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con elementi pultrusi fibrorinforzati Autori: Sonia Sofi 1 , Marco Ferraro 1 , Vincenzo Antonucci

4. Il Life Cycle Assessment delle tre tipologie di CV 1 Obiettivo dello studio

Lo scopo di questo studio, è quello di fornire elementi atti ad identificare in maniera preli- minare tutti gli impatti ambientali causati dall’intero ciclo di vita di tre tipologie di chiusure verticali (CV); si vogliono evidenziare le specifiche prestazioni tecnico-ambientali di questi tre elementi di fabbrica caratterizzati dall’avere le medesime caratteristiche funzionali ma diversa composizione. Le tre CV sono state quindi analizzate nel dettaglio, ed è stata pre- sa in considerazione la stratigrafia completa per ognuna di loro, per evidenziare l’incidenza degli impatti ambientali relativi ad ogni singolo materiale costituente la stessa stratigrafia, dalla fase di produzione al trasporto, fino a giungere alla futura dismissione. Per quanto concerne il trasporto, il peso ambientale dei componenti costituenti i tre ele- menti di fabbrica analizzati, è stato calcolato considerando la distanza dal luogo di produ- zione fino al cantiere, in relazione anche alle differenti tecniche di assemblaggio e di pro- duzione dei pannelli stessi.

4.2. Campo di applicazione

Quantificazione energetico-ambientale di 1 m2 di chiusura verticale, applicando la metodo-

logia LCA secondo lo schema normativo UNI EN ISO 14040 e successive.

Questa metodologia permette di determinare gli impatti energetico ambientali del prodotto o servizio preso in esame in termini di consumi di risorse e di emissioni nell’ambiente du- rante il suo intero ciclo di vita.

La funzione del sistema, in questo caso, sarà quella di delimitare e classificare lo spazio, assicurare confort e garantire sicurezza statica.

Il sistema studiato comprende le tre tipologie di CV, analizzando lungo il loro intero ciclo di vita, considerando i processi di produzione, i trasporti e il fine vita.

4.3. Confini del sistema

I confini del sistema determinano le unità di processo che devono essere incluse nello studio di un LCA.

Nel caso in oggetto i confini del sistema includono tutte le fasi di vita dei materiali che compongono le tre tipologie di pareti considerate, “dalla culla alla tomba”, dall’estrazione delle materie prime alla produzione di materiali edili, al loro trasporto dal luogo di produ- zione al cantiere, fino al fine vita.

Vengono escluse dall’analisi la fase d’uso, la fase di manutenzione, i macchinari e capan- noni industriali utilizzati per la produzione dell’unità funzionale in esame.

4.4. Unità funzionale

Il m2 dell’elemento di fabbrica CV oggetto di studio è una parete perimetrale opaca, senza

aperture ed autoportante, essa ha la funzione di delimitare e classificare lo spazio, assicu-

rare comfort e garantire la sicurezza statica; con questa metodologia il m2 rappresenta la

stratigrafia standard di una CV realizzata con una delle diverse soluzioni proposte. Le tre CV analizzate sono:

• 1m2

di CV con struttura intelaiata in materiale pultruso fibrorinforzato

• 1 m2

di CV in pannelli autoportanti in legno tipo X-Lam

• 1 m2

4.5. Analisi d’inventario

Durante l’analisi d’inventario sono state studiate nel dettaglio le suddette stratigrafie e so- no stati raccolti i dati ad esse corrispondenti.

1) 1m2 di CV con struttura intelaiata in materiale pultruso fibrorinforzato.

Elmento Costruttivo Funzionale Spessore (cm) Peso (kg)

1 pannello esterno in FRP 0,8 14,40

1 pannello interno in FRP 0,8 14,40

2 montanti in FRP 1 9,36

2 traversi in FRP 1 6,48

1 pannello isolante in poliestere da riciclo 10 1,50

Tabella 1: Stratigrafia CV in FRP

Il FRP preso in esame è composto dalla matrice termoindurente con un peso pari al 35% del totale e dalle fibre di rinforzo co un peso pari al 65% del totale.

In Tabella 2 viene riportata la composizione chimica ed i pesi relativi ad ogni sostanza co- stituente i profili pultrusi presi ad esame.

Matrice termoindurente Peso (kg)

Resina poliestere 0,100

Carbonato di calcio 0,055

Pasta colorante inorganica 7011 in poliestere 0,010 Percarbonato (catalizzatore) 0,070

Perbenzoato (catalizzatore) 0,050

Stirolo 0,065

Fibre di rinforzo Peso (kg)

Rowing Advantex 9800 (rinforzo longitudinale) 0,550 Mat unifilo (rinforzo trasversale) 0,100

Tabella 2: Composizione chimica profili in FRP

Il FRP può essere recuperato dalla triturazione del composito, e può essere riutilizzato in diversi campi applicativi, quali: rinforzo per cemento; recupero del vetro come carica inerte da utilizzare nella produzione di prodotti in composito; recupero della resina come carica inerte da utilizzare nella produzione di prodotti in composito.

Nel presente studio per il fine vita del pannello in FRP si ipotizza di assegnare l’80% del rifiuto allo scenario di smaltimento e il 20% allo scenario di riciclo.

Per quanto riguarda i trasporti, questi avvengono tutti su gomma e la distanza tra i fornitori e il sito di assemblaggio è inferiore a 10 km (si considera che la produzione e l’assemblaggio possano avvenire tramite un cantiere mobile direttamente in loco).

2) 1 m2 di CV in pannelli autoportanti in legno tipo X-Lam.

Elmento Costruttivo Funzionale Spessore

(cm)

Peso (kg)

Strato di cartongesso dello spessore 1,25 10

Strato isolante in fibre naturali 3 1,2

1 pannello in legno (abete) di tipo X-Lam realizzato con 5 strati di lamelle di legno strutturale

9 42,3

strato isolante in fibra di legno intonacabile 16 2,2

intonaco per esterno ai silicati 0,5 8,5

colla per legno strutturale - 0,2

Il pannello in legno (abete) del tipo X-Lam è un compensato multistrato composto da un numero di strati, che va da 3 a 7, sovrapposti.

Per il fine vita del pannello in legno del tipo X-Lam si ipotizza di assegnare l’90% del rifiuto allo scenario di smaltimento e il 10% allo scenario di riciclo.

Il trasporto avviene su gomma e la distanza tra la produzione e il cantiere è pari a 1750 km.

3) 1 m2 di Cv in pannelli di calcestruzzo armato prefabbricato tipo Thermowand.

Elmento Costruttivo Funzionale Spessore (Cm) Peso (Kg) strato di intonaco per interni 0,5 8,5 lastra di calcestruzzo armato prefabbricato 6 115 getto di completamento in calcestruzzo 11 230 strato isolante di tipo PUR 12 3,5 lastra in calcestruzzo prefabbricato 7 161

intonaco per esterno 0,5 8,5

ferri di armatura - 60

Tabella 4: Stratigrafia CV in calcestruzzo armato prefabbricato di tipo Thermowand

Questo è un sistema di parete prefabbricato industrialmente, ultimato da un getto di com- pletamento da effettuare in cantiere.

Per quanto riguarda il fine vita si ipotizza che il 10% del totale andrà riciclato e il 90% in di- scarica.

Per il trasporto si ipotizza che l’assemblaggio e il getto di completamento avvengano in sede di cantiere, ma la produzione dei pannelli e il loro assemblaggio deve necessaria- mente avvenire in fabbrica, ciò comporta che la distanza tra la sede di assemblaggio e il cantiere sia circa 1403 km.

4.6. Qualità dei dati

Per la realizzazione dell’inventario LCI (Life Cycle Inventory) dei consumi di risorse e delle emissioni, associati ai materiali e ai relativi processi di produzione costituenti le stratigrafie delle tre pareti perimetrali, sono stati utilizzati sia dati primari, forniti dal produttore (come nel caso della chiusura verticale realizzata in materiale pultruso fibbrorinforzato), che se- condari, utilizzando elementi in parte presenti in banca dati, ed in parte ricavati da fonti di letteratura (nel caso delle chiusure verticali in legno e in calcestruzzo prefabbricato).

I dati primari sono stati forniti da PCR srl, azienda produttrice dei profilati in FRP, per l’anno 2013; essi riguardano sia i materiali che le energie spese nel processo di produzio- ne. Sono state, inoltre, fornite indicazioni sui dati relativi al trasporto considerando le di- stanze reali tra lo stabilimento di produzione e le aziende fornitrici dei componenti.