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La Turchia e l‟Italia

Cosa rende il denim giapponese così speciale? Ammirato per la sua eccellente qualità e costruzione, per i suoi dettagli e per le profonde abilità

LAVORAZIONE Normalmente la maggior parte dei denim del

3.3.3 La Turchia e l‟Italia

268 AD MIRABILIA (2010), İSKO™, the denim language, ottiene la registrazione dei marchi jeggings™,

re call™ e smoked ™ e il diritto di uso esclusivo degli stessi,

http://www.admirabilia.it/press_room/isko-the-denim-language-ottiene-registrazione-dei-marchi- jeggings-re-call-smoked-il-diritto-di-uso-esclusivo-degli-stessi.html

Sede e anno di nascita. 1983, İnegöl (Bursa)

Produzione annua di denim. 200 milioni di metri annui, è il più grande

produttore mondiale di denim dal punto di vista della capacità produttiva

Chi è. ISKO è il brand specializzato nella produzione di denim (secondo

una struttura integrata che va dalla filatura ring e O/E –realizzata dalla SANKO Yarn - al finissaggio) di SANKO TEKSTIL. Quest’ultimo è parte di SANKO Group.

ISKO vende in più di 60 Paesi con 35 uffici sparsi nel mondo. Con 200 milioni di metri annui rappresenta il maggior produttore mondiale di denim, offrendo un portfolio di circa 25.000 diversi prodotti e avvalendosi di 1.200 telai automatici e all’avanguardia nello stabilimento di Inegol in Turchia. ISKO rappresenta un leader del settore per tre motivi: qualità, innovazione e rispetto per l’ambiente.

ISKO si presenta infatti molto attento ai dettagli e alla qualità dei suoi prodotti, rendendolo pertanto partner di numerosi brand di jeans premium. ISKO riesce a creare valore grazie alla grandissima differenziazione e segmentazione del suo portfolio prodotti. La qualità, il rispetto degli standard e la sua attenzione all’ambiente sono testimoniati da diversi certificati (OEKO TEX 100 Standard, GOTS, OEP, ISO 9001- 9002B).

Innovazione è la parola d’ordine all’interno di ISKO, che vanta una continua ricerca che spinge in avanti gli standard del mercato. La ricerca in ISKO è sostenuta da un centro di ricerca e sviluppo costituito da una unità di sviluppo del prodotto composta da 65 specialisti e un’unità di sviluppo tecnologico in cui operano fisici, chimici, biologi e specialisti delle nano tecnologie. Per supportare la ricerca ha inoltre stabilito due think-tank in Italia, più precisamente in due luoghi chiave dell’industria del jeans a livello mondiale: le Marche (San Benedetto del Tronto, dove si trova ISKOTECA, un’importante biblioteca aziendale) e il Veneto (Castelfranco Veneto, sede della Creative Room, centro per la ricerca e il design). Tra i suoi brevetti più importanti, molti dei quali hanno rivoluzionato la storia del jeans, uno dei più famosi è quello del JEGGINGS, marchio registrato dell’azienda SANKO TEKSTIL che contrassegna i capi realizzati con i tessuti superstretch di ISKO che hanno il potere di scolpire e snellire il corpo femminile. Gli altri due importanti marchi di cui SANKO è divenuta proprietaria dal 2010 sono: RECALL, che si distingue per la sua vestibilità perfetta e la capacità di recuperare velocemente la forma e SMOKED per il suo aspetto vintage.268 Notevole è l’impegno di ISKO anche nell’ambito del rispetto nei confronti dell’ambiente, dei dipendenti e dei fornitori. Tra gli interventi più significativi in questo senso si trovano la costruzione di un impianto di purificazione dell’acqua in Turchia per la comunità locale, di un impianto di filtrazione e trattamento dell’acqua usata durante il processo produttivo, interventi volti a ridurre del 60% le emissioni di CO2 prodotte

durante i processi di finissaggio, la produzione del 10% dei nuovi tessuti con materiale riciclabile e infine la realizzazione di ISKO for Earth, la

Sede e anno di nascita. Milano, 1938

Produzione annua di denim. 35 milioni di metri annui

Chi è. Tessitura Robecchetto Candiani nasce a pochi chilometri dalla

capitale italiana della moda nell’attivo distretto industriale. Inizialmente si afferma come impresa tessile e dal 1976 con l’acquisizione di una linea di tintura indaco si specializza in quello che diventerà fino ad oggi il suo business, il denim, trasformandolo da tessuto semplice e basic, in un sofisticato e raffinato oggetto di moda. TRC Candiani è un’azienda che si occupa del processo produttivo del denim, a partire dallo stoccaggio del cotone fino al finissaggio e al controllo di qualità del tessuto. Il suo impianto, con una superficie di circa 65.000 mq, oltre 640 dipendenti e 35 milioni di metri di denim prodotti all’anno rappresenta il primo produttore di denim in Europa. I suoi tessuti sono riconosciuti in tutto il mondo per la sua alta qualità e innovazione. Candiani produce circa 50 articoli per ogni collezione, distinti tra di loro per la costruzione, il colore o il finissaggio.273 In particolar modo Candiani si distingue per produrre uno dei migliori stretch denim (75% della produzione) combinando elastomeri, nuove fibre e finissaggi, il quale ha catturato l’attenzione dei brand di jeans premium. L’innovazione di Candiani va di pari passo anche con la sostenibilità, con la creazione di N-Denim, il cui brevetto prevede l’utilizzo di nitrogeno nel processo di tintura al fine di ridurre del 33% il consumo d’acqua e del 50% l’uso di agenti chimici. Candiani vanta una clientela di tutto rispetto, proprio per la sua capacità

269 ISKO, Company profile

270 DENIMOLOGY, Diesel Launch Turbo Denim,

http://denimology.com/2010/11/diesel_launch_turbo_denim, 29/11/2010

271 PAVARINI M.C., ISKO X HUDSON JEANS, SPORTSWEAR INTERNATIONAL

http://www.sportswearnet.com/businessnews/pages/protected/show.php?id=4595, 27/10/2011

272 http://www.ortaanadolu.com/about/orta/ 273 http://www.trccandiani.com/it/main.html

prima linea di denim eco-sostenibile. Numerosi sono i brand di fascia alta dei quali ISKO è diventata parte: Citizen of Humanity, Dondup, Diesel, Gas, Haikure, Hudson, Hugo Boss, Jeckerson, Marithè Francois Girbaud, Nudie Jeans, Sisley, JBrand e Tom Tailor.269 Per Diesel ha creato nel 2010 il turbo denim, un tessuto che crea un originale, personale e unico effetto vintage con i movimenti del corpo in soli 30-60 giorni (quando nei normali jeans questo richiede circa 9-12 mesi e la riduzione al minimo del lavaggio del jeans)270. Dalla collaborazione con Hudson è invece nato nel 2011 F&F – the Future face of Indigo, il primo tessuto a navetta che sembra un lavorato a maglia circolare, leggero, che conserva la sua forma e una mano in cotone molto morbida.271

Sede e anno di nascita. Istanbul, 1953

Produzione annua di denim. 45 milioni di metri annui

Chi è. Nata come azienda di filatura e tessitura, diventa specializzata

nella produzione di denim nel 1985. Nel 2009 impiegava il 3% di cotone organico senza aumentare i costi, oggi il 5% del cotone che usa è Better Cotton (BCI). Nel 2010 ha istituito Orta Blu, la divisione sostenibile dell’azienda che ha lo scopo di promuovere missioni sociali, nonché di comunicare il suo impegno verso per la gestione e la conservazione delle risorse.272

di offrire un prodotto di qualità, rispettoso dell’ambiente e delle condizioni di lavoro e al giusto prezzo (così come avviene anche per le altre aziende italiane). Il suo punto di forza è anche quello di credere fermamente nel made in Italy, tant’è che non ha mai delocalizzato, proprio per mantenere sul nostro territorio la lunga tradizione tessile e le alte competenze maturate generazione dopo generazione. 274

Sede e anno di nascita. Arconate (MI), 1974

Produzione annua di denim. 15 milioni di metri annui

Chi è. Più giovane rispetto a Candiani, Italdenim si fa conoscere sul

mercato con lo slogan “committed to perfection” (2010) per la cura maniacale che dedica ai suoi prodotti: la perfezione in ogni singolo passaggio del processo produttivo è controllata da apparecchi di monitoraggio computerizzati. Come Candiani, Italdenim ha una struttura verticalizzata e concentrata in Italia, che si occupa della filatura, tintura, tessitura e finissaggio del tessuto, attività svolte nel nuovo stabilimento di Inveruno che ha sostituito quello di Arconate nel 2005. Oggi conduce il proprio business in due stabilimenti, perseguendo la filosofia del “km zero” (tutto è realizzato localmente) e con una forte attenzione all’ambiente, dedicando circa 3.000 mq del suo stabilimento alla depurazione dell’acqua.275

Sede e anno di nascita. Vicenza, 1972

Produzione annua di denim. 10/12 milioni di metri annui

Chi è. Nata col nome di Tessitura Vicentina, Industria Tessile del

Vomano s.r.l. si è trasferita in Abruzzo in provincia di Teramo nel 1992 (per trovare maggiore manodopera), dove possiede uno stabilimento di circa 30.000 mq.276 ITV ha attraversato un periodo di crisi negli anni successivi alla crisi, dovendo ridimensionare il proprio personale e facendo ricorso alla cassa integrazione. Per far fronte alla crisi interna ha deciso di ampliare l’area del suo business che oggi – a differenza delle altre due imprese – comprende non solo il processo di realizzazione del denim ma anche quello di taglio, cucito e trattamento del jeans.277 Oggi ITV è autrice di una delle più grandi innovazioni nel campo della tintura, coniugando innovazione e sostenibilità. Si tratta di “Wine Tex”, un tessuto tinto con gli scarti del processo vinicolo, dando vita a una vera e propria sinergia tra industrie di settori diversi. Questo consente di ottenere una tintura completamente ecologica, nonché vantaggi tecnici: combinandola con altri due agenti e variando acidità e temperatura dell’acqua si può ottenere una vasta gamma di colori che vanno dal blu classico, al verde, al marrone. Ci avevano provato i coreani ma non sono riusciti a industrializzarla. Questa grande novità però non fa lievitare i prezzi del prodotto finito, in quanto la tintura ha costi simili a quelli della tintura chimica, quella naturale – prodotta per lo più in Giappone – ha costi notevolmente superiori.278

274

FIBRE2FASHION, Face to face – Gianluigi Candiani,

http://www.fibre2fashion.com/face2face/trccandiani/president.asp, 19/11/2013

275 http://www.italdenim.com/sito/site.html 276 http://www.itvdenim.com/

277

ABRUZZO 24 ORE, Industria tessile del Vomano, cassa integrazione per 167, www.abruzzo24ore.tv, http://www.abruzzo24ore.tv/news/Industria-tessile-del-Vomano-cassa-integrazione-per-167/9562.htm, 11/02/2009

278 MORGANI ZUCCON C., Brevettato il “Wine Tex” Il jeans viene tinto con il vino, Il Giornale di

La Turchia in generale – e in particolare il settore del tessile-abbigliamento - a partire dagli anni Novanta sta vivendo un vero e proprio boom economico, tant‟è che il colosso turco ISKO si piazza al primo posto come produttore mondiale di denim.

La produzione turca di denim è conosciuta in tutto il mondo per il suo accentuato carattere innovativo, per la sua attenzione all‟ambiente e l‟elevata qualità a prezzi molto più contenuti rispetto a prodotti simili di altri Paesi.

Ebru Ozaydin, marketing manager dell‟azienda tessile turca Orta Anadolu, afferma che la Turchia ricorda molto l‟Italia di 15 anni fa‟, ma con qualcosa in più: oltre che all‟alta qualità, la Turchia oggi offre una risposta veloce alle esigenze dei clienti ma soprattutto cerca di pilotare la domanda dei consumatori. Marco Lucietti, global marketing director di ISKO descrive quella turca come una produzione molto agile, completamente investita dall‟innovazione e dalla tecnologia, ma nello stesso tempo costruita su una lunga storia artigianale. La differenza tra la produzione di denim italiana e quella turca risiede proprio tra questi concetti: entrambe possono puntare a mercati di fascia alta, ma mentre la Turchia riesce a farlo in maniera industriale, l‟Italia è ancor oggi incapace di replicare su larga scala prodotti fatti a mano. Questo consente ai turchi di essere molto competitivi, riuscendo ad offrire prodotti a un prezzo inferiore del 10-15% rispetto a quello di prodotti simili e la loro qualità sta raggiungendo livelli molto elevati sia nei prodotti di fascia alta che in quelli basic.

Nonostante questo, e nonostante le esportazioni tessili e di abbigliamento italiano stiano diminuendo al contrario di quelle turche, bisogna riconoscere che l‟Italia vanta però un‟immagine prestigiosa, con brand di jeans conosciuti in tutto il mondo, mentre la Turchia possiede pochi marchi e poco conosciuti. Di conseguenza l‟industria del jeans in quest‟ultimo Paese dipende in gran parte da case di moda non turche.

Un altro elemento che distingue l‟Italia dalla Turchia è il livello di innovazione. Candiani ha infatti deciso di conservare in Italia l‟intera produzione, nella convinzione che delocalizzando si diventa competitivi nell‟ambito di un prodotto di livello più basso. Esiste quindi un gap qualitativo (specialmente nei tessuti stretch), ma il punto a sfavore del nostro Paese è la scarsa innovazione. Ecco quindi che focalizzarsi solo sul concetto di made in Italy per vendere i propri prodotti di lusso all‟estero non basta più: oltre che alla qualità artigianale serve anche l‟innovazione.

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Economia/451125_brevettato_il_wine_tex_il_jeans_viene_tinto _con_il_vino/?refresh_ce, 08/01/2013

L‟ultimo punto a favore della Turchia a discapito dell‟Italia è la sua capacità di creare reti: le aziende di denim turche si sono unite e, anziché considerare gli altri player del settore come concorrenti, hanno costituito tra di loro un network in cui condividere, produrre e sviluppare conoscenza. L‟Italia è invece assolutamente incapace di creare reti, dimostrando di non aver ancora imparato la regola che la globalizzazione ha già insegnato alla Turchia: quella che la competizione internazionale è sempre più rappresentata da una competizione e un gioco tra reti di Paesi (“country networks”).279 Oggi in Italia le più grandi aziende che si occupano di filatura e tessitura hanno una struttura “verticalizzata”, che consente loro avere il controllo su tutte le attività che vanno dalla filatura al controllo di qualità. Le più importanti sono: Filartex (Brescia), Montebello (Vicenza), Berto Industria tessile (Bovolenta, PD), Tessitura di Robechetto Candiani (Milano), ITV Industria Tessile del Vomano (Teramo), Italdenim (Milano), Tessitura Vicentina (Prato), Marcofil, Milior (Prato), Carpe Diem (Prato) e Lanificio Europa (Prato). In Turchia invece, dominano il mercato Isko, Orta Anadolu e Gap- Guneydogu.

279 MARTENS C. (2013), Young Turks Take on Maturing Italians, WWD – Women‟s Wear Daily, Vol.

Scheda n. 5:

Da fornitore full-package a brand-owner: il caso