutto finanziarie, per far fronte loro e hanno quindi bisogno d’aiuto immediato da parte di quelli sviluppati; mentre, dall’altro lato, sono le nazioni più prospere i maggiori contribuenti alle emissioni di gas serra.

Per questi motivi, durante la COP15 di Copenaghen, i paesi sviluppati hanno accordato di indirizzare ogni anno 100 miliardi di dollari fino al 2020 (l’impegno è stato poi esteso fino al 2025) verso i paesi in via di sviluppo per progetti soprattutto di adattamento. Anche perché, oltre ai problemi di tipo economico, questi ultimi reclamano la responsabilità storica dei paesi sviluppati del cambiamento climatico, il quale invece minaccia particolarmente i loro territori. Tra questi, ne sono un esempio la zona sub-sahariana che ha un enorme bisogno di investimenti in adattamento e resilienza, sicurezza nell’approvvigionamento di cibo e accesso all’energia; oppure la zona Sud Asiatica che è estremamente vulnerabile all’innalzamento dei mari, alle inondazioni, alle frane e necessita di servizi moderni di rifornimento energetico.78 Gli impegni assuntisi dai Paesi sviluppati non sono stati finora granché rispettati; per questo, l’Adaptation Fund, fondato con il Protocollo di Kyot, cerca di aiutare i paesi in via di sviluppo nelle attività di adattamento.

L’IPCC ha indicato tre fattori determinanti la vulnerabilità al cambiamento climatico: l’esposizione ai suoi rischi, la sensibilità a questi rischi e la capacità di adattarsi ad essi. Le misure di adattamento permettono dunque di ridurre la vulnerabilità e, allo stesso tempo, beneficiare dalle opportunità che il cambiamento climatico può offrire - ad esempio piantando nuove colture in terreni prima non adatti.79

Dove possibile, le azioni anticipatorie provvederanno alla riduzione dei rischi in modo economicamente vantaggioso e permetteranno il risparmio di denaro, ma la valutazione ex ante degli impatti che il global warming potrà generare risulta fondamentale nell’identificazione di questi rischi.80 Sebbene alcuni eventi siano ormai inevitabili, le misure di adattamento anticipato permettono di diminuirne gli impatti negativi in settori economici chiave, nella salute umana, nelle comunità e nella biodiversità.81 Queste

78

World Bank Group (2016), Climate Change Action Plan 2016-2020, report 79

Fisher S. (2012), What is climate adaptation?, The Guardian, 27 febbraio 2012, link: https://www.theguardian.com/environment/2012/feb/27/climate-change-adaptation

80 Fortuny L., Climate change mitigation and adaptation, in International Association for Impact

Assessment, link: http://www.iaia.org/wiki-details.php?ID=6 81

misure devono però essere integrate a tutti i livelli, dal locale al comunitario, perché la “scarsa preparazione o inazione di un paese può avere effetti negativi anche sui paesi

vicini”.82

Oltre a poter essere pianificate in anticipo, le attività di adattamento possono essere introdotte anche spontaneamente come risposta alla pressione locale, oppure possono prevedere trasformazioni graduali nel tempo o immediate. Ancora, esse possono includere cambiamenti infrastrutturali a larga scala come costruzioni di difesa dall’innalzamento del livello dei mari, o il miglioramento della qualità della superficie delle strade rovinata da alte temperature; cambiamenti comportamentali come l’utilizzo di minori quantità d’acqua, o la piantagione di differenti colture. Alcune di queste misure possono poi comportare importanti ristrutturazioni di settori economici e sociali particolarmente esposti al cambiamento climatico. Di conseguenza, coerenza, efficacia e adozione tempestiva risultano essere strategicamente fondamentali nella loro integrazione.83

Generalmente, l’adattamento è strettamente legato alla mitigazione: il paragrafo 4 dell’art.7 ribadisce che le Parti riconoscono la significatività dell’ammontare necessario per implementare piani di adattamento, ma sottolinea che esse sono consapevoli che un maggiore livello di mitigazione potrà ridurre il bisogno di ulteriori sforzi finanziari. Però, anche si riducessero in modo drastico le emissioni di gas ad effetto serra, il riscaldamento terrestre continuerà ad aumentare per decenni e le conseguenze saranno tangibili per secoli a causa delle emissioni passate.84

I piani e progetti di adattamento richiedono spesso ingenti quantità di capitali, rendendo fondamentale la valutazione e l’assegnazione delle priorità. L’IPCC ha sottolineato che ogni anno per i prossimi decenni il costo economico mondiale dell’adattamento sarà dell’ordine di miliardi di dollari, ma è difficile farne una stima precisa. In più, evidenzia che la capacità adattiva è strettamente collegata allo sviluppo sociale ed economico dei paesi. Questo perché l’ammontare economico dei danni causati dagli eventi climatici è e sarà molto maggiore nel prossimo futuro e poter spendere in prevenzione e adattamento oggi equivale a ridurre le spese pubbliche future in risposta a tali eventi. In ottica di lungo

82 Carraro C., et al. (2015) 83 Carraro C., et al. (2015) 84 Commissione Europea (2017)

termine dunque, gli investimenti di oggi migliorerebbero la sostenibilità del debito pubblico globale anziché aggravarla.85

Infine, l’adattamento non è uno sforzo una tantum, bensì un ciclo continuo di preparazione, risposta e revisione delle attività implementate sulla base delle nuove informazioni.86 Oltre a ciò, è fondamentale attivare, specialmente nelle zone più esposte, sistemi efficaci di allarme rapido per affrontare l’emergenza di eventi estremi.87

Di seguito, le aree di intervento.