• Non ci sono risultati.

Le caratteristiche del jeans: peso, taglie e fit

Denim, una questione di armatura

1.3.2 Le caratteristiche del jeans: peso, taglie e fit

L‟ultimo passo per completare la conoscenza degli elementi del jeans di base è quello di analizzare quelle che sono le caratteristiche del jeans.

Il primo elemento da prendere in considerazione è il peso. Il peso del jeans è indice della robustezza del capo. In passato, quando veniva usato soprattutto per il confezionamento di abiti da lavoro o addirittura per realizzare le vele delle barche il tessuto impiegato era molto robusto, tant‟è che i primi jeans che venivano indossati sembravano fatti di cartone. Oggi grazie a specifici trattamenti che gli conferiscono una mano più morbida e all‟utilizzo di un tessuto meno robusto non è più così. Naturalmente la consistenza del tessuto adottato varia a seconda della stagione e condiziona gli specifici trattamenti che si intende realizzare su di esso, nonché la durata del capo. L‟unità di misura di riferimento nel settore del jeans ancor oggi utilizzata negli USA è l‟oncia, che corrisponde a 28,35 grammi e viene indicata con la dicitura “oz”. Generalmente i tessuti in denim hanno un peso che varia tra le 15 e le 7 oz. La più robusta, quella da 15 oz, veniva utilizzata nel passato per la produzione di abiti da

lavoro; oggi, invece, è poco usata. Il tessuto da 13 e 14 oz è invece quello adottato per la realizzazione dei veri classici jeans, in particolare quelli sottoposti ai più invasivi trattamenti di nobilitazione del capo. La tela più richiesta dai consumatori è quella da 11 e 12 oz grazie alla sua capacità di garantire contestualmente sia una maggiore morbidezza rispetto a tessuti più pesanti, sia la possibilità di effettuare comunque dei trattamenti in capo. In questo tipo di tela molto spesso le fibre naturali vengono combinate con altre fibre, in alcuni casi sintetiche, come Lycra50, per conferire elasticità al tessuto e maggiore aderenza al corpo (vengono utilizzate spesso nei jeans skinny e

slim). La tela leggera più diffusa nel settore del jeanswear è quella da 9 e 10 oz, che

viene impiegata soprattutto per la realizzazione dei jeans estivi. Nonostante si tratti di un tessuto molto leggero, l‟evoluzione tecnologica ha consentito di produrre delle tele resistenti che si prestano ad essere oggetto di particolari trattamenti. Infine, la tela da 7 e 8 oz viene utilizzata prevalentemente per confezionare camicie, inserti o altri capi molto morbidi.51

Figura 1.10: Le taglie del jeans

Fonte: http://www.denstore.com/it/IT/it/Static/Taglia.aspx

50 La Lycra è il nome commerciale - quindi un marchio depositato - con cui viene comunemente chiamata

la fibra sintetica di poliuretano detta elastam (o elastan). Venne inventato nel 1959 dall‟impresa americana DuPont (Virginia) e le sue caratteristiche principali sono la resistenza e l‟elasticità. La Lycra riesce infatti ad espandersi fino a sette volte e ritorna perfettamente alla sua forma originaria, senza che il tessuto ceda e garantendo aderenza al corpo e praticità. Un materiale molto simile alla Lycra è il lattice naturale; l‟unica differenza risiede nel fatto che quest‟ultimo dura molto di più. Trova vasto impiego nell‟abbigliamento (nei capi sportivi, nell„intimo, nei jeans ecc.) e gli statunitensi usano chiamarlo con il nome di “spandex”, anagramma del verbo expands, che significa “si espande”. Tratto da:

http://books.google.it/books?id=Z8JYvACz5v8C&pg=PT40&dq=lycra+fibra&hl=it&sa=X&ei=An4UUo SAGaet7QabgoGoBw&ved=0CEkQ6AEwBQ#v=onepage&q=lycra%20fibra&f=false

Un altro elemento da citare per quanto riguarda le caratteristiche del jeans sono le taglie. Esse rappresentano la circonferenza della vita espressa in pollici (un pollice equivale a 2,54 cm). In alcuni casi i jeans per le taglie riportano due lettere: W e L. W indica la parola inglese waist, ovvero circonferenza vita, mentre L sta per lenght, lunghezza del pantalone. La taglia e la lunghezza corrette sono fondamentali per garantire la giusta vestibilità del jeans. La vestibilità, detta anche fit, è un elemento basilare da considerare nella scelta di un capo. I jeans skinny fit negli ultimi anni sono diventati i protagonisti indiscussi delle passerelle di tutti i brand, ma innumerevoli sono i fit presenti nel mercato. Ciò che bisogna tenere presente ogni volta che si deve acquistarne un paio è che i jeans non sono come tutti gli altri pantaloni, in quanto è necessario scegliere il fit perfetto per il proprio corpo, alla ricerca del capo che valorizzi i punti di forza anziché esaltare i difetti. I principali fit sono:

1. Skinny fit: jeans molto aderente su tutta la gamba, si conforma perfettamente alla forma del corpo e ne accentua le curve. Molto frequentemente il tessuto utilizzato in questo fit è il denim stretch, ovvero un denim che contiene anche delle fibre di elastan per renderlo più comodo e pratico;

2. Slim fit: questo fit è molto simile allo skinny, ma a differenza di questo il fondo è leggermente più largo;

3. Regular fit: jeans ne‟ troppo aderenti ne‟ troppo larghi. Mantengono la stessa larghezza lungo tutta la gamba;

4. Flared/flare fit: jeans caratterizzato da un fit regolare lungo la coscia, per poi allargarsi dal ginocchio in giù. Si tratta della cosiddetta “zampa d„elefante”;

5. Bootcut/bootleg: questo pantalone si caratterizza per un fit regular fino a metà polpaccio per poi allargarsi. Il fondo copre quasi tutta la scarpa. Si tratta di una vestibilità che consente di slanciare la figura;

6. Carrot: il pantalone ha una forma che ricorda quella di una carota. La parte superiore è larga, la vita è regolare e il cavallo basso. Dal ginocchio in giù invece il jeans diventa molto stretto.

7. Boyfriend fit: il jeans boyfriend è un jeans comodo e morbido, solitamente si indossa di una taglia superiore rispetto a quella che si porta normalmente. Il cavallo è basso e rappresenta un ottimo fit per coprire le imperfezioni;

jeans morbido e più largo nella parte sopra il ginocchio;

9. Baggy fit: pantalone di una taglia superiore rispetto alla propria, ampio e dal cavallo basso;

10. Workwear fit: jeans dalla vestibilità ampia e comoda, caratterizzato da una serie di dettagli che ricordano dei veri e propri pantaloni da lavoro come ad esempio tasche porta attrezzi e tasche cargo, cinch back e passanti per appendere gli attrezzi.

11. Anti-fit/loose fit: jeans molto largo e lungo che sembra di diverse taglie più grandi della propria;

12. Bell bottoms: pantalone regular sulla parte superiore e un gambale molto sfasato; 13. Cropped jeans: jeans lunghi fino alla caviglia o al polpaccio

14. Sigaretta: fit aderente al corpo (ma meno dello skinny)

15. Straight leg: la parte del pantalone sotto al ginocchio è dritta ma non aderente

16. Tube/stovepipe fit:questo tipo di jeans è caratterizzato da un fit molto aderente con dettagli che ricordano i punk e il rock‟ n‟roll anni Ottanta

17. Wide leg: si tratta di un pantalone dalla vestibilità larga che consente di nascondere i fianchi e le cosce con l‟effetto di snellire la figura

18. Jegging: questo particolare tipo di pantalone che si è diffuso a partire dal 2010 rappresenta la fusione tra il jeans e il legging. Si tratta di un tipo di jeans dalla vestibilità skinny, elasticizzata e molto aderente su tutto il corpo

Figura 1.11: Fit skinny – Guess Fonte: www.guess.com Figura 1.12: Fit slim – Pepe Jeans Fonte: wwwpepejeans.com

Figura 1.14: Flared fit - Met Fonte: www.metonweb.com

Figura 1.15: Fit bootcut – Seven for All Mankind Fonte: http://it.7forallmankind.com/it_it/ Figura 1.16: Baggy Fit – Cycle Fonte: http://www.cycleonweb.com

Figura 1.17: Cropped Fit – 7 for All Mankind Fonte: http://it.7forallmankind.com/it_it/ Figura 1.18: Fit a sigaretta – Guess Fonte: www.guess.com