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6.4 – L’engagement culturale quale strumento di coinvolgimento degl

stakeholder

Negli ultimi tre capitoli si sono analizzate le azioni culturali promosse per il vetro artistico, con riguardo a quello prodotto nell’Isola di Murano, e per il merletto ad ago di Burano. In particolare ci siamo soffermati sulle proposte che maggiormente hanno saputo coinvolgere le imprese, gli studi, le fornaci, i laboratori in eventi che hanno previsto sia la loro semplice adesione, che anche il coinvolgimento attivo in fase di progettazione. Manifestazioni dal richiamo internazionale come la Conferenza della

Glass Art Society e la The Venice Glass Week hanno visto la partecipazione trasversale,

ad ogni livello dell’organizzazione, di imprese e maestri del vetro. Questi festival, organizzati per promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenza tra gli addetti ai lavori, per facilitare i contatti tra realtà diverse, si aprono alla cittadinanza “invadendo” fisicamente il territorio con mostre, dimostrazioni, eventi e lezioni. Il coinvolgimento in tal senso non è quindi solo delle imprese, la contaminazione è eterogenea: la laguna

veneziana si dispone ad accogliere queste manifestazioni diffuse tra centro storico, terraferma e isole. Le imprese sono al centro del discorso, si celebra il potenziale caratteristico del saper fare di persone che sono in grado di tradurre le istanze della tradizione in versioni contemporanee dell’arte. Il valore di queste operazioni non

consiste soltanto nell’impegno alla tutela e salvaguardia di un patrimonio che appartiene al passato. Il carattere contemporaneo delle azioni promozionali si evince dal fatto che al centro del discorso troviamo i maestri di oggi, le loro produzioni, le innovazioni date dalla ricerca e dalla sperimentazione. Tenendo ben presente l’origine della tecnica e i secoli di storia che hanno plasmato queste conoscenze tecnico-artistiche, le azioni culturali e promozionali si focalizzano sulle opere del presente, sui living human

treasure incarnati nei maestri e nelle merlettaie.

Osservando le proposte di engagement culturale rivolte alle imprese, promosse dal Museo del Vetro e dal Museo del Merletto è ragionevole affermare che esse siano sviluppate per una divulgazione e valorizzazione delle produzioni attuali, riferite al territorio. Il coinvolgimento di aziende, laboratori e negozi si fa portavoce della necessità dei musei di rendersi parte attiva per la comunità nel dare testimonianza del valore culturale, che è rappresentato dal tessuto produttivo di imprese business model culture-based. L’engagement culturale viene contemporaneamente interpretato dalle aziende secondo diverse forme e promosso in format personali che hanno in comune lo stesso ideale output: comunicare il valore culturale dell’impresa e della propria azione di business. Dagli esempi analizzati, anche grazie alle interviste rivolte agli attori privilegiati, si evince che il sentimento spontaneo di ricerca di metodi alternativi per lo

storytelling della marca, del prodotto, dell’impresa, si esprime attraverso operazioni

culturali che si avvicinano a quelle di imprese culturali tout-court. L’organizzazione di viaggi, tour esperienziali all’interno dei luoghi di lavoro; il progetto editoriale di un libro illustrato e scritto dai maestri del vetro che narra in modo alternativo le vicende storiche dell’arte; la realizzazione di una monografia, inedita prima d’ora, relativa all’arte del lume; l’organizzazione di festival internazionali, di corsi del mestiere, di giornate d’apertura degli atelier e degli studi; la costituzione di un museo aziendale; tutte queste sono occasioni progettate e pensate in seno all’impresa, promosse

imprenditoriale, ma che la sostanziano, la contestualizzano, la giustificano e la rafforzano.

A loro volta, le azioni promosse dalle associazioni culturali, incontrate nel corso dell’analisi, trovano nelle imprese e nelle produzioni business model culture-based la sostanza della loro propria azione, il materiale effettivo dal quale partire per esplicare la

mission istituzionale. È grazie allo studio sulle aziende, al loro coinvolgimento in eventi

e attività di volta in volta diverse, che le associazioni culturali valorizzano la cultura del territorio e stabiliscono relazioni tra i diversi attori presenti, tra le istituzioni, tra le imprese e con la cittadinanza. Non solo si occupano di raccogliere le testimonianze di una cultura materiale, di un patrimonio orale, immateriale ed intangibile, che rischia di rimanere inespresso; si adoperano anche per strutturare progetti in grado di mettere insieme stimoli ed esperienze diverse, in modo da sperimentare forme collaborative tra attori e generazioni, ad esempio facendo dialogare studenti e designer con maestri e merlettaie.

Alla luce delle evidenze raccolte attraverso le testimonianze dirette delle imprese, attraverso i materiali teorici della letteratura moderna e contemporanea, e grazie alla ricerca storica sull’evoluzione delle produzioni, si ritiene ragionevole affermare che l’engagement culturale si presenti come risorsa importante per le imprese business model culture-based. La narrazione della cultura d’impresa, non solo intesa come cultura del fare impresa, ma anche come la cultura che definisce il core dell’azienda, può rappresentare un valido strumento a sostegno della buona azione del prodotto nel mercato. Il coinvolgimento culturale delle imprese, infatti, mette le stesse in condizione di relazionarsi col mondo in maniera diversa dalla condotta usuale tenuta in sede di produzione. In altre parole l’azienda, riflettendo su questioni di tipo culturale,

incrementa la sua stessa capacità di relazione, ampliando il panorama di stakeholder e di contatti, ingrediente che contraddistingue il loro modello di business.

Nonostante le condizioni attuali delle produzioni di vetri d’arte e di merletti ad ago differiscano per modalità e portata, si ritiene possibile affermare, alla luce dello studio qui proposto, che l’engagement culturale rappresenti un valore aggiunto per le imprese business model culture-based. Il rapporto tra le imprese e la cultura, ampiamente discusso in letteratura, trova in questi due particolari elementi, ovvero la tipologia di

impresa (business model culture-based) e la forma di coinvolgimento culturale

(engagement in prima persona) una forma relazionale che instaura un legame ulteriore tra i due; scardinando l’obsoleta idea per la quale economia e cultura siano da

considerarsi due mondi paralleli e incapaci di compenetrarsi, ci si auspica che la questione dell’engagement culturale possa trovare terreno fertile per studi futuri.

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