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4.3 – Le proposte culturali delle imprese: introduzione all’analisi dei tre cas

La ricerca, alla luce delle premesse storico-critiche dei capitoli precedenti, e dopo aver presentato le iniziative di engagement culturale attraverso gli esempi dei festival dedicati al vetro e degli eventi proposti da musei ed associazioni, si concentra adesso sull’osservazione di tre casi specifici. L’oggetto dell’indagine sul campo è l’impegno delle imprese in azioni culturali, direttamente scaturite dal loro percorso

imprenditoriale. Questo per capire se ed in che modo esse siano coinvolte in processi e progetti culturali a livello di vision aziendale, e come promuovano opere in questo

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http://www.autonomafactory.com/; http://museovetro.visitmuve.it/it/eventi/archivio-eventi/the-venice- glass-week-2018/2018/06/18004/programma-2/

senso. La scelta dei casi da indagare si basa sulla modalità esplicativa dell’engagement culturale delle imprese, ovvero la tipologia singolare che le diverse aziende hanno sviluppato per allargare il discorso del business al carattere culturale delle produzioni. Si tratta di tre imprese che operano a Murano, diverse per modalità di lavoro, struttura aziendale e fatturato, ma che rappresentano alcune delle produzioni tipiche del vetro artistico in isola. Esaminando le aziende che lavorano a Murano, i casi proposti di seguito individuano forme di engagement culturale distinte tre loro, che coinvolgono e impegnano l’impresa in vari livelli e che offrono esperienze culturali diverse.

Inizialmente verrà presentato il progetto di Seguso, storica e antica fornace muranese, che dal 2012 propone la Seguso Experience: un percorso esperienziale interamente sviluppato dall’azienda, il quale prevede di condurre il visitatore al centro dell’identità d’impresa. In questo caso si tratta di un’iniziativa legata al mondo del turismo culturale e di esperienza, un’attività culturale immersiva che si esplica attraverso un racconto dinamico: la narrazione della storia di questa antica vetreria lungo le tappe del suo sviluppo, fino agli approdi più recenti dell’innovazione e del design. Questa azione culturale si fa esperienza per le caratteristiche stesse in cui prende forma e per l’idea di base che sottende al progetto, ovvero offrire la conoscenza di un certo tipo di

produzione attraverso la convivialità con gli addetti ai lavori. Della Seguso Experience verrà presentato il progetto e ne sarà fatta un’analisi critica, alla luce di quanto discusso fin’ora sull’approccio delle imprese alla cultura.

I successivi casi oggetto d’indagine saranno supportati da due interviste prodotte nel dicembre 2018, rispettivamente a Nicola Donà, collaboratore di Lucio Bubacco, e Cesare Toffolo, entrambi vetrai specializzati nella tecnica del lume. L’engagement culturale dello studio di Lucio Bubacco, nel quale opera Nicola Donà, si esprime con la realizzazione e pubblicazione del libro “In Muran”, che i due vetrai hanno scritto e illustrato tra gennaio e febbraio del 2018. Esso narra il viaggio onirico, mitologico e fantastico dell’arte del vetro a Murano, dalla sua nascita fino alle dinamiche più recenti che mettono in luce (o affossano) il nome dell’isola, e questa arte, nel mondo. A metà tra un libro illustrato, un fumetto, un romanzo storico e una cosmogonia, esso rispecchia il carattere, l’anima e lo spirito del lavoro portato avanti da Bubacco e Donà. Per questo motivo si fa strumento di marketing dell’idea di impresa che i due vetrai hanno rispetto alla loro attività. Una narrazione del core business e della view aziendale pensata e

sviluppata per il cliente ed il potenziale mercato, ma anche per chi col vetro ci lavora o ne è appassionato.

L’intervista conclusiva si riferisce al maestro Cesare Toffolo, artista del vetro famoso nel mondo per la lavorazione del lume soffiato. La sua azione imprenditoriale da sempre è legata a quella culturale: impegnato per anni nell’insegnamento della tecnica in

America, in Italia, in Giappone e Portogallo, ha tenuto varie conferenze sul vetro in diverse parti del mondo. Studioso appassionato e maestro innovatore, ha scritto, in collaborazione con Sandro Zecchin, la più grande monografia oggi esistente sulla tecnica del lume. Ha contribuito a fondare l’associazione Centro Studio Vetro, nel 1997, che si è occupata di promuovere e diffondere la cultura del vetro d’arte nel mondo, cercando così di fungere da tramite per le diverse realtà sparse nei continenti, anche grazie alla rivista trimestrale Vetro. Infine, nel 2018, è stato uno dei membri del

comitato organizzatore della 47° Glass Art Conference svoltasi a Murano, rivestendo il ruolo fondamentale di traduttore delle esigenze americane nelle declinazioni possibili e secondo le opportunità offerte dall’isola. Un lavoro lungo e particolare durato due anni, i cui sei mesi precedenti alla conferenza sono stati impiegati totalmente per

l’allestimento e la buona riuscita dell’evento. Alla luce di quanto descritto nei capitoli precedenti, ci sembrava doveroso approfondire la questione della Glass Art Conference intervistando chi ha contribuito alla progettazione e gestione dell’evento. In questo caso l’engagement culturale è rappresentato non solo da una costante attenzione per la diffusione e lo studio del mestiere d’arte, attraverso conferenze, lezioni, dimostrazioni e pubblicazioni, ma anche dall’intraprendenza dell’associazionismo e dal ruolo che l’imprenditore stesso si assume nel coordinare, assieme ad un team di maestri vetrai d’eccellenza, e dirigere operativamente il festival della Glass Art Society.

Le iniziative presentano tre modelli diversi di approccio alla cultura, che si possono leggere come rispondenti di tre livelli differenti di osmosi culturale: l’offerta di un’esperienza immersiva in fornace quale quella di Seguso rappresenta un’azione esterna al core business dell’azienda, ovvero la vendita di prodotti, ed è possibile ritenere che sia sviluppata come attività parallela. Il libro, espressione del pensiero che sottende l’intero processo creativo di Bubacco, si può considerare veicolo di marketing del prodotto e dell’aura aziendale, ma anche narrazione efficace che introduce il lettore alle problematiche del sistema del vetro muranese di oggi. L’azione culturale non si può

considerare parallela al core business, entra di fatto a rappresentare l’impresa e potenzialmente incide negli sviluppi futuri dell’espressione artistica. L’esperienza di Toffolo, tra l’insegnamento, lo studio e il festival, ci rende evidente quanto, nel suo concetto di impresa, sia presente la componente culturale, non solo nello sviluppo di

business model basati sulla cultura, ma nell’intera attività imprenditoriale. È quindi

ragionevole ritenere che la cultura, nell’attività della sua azienda, sia una componente essenziale della stessa ecologia in cui si muove e si esplica l’azione produttiva. Ovvero che l’engagement culturale sia parte integrante della view aziendale.

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