• Non ci sono risultati.

INSIDE OMBRONE Fiorenzo Gei

Azoto nitr oso Spettrofotometria di ass. mol. I..R.S.A. C.N.R 4030 < 0,03 ppm Azoto ammoniacale Spettrofotometria di ass. mol. I..R.S.A. C.N.R 5150 < 0,05 ppm Fosfor o

totale Spettrofotometriadi ass. mol. I..R.S.A. C.N.R 4110 < 0,1 ppm Tensioattivi Anionici (MBAS) Spettrofotometria di ass. mol. I..R.S.A. C.N.R 5150 < 0,1 ppm Tensioattivi Non ionici

(BiAS) Titolazione conTetrakis

UNICHIM M.U. 980/1 < 0,5 ppm Dur ezza Determinazione volumetrica con EDTA I..R.S.A. C.N.R 2040 0.1 °F Alcalinità Elettrometria I..R.S.A. C.N.R 2010 0.1 meq/L Cloruri Determinazione Volumetrica (metodo Mohr) I..R.S.A. C.N.R 4020 0.1 ppm Floruri Determinazione dionex I.R.S.A. C.N.R. 4020 0.1 ppm Fosfati

(orto) Determinazionedionex

I..R.S.A. C.N.R 4110 0.1 ppm Nitrati Determinazione dionex I..R.S.A. C.N.R 4020 0.1 ppm

Solfati Determinazione dionex

I.R.S.A C.N.R 4020 0.1 ppm Metalli pesanti ICPMS = 0.1 ppb

OMBRONE PISTOIESE

Un fiume nella storia

50

Nelle tabelle successive, una per ogni data di prelievo, troviamo: il parametro ricercato; unità di misura in cui è espressa la quantità; i limiti di rivelabilità cioè la quantità minima sotto la quale è impossibile dare una stima quantitativa della sostanza; il valore trovato.

Due parole sul significato delle unità di misura, i loro simboli e le abbreviazioni usate: dove sta la dicitura n.r. vuol dire che il parametro era inferiore ai limiti di rilevabilità; dove sta la dicitura n.d. vuol dire che il parametro non è stato determinato.

µS/cm = micro Siemens al centimetro. Conducibilità rilevata interponendo lo spessore di 1 centimetro di acqua tra i due elettrodi.

Un grado francese di durezza, simbolo °F, vale 10 mg/L di CaCO3 (carbonato di calcio). mg/L = milligrammo per litro, ovvero ppm quindi parte per milione.

µg/L = microgrammi per litro, ovvero ppb quindi parte per miliardo. Ricordo che:

Una parte per mille vale un grammo su un chilogrammo (nel caso dell’acqua un •

millilitro o un grammo su un litro).

Un ppm vale 1 grammo su mille litri, ovvero su un metro cubo (un grammo su •

circa 20 contenitori da 50 litri, damigiane, ad esempio ciascuno).

Un ppb vale un grammo su un milione di litri, ovvero su mille metri cubi (un •

grammo in una piscina profonda 5, larga 8 e lunga 25 metri). Questo per dare un’idea della precisione delle attuali analisi chimiche. •

Uptat amconulputat ut lutpate te min henibh eugiam vullaor illamet ipit, sed euisNim ipisis nos aliqui blaore er sustie conse modolum

INSIDE OMBRONE

Fiorenzo Gei

51

parametri Unità di misura di rivelabilitàLimiti Prelievo del 20/01/2009 Prelievo del 20/01/2009 Prelievo del 20/01/2009 Prelievo del 20/01/2009 Caserana Catena Ponte all’Asse CarmignanoStazione di

Temperatura °C - 6,3 6,8 7,2 6,9

Aspetto limpida torbida torbida torbida

Colore incolore marrone marrone marrone

Odore inodore inodore inodore inodore

pH pH - 7,75 8,05 7,95 7,80 Ossigeno disciolto % - 85 80 70 66 Conducibilità µS/cm 1 387 560 990 1003 Solidi sospesi mg/L 0,1 9,0 3,3 10 6,5 C.O.D. (O2) mg/L 5 6,3 6,6 8,5 8,3 Azoto ammoniacale mg/L 0,05 0,55 0,61 0,68 0,60 Azoto nitroso (nitriti) mg/L 0,03 0,11 0,13 0,17 0,54 Nitrati mg/L 0,1 55,0 51,2 60,0 55,8 Fosforo totale mg/L 0,1 0,22 0,23 0,30 0,29 Cloruri mg/L 0,1 199,0 361,8 519.9 513,0 Solfati mg/L 0,1 90,8 115 128,6 105,0 Tensioattivi anionici (MBAS) mg/L 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 Tensioattivi non ionici (BiAS) mg/L 0,1 0,3 0,3 0,4 0,5 Alcalinità meq/L 0,1 3.0 3,2 3,6 4,0 Durezza totale °F 0,1 16 16 19 21 Alluminio µg/L 0,1 n.r. n.r. n.r. n.r. Arsenico µg/L 0,1 0,6 0,6 0,7 0,7 Bario µg/L 0,1 65,5 66,6 67,4 68,3 Boro µg/L 0,1 n.r. n.r. n.r. n.r. Cadmio µg/L 0,1 4,0 4,0 4,5 4,6 Cromo totale µg/L 0,1 1,3 2,0 5,3 4,4 Ferro µg/L 0,1 266 176 229 255 Manganese µg/L 0,1 64,4 52,1 52,3 56,0 Nichel µg/L 0,1 1,8 2,4 2,8 2,4 Piombo µg/L 0,1 12,0 11,6 11,3 13,2 Rame µg/L 0,1 28,0 37,0 48,0 46,0 Zinco µg/L 0,1 169,0 170,0 256,0 208,0

Uptat amconulputat ut lutpate te min henibh eugiam vullaor illamet ipit, sed euisNim ipisis nos aliqui blaore er sustie conse modolum

OMBRONE PISTOIESE

Un fiume nella storia

52

Vediamo qui, riassunte a grandissime linee, le caratteristiche ecotossicologiche di alcuni metalli e metalli pesanti tra i più comuni. L’alluminio è uno degli elementi più diffusi sulla terra (8,3% in peso). La maggior parte della letteratura è concorde nel considerare l’alluminio non pericoloso per la salute umana in quanto esso viene scarsamente assimilato nel tratto gastrointestinale e viene espulso tramite la funzione renale. Tuttavia una bassa percentuale della popolazione è allergica all’alluminio, e sperimenta dermatiti da contatto, problemi digestivi e incapacità di as- sorbire le sostanze nutritive se mangiano cibo cotto in pentole d’alluminio, vomito e altri sintomi di avvelenamento qualora vengano ingeriti farmaci contenenti antiacidi a base di idrossidi di alluminio e magnesio (come il Maalox) o alcuni prodotti contro la diarrea. L’alluminio si dimostra tossico per il sistema nervoso centrale, come i metalli pesanti, nel caso in cui in l’organismo non sia in grado di espellerlo, come avviene, ad esempio in caso di gravi malattie renali.

Effetti di una intossicazione da alluminio possono essere: perdita della memoria, inde- bolimento e tremore; alcune ricerche cliniche infine sembrano dimostrare la correlazione tra assunzione cronica di alluminio e lo sviluppo di alcune gravi malattie neurodegenerative, quali Alzheimer, Parkinson, SLA, sclerosi multipla, demenza. La comunità scientifica non ha però ancora riconosciuto del tutto la validità di questi studi, ed esistono numerose controversie in merito.

L’arsenico esercita la sua azione tossica più nella forma trivalente che in quella pen- tavalente, sia per i mammiferi che per gli organismi acquatici, ma, in entrambi i casi, le concentrazioni letali sono piuttosto elevate. L‘intossicazione da questo metallo rende le persone stanche, depresse e provoca allergie. Altri sintomi sono perdita di peso, nausea,

diarrea e perdita di capelli. L’arsenico, sfortu- natamente, viene ancora largamente utilizzato nei pesticidi. Varie sono in natura le fonti di arsenico. I vulcani è stato stimato ne riversino in atmosfera circa 3.000 tonnellate l’anno, mentre sarebbero 20.000 le tonnellate annue di metilarsine volatili (composti organici contenenti arsenico) liberate da vari microrga- nismi. Tutto questo è poco rispetto alle oltre 80.000 tonn/anno di arsenico liberate in aria dalla combustione di combustibili fossili. Il bario, quando presente in elevata quantità può provocare seri effetti dannosi sul cuore e sui nervi. Dosi superiori alla massima per- messa possono provocare blocchi nervosi. 550-600 milligrammi di tale sostanza posso- no costituire una dose letale per un uomo. L’elemento, che è il quattordicesimo per abbondanza sulla crosta terrestre e pertanto è molto presente in ogni luogo, forma dei sali praticamente insolubili che lo rendono indi- sponibile. A causa del vasto uso di bario nelle industrie, sono le attività umane a rilasciare notevoli quantità di questo pericolosissimo elemento.

Il boro è uno degli elementi indesiderati nell’acqua perché capace di provocare pro- blemi agli apparati riproduttori. Il boro si trova prevalentemente in acque di uso termale; un tipo di acque che contiene anche un elevato tenore di elementi e composti di arsenico, fluoro, ferro, etc. Talvolta queste presenze possono donare all’acqua caratteristiche me- dicamentose ma, importantissimo è ricordare che un uso fuori controllo medico potrebbe rivelare effetti tossici anche gravi.

Il massimo valore di concentrazione concessa del boro è indicativamente 1 mg/L secondo la Direttiva 98\83\CE. Il processo di revisio- ne della Direttiva CEE 80\778 stabilisce per questo elemento un valore parametrico di 0.3 mg/L, espresso come boro, in base alla probabile tossicità dopo lunga esposizione.

Il cadmio, in concentrazioni molto basse, si può trovare anche in zone non inquinate, nel suolo, nell’acqua e nell’aria, in seguito alla attività di vulcani, a violenti incendi boschivi o derivante dall’erosione delle rocce. La conta- minazione ambientale è dovuta soprattutto a scarichi di lavorazioni industriale, ai fertilizzan- ti fosforati, ai fumi delle fonderie; gli alimenti possono venire contaminati dai contenitori in ceramica decorati con pigmenti contenenti il metallo. Sicuramente le piogge acide hanno aumentato la diffusione e la disponibilità del cadmio nell’ambiente.

Le proprietà tossicologiche del cadmio si devono alla sua somiglianza chimica con lo zinco.

Il calcio è presente naturalmente nelle acque. Bassi livelli di assunzione di calcio posso- no provocare disturbi cardiovascolari ed osteoporosi. Bere molta acqua potabile può bastare ad ovviare tali problemi.

Il cromo è largamente diffuso in natura sia nella forma trivalente che in quella esavalen- te. Il cromo trivalente è elemento essenziale per l’uomo, in quanto influenza il metaboli- smo glucidico e lipidico. Contenuto nell’or- ganismo umano in quantità inferiore a 6 mg, si ritrova in tutti i tessuti, mentre all’interno delle cellule è legato agli acidi nucleici. Tra gli alimenti, ne sono particolarmente ricchi il lievito di birra, la carne, i legumi, il formaggio, il fegato, il pepe nero. I trattamenti apportati agli alimenti (raffinazione, conservazione, confezionamento) ne riducono il contenuto originario.

Il cromo esavalente è invece molto tossico, determina intossicazioni epato-renali ed ha caratteristiche cancerogene.

Il ferro è uno degli elementi più abbondanti sulla crosta terrestre ed è comune in molte rocce e suoli. È un elemento che, in tracce, risulta essenziale sia per la vita degli animali

CARAttERiStiCHE ECOtOSSiCOLOGiCHE Di ALCUNi MEtALLi E MEtALLi PESANti