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I percorsi generali e professionali dell’istruzione secondaria superiore off rono le stesse lingue straniere

Nel documento Cifre chiave dell’insegnamento delle (pagine 112-115)

I percorsi generali e professionali dell’istruzione secondaria superiore seguono spesso pro-grammi d’insegnamento piuttosto diversi; pertanto, è opportuno analizzare se vi siano dif-ferenze nelle lingue straniere studiate. A livello UE, il 47% di tutti gli studenti dell’istruzione secondaria superiore ha seguito programmi professionali nel 2014 (Eurostat, 2017). Le per-centuali più elevate (70% o oltre) si osservano in Repubblica ceca, Croazia, Austria e Finlan-dia. Viceversa, meno del 30% degli studenti è iscritto a programmi professionali in Irlanda, Cipro, Lituania, Ungheria e Malta.

In tutti i paesi e regioni europei analizzati, la lingua straniera studiata più frequentemente è la stessa nell’istruzione secondaria superiore generale e professionale (vedere la fi gura C8).

La seconda lingua straniera (vedere la fi gura C10) diff erisce solo in due paesi. In Bulgaria, il tedesco è la seconda lingua straniera più popolare nei percorsi generali, mentre il russo lo è nei percorsi professionali. In Portogallo, lo spagnolo è la seconda lingua studiata più di fre-quente nell’istruzione secondaria superiore generale, mentre il francese lo è nell’istruzione e formazione professionale.

Le diff erenze maggiori nell’istruzione generale e professionale riguardano la percentuale di studenti che studia le lingue straniere. La fi gura C16 mostra le diff erenze nella propor-zione di studenti che apprende l’inglese nell’istrupropor-zione secondaria superiore generale e professionale. L’inglese rappresenta la lingua straniera più popolare ed è studiata a livello secondario superiore in tutti i sistemi d’istruzione europei non anglofoni. A livello UE, il 94,1% degli studenti dei percorsi generali studia inglese, mentre la percentuale scende al 75% per i percorsi professionali. La diff erenza è particolarmente alta in Spagna, in cui quasi

tutti gli studenti (97,5%) studiano inglese nell’istruzione secondaria superiore generale, ma soltanto il 20,4% nei percorsi professionali. Analogamente, in Danimarca la percentuale di studenti che studia inglese nei percorsi generali raggiunge l’82,1%, contro soltanto il 18,6%

nei percorsi professionali. La diff erenza è marcata anche nella Comunità francese del Belgio e in Germania (circa 50-55 punti percentuali). Nei paesi baltici, come anche nella Comunità fi amminga del Belgio5, in Grecia, Lussemburgo6, Ungheria, Paesi Bassi e Islanda, la diff erenza tra la percentuale di studenti che studia inglese nell’istruzione secondaria superiore gene-rale e professionale è compresa tra 25 e 42 punti percentuali.

Percentuali simili di studenti apprendono l’inglese nell’istruzione secondaria superiore ge-nerale e professionale in Francia, Italia, Malta, Austria, Romania e Svezia. Le diff erenze sono moderate (tra 5 e 13 punti percentuali) in Bulgaria, Repubblica ceca, Croazia, Polonia, Slove-nia, Slovacchia e Finlandia.

Soltanto in tre paesi europei (Cipro, Portogallo e Norvegia), la percentuale di studenti dei percorsi professionali che studia inglese è superiore a quella osservata nell’istruzione gene-rale. Le diff erenze sono comunque moderate e variano da 15,7 punti percentuali in Porto-gallo a 9,3 a Cipro, paese in cui ciò è dovuto alla maggiore scelta di lingue straniere off erte agli studenti dell’istruzione generale. A Cipro, ad esempio, molti più studenti dell’istruzione e formazione professionale studiano francese, spagnolo, italiano e russo e la diff erenza è compresa tra 13,4 e 25,3 punti percentuali. In Norvegia, gli studenti dell’istruzione e forma-zione professionale apprendono l’inglese per due anni, mentre quelli dell’istruforma-zione gene-rale solo per un anno, pur avendo lo stesso monte ore. Gli studenti dell’istruzione genegene-rale sono obbligati ad apprendere altre lingue oltre all’inglese nel primo e secondo anno, men-tre ciò non accade per quelli dei percorsi professionali.

5 Nella Comunità fi amminga del Belgio, si osservano meno diff erenze relativamente alla prima lingua straniera.

Il francese è studiato dal 100% degli studenti dei percorsi generali e dall’89% di quelli dei percorsi professionali.

6 In Lussemburgo, l’inglese è la terza lingua straniera. Tutti gli studenti apprendono il tedesco e il francese nell’istruzione secondaria superiore generale, mentre il 78% studia il francese e il 71% il tedesco nei percorsi professionali.

Figura C16: Diff erenze nella percentuale di studenti che studia inglese nell’istruzione secondaria superiore generale e professionale (ISCED 3), 2014

Almeno 45 p.p. in più nell’istruzione generale Tra 20 e 44 p.p. in più nell’istruzione generale Tra 5 e 19 p.p. in più nell’istruzione generale Simile (diff erenza inferiore a 5 p.p.)

Almeno 5 p.p. in più nell’istruzione e formazione professionale

Non applicabile Non disponibile

Fonte: Eurydice, sulla base dei dati Eurostat/UOE [educ_uoe_lang01]

(ultimo aggiornamento:

21/12/2016).

Nota esplicativa

La mappa mostra la diff erenza nella percentuale di studenti che apprende l’inglese nell’istruzione generale e nell’istruzione e formazione professionale a livello ISCED 3.

Nota specifi ca per paese

Ex-Repubblica jugoslava di Macedonia: i dati dell’istruzione e formazione professionale nell’ISCED 3 sono inclusi nell’istruzione generale al livello ISCED 3.

CAPITOLO D

INSEGNANTI

Sezione I – QUALIFICHE

Gli insegnanti svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle competenze degli studenti nelle lingue straniere, pertanto, la prima sezione del presente capitolo si con-centra sulle qualifiche che devono possedere. I primi tre indicatori mostrano il livello di specializzazione nella materia richiesto agli insegnanti di lingue straniere nell’istru-zione primaria e secondaria, così come raccomandato dalle autorità educative di livello superiore. Il quarto si concentra sulla formazione iniziale, specificando la durata e il livello di qualifica minimi richiesti agli insegnanti di lingue straniere specialisti e se-mi-specialisti (vedere il Glossario). Gli ultimi due, infine, esaminano le ulteriori qualifi-che eventualmente necessarie per gli insegnanti qualifi-che lavorano in due specifici contesti:

in primo luogo, per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in una lingua stra-niera - nel presente rapporto, tale tipo di offerta è denominata apprendimento integra-to di lingua e contenuintegra-to o CLIL (vedere anche la sezione B III); e, in secondo luogo, per l’insegnamento agli studenti provenienti da un contesto migratorio che non parlano la lingua di istruzione.

In Europa, nell’istruzione primaria, l’insegnamento delle lingue straniere è

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