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La narrativa d’appendice nella “Nuova Arena”

2 IL ROMANZO D’APPENDICE IN TRE QUOTIDIANI POLITICI VERONESI:

2.8 La narrativa d’appendice nella “Nuova Arena”

Il quotidiano fondato da Ruggero Giannelli237 nel 1882 sfida la vecchia “Arena” soltanto per un quadriennio, fino al 1886, quando è costretta a cessare le pubblicazioni per ragioni di carattere finanziario, ma le iniziative editoriali intraprese nel corso di quegli anni distinguono la “Nuova Arena” come un organo di stampa che cerca di rispondere alle esigenze economico-commerciali in maniera piuttosto innovativa.

“La Nuova Arena” concede pressoché quotidianamente le proprie appendici a racconti e romanzi di vario genere, facendoli spesso precedere da vere e proprie campagne pubblicitarie, talvolta piuttosto bizzarre, che mirano ad accattivarsi il plauso dei lettori sottraendoli soprattutto alla concorrente “vecchia Arena”. La distribuzione dei testi narrativi in base al numero di episodi infatti presenta più analogie con il quotidiano politico di Papa e di Aymo – e con la contemporanea stampa francese – che non con l‟“Adige”, in quanto le scelte editoriali prediligono decisamente le novelle, a scapito in particolare dei romanzi di consistente lunghezza, come riassume questo grafico:

236 Alessio Tolstoi, Il principe Serebriani. Racconto dei tempi di Giovanni il Terribile. Traduzione con note

di Login Sadler e G.L. Patuzzi, Verona, Civelli, 1874.

237 Per Giannelli cfr. § 1.5.6 e per la “Nuova Arena” § 1.4.1.

Romanzi per numero di puntate

Oltre 200 puntate Tra 100 e 199 puntate Tra 21 e 99 puntate Meno di 20 puntate

149

Al contrario, se analizziamo i testi d‟appendice secondo il criterio dell‟area linguistica di appartenenza, appare in maniera evidente che la “Nuova Arena”, pubblicando solo quattro romanzi di provenienza francese – perlopiù di argomento storico – su un totale di cinquanta testi narrativi, e riservandone esattamente la metà a quelli firmati da autori italiani, si pone piuttosto in linea con l‟orientamento dell‟“Adige”:

Il romanzo d‟appendice fa la sua comparsa fin dal primo numero del quotidiano con due romanzi marinari, entrambi senza indicazione autoriale, Il corsaro238 e Sparvieri

e colombe239, ambientati rispettivamente nell‟Inghilterra di inizio Ottocento e nella

Francia di metà Settecento, ai quali segue La capanna dello zio Tom240 di Harriet Beecher Stowe, il popolarissimo romanzo americano antischiavista, già pubblicato nella “Presse” di Girardin.

A partire dal gennaio ‟83, invece, il direttore della “Nuova Arena” si avvale di nuove tecniche pubblicitarie atte a promuovere le appendici, facendo precedere la prima puntata del nuovo feuilleton, Gli ufficiali del re241, da un articolo di cronaca242 che racconta di uno strano incidente connesso a una torbida storia d‟amore senza fornire dettagli precisi, ma utilizzando toni deliberatamente morbosi. Si tratta di un romanzo

238 Pubblicato dal n. 1 del 1 maggio 1882 al n. 41 del 10 giugno, interrotto alla trentasettesima puntata senza essere più ripreso.

239 Pubblicato dal n. 32 del 1 giugno 1882 al n. 163 del 12 ottobre 1882, per 120 puntate. 240 Pubblicato dal n. 163 del 12 ottobre 1882 al n. 82 del 23 marzo 1883, per 155 puntate. 241

Pubblicato dal n. 20 del 20 gennaio 1883 al n. 105 del 15 aprile 1883, per 84 puntate. 242 S. a., Il mistero della passerella, in “La Nuova Arena”, II (1883), 102.

Provenienza degli autori

Francese Italiana

Anglo-americana

Altro (russa, turca, australiana) Indefinibile

150

senza pretese, anch‟esso privo del nome dell‟autore, le cui vicende hanno luogo nella Francia della metà del XVIII secolo.

È tuttavia nell‟aprile dello stesso anno, con la pubblicazione di Porporato, scritto appositamente da Giannelli, che inizia la sperimentazione di una modalità pubblicitaria inedita e molto moderna la quale successivamente verrà impiegata anche per lanciare i romanzi di Emilio Salgari. La prima puntata infatti viene introdotta non solo da articoli di cronaca scritti ad hoc, ma da misteriosi manifesti e cartelloni affissi alle mura di Verona raffiguranti il titolo del feuilleton senza aggiungere nessuna spiegazione. Le vicende di

Porporato, che guadagnano molti nuovi abbonati alla “Nuova Arena” sia fra i borghesi e

gli aristocratici che tra il “popolino”, si svolgono nell‟Italia della prima metà dell‟Ottocento: “L‟amore ne‟ suoi turbamenti più soavi e più ardenti, le imprese dei banditi, le congiure delle società segrete, le cabale della Corte, i delitti più atroci, le virtù e i sacrifici più generosi si svolgono tra personaggi veri, illustri, potenti”243

. Il romanzo di Giannelli dunque risulta strutturato secondo i canoni tradizionali dei feuilletons, con la figura centrale del protagonista, una sorta di novello Robin Hood che combatte per vendetta e per amore conferendo alla vicenda i toni neri e gotici tipici anche della narrativa di Emilio Salgari e di Francesco Serravalli. Il successo di Porporato in seguito proseguirà sul palcoscenico244, proprio come accadrà ai romanzi salgariani245.

Dopo il feuilleton di Giannelli, compare il nome più celebre annoverato nelle Appendici della “Nuova Arena”, quello di Emilio Salgari246

il quale per il quotidiano di Giannelli scrive tre romanzi d‟avventura che, pubblicati successivamente in volume, riscuotono un notevole successo a livello nazionale: Tay See247, La tigre della Malesia248, e La favorita del Mahdi249.

243 S. a., Porporato, in “La Nuova Arena”, II (1883), 112. 244

La prima rappresentazione, in quattro atti e un prologo rielaborati da Antonio Arese e Giovanni Marzollo, fu data dalla Compagnia Marchetti il 9 agosto 1885, con l‟accompagnamento di una marcia composta dal maestro Augusto Benini, suonata dal 68° reggimento e diretta dal maestro Ascolese.

245

Fu Francesco Serravalli a rielaborare per la destinazione teatrale La tigre della Malesia e I Misteri

dell‟India.

246 Per un approfondimento sulle pubblicazioni dei romanzi salgariani, cfr. C. Gallo, Ritrovamenti e

curiosità sui romanzi d‟appendice di Emilio Salgari, in “Studi piemontesi”, marzo 1997, vol. XXVI, fasc.

1, pp. 101-110. Merita un cenno La Bohème italiana (1909), l‟unico romanzo salgariano non appartenente al genere avventuroso e di evidente ascendenza scapigliata, per il quale cfr. R. Fioraso e C. Gallo, La

Bohème italiana: il romanzo dell‟avventura scapigliata, in L. Curreri e F. Foni (a cura di), Un po' prima della fine? Ultimi romanzi di Salgari tra novità e ripetizione, 1908-1915. Atti del convegno internazionale di Liège, 18-19 febbraio 2009, Roma, Sossella, 2009.

247

Pubblicato dal n. 258 del 15 settembre 1883 al n. 285 del 12 ottobre 1883, per 28 puntate. Recentemente ristampato a cura di C. Gallo e con introduzione di G. P. Marchi (Verona, Della Scala, 2002).

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Il primo è un racconto ambientato in Cocincina, nel Vietnam, intorno alla metà dell‟Ottocento. Il romanzo La tigre della Malesia invece viene preceduto da un‟inedita e moderna campagna pubblicitaria, simile a quelle già diffuse tra i giornali parigini: nel numero precedente l‟inizio della pubblicazione, la “Nuova Arena” mette in guardia i lettori contro una feroce tigre fuggita da un serraglio, mentre contemporaneamente in tutta la città di Verona vengono affissi manifesti raffiguranti una grande tigre. Una strategia simile verrà adottata anche dalla “Libertà” di Piacenza che, sulla scia del grande successo ottenuto dal romanzo nella città scaligera, riproporrà qualche mese più tardi La

tigre nelle sue Appendici250. Questo romanzo appartenente al ciclo indo-malese ha per protagonista il pirata Sandokan mentre La favorita, ambientato durante la rivolta mahdista nel Sudan contro le truppe anglo-egiziane, narrando la storia d‟amore dei due giovani protagonisti, protrae il suo successo fino al Novecento. Entrambi i romanzi presentano in appendice una stesura molto diversa rispetto alla posteriore edizione in volume, nella quale verranno attenuati gli aspetti più scabrosi contrassegnati da una primitiva ferocia che si pone in netto contrasto rispetto alla mentalità abitudinaria dei lettori di provincia. Se nelle pagine del giornale Sandokan è in alcuni momenti antropofago, la sua figura verrà successivamente ingentilita soprattutto nella storia d‟amore con la “perla di Labuan”. Questa metamorfosi scaturisce dalla necessità della narrativa salgariana di obbedire a esigenze pedagogiche, dal momento che il contenuto narrativo è maggiormente assimilabile se l‟elemento esotico viene riportato a una dimensione borghese dell‟esistenza (si pensi alle pietanze comuni dei pranzi nelle foreste caraibiche o malesi). Il mito della conquista trova naturalmente una contestualizzazione storica nelle velleità imperialistiche del nuovo Stato italiano.

Contemporaneamente alla Favorita del Mahdi, il quotidiano pubblica un feuilleton francese di Achard (uno degli appendicisti dell‟“Arena”), Il Capitano Testa di ferro251

, la cui tematica avventurosa, benché ambientata nella Francia del Seicento, permette ai lettori di non distrarsi dalle esotiche vicende narrate da Salgari.

248 Pubblicato dal n. 289 del 16 ottobre 1883 al n. 73 del 13 marzo 1884, per 150 puntate. L‟edizione di volume del 1900 riportava il titolo Le tigri di Mompracem. Una delle ristampe più recenti è a cura di R. Fioraso (Torino, A. Viglongo, 1991).

249 Pubblicato dal n. 91 del 31 marzo 1884 al n. 219 del 7 agosto 1884, per 124 puntate. Era tuttavia stato scritto da Salgari già nel 1877, mentre l‟edizione in volume risale al 1887. Recentemente ristampato con illustrazioni di A. Minardi (Milano, Fabbri, 2003).

250

Dal 20 dicembre 1884 al 29 settembre 1885.

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A questo seguono un anonimo romanzo inglese, Un terribile mistero252, e un romanzo storico-sentimentale firmato dal veronese Francesco Serravalli253, Carmela.

Scene dal vero254, che deriva il titolo dal nome della protagonista, la povera cucitrice di cui si innamora un giovane sergente di cavalleria.

Tra il dicembre ‟84 e il luglio ‟85, le appendici vengono destinate al più lungo dei

feuilletons, l‟unico a superare le duecento puntate e del quale come nel caso dell‟“Arena”

non è indicato il nome dell‟autore, né viene specificato se si tratti di un testo italiano o straniero: I delitti della marchesa255, un romanzo storico in cui agiscono personaggi di estrazione nobiliare sullo sfondo della Francia alla metà del Seicento.

Prima essere costretta a chiudere per ragioni economiche, “La Nuova Arena” propone ai suoi lettori un altro romanzo inglese, La regina delle pelli rosse256 di Thomas Mayne Reid; un nuovo romanzo appositamente scritto dal direttore Giannelli, Tre amori.

Romanzo veronese contemporaneo257; e infine un feuilleton del francese Arthur Arnould,

L‟impiccato258

, la cui pubblicazione dovrà proseguire nelle appendici dell‟“Arena”. È utile ricordare che contemporaneamente a questi romanzi il quotidiano stampa nelle sue pagine, talvolta in appendice ma più spesso nelle colonne di seconda e terza pagina, numerose novelle scritte perlopiù da autori veronesi e appartenenti al genere sentimentale, tra le quali Gilda259 e Rosetta260, due racconti d‟amore firmati da Marquis de Beffroy (pseudonimo con cui Giuseppe Arturo Belcredi261, redattore della “Nuova Arena”, firma numerose recensioni teatrali e musicali); Pollice verso262

del collaboratore Augusto Squarzoni; Proximus tuus263, “novella a base scientifica e con intento altamente civile, poiché richiama l'attenzione del pubblico sulle misere sorti di tanti e tanti contadini

252 Pubblicato dal n. 216 del 4 agosto 1884 al n. 289 del 17 ottobre 1884, per 74 puntate.

253 Le uniche notizie relative a Serravalli riguardano la sua attività di giornalista e di scrittore: oltre alla riduzione teatrale dei due romanzi salgariani, fu direttore della “Democrazia Veronese” (1886), e autore del romanzo Eleonora e della novella Fantasmi (Verona, Geyer, 1886), poi ristampata (F. Serravalli, Fantasmi, con prefazione di S. Marzorati e commento di M. Allegri, Zevio, P. Perosini, 1994).

254

Pubblicato dal n. 337 del 4 dicembre 1884 al n. 28 del 28 gennaio 1885, per 46 puntate. 255 Pubblicato dal n. 359 del 27 dicembre 1884 al n. 207 del 26 luglio 1885, per 206 puntate. 256 Pubblicato dal n. 341 del 10 dicembre 1885 al n. 31 del 2 febbraio 1886, per 48 puntate. 257 Pubblicato dal n. 3 del 4 gennaio 1886 al n. 79 del 23 marzo 1886, per 66 puntate. 258

Pubblicato dal n. 131 del 15 maggio 1886 al n. supplementare datato 5 luglio 1886, interrotto alla quarantaseiesima puntata.

259 Pubblicato nel n. 14 del 14 maggio 1882, per una puntata.

260 Pubblicato dal n. 150 del 30 maggio 1883 al n. 153 del 2 giugno 1883, per 3 puntate. 261 Cfr. § 1.5.5.

262

Pubblicato dal n. 90 del 1 aprile 1883 al n. 104 del 14 aprile 1883, per 14 puntate. 263 Pubblicato dal n. 222 del 10 agosto 1883 al n. 227 del 15 agosto 1883, per 6 puntate.

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vittime di quell'infame male che è la pellagra”264 di Augusto Tebaldi, docente di Psichiatria all‟Università di Padova. Compare infine un breve racconto sentimentale firmato dalla scrittrice milanese Neera, La prima lettera d‟amore265.

In conclusione, la “Nuova Arena” limita lo spazio destinato al romanzo storico, per presentare ai suoi abbonati anche diversi romanzi d‟avventura, genere ormai impostosi all‟attenzione del pubblico europeo dopo i successi di Melville, di Stevenson e di Verne. Come nell‟“Adige”, anche nel quotidiano di Giannelli manca qualsiasi riferimento narrativo o critico al fenomeno scapigliato e al movimento verista: se l‟obiettivo è inserirsi nel mercato giornalistico di una piccola città, peraltro già dominato da due “storici” fogli politici, non è lecito rischiare.

264

Così viene introdotta la prima puntata, nel n. 222.

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