La fi gura B1 indica che, nella maggioranza dei sistemi d’istruzione, tutti gli studenti dell’istru-zione generale devono apprendere due lingue contemporaneamente in un certo momento della loro scolarizzazione. La fi gura B3 mostra che a partire dal 2003, poco più di un terzo dei sistemi d’istruzione per i quali si dispone di dati, ha introdotto riforme nel curricolo relative all’introduzione o all’eliminazione delle seconde lingue oppure alla durata dell’apprendi-mento della seconda lingua.
Nella maggior parte dei paesi, le riforme possono essere divise in due categorie: quelle che hanno introdotto l’obbligo di studiare due lingue dove prima non esisteva; e quelle che hanno ora previsto di anticipare l’inizio dell’apprendimento della seconda lingua straniera come materia obbligatoria. Tali cambiamenti sono stati introdotti o hanno iniziato a essere attuati, nella maggioranza dei casi, prima del 2011.
Danimarca, Italia, Malta e Turchia appartengono alla prima categoria. Nei primi tre paesi, è ora obbligatorio per tutti gli studenti apprendere due lingue straniere a partire dall’età di 11 anni e tale obbligo cessa quando essi accedono alla scuola secondaria superiore. In Turchia, invece, la seconda lingua straniera diventa obbligatoria per tutti gli studenti dell’istruzione generale a partire dal livello secondario superiore.
Nella seconda categoria, Grecia e Islanda fanno parte del ristretto gruppo di paesi in cui l’apprendimento obbligatorio di due lingue straniere inizia al livello primario. In Grecia, tale obbligo cessa quando gli studenti raggiungono la fi ne dell’istruzione secondaria in-feriore. Repubblica ceca, Polonia e Francia hanno sostanzialmente abbassato l’età in cui gli studenti devono iniziare ad apprendere una seconda lingua straniera: nei primi due di questi paesi, tale obbligo riguardava precedentemente solo gli studenti dell’istruzione secondaria superiore, ma si applica ora a tutti gli alunni nei primi anni dell’istruzione se-condaria inferiore.
In tre paesi, recenti riforme hanno ridotto il numero di anni in cui gli studenti sono obbligati a studiare due lingue straniere. A Cipro, dal 2015/16, la seconda lingua non è più obbligatoria per tutti gli studenti dell’istruzione secondaria superiore generale, sebbene i ragazzi dai 16 ai 18 anni possano scegliere una seconda lingua straniera opzionale o seguire lezioni di inglese supplementari. In Slovenia, nel 2011, una riforma che ha reso obbligatoria la seconda lingua straniera a partire dai 12 anni era in corso di graduale introduzione, ma è stata poi sospesa nel novembre 2011. Nel 2016, l’obbligo di studiare due lingue straniere interessa solo gli studenti a partire dai 15 anni, mentre al di sotto di tale età una seconda lingua è di-sponibile come materia opzionale dai 12 anni o, nell’ambito del curricolo esteso, dai 9 anni.
In Slovacchia, è in corso una riforma che sarà pienamente attuata dal 2019/20 e che renderà fi nalmente obbligatorio l’apprendimento di due lingue straniere a partire dai 15 anni invece che dagli 11 (vedere la fi gura B1).
Nel 2015/16, in circa la metà dei sistemi d’istruzione che impongono agli studenti di studia-re due lingue contemporaneamente a un certo punto della loro scolarizzazione, il periodo di apprendimento dura quattro anni in Bulgaria, Cipro, Austria, Slovenia, Slovacchia, Bo-snia-Erzegovina e Turchia, e cinque anni in Belgio (Comunità tedesca e fi amminga), Da-nimarca, Grecia, Francia, Lituania, Malta e Paesi Bassi. Il periodo di apprendimento di due lingue è di sei anni in Repubblica ceca, Polonia e Finlandia, sette anni in Estonia, Lettonia e Montenegro e otto anni in Romania, Svizzera, Islanda, ex-Repubblica jugoslava di Macedo-nia e Serbia. Infi ne, gli studenti devono studiare due lingue per tre anni in Italia, Portogallo e Liechtenstein e per un anno in Norvegia. Il Lussemburgo si distingue in quanto tutti gli studenti devono apprendere due lingue per dodici anni.
Figura B3: Periodo di apprendimento obbligatorio di due lingue straniere nell’istruzione primaria e/o secondaria generale, 2002/03, 2010/11, 2015/16
Età Età
Introduzione graduale di una lingua
straniera Nessuna seconda lingua straniera
obbligatoria Fonte: Eurydice.
Nota esplicativa
La fi gura considera principalmente le lingue defi nite “straniere” (o “moderne”) nei curricoli. Le lingue re-gionali e/o minoritarie (vedere la fi gura B12) e le lingue antiche (vedere la fi gura B13) sono incluse soltanto quando il curricolo le defi nisce alternative rispetto alle lingue straniere.
L’età d’inizio si riferisce all’insegnamento della seconda lingua straniera obbligatoria e rispecchia la normale età degli studenti; non tiene conto di ingressi anticipati o posticipati nella scuola, di anni scolastici ripetuti o di altre interruzioni nella scolarizzazione. La durata dell’off erta si riferisce a qualsiasi lingua studiata.
“Seconda lingua” indica una lingua studiata dagli studenti in aggiunta alla prima, facendo sì quindi che essi apprendano due diverse lingue contemporaneamente.
Per il 2015/16, anno in cui l’introduzione graduale è in corso, viene riportata la relativa indicazione. Tuttavia, per gli anni 2003 e 2011, anche se una riforma è in corso di graduale attuazione, non fi gura alcuna indicazio-ne. Per ulteriori informazioni specifi che sulla situazione nel 2015/16, vedere la fi gura B1.
Note specifi che per paese
Spagna: una seconda lingua straniera è obbligatoria per tutti gli studenti nella regione di Murcia e alle Cana-rie (a partire dai 10 anni) e in Cantabria e Galizia (a partire dai 12 anni).
Estonia: nel 2015/16, 2010/11 e 2002/03, le autorità educative hanno specifi cato soltanto che gli alunni dove-vano cominciare a studiare una lingua straniera come materia obbligatoria tra i 10 e i 12 anni.
Ungheria e Norvegia: è presente un’interruzione nelle serie temporali a causa della variazione della meto-dologia.
Paesi Bassi: la durata dell’apprendimento di due lingue varia in base al percorso seguito dagli studenti.
Slovacchia: la situazione descritta nella fi gura sarà pienamente introdotta nel 2019/20.