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La tutela del “marchio regionale”

3.5 Il “marchio regionale”

3.5.3 La tutela del “marchio regionale”

Le denominazioni geografiche vengono prese in considerazione nella Legge Marchi della RPC per la prima volta nel 200161 per indicare i contrassegni caratteristici di

una determinata area geografica62. Nella Legge Marchi si sanciscono, come marchio

registrato, quelle denominazioni geografiche che fanno parte di un marchio collettivo o di un marchio di certificazione63.

Per marchio collettivo s’intendono i marchi che vengono registrati per conto di un gruppo, un’associazione o un’organizzazione, ai membri delle quali viene permesso di utilizzare questo marchio registrato per svolgere delle attività commerciali. Di conseguenza, attraverso questa definizione, si delinea

61 Zhonghua renmin gongheguo shangbiaofa, 中华人民共和国商标法 (Legge sui marchi della

Repubblica Popolare Cinese), approvata il 23 agosto del 1982 dall’Assemblea Nazionale Popolare, emendata per la prima volta nel 1993, quindi nel 2001 e recentemente nel 2013,

http://www.mofcom.gov.cn/article/swfg/swfgbj/201101/20110107351017.shtml, consultato il 25-10-2015. La Legge Marchi della RPC, viene modificata nel 2001 per l’ingresso della Cina nel WTO, quindi per la necessità di di questo Paese di conformarsi agli accordi internazionali.

62 Prima di tale emendamento nemmeno I marchi collettivi e di certificazione erano presenti nelle

disposizioni di legge ma veniva estesa l’attuazione della Legge Marchi a tali tipologie di marchio attraverso il Regolamento di Attuazione.

63 Zhonghua renmin gongheguo shangbiaofa, 中华人民共和国商标法, Legge sui marchi della

Repubblica Popolare Cinese, approvata il 23 agosto del 1982 dall’Assemblea Nazionale Popolare,

emendata nel 1993, nel 2001, e recentemente nel 2013,

http://www.mofcom.gov.cn/article/swfg/swfgbj/201101/20110107351017.shtml, consultato il 25-10-2015, art. 10, co. 2.

l’appartenenza al gruppo, all’associazione o all’organizzazione del soggetto che fa uso del marchio64. I marchi collettivi sono i principali incaricati della funzione di unificazione degli standard qualitativi e dei prodotti del distretto, quindi di aumentare il grado di coesione e cooperazione interna fra i produttori65. Esempio

modello anche in questo caso si rivela essere la località di Wenzhou che nel 2001 è stata nominata la “capitale delle scarpe della Cina”, conseguentemente l’associazione di categoria delle scarpe in pelle di Wenzhou si è impegnata nella registrazione presso il dipartimento amministrativo dell’industria e del commercio di questa denominazione come di un marchio collettivo che comprende altre ventisei categorie di prodotto collegate alla produzione di scarpe in pelle. Alle imprese situate in questa località, i quali prodotti risultavano idonei, poterono avvalersi della titolazione di “prodotto famoso della capitale delle scarpe cinesi” e del marchio 中国鞋都名品 (zhongguo xie dou mingpin)66.

Secondo la legge, vengono definiti marchi di certificazione (zhengming shangbiao, 证明商标) quei marchi che sono controllati da un’organizzazione che possiede le capacità per esercitare il controllo su determinati beni e servizi. Attraverso questa tipologia di marchio s’intende certificare particolari proprietà di tali beni, come le indicazioni del luogo d’origine, quelle delle materie prime, le indicazioni relative alla metodologia di produzione e alla qualità e altre particolari caratteristiche relative a questi beni o servizi67.

Delle denominazioni geografiche fanno parte anche le indicazioni geografiche (dili biaozhi, 地理标志), che sono determinate principalmente da elementi geografici o fattori umani relativi al luogo d’origine del prodotto cui l’indicazione si riferisce. Attraverso tale indicazione si fa riferimento alla particolare qualità del prodotto e al suo prestigio68. Per facilitare la costituzione di “marchi regionali” il

governo incoraggia fortemente alla registrazione delle indicazioni geografiche, come strumento di tutela e innovazione del distretto, attraverso tre differenti iter:

1. la registrazione delle IG presso l’ufficio statale Marchi come marchi di

64 Idem, co. 2.

65 Roya GHAFELE, “Creating The Missing Link: Applying Collective Marks To Create Clusters”, in

Journal of Intellectual Property Law & Practice, 4, 1, 2009, p. 59.

66 XI Shui Linglong, “Quyu pinpai de texing yu fazhan celue tantao” 区域品牌的特性与发展策略探讨

(Discussione sulla strategia di sviluppo e sulle caratteristiche del marchio regionale), in “Mopuwang”, http://www.mopu.org/article/71782233860/, consultato il 20-01-2016.

67 Idem, art. 3, co. 3. 68Idem, art. 16.

Figura 6. Marchio di indicazione

geografica approvato dall'ufficio Marchi.

certificazione o marchi collettivi

2. la registrazione delle IG presso l’ufficio del Controllo Qualità, Ispezione e Quarantena (AQSIQ)

3. la registrazione delle IG di eventuali prodotti agricoli presso il ministero dell’Agricoltura (MOA)69.

Attraverso il primo iter di registrazione le indicazioni geografiche vengono registrate come marchio, mentre nel caso della seconda e della terza modalità di registrazione delle indicazioni si ottiene una semplice certificazione.

Il primo metodo di registrazione, presso l’ufficio marchi, è quello più efficiente. Tale procedura di registrazione è specificata nella già citata Legge marchi della RPC ove sono anche descritte le azioni da intraprendere in caso di violazione e quindi le relative sanzioni. In questo caso la procedura della registrazione delle IG coincide con la procedura di registrazione dei marchi70 cui vanno forniti in aggiunta specifici documenti: quelli d’identificazione del cliente71 e quelli rilasciati dai dipartimenti amministrativi del luogo di origine del prodotto; una richiesta scritta dove siano indicate l’area geografica di

appartenenza, le qualità peculiari del prodotto, la sua reputazione, nonché la relazione tra tali caratteristiche e le risorse naturali e i fattori umani della zona; una dichiarazione del cliente sulle modalità di gestione, supervisione e utilizzo della IG. Alla conclusione di tale iter, che prevede una spesa totale di 3.000 CNY, il prodotto potrà godere della tutela alla pari di qualsiasi altro marchio registrato e recherà un marchio (Figura 6) di distinzione dagli altri prodotti.

In seguito alla registrazione della IG come

69 IPR Desk – Canton, La registrazione delle Indicazioni Geografiche in Cina, in “Qualivita”,

http://www.qualivita.it/wp-

content/uploads/2013/02/registrazione_indicazioni_geografiche_in_cina.pdf, consultato il 20-01- 2016.

70 Per una comprensione dettagliata delle tempistiche e delle procedure si rimanda quindi alla

Legge Marchi della RPC.

71 In caso di registrazione della IG come marchio collettivo è necessario quindi fornire anche un

documento ove siano elencati i nominativi e gli indirizzi degli associati.

Fonte: Guihong WANG,

Geographical Indications and International Agricultural Trade:

The Challenge for Asia, 2010, p. 212.

marchio collettivo o di certificazione72 ogni prodotto appartenente a persone o

organizzazioni che soddisfa le condizioni di utilizzo della IG può richiedere l’utilizzo di tale marchio. Nel caso in cui tale IG sia registrata come marchio collettivo appartenente a un’associazione o organizzazione, questa può richiedere l’iscrizione del soggetto all’associazione per poter far uso del marchio. Nel caso in cui invece non sia richiesta l’iscrizione all’associazione, il singolo soggetto può ugualmente far uso del marchio e l’organizzazione non lo può vietare73.

L’ufficio Marchi della RPC dichiara che a inizio anno 2014 sono state approvate ben 507 indicazioni geografiche come marchi collettivi o di certificazione che sono aumentate a 2.697 alla fine dello stesso anno74. Questo è un segno evidente di come negli ultimi anni la Cina si adoperi per operare una sempre maggiore tutela e valorizzazione delle proprie specificità produttive.

L’iter di registrazione dell’IG presso l’AQSIQ è delineato nei Regolamenti in materia di protezione dei prodotti a indicazione geografica75. In primo luogo il prodotto, di cui si richiede la registrazione come IG, deve essere conforme ai requisiti di rispetto ambientale, sicurezza e igiene. La richiesta di registrazione deve essere fatta da un’organizzazione, un’impresa o un organismo designato dal governo locale previa consultazione con i dipartimenti interessati. La documentazione che il richiedente deve fornire comprende una richiesta scritta di tutela dell’IG, un documento d’identificazione del richiedente, la documentazione d’identificazione del prodotto76, le norme tecniche sulla qualità del prodotto e sul suo processo di produzione. In seguito alla ricezione della domanda l’ente

72 Una delle indicazioni geografiche più note per essere stata registrata come marchio di

certificazione è quella delle porcellane di Jingdezhen. Bernard O’CONNOR, The Law of Geographical Indications, London, Cameron May, 2004, parte VII, “The Protection of Geographical Indications in Selected Countries”, cap. 7, “China”, p. 293.

73 Zhonghua renmin gongheguo shangbiaofa shishi tiaoli 中 华 人 民 共 和 国 商 标 法 实 施 条 例

(Regolamento di attuazione della Legge Marchi della RPC), emanata dal Consiglio di Stato della RPC, 2002, http://www.wipo.int/wipolex/en/text.jsp?file_id=181827, consultato il 20-01-2016.

74 82 di queste provenienti da paesi esteri. Trademark Office/ Trademark Review and Adjudication

Board of State Administration for Industry and Commerce People’s Republic of China, Annual Development Report on China’s Trademark Strategy 2014 (English edition), Beijing, Zhongguo gongshang chubanshe, 2015, cap. 2, “Trademark Application and Registration”, p. 6-7.

75 Dili biaozhi chanpin baohu guiding 地理标志产品保护规定 (Regolamenti in materia di protezione

dei prodotti a indicazione geografica), emanata dall’a AQSIQ il 16 maggio 2005,

http://www.wipo.int/wipolex/en/text.jsp?file_id=181518, consultato il 20-01-2016.

76 La documentazione d’identificazione del prodotto comprende la descrizione del nome e del tipo

di prodotto, la sua localizzazione geografica; la descrizione delle peculiarità del prodotto e la relazione tra queste e i fattori naturali e umani della zona; una descrizione delle lavorazioni, delle attrezzature utilizzate e dei requisiti di sicurezza e igiene; un rapporto sulla storia del prodotto e la sua reputazione in cui siano indicati anche i volumi di produzione e vendita.

competente procede con i controlli necessari e pubblica la domanda sottoponendola a inchiesta pubblica per un periodo di due mesi.

Nel caso in cui non sorga alcuna opposizione e dopo parere positivo di una commissione di esperti per il controllo di eventuali questioni tecniche, l’AQSIQ approva la domanda e applica uno specifico marchio (Figura 7) al prodotto.

Infine la terza metodologia per la registrazione delle IG avviene attraverso il ministero

dell’Agricoltura, secondo le disposizioni contenute nei Regolamenti per l’amministrazione di indicazioni geografiche di prodotti agricoli77. In questo caso i prodotti presi in considerazione sono principalmente materie prime agricole e i prodotti da esse derivati78. Il nome del prodotto di cui si chiede la tutela come IG deve essere composto dal nome dell’area geografica limitata in cui viene prodotto e dal nome generico del prodotto stesso. Il prodotto deve possedere caratteristiche e qualità specifiche che appartengono all’ambiente naturale ed ecologico della zona oltre che ai fattori culturali e storici. La documentazione richiesta, oltre alla richiesta di riconoscimento come IG e alla descrizione delle qualifiche del richiedente e del prodotto, deve contenere anche una documentazione che descriva le condizioni dell’ambiente e delle tecniche di produzione della zona specifica, una mappa del territorio in cui avviene tale specifica produzione, un’immagine del prodotto e la descrizione di qualsiasi altro tratto distintivo ed evidente dello stesso. Le prime ispezioni da parte del MOA avvengono nei quarantacinque giorni consecutivi il ricevimento della richiesta, in seguito la documentazione viene trasmessa a un centro di esperti istituito dal ministero stesso che dovrà effettuare ulteriori valutazioni nell’arco dei venti giorni successivi. Se quest’ultime avranno esito positivo viene pubblicato l’annuncio di approvazione

77Nongchanpin dili biaozhi guanli banfa 农 产 品 地 理 标 志 管 理 办 法 (Regolamenti per

l’amministrazione di indicazioni geografiche di prodotti agricoli), emanato dal MOA il 6 dicembre

2007, in vigore dal 1 febbraio 2008,

http://www.moa.gov.cn/zwllm/tzgg/bl/200801/t20080109_951594.htm , consultato il 20-01- 2016.

78 Guihong WANG, “Geographical Indication and Institutional Organization of Food Market in China:

A Case Study of Jinhua Ham”, in Louis Augustin - Jean, Hélenè Ilbert, Neantro Saavedra - Rivano (a cura di), Geographical Indications and International Agricultural Trade: The Challenge for Asia, UK, Palgrave Macmillan, 2012, p. 211.

Figura 7. Marchio di indicazione

geografica approvato dall'AQSIQ.

Fonte: Guihong WANG, Geographical

Indications and International Agricultural Trade: The Challenge for

Figura 8. Marchio di indicazione

geografica approvato dal MOA.

Fonte: Guihong WANG,

Geographical Indications and International Agricultural Trade: The Challenge for Asia, 2010, p. 212. e nel caso in cui sorgano obiezioni, queste dovranno

pervenire entro venti giorni dalla scadenza dell’annuncio. In caso di esito finale positivo della richiesta d’identificazione come IG, viene applicato al prodotto l’apposito marchio (Figura 8).

Nei primi quattro anni dalla data di pubblicazione di tale regolamento sono stati registrati in Cina ben 853 prodotti agricoli come indicazioni geografiche79, più avanti, a fine anno 2014, si registra un totale di 1.689.000 marchi registrati di prodotti agricoli80.

3.5.4 Il ruolo delle associazioni industriali nella costituzione del “marchio