• Non ci sono risultati.

Intervento 11.2: Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro

Nel documento Regione Campania (pagine 148-151)

La Conferenza Stato-Regioni, in data 1 agosto 2007, ha sottoscritto un accordo denominato “Patto per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, che ha fissato, per le Regioni e le Province Autonome, una serie di obiettivi strategici che sono diretti a razionalizzare gli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, accordo reso esecutivo con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2007, DPCM 17 dicembre 2007.

Il Patto sottolinea l’esigenza di una maggiore omogeneità delle attività di vigilanza sul territorio nazionale, al fine di garantire il raggiungimento di standard minimi definiti a livello nazionale ed il potenziamento delle attività di iniziativa dei Servizi pubblici, privilegiando la programmazione di piani di intervento strutturati ed a valenza territoriale ampia per raggiungere i seguenti obiettivi nazionali:

effettuazione di n. 250.000 interventi ispettivi/anno, ripartiti tra le Regioni e PP.AA. in relazione al numero di unità locali delle imprese attive nei rispettivi territori;

espletamento dell’attività di vigilanza, pari alla quota del 5% delle unità locali, ripartita tra le Regioni e le PP.AA. in relazione al numero di unità locali delle imprese, attive nei rispettivi territori;

potenziamento operativo dei Servizi delle AA.SS.LL. di cui si è rilevato l’assetto organizzativo e produttivo, in rapporto ai LEA, ai bisogni ed alle esigenze territoriali della struttura.

Il Coordinamento Tecnico Interregionale ha definito gli indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi regionali, come di seguito si precisano:

obiettivo 1: percentuale di copertura del 5% delle unità produttive regionali da ispezionare, calcolandolo a partire dal numero di PAT regionale, con almeno n.1 dipendente o equiparato;

obiettivo 2: il numero degli interventi ispettivi da effettuare in ogni Regione tiene conto della percentuale delle PAT presenti nella Regione, con almeno un dipendente o equiparato, rispetto a quelle presenti nel territorio nazionale. Il numero degli interventi ispettivi complessivamente effettuati si ottiene sommando i risultati delle voci riportate nelle schede della sopraccitata rilevazione: n. sopralluoghi complessivamente effettuati in cantieri – prima visita, rivisita, sopralluogo per dissequestro, ecc, n. sopralluoghi complessivamente effettuati in aziende agricole, n. sopralluoghi complessivamente effettuati in aziende.

Il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, approvato con DPR 23 maggio 2003, individua gli obiettivi da raggiungere per attuare la garanzia costituzionale del diritto alla salute e degli altri diritti, sociali e civili, in ambito sanitario e prevede che i suddetti obiettivi si intendono conseguibili nel rispetto dell’accordo 8 agosto 2001 tra Stato, Regioni e Province Autonome, come integrato dalle leggi finanziarie per gli anni 2002-2003, nonché nei limiti ed in coerenza con i livelli essenziali di assistenza di cui al DPCM 29 novembre 2001 e successive integrazioni.

La Regione, a partire dal 2007, in adempimento al DPCM 17 dicembre 2007, si è impegnata al raggiungimento del LEA “Prevenzione salute nei luoghi di lavoro”, adottando piani specifici e mettendo in atto azioni finalizzate al raggiungimento di detti obiettivi.

In data 21 giugno 2011, con delibera della Giunta regionale n.309, la Regione ha adottato il Piano Regionale per la realizzazione degli interventi previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012, in coerenza con il vigente Piano Sanitario Nazionale, trasmettendo al Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie, la documentazione relativa al piano Regionale delle Prevenzione della Regione 2010-2012 relativo, tra gli altri, ai seguenti progetti: “Progetti di Prevenzione degli eventi infortunistici in ambito lavorativo”, che ha, tra gli altri indici, il numero di Aziende ispezionate sul totale previsto.

In data 24 aprile 2012, con Decreto n.50 il Commissario ad Acta per il Piano di Rientro ha adottato il piano, relativo all’anno 2012, di Attività di Vigilanza delle AA.SS.LL. per la Prevenzione nei luoghi di lavoro, definendo, per ogni ASL, il Piano straordinario di vigilanza, relativo all’anno 2012.

Con il succitato decreto, è stato stabilito che presso l’AGC 20 “Assistenza Sanitaria” venga istituito un gruppo di lavoro regionale, deputato al controllo dei dati per il raggiungimento degli obiettivi fissati per le AA.SS.LL. e degli adempimenti riguardanti la verifica ed il popolamento delle banche dati dei progetti nazionali CCM “Sbagliando s’impara” e CCM “MaIPro”. Detto gruppo operativo è deputato al coordinamento, monitoraggio e valutazione in progress del Piano Straordinario di Vigilanza per il raggiungimento dei LEA 2012 della Regione.

Lo stesso decreto stabilisce che detto gruppo di lavoro è presieduto dal Coordinatore dell’AGC 20 ed è composto:

dai dirigenti e dagli operatori individuati dal Coordinatore dell’AGC 20 con Decreto dell’AGC 20;

dai referenti aziendali, individuati da ciascun Direttore Generale, per informare la Regione dello stato di avanzamento delle attività e per coordinare e realizzare il Piano nel territorio di propria competenza.

In sede di valutazione del decreto 50/2012 il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno approvato il Piano Straordinario di Vigilanza della Regione ed hanno precisato che “si resta in attesa degli esiti del monitoraggio e valutazione in progress del piano straordinario di vigilanza per il raggiungimento dei LEA 2012”.

Conseguentemente è stato istituito un Gruppo Operativo Regionale di coordinamento, monitoraggio e valutazione in progress del Piano Straordinario di Vigilanza per il raggiungimento dei LEA 2012 della Regione, individuando come operatore di riferimento per l’AGC 20 il referente regionale della Sicurezza sul Lavoro e referente dei “Progetti di Prevenzione degli eventi infortunistici in ambito lavorativo” che ha partecipato ai corsi di Formazione per operatori impegnati nei progetti dei Piani Regionali di Prevenzione organizzati dal Ministero della salute – CCM presso l’Istituto Superiore della sanità, nonché tutti gli altri componenti.

Risultati Programmati

Predisposizione, nella fase di programmazione delle attività di un sistema di monitoraggio delle progettualità aziendali, in attuazione del Piano Straordinario di Vigilanza e messa a punto di strumenti, anche informatizzati, per individuare tempestivamente aree di criticità regionali e aziendali;

realizzazione, nella fase attuativa del Piano Straordinario di Vigilanza, delle seguenti azioni: coordinamento, monitoraggio e valutazione in progress del Piano stesso per il raggiungimento degli standards di assicurazione dei LEA;

analisi dei risultati ottenuti attraverso i principali indicatori del Piano stesso; descrizione degli out come previsti dalle attività del Piano e delle attività LEA della Prevenzione;

predisposizione e realizzazione di un programma di verifica, con le singole ASL, dei risultati raggiunti;

riunioni del Gruppo di lavoro con periodicità almeno bimestrale;

relazione dei referenti aziendali che compongono il Gruppo Operativo Regionale a cadenza trimestrale sulle attività poste in essere per la realizzazione del Piano Straordinario di Vigilanza.

Indicatori di risultato

Percentuale di unità controllate sul totale previsto nei LEA ((n. aziende oggetto di ispezioni/ n. aziende con almeno 1 dipendente + n. aziende artigiane con > 1 artigiano)*100) N.B. il numeratore è costruito sommando le voci: (n. aziende oggetto di ispezione comp. Edilizia) + (n. aziende oggetto di ispezione sett. Agricoltura) + (n. aziende oggetto di ispezione altri comparti) + (n. aziende oggetto di sopralluogo per l’espressione di pareri);

percentuale n. cantieri ispezionati sul totale da controllare;

percentuale aziende agricole sul totale da controllare. Responsabile del procedimento attuativo

Dirigente UOD Prevenzione e igiene sanitaria - prevenzione e tutela della salute negli ambienti di vita e lavoro

Programma 12: Sanità Veterinaria e Sicurezza

Alimentare

Il programma, secondo le linee di indirizzo ministeriali, deve realizzare i seguenti obiettivi:

rimodulazione del sistema organizzativo regionale: istituzione dell'area di coordinamento in materia di igiene degli alimenti, sicurezza alimentare e nutrizione;

coerenza delle linee di attività programmate a livello regionale con quelle riportate nel Piano Nazionale Integrato 2011-2014;

definizione di un piano regionale integrato dei controlli ufficiali, o il suo eventuale aggiornamento con tutte le linee di attività previste dalla pianificazione nazionale;

miglioramento della rete dei laboratori, con ampliamento del bacino di metodiche accreditate a supporto delle attività regionali di controllo ufficiale, riducendo l’aggravio sui soggetti extraregionali;

assegnazione di obiettivi ai Direttori Generali delle Aziende sanitarie Locali, con ribaltamento a cascata su tutta la struttura operativa;

adozione e attuazione di un sistema di audit sulle Autorità Competenti, nonché implementazione di piano di formazione per le stesse, che investa tutti gli attori del controllo ufficiale, sul pacchetto igiene.

Tabella 49 – Sintesi manovre

Nel documento Regione Campania (pagine 148-151)

Documenti correlati