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MAPPA PRIMO ITINERARIO – VENEZIA

PROGETTI D’ITINERARI ESPERIENZIALI PER UNA “CULTURA VIVENTE”

MAPPA PRIMO ITINERARIO – VENEZIA

1^ TAPPA: CALLE MALIPIERO 2^ TAPPA: CA’ NANI

3^ TAPPA: CAMPO SAN MAURIZIO 4^ TAPPA: CALLE DEL RIDOTTO

5^ TAPPA: LISTON – PIAZZA SAN MARCO 6^ TAPPA: PIOMBI – PALAZZO DUCALE   1 2 3 4 5 6

SECONDO ITINERARIO

Il secondo itinerario è legato alla storia d’amore che ha come protagonisti Casanova e la monaca M.M..

Il periodo migliore per fare questo tour si pensa possa essere durante le festività di Carnevale così da poter vivere una storia d’amore il più fedele possibile a quella raccontata da Casanova. Lo scenario principale che accompagna il fruitore non è più quello di Venezia, ma di Murano, un’isola a nord-est sul Canale dei Marani, che può essere raggiunta comodamente dai partecipanti, utilizzando i traghetti dell’Actv. Dato che in ogni caso, la prima parte dell’itinerario si svolge a Venezia ed è per questo motivo che si è pensato che il ritrovo ideale per la partenza possa essere in Campo S.S. Giovanni e Paolo, sotto il monumento equestre del Colleoni, essendo il luogo dove Casanova dava appuntamento a M.M..

• 1° TAPPA MONUMENTO EQUESTRE DEL COLLEONI148: il ritrovo è sotto questa famosa statua, dal momento che lo stesso Casanova e M.M. si davano appuntamento qui prima di passeggiare per Venezia. Per sentirsi più partecipi e più simili ai libertini veneziani settecenteschi, i turisti dovranno mascherarsi con la

bauta, celando completamente la propria identità, come faceva Casanova. Una

volta mascherati si è pronti per iniziare l’itinerario amoroso.

• 2° TAPPA CHIESA DI SAN CANCIANO: situata fra la parrocchia dei Santi Apostoli e quella dei S.S. Giovanni e Paolo. Essa costituiva un importante punto di arrivo per le gondole che provenivano da Murano e, inoltre, era anche il punto in cui aveva luogo lo scambio epistolare tra i due innamorati. È proprio davanti al primo altare di destra che Casanova riceveva le lettere dell’amata.

• 3° TAPPA MURANO: per giungere da Venezia a Murano, Casanova usava solitamente una gondola, dicendo di impiegarci un quarto d’ora. Come si potrà notare, anche solo essendo davanti ad una cartina geografica e avendo visto almeno una volta la velocità di percorrenza di una gondola, Casanova sicuramente s’inventò il tempo impiegato per raggiungere l’isola, dal momento che realisticamente per arrivare ad approdare a Murano, seguendo la strada più diretta e più veloce, in gondola ci si metterebbe circa un’ora e un quarto. Quindi, per questione di tempo e di costo, si giungerà a Murano con il traghetto dell’Actv linea                                                                                                                

148 La statua bronzea è opera di Andrea Verrocchio (1437-1488), il cui modello in cera venne

realizzato nel 1481. Il Verrocchio morì a opera incompiuta, che per volontà della Signoria veneziana venne terminata da Alessandro Leopardi.

4.1 o 4.2. Una volta sbarcati, come mezzo di trasporto per i canali interni sarà utilizzata una sanpierota.

• 4° TAPPA SANTA MARIA DEGLI ANGELI: era un convento dell’ordine delle Agostiniane Celestine, che si era stabilito a Murano nel 1177.

È proprio in questa chiesa che Casanova visse e consumò due storie d’amore, che non entreranno mai in contrasto tra loro, ma che anzi si intrecceranno volgendo a lieto fine.

Infatti, Casanova cominciò a frequentare la Chiesa di Santa Maria degli Angeli per vedere e, a sua volta, farsi vedere dalla monaca C.C.149. Durante i loro incontri i due innamorati erano divisi da una grata posta nel parlatorio. Questo particolare è difficile che sia reale, dal momento che per le Agostiniane Ospedaliere non c’era la clausura e quindi durante il giorno non esistevano condizioni che limitassero l’accesso ai luoghi di culto.

Dopo pochi giorni dall’inizio della frequentazione delle messe domenicali nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Casanova durante le sacre celebrazioni venne rapito dallo sguardo di un’altra monaca: la misteriosa M.M.. Questi sono i primi due casi in cui Casanova omette completamente l’identità delle due fanciulle, proprio come se fosse spinto da una voglia di riservatezza, dal momento che per tutte le sue altre amanti non si fa nessuna remora nel svelare nome e cognome, seguiti dal titolo nobiliare nel caso lo possiedano.

In questo caso, di M.M. sappiamo solo che era l’amante dell’abate François- Joachim Pierre de Bernis150, che, consenziente del rapporto focoso che si era instaurato tra la sua amante e Casanova, comincia a calarsi nel ruolo di voyeur e spia le acrobazie della coppia151. Ora non solo la relazione è praticamente un triangolo amoroso, ma in giro di poco tempo diventa un vero e proprio quadrato erotico, se così si può definire. Infatti, C.C., venuta a conoscenza dell’amore che è scoppiato tra Casanova e la sua amica monaca M.M., non sembra per niente scandalizzata o triste, anzi sembra quasi lieta tanto da diventare la compagna d’amore della stessa monaca.

                                                                                                               

149 C.C. è una donna di cui Casanova s’innamora, chiedendone la mano al padre. Questo respinge la

richiesta del libertino e rinchiude la propria figlia nel convento in questione sull’isola di Murano.

150 François-Joachim Pierre, cardinale de Bernis (1715-1794) fu cardinale, arcivescovo cattolico e

politico francese. Nel 1752 venne nominato ambasciatore presso la Repubblica di Venezia.

In questo modo, non sembra più di trovarsi tra le mura di un convento, ma di essere quasi immersi in una situazione che evoca l’esotico, come se si trattasse di un vero e proprio harem152, che ha preso il posto della comunità monacale.

• 5° TAPPA CASINO DE BERNIS: con il nome casino non si vuole fare riferimento ad un luogo dove si gioca a carte, come lo intendiamo noi oggigiorno, ma ci si riferisce ad un quartiere dove vive un single, in questo caso un uomo dedito completamente e consapevolmente al solo piacere. Non si sa precisamente dove abbia avuto sede questo luogo, ma sicuramente dava su una fondamenta dal momento che lo stesso Casanova ci racconta che, quando uscì dal casino in questione, andò in giro alla ricerca di una gondola che lo riportasse a Venezia.

In realtà, questo confuterebbe la credenza di alcuni studiosi che il casino si trovasse all’angolo del Canale San Matteo con la laguna, dal momento che se così fosse l’entrata sarebbe stata direttamente sul mare. L’unico indizio che si può utilizzare per capire la possibile posizione del casino è prendere in considerazione una frase delle Memorie in cui egli dichiara che la distanza dal convento era pari alla metà dell’isola. In questo modo potremmo pensare che il casino si trovasse sul Canale di San Donato o su una delle Fondamenta Sebastiano Santi.

• 6° TAPPA ORATORIO SAN GIUSEPPE E TERESA: vicino a quest’oratorio esiste tutt’oggi l’ospizio Briati. Penso che sia interessante andare a visitare questo luogo in ricordo di una personalità molto importante per i muranesi: Giuseppe Briati153, che conobbe lo stesso Casanova.

Egli ogni anno organizzava un ballo di beneficienza in favore delle vedove degli operai delle vetrerie, cui Casanova una volta partecipò mascherato da pierrot. Nel 1753 Briati fece costruire un ospizio, che porta il suo nome, che oggigiorno ospita ventitré donne povere.

 

                                                                                                               

152 Dall’arabo Ḥarīm letteralmente "luogo inviolabile".

153 Giuseppe Briati (1686-1772) appartiene alla famiglia iscritta nel Libro d’oro muranese, che da