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Ci si preoccupa dell’attività sessuale dei giovani perché sembra assurdo che con l’informazione che c’è oggi la minoranza delle persone abbia rapporti sessuali protetti. L’educazione sessuale secondo me si dovrebbe insegnare già nelle scuole per cercare di far capire in primis cosa vuole dire “rapporto sessuale,” l’importanza di un gesto concreto ed un sentimento e non magari una sfida con l’amico perché lui ha già avuto rapporti. La conoscenza anche della protezione per non andare incontro a malattie o gravidanze indesiderate. Educazione all’amore: un discorso più ampio, insegnare ad amare, quante persone lo sanno realmente fare? Totalmente… nel bene e nel male, in salute e in malattia…

Ci credo poco, credo poco alle persone che recitando questa frase sull’altare ci credono realmente.

Quello che credo è che non ci può essere amore senza la capacità di amare il prossimo con umiltà, fede e coraggio. Secondo me una persona dà all’altra sé stessa, ciò che possiede di più prezioso, dà una parte della sua vita. l’amore è una forza che produce amore. Dare all’altra persona significa fare anche dell’altra persona un essere che dà.

Federica Cerasti

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Sì! Posso dire che in “educazione sessuale” so quanto basta per una persona della mia età, ci sarà sicuramente ancora da imparare, ma questo credo verrà col tempo. “Educazione all’amore”

(ancora un altro quaderno) uno dei problemi fondamentali di oggi, io credo sia proprio questo NOI GIOVANI NON SAPPIAMO COS’E’ L’AMORE. Triste ma vero, siamo così offuscati da tutte quelle cose

“inutili” che ci circondano che non riusciamo a vedere o trovare l’amore, e le rare volte che lo troviamo siamo così impauriti che la cosa più semplice è scappare. Vorrei proprio ci fosse una scuola dove ci insegnassero ad “AMARE.”

Elisa Burelli

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Io a 17 anni sono andata a convivere, anche se non rimpiango quello che ho vissuto a mio figlio non farei fare lo stesso sbaglio mio.

Natascia Quaglierini

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Penso sia inutile preoccuparsi di ciò, basterebbe parlarne con serenità come magari lo si farebbe indossando per qualche minuto l’età di colei o colui con cui ci si sta rapportando ad affrontare il discorso. Non vi è nulla di nuovo o mutato se non forse la velocità di tali sentimenti molto spesso. Le paure, i desideri, le esperienze da vivere in un rapporto a due sono sempre le stesse da secoli. O almeno questo è ciò che penso nella mia testa da 27enne. Penso sia ricollegabile al discorso che ho fatto nella pagina precedente relativa al rapporto genitori- figli: semplicemente spesso ci dimentichiamo di fermarci ad osservare, piuttosto che guardare e passare. È normale che i figli magari non parlino di queste cose con i genitori o con la Chiesa, ma magari ne parlino con fratelli/sorelle e amici. È comprensibile, basti pensare a noi stessi a quell’età e la risposta apparirà limpida. Questo non per sminuire i genitori, anzi: si ricorre a loro in caso di estremo bisogno, quando richiediamo a gran voce la loro esperienza di vita, è semplicemente, umanamente e aggiungerei la natura stessa a richiedere tale distacco ombelicale. Trovo inutile per esempio insegnare la sessualità nelle scuole ai

bambini, da parte di adulti. Essi non riescono a riconoscersi ed emergere in quell’ondata di ammonimenti, e il primo istinto è il rifiuto. Piuttosto sarebbe utile assumere dei ragazzi di qualche anno più grandi, che riescano ad indossare gli abiti dei più piccini e ad entrare con più delicatezza ed intimità in quei cuori da educare. La cosiddetta “educazione sessuale” è facile da amministrare come conseguenza ad un’accurata “educazione all’amore.” Parlare dell’amore è già più arduo, in quanto va ad interferire con la soggettività di ognuno, e come se non bastasse con la sua intimità sia psicologica che fisica più profonda. È un altro argomento vastissimo da poter affrontare in poche righe questo, temo di non riuscirci se non tramite metafore. Anche qui dipende molto dalle “tesserine del mosaico”

scelte da ognuno. O per cambiare metafora, dall’argilla scelta dal vasaio: egli può scegliere la più adeguata sabbia ed inclusi, può deciderne la consistenza, il colore, lo spessore persino l’odore, poi può cambiare forma durante la lavorazione tra le proprie dita, può sentire l’impazienza del lavoro finito e della preparazione, può percepire con ogni suo senso ciò che poi infine culminerà, ma solo alla fine, a mio parere con l’educazione sessuale, che non è altro che la fine di un processo più profondo e articolato e che… se saremo abbastanza in gamba da costruire… eterno.

Livia Franzoni

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Si ,mi ritengo informato in materia grazie alle informazioni che vengono date nelle scuole e grazie all’esperienza. L’educazione dell’amore riguarda i sentimenti,le emozioni e cosa significa amare.

L’educazione sessuale riguarda tutte le informazioni sul sesso e sui metodi contraccettivi.

Guglielmo Franzoni

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Sì, sono abbastanza informato in materia.

Per educazione sessuale s’intende un’informazione ed una preparazione ai rapporti fisici.

L’educazione all’amore va oltre il rapporto fisico, significa imparare a provare le emozioni, l’intesa, il rispetto, la fiducia, la complicità, tutti i sentimenti e la passione che coinvolgono due persone

Leonardo Calvario

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Si, io mi ritengo abbastanza informato a riguardo, tuttavia mi trovo in disaccordo con quello che propone la Chiesa. Intanto io non andrei mai e poi mai a confidarmi con un sacerdote di tale argomento, perché mi troverei a disagio e forse non mi sentirei capito a sufficienza. Preferirei parlarne con i miei coetanei, che vivono anche loro questo tipo di emozioni senza sentirsi in colpa o provare il rimorso, infatti non ritengo che la sessualità un peccato, ma una tappa fondamentale che determina crescita, maturità e responsabilità. A scuola, spesso ho assistito a incontri di educazione sessuale, e ritengo che sia utile essere informati su questo argomento, perché molti giovani sono disinformati e ignorano notizie importanti per la vita, ma l’educazione all’amore si impara con l’esperienza, nessuno la può insegnare.