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KOJIMA: LA MECCA DEL DENIM.

Cosa rende il denim giapponese così speciale? Ammirato per la sua eccellente qualità e costruzione, per i suoi dettagli e per le profonde abilità

KOJIMA: LA MECCA DEL DENIM.

In Giappone, il distretto più importante del denim e del jeans si trova a Kojima, oggi nota come la “Mecca del jeans”. Qui si produce la maggior parte del denim giapponese e il miglior denim che esista al mondo. L’area di Kojima è situata nella prefettura di Okayama ed è situata nella costa Ovest della principale isola giapponese. Chiunque arrivi in questo posto comprende immediatamente il ruolo centrale assunto da questo prodotto grazie alla miriade di volantini turistici sparsi qua e là, alle numerose insegne che tappezzano la città e a tutti i jeans messi in bella mostra nelle vetrine.255

L’intero processo di trasformazione del cotone in jeans si svolge all’interno del distretto di Kojima, per mano di centinaia di imprese a conduzione familiare che si occupano della tintura, della filatura, dei lavaggi (oltre cento sono quelle che si occupano della produzione di indaco e della tintura dei filati e sono concentrate per lo più nella città di Kurashiki256), ma non solo, qui hanno sede anche grandi imprese tessili come la Kurabo e la Kuroki e i centri direzionali di brand leader del settore come Big John, Momotaro, Collect, Kapital, John Bull, Betty Smith e Showa solo per citarne alcune. Inoltre qui esiste quella che Kojima ha denominato “Jeans street”, una vera e propria strada che pullula di negozi di jeans.257

La storia del settore tessile di Kojima comincia molto tempo fa, all’inizio del Ventesimo secolo, con la produzione di uniformi scolastiche e abbigliamento da lavoro, e si protrae fino ad oggi, tant’è che qui si concentra il 70% delle uniformi per le scuole giapponesi.258

Inizialmente i tessuti venivano realizzati su telai lenti ed inefficienti finché Toyota Motor Corporation non introdusse la Toyoda Automanic Loom Works, il cui modello è chiamato Model G Automatic selvage loom, che apportò numerose innovazioni alle vecchie tecnologie, fra le quali quella di poter cambiare la spola senza interrompere il processo. Questo consentì di aumentare la produttività di ben 20 volte.259

Tuttavia, è a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale che Kojima fa il suo ingresso nel mondo del denim, quando diventa l’abito di elezione della classe operaia e capo da indossare nel tempo libero. In quel periodo icone del cinema americano come James Dean e Marlon Brando in jeans consentivano al mercato del jeans di attirare a se’ un numero sempre più alto di consumatori e anche in Giappone questa tenenza iniziava a dilagare.

255 KEET P. (2012), Kojima, the jeans town in Japan, Global Denim Project – UCL,

http://www.ucl.ac.uk/global-denim-project/pk

256

RAWR DENIM (2011), Tour of Japan denim capital: Kurashiki (part 1/2), http://www.rawrdenim.com/2011/05/denim-tour-kurashiki/, 16/05/2011

257 BLOG STYLE SIGHT (2011), Japan denim trip: Kojima, http://blog.stylesight.com/denim/japan-

denim-trip-kojima, 30/09/2011

258 Ibidem

259 CARDINER B. (2012), Japanese Denim: A History of the World’s Best Denim, Higsnobiety,

http://www.highsnobiety.com/2012/11/16/japanese-denim-a-history-of-the-worlds-best-denim/, 16/11/2012

Il compito di scrivere la prima pagina del jeans giapponese spetta a Big John, che nel 1965 realizzò il primo jeans presso la Kurabo con un denim americano della Canton Textile. Tuttavia l’ardente desiderio di confezionare un jeans con denim completamente nostrano spinse la Kurabo a produrre il primo denim giapponese cimosato che chiamò KD-8 (Kurabo Denim 8, perché otto furono i tentativi prima di realizzarlo). Questo venne impiegato per realizzare la linea M di Big John, il primo jeans completamente giapponese.

Da quel momento in poi i produttori giapponesi di denim iniziarono ad affermarsi come veri e propri artigiani del denim, la cui perfezione di due elementi base del jeans, ovvero la tintura naturale e la tessitura del denim sui telai antichi, li rendevano unici al mondo. Per queste loro rinomate capacità e competenze cominciarono a muovere i loro primi passi nel mondo del jeans premium, ma è a partire dalla seconda metà degli anni Novanta che il mondo ha iniziato ad essere attratto da questa elevata forma d’arte.

A fianco delle tre grandi aziende produttrici di denim (Kurabo, Kuroki e Nisshinbo) nasce Japan Blue Group che inizia a vendere il suo pregiato tessuto a luxury brand internazionali del calibro di Gucci e Louis Vuitton. Presto tutti i maggiori brand del lusso avrebbero realizzato una linea di jeans confezionata con denim giapponese.260

Il primo brand giapponese che iniziò a realizzare jeans premium è rappresentato da Evisu, nato nel 1991 ad Osaka e oggi considerato un must have sia dai collezionisti più esperti che dagli hipsters. Inizialmente Evisu riusciva a realizzare solo 14 paia di jeans al giorno, caratterizzati per essere tessuti su vecchi telai e per un logo a forma di gabbiano disegnato a mano sulle tasche posteriori. L’azienda nasce quindi come un lavoro per amore più che una impresa commerciale, con la specifica mission di creare dei prodotti di altissima qualità. Questo è l’obiettivo che rimane ancora oggi il principale dell’azienda.261

Con il tempo il denim di Evisu sviluppò la reputazione di essere il meglio del meglio del

denim giapponese, riuscendo a proporre dei jeans a 100 dollari: era il primo jeans che riusciva a fare questo.

Alcuni anni dopo, nel 2005, Japan Blue Company dette vita ad un altro brand icona del segmento luxury denim giapponese: Momotaro con sede a Kojima. Il suo nome deriva da un’antica leggenda giapponese secondo la quale Momotaro era un giovane ragazzo nato da una pesca gigante (proprio per questo la sua cimosa ha un filo color pesca) che era venuto sulla Terra per diventare il figlio di una coppia di genitori sulla tarda età. Momotaro li avrebbe fatti sentire nuovamente giovani e li avrebbe spinti a seguire i propri sogni. Oggi Momotaro racchiude in se’ ciò che di meglio si può avere dal jeans a livello globale: il cotone è quello rarissimo e lucente dello Zimbabwe e si caratterizza per lavaggi unici, la sua qualità e durabilità, nonché per la sua capacità di non sbiadire nel corso del tempo. Il marchio possiede quattro linee principali per soddisfare esigenze diverse in termini di caratteristiche e prezzi: Copper (tinto in corda e lavato una volta in acqua minerale), Vintage (che incorpora tutti gli elementi di un vero jeans originale: shrink-to-fit, ruvido e slubby), Battle (che tra tutte le label si caratterizza per il denim più pesante e l’indaco più scuro e delle linee bianche sulla tasca posteriore) e Gold. Quest’ultima linea rappresenta un oggetto di culto per tutti gli appassionati di denim: la produzione di un modello rappresenta un vero e proprio evento, la sua realizzazione può richiedere anche un anno di tempo e solitamente ha un prezzo che si aggira sui 2.000 dollari. E’ tinto con indaco naturale che diventa più scuro con il passare del tempo (il jeans non sbiadisce finché la tintura non penetra nel cuore del cotone), viene tessuto a mano su un vecchio telaio che richiede 8 ore di tempo per produrre circa un metro di denim, i bottoni sono in argento e alla fine il jeans viene immerso nell’acqua del mare Seto.262

Figura 3.8: Evisu - 2012 Olympic Union Jack Daicock Unwashed Shorts from the 12 Collection Fonte: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10150943796101974&set=a.10150777240036974.473138.72958496973&ty pe=3&theater 260 Ibidem 261 http://www.evisu.com/en/about/about.php 262 Ibidem

Figura 3.9: L’etichetta di Momotaro Fonte: http://caliroots.blogspot.it/2011/06/momotaro-jeans-er007-2b.html Figura 3.10: Lo store di Momotaro

Fonte:

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151356176165443&set=a.10151356176055443.1073741828.312471804 42&type=3&theater

Figura 3.11: Momotaro – Linea Going to Battle, Slim Straight Fit, Modello 0205SP Fonte: http://www.momotarojeans.net/site/product-line-up/#Fits

CHE COSA DISTINGUE IL DENIM GIAPPONESE DA QUELLO

AMERICANO?

Il denim americano (della Cone Denim) e quello giapponese sono prodotti in maniera simile, entrambi sono tessuti in maniera lenta attraverso telai antichi: l’American Draper X3 negli Stati Uniti e il Toyoda Model G in Giappone. Questo permette di ottenere una tessitura unica, la quale incide in modo significativo sulla decolorazione e la realizzazione dell’effetto vintage del capo. Tuttavia esistono importanti elementi che distinguono il denim giapponese da quello americano che sono in grado di influenzare la scelta personale del tessuto da acquistare. Tra i due tipi di tessuti sicuramente quello giapponese è il più famoso al mondo per la costruzione di altissima qualità e meticolosa attenzione ai dettagli. È importante precisare che naturalmente, con la vasta disponibilità di etichette e con circa 40 brand che promuovono il denim “made in Japan” non tutti i tessuti presentano altissimi standard qualitativi.263

Qui di seguito sono riportate alcuni dei fattori che differenziano i sistemi tessili, nonché le tecniche di produzione e le caratteristiche dei tessuti.

Il denim giapponese Il denim americano

PRODUZIONE

 Nella maggioranza dei casi il denim giapponese viene prodotto su scala ridotta e da un elevato numero di imprese a conduzione familiare. L’unica azienda che produce su vasta scala è la Kurabo e solo altre due sono le aziende di rilievo dal punto di vista quantitativo: Kuroki e Nisshinbo

 La maggior parte del denim americano viene prodotto da un’unica azienda tessile: la famosa Cone Denim di Greensboro (North Carolina) e la quantità annua prodotta è molto più elevata rispetto a quella giapponese

263 LAILER D. (2013), Understanding The Difference Between Japanese and American Denim, RAWR

DENIM, http://www.rawrdenim.com/2013/06/understanding-the-difference-between-japanese-and- american-denim/, 30/06/2013

Naked & Famous è un brand canadese che produce jeans completamente cuciti in Canada. I loro prodotti sono particolarmente apprezzati dai puristi del settore in quanto sono rappresentati per lo più da raw denim (senza lavaggi, ricami, accessori particolari) esclusivamente con denim giapponese, frutto di un perfetto connubio tra le antiche tecniche della Old School e i più moderni metodi e pratiche di tessitura. In altre parole il marchio offre esclusivamente il miglior denim al mondo e i più ricercati fit. Questo marchio tende a contrapporsi a quelli glamour americani che, come sostiene Naked & Famous, spesso sono offerti ad un elevato prezzo che però non rispecchia un alto livello di qualità. Proprio perché sono realizzati con tessuti giapponesi e non americani, il brand ha la possibilità di proporre ai propri clienti una vasta varietà di tipi di denim cimosati, dai più scuri ai più chiari, mescolati con Kevlar, cashmere, seta, lana, lino oppure tessuti secondo sistemi right-hand e left-hand twilll, broken twill, nonché denim “neppy” colorati o “slubby”.264