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La produzione di rifiuti urban

AN LComplessivamente, nel decennio considerato, la quantità totale di fertilizzanti è aumentata mediamente dell’1,5% attestandosi nel 2003 su una quota pari a 946

TOTALE 2.111 Fonte, DRIRE

4.5.3 La produzione di rifiuti urban

La frequentazione turistica genera ogni anno nell’Hérault una popolazione equivalente di 110.000 abitanti vale a dire il 12% della popolazione permanente e circa 58.000 tonnellate di rifiuti urbani e assimilabili la maggior parte dei quali vengono mandati in discarica (il 70% circa).

La categoria dei rifiuti urbani e assimilabili ingloba diverse tipologie di rifiuti, secondo il Piano dipartimentale di gestione dei rifiuti urbani e assimilabili dell’Hérault, nella categoria dei rifiuti domestici e urbani rientrano:

ƒ rifiuti domestici, cioè frazione fermentescibile, riciclabili e altri; ƒ ingombranti;

ƒ rifiuti di attività di manutenzione del verde; ƒ rifiuti inerti;

ƒ rifiuti domestici speciali;

ƒ rifiuti della pulizia del demanio pubblico; ƒ rifiuti delle attività di bonifica e depurazione; nella categoria degli assimilabili rientrano:

ƒ i rifiuti non pericolosi delle attività produttive quali commercio e professionisti (i cosiddetti DIB)

ƒ i rifiuti specifici del litorale (rifiuti dei porti, della molluschicoltura, alghe).

Il dipartimento in questione detiene la percentuale più alta di produzione di rifiuti urbani e assimilabili pari al 38% rispetto al totale regionale, vale a dire 524 kg/abitante a fronte dei 462 prodotti a livello regionale ciò in virtù della forte pressione demografica e turistica30.

Secondo dati forniti dall’agenzia ADEME del Languedoc-Roussillon (Agenzia dell’Ambiente e dell’Energia) la produzione di rifiuti urbani e assimilabili nel 2005 è stata pari a 995.00 tonnellate di cui 310.000 appartenenti alla categoria dei rifiuti industriali non pericolosi provenienti dalla raccolta differenziata (DIB Déchets Industriels Banals). Rispetto al 1999 si registra una crescita pari a oltre il 18%.

I rifiuti provenienti dall’attività edile privata e dai lavori pubblici sono oggetto di analisi separata, la loro natura in gran parte inerte giustifica la produzione di un piano di gestione specifico, nel 2005 la produzione di questa tipologia di rifiuti nell’Hérault è stata pari a 610.000 tonnellate (fonte ADEME).

Il sistema impiantistico per il trattamento dei rifiuti urbani e assimilabili è stato, di recente, ridefinito a seguito dell’approvazione del Piano di gestione dei rifiuti urbani ed assimilabili avvenuta con ordinanza prefettizia del 1 febbraio 1996 in ottemperanza alle disposizioni della legge n.92-646 del 13 luglio 1992 sui rifiuti. Nel Piano, in modo particolare nella revisione del 2002, il dipartimento dell’Hérault è stato diviso in due zone di trattamento:

1. zona Est dove è stata prevista la raccolta separata dei rifiuti urbani riciclabili e dei biorifiuti, con valorizzazione energetica e stoccaggio dei rifiuti ultimi (laddove per rifiuto ultimo si intende – ai sensi del Codice dell’Ambiente Libro V, titolo IV (Rifiuti) articolo L.541-1 e segg. - un rifiuto risultante o meno dal trattamento di un rifiuto che non è più suscettibile di essere trattato nelle condizioni tecniche ed economiche del momento, notoriamente tramite estrazione della parte valorizzabile o riduzione del suo carattere inquinante pericoloso);

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Seconda una stima dell’Ademe, nel 2001, nell’Hérault la popolazione turistica ha prodotto 1,5 volte in più di imballaggi rispetto alla popolazione permanente, altrettanto di plastica e vetro e 10 volte in più di carta.

2. zona Ovest prevedendo anche qui la raccolta separata dei rifiuti urbani riciclabili e dei biorifiuti ma con valorizzazione organica (compostaggio) e, sempre stoccaggio dei rifiuti ultimi.

Il Piano dipartimentale incoraggia l’agglomerazione di comuni al fine di approdare ad una gestione decentrata mirante all’organizzazione multifiliera del trattamento di rifiuti, così la zona Est risulta di competenza del Sindacato misto tra Pic e Etang, della Comunità d’agglomerazione di Montpellier, della Comunità d’agglomerazione del Bacino di Thau, mentre la zona Ovest è di competenza del Sindacato Misto di trattamento e gestione dei rifiuti urbani della zona Ovest.

Le nuove installazioni per il trattamento dei rifiuti urbani e assimilabili, previste dopo l’approvazione del piano del 1996, sono rappresentate da 35 “déchetteries” ovvero degli spazi gestiti, chiusi, custoditi, dove il pubblico può deporre i rifiuti ingombranti, rifiuti di vetro, carta e cartone, rifiuti provenienti dalla manutenzione del verde (rami, erba), rifiuti da demolizione, ma anche rifiuti urbani speciali come gli oli usati, le pile e le batterie, i solventi, le pitture, i prodotti fitosanitari, gli acidi. Sono previste, inoltre, 5 stazioni di transito dei rifiuti, un inceneritore a Lunel-Viel, una piattaforma di compostaggio a Pignan, un centro di infossamento tecnico per rifiuti non pericolosi, una piattaforma di maturazione delle scorie a Sète e un Centro per la separazione dei rifiuti in differenti categorie (carta, plastica, legno) al fine di facilitarne l’eliminazione nei processi specifici ad ogni categoria. Inoltre, il Piano prevedeva la cessazione dell’attività di due inceneritori (siti ad Agde e Pèzenas) e delle discariche di Sète, Frontignan, Marsillagues, Maugio, Bédarieux, Capestang.

Questi impianti si aggiungono a quelli già presenti sul territorio, per cui, globalmente, nel 2003 le “déchetteries” attive sul territorio dell’Hérault erano pari a 85 rappresentando il 30% rispetto al totale regionale. Questa quota percentuale pone l’Hèrault in cima alla classifica dei dipartimenti maggiormente dotati di queste strutture tra cui sono operative 6 “déchetteries” portuali create in seguito all’attuazione dell’operazione “Ports Propres” la quale, prendendo atto dell’estensione della facciata marittima del Languedoc-Roussillon e quindi della produzione di rifiuti generata dalle attività dei porti, ha condotto alla creazione di 14

“déchetteries” portuali su tutto il territorio regionale destinate a raccogliere i rifiuti prodotti nei porti 31.

La raccolta differenziata (porta a porta), avviata nel Languedoc-Roussillon nel 1995, ha permesso, con gli anni, di raggiungere dei buoni risultati per quanto riguarda il quantitativo di rifiuti riciclati (120.000 tonnellate nel 2003). Tuttavia, nel dipartimento dell’Hèrault la raccolta differenziata produce, in media, 47 kg/abitante all’anno di materiali riciclati ponendosi all’ultimo posto dei dipartimenti regionali. In modo particolare, la zona occupata dal Bacino di Thau registra tra i valori più bassi del dipartimento con una produzione che non supera i 40 kg/abitante.

Tutto ciò, nonostante l’Hérault sia il dipartimento maggiormente equipaggiato ai fini della raccolta differenziata. Infatti, dei 12 centri regionali di piattaforme destinate alla separazione dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata (“tri”), 5 sono operativi nell’Hèrault, a questi si devono aggiungere le 4 piattaforme specializzate nella separazione dei rifiuti industriali banali (DIB; pari al 36% del totale regionale).

Il Piano di gestione dei rifiuti urbani e assimilabili destina grande attenzione alla valorizzazione organica che deve inscriversi in una logica di produzione di compost di qualità. A tal fine il dipartimento dell’Hèrault, ancora una volta il più dotato della regione, conta sulla disponibilità di 20 piattaforme di compostaggio e valorizzazione (su un totale regionale pari a 33) di cui 11 destinate al trattamento dei fanghi, 7 al trattamento dei bio-rifiuti, 2 al trattamento dei rifiuti urbani32.

A completare il quadro del sistema impiantistico si aggiungono i 6 Centri di stoccaggio dei rifiuti ultimi e i 2 inceneritori di Lunel-Viel e di Sète (su 4 regionali). Quest’ultimo è stato, di recente, oggetto di un adeguamento alle norme dettate dalla direttiva europea del 4 dicembre 2000 che fissa un valore limite di emissione di diossina pari a 0,1 nanogrammi per metro cubo. Tutti gli inceneritori della regione risultano conformi a questo limite raggiungendo una capacità di incenerimento pari a 450.000 tonnellate all’anno con valorizzazione energetica.

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L’operazione “Ports Propres” prevede interventi non solo per una adeguata gestione dei rifiuti dei porti ma anche delle acque di ruscellamento o di trattamento e degli inquinamenti accidentali.

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Si tenga conto che questi sono gli impianti previsti nel Piano di gestione dei rifiuti urbani e non funzionanti, questi ultimi nel 2003 ammontavano a circa il 52%.

La Laguna di Thau è anche sede di 11 stazioni di trattamento dei reflui urbani situate a: Sète, Poussan, Cournonsec, Frontignan, Gigean, Marseillan (2), Mèze, Montbazin, Pinet-Pomerols, Villeveyrac. Si tratta in gran parte di depuratori che scaricano le acque trattate sia nello stagno sia nei corsi d’acqua vicini e adottano una particolare tecnica di depurazione delle acque reflue (il lagunaggio) che consiste nel lasciarle soggiornare in dei grandi bacini dove la depurazione si effettua attraverso l’azione della luce, della temperatura, dell’aria, del vento, delle alghe e dei batteri33. Il maggiore vantaggio di questo metodo di trattamento delle acque reflue è che le piante, oltre ad assorbire i composti nutrienti (azoto, fosforo e carbonio) incorporandoli nel loro apparato vegetativo, forniscono anche un eccellente substrato dove vivono molti microrganismi demolitori e trasformatori (Trevisol et al., 1995).