COLLEZIONISMO E MERCATO
III.2 La vendita della collezione Éluard a Roland Penrose nel 1938
III.2.3 L'autoreferenzialità dei circuiti di scambio delle opere surrealiste:
tra vendite e doni.
431 Lettera di Paul Éluard a E.L.T. Mesens, 15 novembre 1938 (GETTY/MESENS,Box 4-Folder 10).
Il corsivo è dell'autrice.
432 Lettera di Paul Éluars a Roland Penrose, 27 ottobre 1938 (RPA/PENROSE).
433 «Le toucher en France en argent anglais entraine des obligations fiscales que je ne mérite pas»;
lattera di Paul Éluard a Roland Penrose, 27 novembre 1938, cit.
Éluard aveva ceduto a Penrose: «une centaine de tableaux et une vingtaine d'objets, dont 6 Chirico, 10 Picasso, 40 Max Ernst, 8 Miró, 3 Tanguy, 4 Magritte, 3 Man Ray, 3 Dali, 3 Arp, 1 Klee, 1 Chagall et divers autres peintures et objets»434, tra cui Paalen, Picabia, Dominguez, Brauner, Giacometti, Seligmann, Hayter, Braque, Bellmer, Toyen e Styrskey. Di questo cospicuo lotto di opere solo quattro furono vendute tramite la London Gallery durante il periodo di attività 1938-40 (fig. 79). Gli acquirenti implicati furono i due artisti surrealisti britannici Gordon Onslow Ford e Ceri Richards435, ed il giornalista americano Edmund Arnold436. Le opere rimaste invendute furono in tutto novantacinque tra dipinti e sculture, precisava Mesens nel bilancio dell'«Achat Éluard», ma anche venti oggetti «sauvages»437. Quello che però i bilanci non rendono visibile sono i doni che Penrose aveva fatto agli amici surrealisti dall'acquisto e che videro coinvolti, Herbert Read, Cicely Jennings e Sybil Stephenson, tutti e tre attivi membri della London Gallery e del gruppo surrealista inglese. Herbert Read fu il critico che aveva introdotto il surrealismo in Gran Bretagna già a partire dalla preliminare
"International Surrealist Exhibition"438, inoltre aveva redatto il testo introduttivo
434 Dichiarazione di vendita di Paul Éluard, datata 27 giugno 1938 (RPA/PENROSE).
435 Ceri Richards aderì al gruppo surrealista britannico nel 1937, infatti fu incluso nella sezione surrealista della mostra AIA, "Exhibition for Peace, Democracy and Cultural Progress", dell'aprile 1937. Il suo interesse per la politica lo indusse ad aderire all'Association of International Artists nel 1939. Nel biennio 1937-38 Richards partecipò alle attività del gruppo surrealista inglese, ma dal 1939 iniziò a prenderne le distanze. Nella mostra "Living Art in England", organizzata alla London Gallery tra gennaio e febbraio del 1939, Richards è già citato come artista indipendente:
«[...] a member of the London Group, formerly a member of the Surrealist group»; «London Bulletin», 8-9, 1939, s.p. Per maggiori approfondimenti su Richards in rapporto al surrealismo britannico, cfr. REMY 1999, pp. 176-178.
436 Il nome di Edmund Arnold – il giornalista e grafico americano che negli anni di guerra soggiornò a lungo in Europa per lavoro – non comparirà in nessun'altra transazione della London Gallery.
437 Cfr. nota di bilancio della London Gallery del 2 marzo 1940, cit.
438 Cfr. SURREALISM 1936b. A partire dall'arrivo ufficiale del surrealismo in Gran Bretagna Herbert Read, nonostante non si fosse mai professato un membro ufficiale del gruppo, partecipò costantemente alle numerose iniziative dei surrealisti. Egli ricoprirà un ruolo attivo anche all'interno della London Gallery nel biennio 1938-39, prima di prendere le distanze dal
su Magritte del primo numero del «London Bulletin»439. Cecily Jennings era la moglie del regista e artista surrealista inglese Humphrey Jennings440, assunta, poco dopo l'apertura della London Gallery, come segretaria di galleria insieme a Sybil Stephenson, all'epoca moglie del pittore inglese astrattista John Cecil Stephenson, da cui si separò per sposare Mesens negli anni Quaranta441. A queste tre figure attivamente impegnate nelle varie attività della London Gallery, Penrose regalò in segno di riconoscenza tre dei dipinti del lotto Éluard. I tre doni erano ricompense per le mansioni che Herbert, Cecily e Sybil avevano svolto durante l'organizzazione dell'esposizione "Guernica" allestita a Londra alle New Burlington Galleries dal 4 al 29 ottobre 1938, ed organizzata dal gruppo surrealista britannico442. L'intero staff della London Gallery era nel comitato organizzativo della mostra (fig. 78): Mesens figurava come organizzatore, Penrose tesoriere, Cecily e Sybil le segretarie, mentre Read patrocinava l'evento in qualità di vice-presidente. La mostra, di forte carica politica, rappresentò un evento importante in Gran Bretagna, l'organizzazione richiese alcuni mesi di lavoro ed i preparativi iniziarono già prima dell'estate.
Penrose dopo aver preso tutti gli accordi necessari con Picasso e Larrea, a fine giugno era partito in viaggio con Lee Miller lasciando tutte le questioni relative all'organizzazione della mostra a carico di Mesens, il quale ad agosto iniziò a lamentarsi della troppo prolungata assenza del collega e dell'onere lavorativo che questo comportava:
Eh, oui, mon cher Ami, je suis bien bas, bien démoralisé, bien fatigué... Je t'avouerai franchement que j'ai été terriblement privé de ta
movimento. Per approfondire il ruolo di Read in rapporto al surrealismo, cfr. RAY 1966 e THISTLEWOOD 1993.
439 Cfr. READ 1938a.
440 Cecily Cooper aveva sposato Humphrey Jennings nell'ottobre del 1929. Per ulteriori approfondimenti biografici su Cecily e Humphrey Jennings, cfr. JENNINGS 1982, pp. 5-46.
441 Maggiori dettagli sulla relazione tra Sybil e Mesens sono forniti nella biografia su Mesens scritta da George Melly. Cfr. MELLY 1977, pp. 46-48.
442 Il catalogo della mostra "Guernica" era stato pubblicato a spese della London Gallery, il ricavato, in linea con il significato politico dell'evento, fu devoluto al The National Joint Committee for Spanish Relief. Per il catalogo, cfr. «London Bulletin», 6, 1938; in apertura il testo di Herbert Read, cfr. READ 1938b.
présence, privé moralement, affectueusement, etc.., etc.. et chargé de beaucoup trop de travaux pour mes faibles épaules. [...] Aurais-tu pensé, par hasard, que je pourrais avoir besoin de vacances... tant comme Sybil Stephenson qui est restée depuis le 30 juillet, jusqu'à ce jour je crois, à Bandol-sur-Mer, ou comme Cecily Jennings qui, malgré sa misère, est tout de même parvenue à passer quelques jours à Douarnenez. Elles ont pu changer de l'assommante obsession du erano dovuti caricare a causa anche della lunga assenza di Penrose, quest'ultimo, non appena giunte le tele dell'acquisto Éluard – la cui consegna, tra l'altro, coincise con l'inaugurazione della mostra – decise di donare loro una ricompensa:
i due Ernst La femme au parapluie e Paysage noir rispettivamente a Sybil e Cicely mentre Le verre di Picasso a Read444. L'ipotesi che le tre opere siano state regalate trova conferma nel fatto che nessuna transazione figura nel bilancio dell'«Achat Éluard» del marzo 1940. Naturalmente anche Mesens aveva ricevuto la sua ricompensa: la tela di Ernst La Rose du désert, un'opera che restò a lungo nella sua collezione privata445.
In conclusione, alla luce dei fatti la vendita Éluard, come già era avvenuto per quella Gaffé, fu un'operazione finalizzata ad ampliare lo stock della nuova galleria surrealista appena inaugurata dalla coppia Mesens-Penrose. I pezzi dell'ex poeta, infatti, furono fondamentali per la programmazione espositiva pianificata dai direttori della galleria, ancor più che per le vendite realizzate, che di fatto restarono esigue (fig. 79). Quello che inoltre le opere apportarono fu il prestigio,
dettato dal fatto di possedere pezzi rappresentativi dei più importanti artisti surrealisti di cui lo stock della London Gallery e la collezione di Penrose furono i principali diffusori in Gran Bretagna. L'acquisto della collezione si delineò come un investimento i cui frutti non avevano portato a concreti guadagni economici nell'immediato, eccetto per Éluard, che con la vendita aveva potuto appianare i problemi finanziari. Penrose, tuttavia, arricchì notevolmente la sua collezione privata, poiché dal lotto egli aveva selezionato per la sua raccolta i pezzi più prestigiosi, tra cui spiccavano le tele di Ernst L'Eléphant de célébès, Œdipus Rex, La Révolution la nuit, Catarina Ondulata, il Magritte Le temps menaçant ed il Miró Le fumeur, opere che insieme a quelle confluite nello stock della galleria furono esposte a più riprese a Londra.
Fig. 78 Manifesto dell'esposizione "Guernica", Londra, New Burlington Galleries, ottobre 1938.
TABELLA DELLE OPERE DELLA COLLEZIONE ÉLUARD ACQUISTATE DA PENROSE NEL GIUGNO 1938 E RIVENDUTE TRAMITE LA LONDON GALLERY
TRA IL 1938 E IL 1940.
Parte
Fig. 79 Tabella delle opere della collezione Éluard acquistate da Roland Penrose nel giugno 1938 e rivendute tramite la London Gallery tra il 1938 e il 1940.
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