AN LComplessivamente, nel decennio considerato, la quantità totale di fertilizzanti è aumentata mediamente dell’1,5% attestandosi nel 2003 su una quota pari a 946
2.5 Il settore turistico
2.5.5 Produzione e gestione dei rifiuti urban
Nel 2002 la produzione totale di Rifiuti Urbani nella regione Veneto è stata pari a 2.177.448 tonnellate con un incremento, rispetto al 2001, pari allo 0,7% decisamente inferiore a quello medio registrato nel Nord Italia pari a 1,6%. La provincia di Venezia concorre nella produzione regionale di RU con una quota pari a 23% sul totale regionale (2002). L’andamento nella produzione totale di RU nella provincia di Venezia ha
registrato un progressivo incremento negli anni 1996-2002 pari al 18% (fig.n.4), con un picco massimo nel 2001(+ 4,1% rispetto al 2000) dovuto, in parte, all’aumento dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani33 e, in parte, all’incremento del flusso turistico.
Fig.n.20 Andamento della produzione totale di RU nella provincia di Venezia. Anni 1996-2002 380.000 400.000 420.000 440.000 460.000 480.000 500.000 520.000 540.000 RU totale 430.87 447.48 468.27 496.05 496.04 516.24 508.33 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Fonte, ARPAV
Analogo andamento si verifica per la produzione procapite giornaliera che, nel periodo considerato, registra una progressiva diminuzione del rifiuto urbano indifferenziato (anche se con andamento altalenante, (cfr. tab.n.9) a fronte di un aumento delle frazioni raccolte in maniera differenziata.
33
Molti Consigli Comunali, infatti, hanno autorizzato l’assimilazione ai rifiuti urbani di alcune categorie di rifiuti, prima smaltiti autonomamente dalle attività produttive. Tale assimilazione ha consentito legalmentea molte attività artigianalie commerciali di conferire al servizio di gestione dei rifiuti urbani anche i propri rifiuti speciali che precedentemente venivano affidati a ditte specializzate.
Tab.n.31 Produzione procapite giornaliera di RU per tipologia di rifiuto anni 1996- 2002 (kg/ab giorno)
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 RU indifferenziato 1,2931,3111,2861,303 1,2731,266 1,21
FORSU* e verde 0,0650,0730,1450,163 0,1720,208 0,25
Frazioni secche recuperabili e altri rifiuti differenziati0,0880,1270,1430,201 0,2230,261 0,25 TOTALE 1,4461,5111,5741,667 1,6681,735 1,71 * Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani
Fonte, ns. elaborazioni su dati ARPAV
In modo particolare, la percentuale di raccolta differenziata nella provincia ha registrato dal 1996 in poi costanti aumenti (fig.n.21) attestandosi nel 2002 sul 29%, 2 punti in più rispetto all’anno precedente, ma ancora lontano dall’obiettivo previsto nel Piano di gestione provinciale (38,4%).
Fig.n.21 Andamento della percentuale di raccolta differenziata nella provincia di Venezia . Anni 1996-2002 89,4 86,2 81,3 77,8 76,3 73 71 18,7 22,2 23,7 27 29 13,8 10,6 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Ru indifferenziato Ru differenziato
Fonte, ns.elaborazioni su dati ARPAV
In effetti, i dati provinciali sulla raccolta differenziata confermano l’andamento regionale che vede il Veneto tra le prime regioni italiane ad aver raggiunto e superato la soglia del 35% indicata dal D.Lgs. 22/97 per il 2003, conseguendo, anzi, con un anno di
anticipo questo risultato visto che nel 2002 la percentuale di raccolta differenziata è stata pari al 39,5% contro il 19,1% della media nazionale.
Al raggiungimento di questi risultati contribuisce anche il sistema di raccolta praticato nei comuni del Veneto che si sviluppa verso due direzioni ben precise: 1) la raccolta domiciliare; 2) la raccolta separata della frazione organica. Nella provincia di Venezia nel 2003 tutti i comuni hanno attivato la separazione della frazione umida e, sempre nello stesso anno, il 23% di essi aveva avviato la raccolta “domiciliare spinta” (raccolta porta a porta del secco umido e delle frazioni secche recuperabili)34.
L’organizzazione territoriale per la gestione di un tale flusso di rifiuti risponde, innanzitutto, alle direttive emanate dal Piano Regionale di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani che prevedeva l’istituzione di bacini di utenza, ognuno dei quali dotato di propri impianti di trattamento e smaltimento. I bacini previsti e successivamente realizzati per la Provincia di Venezia sono 5:
VE1 – Portogruarese
- Superficie: 588,95 kmq - Abitanti 89.570 (2002)
- Comuni: Annone Veneto, Carole, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, Santo Stino di Livenza, Teglio Veneto.
VE 2 – Veneziano
- Superficie: 208,73 kmq - Abitanti: 285.576
- Comuni: Marcon, Quarto d’Altino, Venezia
VE 3 – Sandonatese
- Superficie 470,83 kmq - Abitanti 117.552
34
Questo è un dato molto importante visto che è stato dimostrato che i migliori risultati di percentuale di raccolta differenziata in Veneto sono stati ottenuti da quei comuni che utilizzano il sistema domiciliare (59,4% media di raccolta differenziata) rispetto a quelli con doppio contenitore stradale (37,2% media di raccolta differenziata) (ARPAV, 2003).
- Comuni: Cavallino Preporti, Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Iesolo, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto
VE 4 – Mirese
- Superficie 397,46 kmq - Abitanti: 237.190
- Comuni: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Martellago, Mira, Mirano, Noale, Pianga, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè, Spinea, Stra, Vigonovo.
VE 5 – Meridionale
- Superficie 298,32 kmq - Abitanti 70.512
- Comuni: Cavarzere, Chioggia, Cona.
Uno sguardo alle cifre indicanti la produzione di rifiuti urbani nel 2002 mette in evidenza il maggior apporto del bacino VE2, dove non a caso insiste il comune di Venezia, che contribuisce alla produzione totale provinciale nella misura del 38%. Tra l’altro è questo il bacino che registra una più bassa percentuale di raccolta differenziata (18,36%). Le ragioni di un tale primato sono certamente da ricondurre alla vocazione turistica della città che registra picchi più alti nella produzione annua di rifiuti proprio nei mesi estivi (Provincia, Assessorato alle Politiche Ambientali, 2002).
La situazione impiantistica al 2003 risponde agli obiettivi di gestione integrata dei rifiuti urbani, come indicato nel Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97), con un aumento delle quote di rifiuti recuperabili. In modo particolare, la frazione organica da raccolta differenziata viene trattata, da settembre 2001, nell’impianto di compostaggio situato nel comune di Venezia in località Fusina. Nel medesimo impianto, un’altra linea (impianto di biostabilizzazione) tratta la quota del rifiuto urbano residuo e indifferenziato per la produzione di CDR (combustibile derivato dai rifiuti). Le frazioni secche recuperabili vengono conferite in parte nelle 13 piattaforme presenti in provincia35 e in parte in altre
35
Carta n.1, vetro n.1, lattine n.1, legno n.1, multimateriale n.3, vetro-carta-plastica-lattina n.6
situate in province diverse. Il rifiuto urbano indifferenziato viene per una quota conferito all’impianto di termocombustione sito sempre in località Fusina e per la maggior parte nelle 4 discariche provinciali ubicate a: Chioggia, Jesolo, Potogruaro, San Donà di Piave. Inoltre, nella provincia è ubicato uno dei due impianti regionali per la produzione di solo CDR (Combustibile Da Rifiuto).