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progettazione di un’indagine pilota Per avviare una riflessione scientifica sul ruolo della

MACROAREE AZION

1

Accesso: Si articolano tutte le attività volte a garantire l'accesso al cibo per fasce crescenti di popolazione che chiedono aiuti economici a strutture pubbliche e non profit. Esempio: Il

Comune di Milano sostiene economicamente numerose esperienze caritatevoli con contributi annui.

1.1 Sostenere economicamente esperienze caritatevoli con contributi

1.2

Prevedere forme di assistenza alimentare per gli indigenti attraverso la fornitura di prodotti agro-alimentari nutrienti

1.3 Garantire l'accesso ai diritti da parte delle nuove popolazioni

1.4 Percorsi integrati di accompagnamento per richiedenti asilo e migranti

1.5

Partecipazione da parte dell'amministrazione locale nei progetti finalizzati alla facilitazione dei processi di integrazione per i richiedenti asilo e migranti

1.6 Inclusione lavorativa delle fasce di nuova popolazione

2

Benessere: Tutelare la salute pubblica e gli stili di vita sani migliorando il rapporto della qualità del cibo nella vita quotidiana della popolazione in sinergia con i sistemi di produzione. Esempio: New York ha adottato uno standard nutrizionale per i cibi acquistati, distribuiti e forniti dalle varie agenzie della città all’interno di ospedali, mense, penitenziari, luoghi pubblici, contribuendo ad agire sulla salute e riducendo le malattie croniche come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari.

2.1

Incentivare le mense che promuovono diete bilanciate e basate sul consumo di cibo sano e nutriente

2.2

Promozione del consumo di maggiori quantità di frutta e verdura, riducendo

contemporaneamente le quantità di junk food e prodotti fortemente trasformati

2.3 Monitoraggio e riduzione dei casi di

sottonutrizione, sovralimentazione e obesità

3

Produzione: Si intende la promozione della qualità ̀ nella fase di produzione agroalimentare in tutte le sue declinazioni, dall’orto urbano alle grandi produzioni. È intesa a favorire la tutela della biodiversità, migliorare i servizi eco- sistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.

Esempio: Barcellona ha indirizzato la produzione della propria cintura agricola verso coltivazioni di frutta e verdura al fine di incrementarne la distribuzione nei mercati urbani.

3.1 Identificare e regolamentare biodistretti e distretti del cibo

3.2 Promozione di orti urbani per gli anziani 3.3

Favorire la nascita di orti urbani sperimentali dai quali estrarre un protocollo di coltivazione da disseminare nella città

3.4

Indirizzare la gestione di terreni abbandonati ad aziende sociali/onlus per la produzione di prodotti agricoli

3.5

Indirizzare la produzione della propria cintura agricola verso coltivazioni di frutta e verdura, al fine di incrementarne la distribuzione nei mercati urbani

4

Commercio: Sono intesi i sistemi di distribuzione e vendita del cibo in connessione al sistema delle relazioni che essi generano con i luoghi della città e con le dinamiche sociali, al fine di migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore. Esempio: Toronto ha indirizzato il proprio public procurement alimentare verso il cibo locale ed ha realizzato una certificazione per gli operatori attivi nella somministrazione alimentare.

4.1 Incentivare l'uso di aree dedicate ai produttori locali nei mercati rionali

4.2

Incentivare lo sviluppo di mercati

agroalimentari dei produttori locali (farmer' market).

4.3

Migliorare il public procurement in merito agli acquisti presso aziende con certificazioni di qualità

4.4

Sviluppare e valorizzare i prodotti locali attraverso la promozione nell'ambito di misure specifiche del PSR

Segue

5

Sprechi: Di norma lo spreco comporta impatti ambientali ed economici, quindi sono considerate tutte quelle azioni volte a ridurre, trasformare e distribuire il cibo e prodotti, di norma non utilizzati, contribuendo ad un impatto negativo sull'ambiente. Esempio: A Londra è stato attivato un programma condiviso con gli attori locali per ridurre i rifiuti associati all’alimentazione, supportando e consigliando le imprese nella loro gestione.

5.1 Incentivazione nel riutilizzo di scarti alimentari per la co-produzione di compost

5.2 Organizzazione di campagne per la riduzione degli sprechi alimentari

5.3 Organizzazione di campagne per l'utilizzo di materiali in bioplastica

5.4

Incentivare forme di recupero, per fini alimentari, di prodotti agroalimentari in scadenza /non venduti

5.5

Riduzione delle perdite di acqua potabile lungo le fasi della distribuzione e dell'utilizzo in ambito agro-alimentare

6

Impatto ambientale: Il ciclo agroalimentare comprende le implicazioni che il cibo ha con l’aria, l’acqua, il suolo e l’energia, mediante una pianificazione e valorizzazione di tutte le risorse locali. Esempio: Nella città di Milano sono utilizzati furgoni ecocompatibili per il trasporto dei pasti e per la logistica distributiva delle derrate alimentari.

6.1

Stimolare lo sviluppo locale delle zone rurali attraverso i suoi paesaggi, prodotti, identità, cultura

6.2

Monitoraggio del proprio sistema idrico al fine di garantire a ciascun abitante la possibilità ̀ di utilizzare l’acqua del rubinetto per l’alimentazione

6.3

Utilizzo di furgoni ecocompatibili per il

trasporto dei pasti e per la logistica distributiva delle derrate alimentari

6.4

Utilizzo di stoviglie in materiale biodegradabile e compostabile nelle scuole, mense e eventi comunali

6.5

Realizzazione nei luoghi di interesse pubblico mediante il sostegno a investimenti di impianti a bassissime emissioni alimentati a biomasse agroforestali

6.6

Realizzazione di interventi di imboschimento multifunzionali di superfici agricole e non agricole e per la creazione di aree boscate

7

Agroecosistema: Si intendono le interazioni che il mondo della produzione agricola ha con il territorio e il paesaggio, attivando sistemi di prevenzione, mitigazione e adattamento che riducano gli impatti del cambiamento climatico sulla produzione agricola. Esempio: In alcune zone dei Paesi Bassi, sono state sviluppate delle cooperative territoriali in grado di gestire in modo sostenibile il proprio ecosistema rurale.

7.1

Conservazione di un’ampia parte dell’ambiente naturale grazie all’istituzione di parchi agricoli periurbani

7.2

Sostegno dalle amministrazioni urbane per lo sviluppo di cooperative territoriali in grado di gestire in modo sostenibile il proprio ecosistema rurale

7.3 Monitoraggio di case rurali e strutture abbandonate da valorizzare

7.4 Mappatura e strutturazione di filiere tipiche della zona

7.5

Sostegno a investimenti, finalizzati allo stimolo dello sviluppo locale nelle zone rurali, per la creazione, il miglioramento o l'espansione di ogni tipo di infrastrutture su piccola scala, come gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico

7.6 Creazione di aree di riserva non soggette a taglio all’interno di foreste produttive

8

Governance: Tale area evidenzia in modo trasversale il fatto che ogni azione della Food Policy richiede il dialogo con la città sia in luoghi istituzionali, sia in contesti informali per promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali. Esempio: New York ha attivato un monitoraggio del proprio sistema alimentare attraverso un set di indicatori aggiornato annualmente dall’amministrazione.

8.1 Affidamento di servizi per gestione di aree pubbliche verdi ad aziende agricole

8.2

Affidamento di servizi per gestione di aree pubbliche a realtà che si occupano di integrazione per i richiedenti asilo e migranti 8.3

Incentivare forme di welfare rigenerativo dei valori della comunità tra ceti produttivi (imprese e lavoratori) e comunità non produttive (anziani e famiglie)

8.4 Adozione di principi della sussidiarietà e della partecipazione pluriattoriale, la co-produzione.

8.5

Uso dei canali digitali ufficiali dell'ente (pagina web e profili social) per la promozione/

comunicazione di attività eventi e buone pratiche sul tema dei beni immateriali (saperi, tradizioni alimentari e di produzione agricola).

9

Educazione: In rapporto ai diversi tipi di educazione formale e informale, prevedere programmi di educazione di base sull'alimentazione, sui temi del consumo e lo scambio di saperi. Esempio: Il comune di Milano ha attivato all’interno delle scuole 120 orti didattici. Londra ha sviluppato una campagna di comunicazione all’interno degli spazi pubblici.

9.1

Gestione e/o partecipazione a strutture museali che valorizzino i beni immateriali connessi all'agricoltura (ecomusei, musei demoetnoatrnopologici)

9.2 Supporto per facilitare lo scambio di saperi tra differenti generazioni in agricoltura

9.3 Organizzazione di corsi formativi in ambito agricolo per richiedenti asilo e migranti 9.4

Organizzazione di eventi culturali/eventi per la diffusione dei beni immateriali (saperi, tradizioni alimentari e di produzione agricola) di comunità locali

9.5

Trasmissione e organizzazione di eventi e attività culturali per la diffusione dei beni immateriali (saperi, tradizioni alimentari e di produzione agricola) di comunità migranti 9.6

Investimento in programmi di sensibilizzazione sul tema della qualità del cibo e

dell'importanza dell'alimentazione

10

Finanza: È inteso l’insieme dei temi relativi agli investimenti e dei meccanismi fiscali che sono legati alle componenti del ciclo alimentare e al suo contesto, così come la pianificazione e valorizzazione di tutte le risorse umane locali. Esempio: In Provenza è stata sviluppata un’iniziativa per agire sul capitale fondiario attraverso un fondo di garanzia.

10.1 Spostare i principi della tassazione dalle attività sui territori ai flussi di scambio 10.2 Intercettare la ricchezza prodotta modificando le classiche leve fiscali (es. web tax) 10.3 Istituire finanziamenti a fondo perduto per

l'avviamento delle attività di agricoltura sociale 10.4 Istituire co-finanziamenti per l'avviamento

delle attività di agricoltura sociale 10.5

Partecipazione a progetti di inserimento lavorativo nelle aziende agricole con co- finanziamenti comunali

10.6 Istituzione di borse lavoro retribuite per l'avviamento al lavoro dei giovani (sotto i 40)

Tabella 1. Questionario di indagine. Fonte: Elaborazione degli autori.

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