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La maggior parte dei paesi defi nisce un elenco di lingue straniere

Nel documento Cifre chiave dell’insegnamento delle (pagine 64-67)

Il precedente indicatore (fi gura B10) ha mostrato che in Europa, le autorità educative re-golamentano l’off erta di lingue straniere imponendo a tutte le scuole di off rire una o più lingue specifi che oppure indicando le lingue straniere tra cui devono scegliere. La fi gura B11 riporta due elenchi di lingue straniere menzionate nelle raccomandazioni di livello centrale:

il primo (B11a) mostra le lingue che le scuole devono off rire, mentre il secondo (B11b) quelle che esse possono off rire. È importante notare che spesso le scuole possono off rire ulteriori lingue straniere rispetto a quelle obbligatorie o presenti nell’elenco di quelle a scelta.

In oltre due terzi dei sistemi d’istruzione europei, le scuole sono chiamate a scegliere da un elenco una o più lingue straniere da includere nel loro curricolo e, in circa la metà di essi, tutte le scuole sono obbligate a off rire specifi che lingue straniere. Tali approcci si comple-tano spesso a vicenda.

Normalmente, tutte le scuole devono off rire le lingue straniere il cui apprendimento è ob-bligatorio per gli studenti (vedere la fi gura B9). In taluni paesi (Repubblica ceca, Danimarca, Malta, Svezia e Turchia), tutte le scuole sono obbligate a off rire alcune lingue straniere an-che se il loro studio non è obbligatorio per gli studenti (vedere la fi gura B11a). Ad esempio, nella Repubblica ceca e in Turchia, tutte le scuole sono tenute a off rire l’inglese come lingua straniera, sebbene il suo studio non sia obbligatorio per gli studenti. In Svezia, oltre all’in-glese (materia obbligatoria), tutte le scuole devono off rire francese, spagnolo e tedesco nell’istruzione secondaria superiore e due di esse nell’istruzione secondaria inferiore,

seb-bene, oltre a queste, le scuole possano scegliere quali altre lingue off rire. L’off erta più ampia è quella presente a Malta, in cui, oltre all’inglese, obbligatorio per tutti gli studenti, tutte le scuole secondarie inferiori e superiori devono off rire francese, tedesco, spagnolo, italiano, arabo e cinese.

La fi gura B11 (b) elenca tutte le lingue straniere che le scuole possono scegliere di off rire quando la lingua è off erta in più di un sistema d’istruzione europeo. Essa traccia un quadro dell’off erta di lingue straniere disponibili nei curricoli delle scuole europee. Le dieci lingue straniere più comunemente presenti negli elenchi comprendono le cinque principali lingue UE (inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano), tre importanti lingue moderne non eu-ropee (russo, cinese e arabo), oltre a latino e greco classico.

Più comunemente, le autorità centrali menzionano da tre a sette lingue come possibili “lin-gue straniere” da off rire nelle scuole. In Norvegia, ad esempio, tutte le scuole secondarie inferiori devono off rire l’inglese e almeno un’altra delle seguenti lingue: francese, tedesco, spagnolo o russo. In Estonia, la prima lingua straniera nelle scuole primarie deve essere l’in-glese, il francese, il tedesco o il russo.

Alcuni paesi forniscono lunghi elenchi di possibili lingue straniere. In Slovenia, ad esem-pio, le scuole di base possono insegnare l’inglese o il tedesco come prima lingua straniera.

Nell’istruzione secondaria inferiore, le materie opzionali possono essere scelte da un elen-co di 12 lingue per le quali sono stati adottati currielen-coli. In Francia, paese in cui è elen-consentito includere nel curricolo numerose lingue regionali come lingue straniere, l’elenco delle pos-sibili lingue è ancora più lungo.

Figura B11: Lingue straniere indicate nelle raccomandazioni/normative di livello centrale, istruzione primaria e secondaria generale, 2015/16

a) Tutte le scuole devono off rire

Inglese

La prima tabella (a) mostra le lingue straniere che tutte le scuole devono off rire secondo le autorità educa-tive centrali, mentre la seconda (b) riporta quelle lingue che le scuole possono scegliere di off rire dall’elen-co specifi cato da tali autorità. Le autorità educative centrali obbligano le scuole a off rire almeno una delle lingue che fi gurano nella tabella (b). Non tutte queste lingue sono disponibili per gli studenti, che devono

scegliere dalla gamma di quelle che la scuola decide di off rire. Tuttavia, le scuole sono di norma autorizzate a off rire ulteriori lingue oltre a quelle specifi cate.

Gli istituti scolastici dei sistemi d’istruzione in cui le autorità educative centrali non specifi cano un elenco di lingue, sono completamente liberi di scegliere le lingue straniere da off rire.

Le lingue sono elencate in ordine decrescente, a seconda del numero di paesi che le includono nei loro curricoli centrali/documenti uffi ciali. La classifi ca non tiene conto del livello d’istruzione per il quale esse sono raccomandate/obbligatorie. Laddove più lingue siano elencate nello stesso numero di paesi, esse sono ordinate sulla base del codice ISO (standard ISO 639-3). La fi gura B11b mostra soltanto le lingue straniere che sono citate da più di un sistema d’istruzione. Se citata da un solo sistema d’istruzione, la lingua è contrasse-gnata come “altro” nella fi gura e specifi cata nelle note specifi che per paese.

Le lingue regionali e/o minoritarie, nonché le lingue classiche, sono incluse soltanto quando indicate come alternative alle lingue straniere nei documenti uffi ciali emanati dalle autorità educative centrali. Per le defi nizioni di “lingua straniera” e “lingua straniera obbligatoria specifi ca”, consultare il Glossario.

Note specifi che per paese

Belgio (BE fr): nella regione di Bruxelles-Capitale, tutte le scuole devono off rire l’olandese come prima lin-gua straniera nei livelli ISCED 1-3. Tutte le altre possono off rire una scelta di altre due lingue straniere.

Germania: in nove Länder, tutte le scuole devono off rire l’inglese. Nel Saarland, tutte le scuole devono of-frire il francese.

Francia: altre lingue straniere nell’ISCED 2: tamil, armeno, vietnamita, lingue regionali (basco, bretone, cata-lano, corso, creolo, gallo, melanesiano, lingue regionali dell’Alsazia, lingue regionali della Mosella; occitano, tahitiano). Altre lingue straniere nell’ISCED 3: armeno, cambogiano, danese, svedese, norvegese, fi nlande-se, persiano e lingue regionali: basco, bretone, catalano, corso, creolo, melanesiano, occitano e tahitiano.

Italia: altre lingue straniere: albanese e sloveno. Serbo e croato sono considerati un’unica lingua straniera, ovvero il serbo-croato.

Paesi Bassi: tutte le scuole sono tenute a off rire il frisone nelle regioni frisone.

Austria: il croato si riferisce principalmente al Burgenland-Kroatisch, una delle lingue regionali e/o minori-tarie con status uffi ciale. Altre lingue straniere: bosniaco/croato/serbo insegnate come unica materia (livelli ISCED 2 e 3); ceco, slovacco e sloveno (livelli ISCED 1-3).

Slovenia: altra lingua straniera: macedone.

Finlandia: è previsto lo svedese (sv) nelle scuole in cui il fi nlandese è la lingua di istruzione e il fi nlandese (fi ) in quelle in cui la lingua di istruzione è lo svedese.

Svizzera: il numero e il tipo di lingue straniere specifi che diff eriscono tra le regioni linguistiche e i canto-ni: nella Svizzera francofona è obbligatorio off rire tedesco/inglese (ISCED 1-2), nella Svizzera germanofona, francese/inglese, mentre nella Svizzera italiana, tedesco/francese/inglese. L’italiano deve essere off erto nell’ISCED 2 e 3 in tutti i cantoni francofoni e germanofoni e nell’ISCED 1 nei cantoni di Uri e Graubünden. Il romanì deve essere off erto nel Cantone di Graubünden.

Le lingue regionali o minoritarie fanno parte del curricolo nella metà dei paesi

Nel documento Cifre chiave dell’insegnamento delle (pagine 64-67)

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