• Non ci sono risultati.

Intervento 12.1: Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

Nel documento Regione Campania (pagine 151-160)

Azione 12.1.1: Riorganizzazione del “nodo” regionale

Il Settore Veterinario regionale risulta attualmente dotato di un assetto organico tale da garantire gli adempimenti oggetto di verifica da parte del Comitato LEA ed il raggiungimento degli obiettivi del Piano Sanitario Regionale. Di contro la struttura regionale di riferimento per i Servizi di Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) presenta notevoli carenze in termini organizzativi e di risorse dedicate. Già in occasione dell’audit del Ministero della Salute del novembre 2009 sul sistema sanitario della Regione dedicato alla prevenzione in materia di sanità veterinaria e alimentare, nel rilevare l’adeguatezza organizzativa del Settore veterinario, veniva riportata nelle raccomandazioni della relazione conclusiva l’esigenza di adeguare le risorse dedicate al Servizio 06 del Settore Assistenza Sanitaria, giudicate insufficienti per assicurare gli adempimenti di livello regionale previsti dal Piano Nazionale Integrato (PNI) in attuazione dell’art. 41 del Reg. (CE) 882/2004.

Va evidenziato a tale proposito che il Regolamento regionale n. 12/2012, nel definire il nuovo modello di organizzazione regionale, non solo non risolve le predette criticità relative alla struttura di riferimento per i SIAN, ma prevede anche una drastica riduzione delle strutture dedicate alle attività di sanità veterinaria e sicurezza alimentare rispetto a quelle in essere in attuazione del precedente ordinamento amministrativo (Legge Regionale n. 11 del 4 luglio 1991), costituendo un’unica Unità

Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare: valorizzazione manovre (€/mln)

2013 2014 2015

Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare - -

-Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare - -

-Riorganizzazione del “nodo” regionale - -

-Attuazione Piano Regionale Integrato - -

-Certificazione ISO 9001/2008 delle strutture regionali e territoriali del Servizio

Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria - -

-Consolidamento dello stato di accreditamento per Malattia Vescicolare del Suino (MVS) delle aziende suinicole campane – Raggiungimento dello stato di Accreditamento regionale per MVS

-

-E’, altresì, rilevante che in tale contesto critico relativo all’organizzazione del “nodo regionale” interviene l’Accordo n. 46*/CSR del 7 febbraio 2013 sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, con il quale vengono dettate Linee guida per il funzionamento e il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte delle autorità competenti in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. L’Accordo prevede l’impegno da parte delle Regioni a recepire con propri provvedimenti le Linee guida e costituisce, tra l’altro, adempimento ai fini della verifica da parte del Comitato LEA di cui all’art. 9 dell’Intesa Stato-Regione. Il documento prevede standard di funzionamento per tutti i tre livelli dell’autorità competente compreso, quindi, il livello regionale che in Campania presentano le citate carenze organizzative introdotte dal nuovo ordinamento.

Per superare le criticità conseguenti al nuovo assetto delle strutture della Giunta regionale previsto dal regolamento regionale 12/2011 e garantire, quindi, l’adeguamento agli standard nazionali ed il raggiungimento degli obiettivi strategici in materia di sanità veterinaria e sicurezza alimentare, è necessario modificare i provvedimenti attuativi del regolamento regionale 12/2011 e prevedere nell’ambito della Direzione Generale per la “tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale” la costituzione di un Ufficio di Staff con funzioni di supporto tecnico-operativo per il coordinamento delle attività delle seguenti quattro Unità Operative Dirigenziali (U.O.D.):

Sanità animale;

Igiene e sicurezza degli alimenti e della nutrizione;

Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche;

Igiene Urbana Veterinaria e prevenzione del randagismo. Risultati programmati

Modifica del vigente ordinamento amministrativo della Giunta regionale con l’istituzione nell’ambito della Direzione Generale “tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale” di un Ufficio di Staff tecnico-operativo e di quattro Unità Operative Dirigenziali dedicati esclusivamente alle funzioni di livello regionale in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare.

Indicatori di risultato

Proposta alla Giunta regionale di modifica delle strutture ordinamentali ai sensi del regolamento n. 12/2011 con la costituzione delle nuove strutture competenti in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare.

Responsabile del procedimento attuativo

Dirigente UOD Prevenzione e sanità pubblica veterinaria. Azione 12.1.2: Attuazione Piano Regionale Integrato

La Regione ha definito e approvato il secondo Piano Regionale Integrato (PRI 2011-2014) che prevede l’adeguamento alle linee di attività del vigente Piano Nazionale Integrato (PNI) oltre alle specificità proprie della Campania, attuate attraverso Piani di monitoraggio regionali sui rischi presenti nel territorio.

Sulla base delle disposizioni contenute nel PRI 2011-2014 e degli obiettivi dello stesso è stato avviato l’adeguamento dell’accreditamento delle prove analitiche funzionali ai controlli previsti dallo stesso Piano. L’ampliamento del bacino di metodiche accreditate si pone a supporto delle attività regionali di controllo ufficiale, riducendo l’aggravio sui soggetti extraregionali.

Gli obiettivi contenuti nel PRI 2011-2014 sono stati assegnati ai Direttori Generali delle AA.SS.LL. con DC n.9/2011 e conseguentemente, è stata attribuita loro la responsabilità delle attività di controllo in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria.

Tali attività sono monitorate trimestralmente attraverso i sistemi informativi regionali e l'Osservatorio Regionale per la Sicurezza Alimentare (ORSA) da un apposto nucleo di monitoraggio istituito con il predetto Decreto Commissariale.

Al fine di verificare l'efficacia e l'appropriatezza dei controlli ufficiali su animali vivi, mangimi e alimenti in tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione previste dal PRI la Regione Campania, a partire dal 2010, attua programmi annuali di audit sulle AA.SS.LL. attraverso un Nucleo regionale per i controlli ufficiali (Nu.Re.C.U.).

Risultati programmati

Attuazione obiettivi strategici ed operativi del PRI 2013-2015;

conclusione dell’accreditamento delle prove analitiche funzionale all’attuazione dei piani di monitoraggio previsti dal PRI presso i laboratori ufficiali.

Indicatori di risultato

Monitoraggio trimestrale sulle attività svolte dai servizi territoriali e sugli obiettivi del PRI. Responsabile del procedimento attuativo

Dirigente UOD Prevenzione e sanità pubblica veterinaria.

Azione 12.1.3: Certificazione ISO 9001/2008 delle strutture regionali e territoriali del Servizio Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, per favorire il raggiungimento degli obiettivi operativi del Piano Regionale Integrato (PRI) dei controlli

Nel corso dell’attuazione del Programma Operativo 2011/2012 sono emerse alcune difficoltà certamente attribuibili alla disomogeneità degli interventi ed all’assenza di procedure standard per l’erogazione degli stessi.

Per ovviare a tale fattore critico è stato disposto un programma che prevede la certificazione ISO delle strutture regionali e territoriali del Servizio Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e Sanità pubblica Veterinaria e, a medio/lungo termine, l’accreditamento ad opera dell’Ente unico nazionale ACCREDIA delle strutture regionali che consenta alle stesse di assurgere al ruolo di certificatore dei servizi territoriali al fine di:

garantire omogeneità sul territorio regionale nelle procedure attinenti le attività di controllo ufficiale nelle materie previste dal vigente Piano Regionale Integrato;

certificare il sistema qualità per garantire ai fruitori che il livello di qualità del proprio modello organizzativo risponde a requisiti riconosciuti a livello internazionale;

organizzare tutto il complesso sistema documentale, informatico ed organizzativo, centrale e periferico, già esistente in un unico sistema integrato maggiormente fruibile e chiaro.

Si riportano di seguito i risultati ad oggi conseguiti relativamente al processo di certificazione dei Servizi AA.SS.LL. e dei Settori regionali:

condivisione del progetto in ambito territoriale con coinvolgimento delle strutture dei ”Sistema qualità” territoriali delle AA.SS.LL;

individuazione in ambito regionale e territoriale dei referenti aventi il ruolo e le funzioni di “responsabili della qualità” per il progetto;

elaborazione della documentazione propedeutica alla stesura dei manuali e di alcune delle procedure operative (PG-Procedura Gestionale; POS-Procedura Operativa Standard);

predisposizione di una piattaforma web definita “CE.SE.SA.RE” attiva sul sito dell’Osservatorio regionale per la Sicurezza Alimentare (ORSA) utilizzata dai referenti della qualità per le necessarie interazioni e per l’ottimizzazione del flusso di informazioni e di materiale inerenti il processo;

predisposizione degli organigrammi/funzionigramma delle sedi da certificare.

Sono state, tuttavia, evidenziate nel corso del monitoraggio del progetto in causa alcune criticità che attengono sia alle possibili interferenze del progetto sugli obiettivi degli operatori del controllo ufficiale, che al ruolo dell’Ente Regione quale certificatore dei servizi territoriali che comporterebbe oggettive difficoltà operative nonché di natura giuridica legate a tale funzione.

Si è, pertanto, provveduto a rimodulare gli obiettivi ed il cronoprogramma del progetto con l’esclusione dell’accreditamento della Regione quale ente certificatore, nonché il differimento dei relativi tempi di attuazione al fine di evitare un programma troppo intenso che possa influire sulle ordinarie attività dei Servizi coinvolti.

La realizzazione di tale azione risulta essere funzionale a quello che è il processo di riorganizzazione e riqualificazione del “nodo regionale”, che resta ancora un aspetto critico relativo al Settore Assistenza Sanitaria dell'AGC 20.

Risultati programmati

Conseguimento entro il 31.12.2013 della certificazione ISO 9001:2008 delle strutture regionali e territoriali del Servizio Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e Sanità pubblica Veterinaria.

Indicatori di risultato

Ulteriore attività di formazione specifica sulle norme della ISO 9001:2008 per il personale delle strutture regionali e territoriali del Servizio Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e Sanità pubblica Veterinaria e dei Servizi assicurazione qualità elle AA.SS.LL. entro il 30.09.2013;

elaborazione della documentazione di sistema necessaria (Manuale, procedure, ecc) entro il 30.09.2013;

avvio di sopralluoghi presso le sedi da Certificare entro il 31.07.2013;

completamento di almeno quattro verifiche ispettive interne a campione entro settembre 2013;

conseguimento della certificazione ISO 9001:2008 per le strutture regionali e territoriali del Servizio Sanitario operanti in materia di Sicurezza alimentare e Sanità pubblica Veterinaria entro il 31.12.2013.

Responsabile del procedimento attuativo

Dirigente UOD Prevenzione e sanità pubblica veterinaria.

Azione 12.1.4: Consolidamento dello stato di accreditamento per Malattia Vescicolare del Suino (MVS) delle aziende suinicole campane – Raggiungimento dello stato di Accreditamento regionale per MVS

Attraverso il regolare monitoraggio delle attività delle ASL il livello regionale consente la verifica costante sul rispetto dei tempi e delle modalità di controllo sierologico delle singole aziende suinicolo, ai fini del mantenimento dello stato di accreditamento aziendale nei confronti della Malattia Vescicolare del Suino e il riaccreditamento in tempi brevi in eventuale caso di riscontro di sieropositività.

A tale monitoraggio si aggiunge quello sulla conformità e la costanza dei controlli effettuati dai Servizi Veterinari delle ASL ai fini della verifica del possesso di requisiti di biosicurezza delle aziende suinicole campane, previsti dal Decreto Commissariale n. 93/2011, che contribuisce alla mitigazione del rischio di introduzione della malattia negli stessi allevamenti. La diffusione del “sistema suinicolo campano” di cui al Decreto Commissariale n. 39/2012, con il relativo obbligo di marcatura individuale

di tutti i suini introdotti negli allevamenti da ingrasso e di quelli da movimentare per le altre tipologie di allevamento, rappresenta un ulteriore elemento di controllo della malattia.

Altro elemento di controllo e lotta alla contraffazione è rappresentato da un programma di identificazione elettronica degli animali sottoposti al controllo per MVS, unitamente a controlli a campione sulla tipizzazione genetica (DNA) dei campioni conferiti al laboratorio al fine di garantire l’assenza di errori nella fase di campionamento a cura delle ASL.

L’attività sopra descritta e la progressiva razionalizzazione dell’allevamento suinicolo, in uno con l’auspicata assenza di focolai di malattia conclamata per un periodo definito dalle norme internazionali, ha come obiettivo l’ottenimento della qualifica di “Regione Accreditata” per MVS con riconoscimento a livello nazionale e comunitario.

Risultati programmati

Mantenimento della qualifica di “Azienda Accreditata per MVS” per tutti gli allevamenti suinicoli regionali a carattere commerciale, attraverso il monitoraggio puntuale dell’attività di verifica annuale effettuata dai Servizi Veterinari delle ASL;

ottenimento della qualifica di “Regione Accreditata per MVS”. Indicatori di risultato

Ottenimento della qualifica di “Regione Accreditata per MVS”, riconoscimento di tale qualifica da parte del Ministero della Salute e dalla Commissione europea a mezzo di apposita Decisione entro il 31.12.2015.

Responsabile del procedimento attuativo

Dirigente UOD Prevenzione e sanità pubblica veterinaria.

Azione 12.1.5: Piano Gestione del randagismo e igiene urbana veterinaria (IUV)

La disomogeneità degli interventi in materia di IUV sul territorio regionale ha determinato una condizione diversificata per cui si rende necessario armonizzare i comportamenti e le azioni al fine di apportare correttivi e garantire il medesimo livello delle prestazioni erogate dalle AA.SS.LL, in conformità ai Livelli essenziali di assistenza di cui al DPCM 29.11.2001. Questa è la missione primaria del Centro di Riferimento Regionale di Igiene Urbana Veterinaria (CRIUV), istituto attraverso un protocollo d’intesa tra la Regione Campania, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e l’Università Federico II di Napoli. Il Centro rappresenta lo strumento operativo dell’Assessorato Regionale alla Sanità. Tale azione viene esercitata in particolare attraverso una capillare opera di sensibilizzazione degli operatori del SSR coinvolti, che si estrinseca con opportuni incontri tecnici, riunioni di servizio, note ed istruzioni operative, sempre documentate. L’azione, oltre che di tipo informativo, consiste molto più spesso in interventi di assistenza e supporto nelle relazioni con gli Enti locali, quali ad esempio i Comuni, od anche sulle stesse Amministrazioni reggenti le singole Aziende sanitarie Locali, che non sempre mostrano livelli di attenzione uniforme nei confronti della problematica. Nel corso di tali incontri sul territorio, inoltre, è costantemente monitorata la locale disponibilità delle risorse umane, delle dotazioni strumentali, nonché la qualità e quantità delle prestazioni erogate. Tanto al fine di standardizzare le azioni in materia di prevenzione del randagismo ed offrire nel contempo proposte di modelli operativi attuabili nelle singole realtà territoriali analizzate ricorrendo, nel caso, anche a forme di collaborazione interaziendali qualora si rilevino situazioni di carenze o emergenziali. L’azione di standardizzazione del livello prestazionale trova maggiore sensibilità nei vertici aziendali, cui con il Decreto Commissariale n. 9/2011 sono stati attribuiti gli obiettivi del PRI ivi compresi quelli di igiene urbana veterinaria.

dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM), in forma congiunta e con l’ausilio della competenza specialistica di rappresentanti del Dipartimento di Patologia e Sanità Animale dell’Università Federico II di Napoli. Il CRIUV emana, a tal riguardo, procedure ed istruzioni operative, al fine di assicurare al meglio il coordinamento di livello regionale di tale linea di attività.

Il CRIUV è, inoltre, sede del Registro Tumori Animali (RTA) della Campania che opera in correlazione con il registro tumori animali nazionale, coordinato dal centro nazionale di referenza per l’oncologia veterinaria e comparata, presso la sezione di Genova dell’IZS del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

In materia di gestione del randagismo e di IUV, è prevista, tra le altre,l’attività di formazione articolata nelle seguenti materie:

formazione rivolta agli operatori finalizzata all’approfondimento delle attività di prevenzione del randagismo ed igiene urbana veterinaria;

informazione e campagne di sensibilizzazione finalizzate ad incentivare le adozioni degli animali senza padrone.

Si riporta di seguito il programma di formazione per il triennio 2013/2015, in parte già avviato negli anni 2011 e 2012:

Tabella 50 – Programma di formazione per il triennio 2013/2015

Di seguito il programma di informazione/sensibilizzazione:

Tabella 51 - Programma di informazione/sensibilizzazione

Per quanto riguarda la gestione del randagismo, l’anagrafe canina regionale on line è operativa dal giugno 2008, attraverso un sistema espressamente sviluppato in modo da poter gestire le vari fasi delle attività delle ASL, quali la gestione delle catture, le adozioni da canile, i trasferimenti di proprietà sia entro i confini del territorio campano sia verso le altre regioni italiane e l’estero. Al momento l’invio dei dati per l’allineamento con l’anagrafe nazionale avviene con cadenza mensile.

Il Sistema Anagrafe Canina della Regione è alimentato dai Veterinari del SSN e dai Veterinari Liberi Professionisti accreditati mediante l’iscrizione di tutti i cani sia di proprietari privati e sia di proprietà dei Sindaci del Comune di cattura, consentendo la registrazione di tutti i trasferimenti e le

SETTORE DESTINATARI ARGOMENTO

VETERINARI E TECNICI DELLA PREVENZIONE

I Sistemi Informativi Regionali: L’anagrafe canina regionale e Il Sistema GISA, strumenti indispensabili delle attività veterinarie ufficiali da svolgere nei canili pubblici e privati censiti e sui cani padronali

VETERINARI E TECNICI DELLA PREVENZIONE

La normativa vigente per il rilascio delle autorizzazioni sanitarie ai sensi della DGR 593/96

VETERINARI E TECNICI DELLA PREVENZIONE

Aggiornamenti sulla normativa che regola le movimentazioni commerciali e non commerciali degli animali d’affezione VETERINARI E TECNICI DELLA

PREVENZIONE

Il controllo igienico-sanitario delle colonie feline: censimento e controllo delle zoonosi

VETERINARI

Tecnica delle necroscopie e diagnostica cadaverica veterinaria, finalizzata alla formazione specialistica degli operatori che si occuperanno della specifica linea di attività.

OPERATORI TECNICI

Riqualificazione del personale tecnico delle AASSLL, addetto alla cattura, contenimento e trasporto, in condizioni di sicurezza e benessere animale, degli animali a vita sinantropica.

OPERATORI TECNICI La raccolta ed il trasporto dell’animale ferito: dal territorio al ricovero

VETERINARI E TECNICI DELLA PREVENZIONE

La valutazione degli indicatori di benessere nei concentramenti di animali di affezione.

VETERINARI Tecniche di sterilizzazione chirurgica quale metodica di controllo delle popolazioni vaganti.

VETERINARI

Interventi di primo soccorso per gli animali senza padrone. L’ausilio delle Tecniche diagnostiche di laboratorio e di quelle strumentali

VETERINARI Nuove co-terapie: le attività assistite con gli animali d’affezione VETERINARI - OPERATORI DELLA

POLIZIA MUNICIPALE

L’educazione sanitaria mirata alla conoscenza del corretto rapporto uomo-animale-ambiente

VETERINARI Elementi di analisi del rischio nel campo della sperimentazione animale e procedure di categorizzazione

VETERINARI I contaminanti ambientali ed i piani di monitoraggio nei SIN. IGIENE URBANA

VETERINARIA E LOTTA AL RANDAGISMO

DESTINATARI OBIETTIVO STRUMENTI

Aggregazione di cittadini, utenti, consumatori in piazze, mercati, centri commerciali, consultori, farmacie, studi medici, ambulatori veterinari

Campagna di sensibilizzazione sull’adozione degli animali senza padrone e l’applicazione dei microchip sui cani padronali

Produzione ed Utilizzo di materiale audiovisivo, cartaceo, supporto inf ormatico, Sportello adozioni

Popolazione scolastica (docenti, discenti, famiglie)

Programmi di informazione su tematiche di educazione sanitaria: il corretto rapporto uomo-animale-ambiente

Produzione ed Utilizzo di materiale audiovisivo, cartaceo, supporto inf ormatico

verifica a monte sulla tracciabilità dello specifico identificativo. L’implementazione dell’anagrafe canina avverrà anche attraverso la predisposizione, da parte del Centro regionale, di un programma di anagrafe “itinerante”, proposto alle singole AA.SS.LL. prevedendo postazioni fisse e/o mobili di anagrafe, dislocate sul territorio.

Attraverso un’azione di monitoraggio delle condizioni strutturali dei canili e di mantenimento dei cani ricoverati, è stata completata la categorizzazione del rischio in tutte le strutture di ricovero per cani, valutabile attraverso il Sistema Informativo Regionale GISA.

Nel corso delle suddette attività, inoltre, si è proceduto nel contempo alla verifica della corretta identificazione ed allineamento dell’iscrizione in BDR di tutti i cani ospitati presso le strutture di ricovero pubbliche e private.

E’ stato definito un progetto regionale di sterilizzazione dei cani randagi di durata biennale teso al raggiungimento dell’obiettivo del 100% di sterilizzazione degli animali ospitati nei canili.

E’ stata inoltre avviata un’attività di monitoraggio delle condizioni strutturali degli esercizi commerciali di vendita degli animali da compagnia e di mantenimento degli animali ivi ospitati, mediante un sistema di sorveglianza per la categorizzazione del rischio, valutabile attraverso il Sistema Informativo Regionale GISA.

Risultati programmati

Standardizzazione delle prestazioni erogate dalle AA.SS.LL, in conformità ai Livelli essenziali di assistenza di cui al DPCM 29/11/2001 in materia di prevenzione del randagismo, anche attraverso forme di collaborazione interaziendale, entro il 31.12.2015;

completamento e mantenimento delle attività di formazione degli operatori e di sensibilizzazione, entro il 31.12.2015;

incremento del numero di iscrizioni di cani in BDR, attraverso programmi di anagrafe “itinerante”, entro il 31.12.2013;

completamento della verifica della corretta identificazione ed allineamento dell’iscrizione in BDR di tutti i cani ospitati presso le strutture di ricovero pubbliche e private censite, entro il 31.12.2013;

completamento del progetto regionale di sterilizzazione dei cani randagi ospitati nei canili censiti, entro il 31.12.2014;

completamento del sistema di sorveglianza per la categorizzazione del rischio degli esercizi commerciali di vendita degli animali da compagnia censiti, entro il 31.12.2014;

coordinamento tra le strutture che svolgono la diagnostica necroscopica nel territorio regionale, entro il 31.12.2013;

implementazione dei controlli territoriali nel campo della prevenzione del randagismo da parte delle polizie locali.

Indicatori di risultato

Verifica e valutazione del livello prestazionale in materia di prevenzione del randagismo nel 100% delle AA.SS.LL. e definizione del livello standard regionale in relazione alle specificità riscontrate

Nel documento Regione Campania (pagine 151-160)

Documenti correlati