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MAPPA SECONDO ITINERARIO – MURANO

PROGETTI D’ITINERARI ESPERIENZIALI PER UNA “CULTURA VIVENTE”

MAPPA SECONDO ITINERARIO – MURANO

1^ TAPPA: MONUMENTO EQUESTRE COLLEONI 2^ TAPPA: CHIESA DI SAN CANCIANO

3^ TAPPA: SANTA MARIA DEGLI ANGELI

4^ TAPPA: CASINO DE BERNIS – CANAL SAN DONATO O SAN MATTEO

5^ TAPPA: ORATORIO SAN GIUSEPPE E TERESA – ANNESSO OSPIZIO BRIATI

EVENTI COLLATERALI

Per rendere la proposta ancora più coinvolgente e indimenticabile, si pensa che si potrebbero organizzare degli eventi sia concomitanti sia successivi alla partecipazione dell’itinerario prescelto.

A tal proposito, si pensa che una prima attività da poter offrire durante le tappe previste da ciascuno dei due itinerari sia la rappresentazione di alcune delle vicende più salienti, narrate nelle Memorie dallo stesso Giacomo Casanova.

Per la realizzazione di questo evento, si è pensato che le due associazioni che potrebbero collaborare tra loro potrebbero essere l’Associazione Arzanà e l’Associazione Culturale Fuoriposto, più precisamente con gli attori Paola Brolati e Augusto Gamba, dal momento che questi hanno già organizzato degli eventi similari. Tale scelta è scaturita dal fatto che le suddette associazioni hanno progettato nel 2008 un’iniziativa dal titolo “Teatro in barca”. In quell’occasione, gli attori raccontavano la storia della gente di montagna che scendeva a Venezia per lavorare, rappresentando brani di vita quotidiana e rievocando anche personalità significative ed episodi eccezionali154. L’itinerario teatrale aveva luogo in barca, con partenza da San Marcuola e, toccando alcuni luoghi rilevanti dell’emigrazione, si giungeva all’ex Squero Casal, in Rio dei Servi.

In un’altra circostanza, il 16 settembre 2011, sempre l’attrice Paola Brolati ha organizzato lo spettacolo “Bosco da remi”, una rassegna di teatro galleggiante, che ha avuto luogo presso il Museo delle Imbarcazioni Tradizionali a Forte Marghera. Si trattava di racconti teatrali sulle vicende degli zatterieri del Piave e, per assistere allo spettacolo il Museo aveva messo a disposizione le proprie imbarcazioni.

Basandosi sull’esperienza di queste attività, si è ritenuto interessante prendere in considerazione la possibilità di arricchire l’offerta turistica con l’inserimento di due piccole rappresentazioni teatrali durante l’itinerario. In particolar modo, si è pensato di potersi soffermare con la barca in due tappe prescelte, in cui gli attori, vestiti in costume d’epoca155, recitano o leggono dei brani tratti dalle Memorie di Casanova. Questa scelta di inserire delle parti recitate all’interno dell’itinerario è stata dettata dalla volontà di fare vivere al consumatore un’esperienza particolare e unica nel suo genere, rendendola indimenticabile. Per questo motivo, si è pensato che durante le                                                                                                                

154 Come si legge nel comunicato stampa dell’iniziativa, una delle personalità rievocate è Valentino

Panciera Basarel (scultore in legno) e come episodio eccezionale viene rappresentata l’autocrocifissione di Matìo Lovat di Casal di Zoldo in Calle de le Muneghe.

due “recite” potrebbero essere chiamati sui piccoli palchi allestiti i partecipanti stessi, che si dovranno improvvisare attori. In questo modo, si pensa di aumentare il coinvolgimento personale dei fruitori e, di conseguenza, la loro soddisfazione.

Un secondo evento che si è preso in considerazione di organizzare rientra nella tipologia dei laboratori didattici, pensati per un pubblico eterogeneo. Si tratta di offrire l’occasione di costruire con le proprie mani una bauta, la maschera tipica del Settecento, utilizzata dallo stesso Casanova. Questa è composta da un mantello nero, chiamato tabarro, un tricorno nero che s’indossa sopra il capo ed una maschera bianca chiamata larva156. Si è creduto che il luogo più opportuno per svolgere quest’attività hands-on possa essere il Laboratorio Carta Alta, un’antica fabbrica della metà del Settecento. Dopo una visita guidata alla location, gli stessi artigiani potrebbero aiutare i consumatori nella costruzione di una vera e propria

bauta, lasciata all’individuo come ricordo dell’esperienza fatta. Dal momento che

quest’attività prevede l’utilizzo di materiali specifici, si ritiene opportuno che la partecipazione a questa tipologia di laboratorio comporti un sovrapprezzo sul biglietto dell’itinerario in sanpierota.

Per rendere il prodotto ancora più completo e più allettante, si è considerata la possibilità di stipulare delle convenzioni con alcuni soggetti commerciali, in particolar modo con due taverne che venivano frequentate dallo stesso Casanova: la taverna del Sotoportego dei Do Mori e quella delle Poste Vecie157, entrambe in zona del mercato di Rialto. Si pensa che si potrebbe attivare una convenzione consistente nel diritto a uno sconto del 10% per un pranzo a base di cicchetti tipici veneziani, con la sola presentazione del biglietto di partecipazione di uno dei due tour.

Inoltre, per cercare di rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente, in un giorno prescelto infrasettimanale, ad esempio il giovedì sera, si è preso in considerazione la presenza di un piccolo gruppo di studenti del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, che, in costume d’epoca, potrebbe allietare la cena dei commensali con dei brani musicali veneziani tipici del 1700, cercando di rievocare quell’atmosfera “libertina”, che molto probabilmente animava le notti d’amore di Giacomo Casanova.

                                                                                                               

156 Larva deriva dalla parola latina larva, che significa fantasma o anche maschera.

157 Il Ristorante le Poste Vecie risale al 1500 ed è il più antico ristorante veneziano. In origine si

svolgevano attività frenetiche di smistamento postale dell’antica Serenissima. Oltre a Casanova, un altro ospite importantissimo delle Poste Vecie è stato il fumettista italiano Hugo Pratt, dove ha dato vita a numerose avventure del famoso Corto Maltese.

5.5.2. Pubblico e target di riferimento

Per cominciare a definire il target di pubblico di riferimento cui s’intende rivolgersi, è necessaria una presa di coscienza del fatto che, nell’era della globalizzazione, si possono riscontrare notevoli differenze all’interno degli stessi gruppi sociali. Il pubblico dei destinatari non può essere considerato come un qualcosa di omogeneo, come un sistema uniforme e unitario, ma come un insieme costituito da una serie di aggregati tra loro disomogenei.

Per riuscire a pianificare e a progettare una campagna di comunicazione coerente e mirata per ciascuno di questi singoli segmenti, è stato opportuno avere ben chiara la segmentazione dei pubblici di riferimento. Dal momento che, attraverso questi progetti, si sta cercando di creare un rapporto sempre più personalizzato tra cliente e impresa, si può parlare di iper-segmentazione (Morelli, 1993), volendo intendere quanto stia diventando basilare ridurre sempre di più l’ampiezza dei segmenti di pubblico da prendere in considerazione.

Prima di individuarli nello specifico, è stato necessario analizzare e studiare il comportamento dei consumatori durante il processo d’acquisto dei nuovi prodotti, dal momento che non tutti gli individui presentano lo stesso grado di prontezza e disponibilità a provare le nuove offerte lanciate sul mercato.

Una prima classificazione dei fruitori può essere fatta prendendo in considerazione il tempo di adozione delle innovazioni. Come si può notare dal grafico, si passa dagli innovatori, che sono aperti alle nuove idee e sono pronti a correre alcuni rischi, ai ritardatari molto legati alle tradizioni, che quindi nutrono sospetti nei confronti di qualsiasi genere di cambiamento e adottano l’innovazione solo nel momento in cui entra a far parte della tradizione.